Lotto 3 | JUSEPE DE RIBERA (1588-1652) San Pietro, 1626-1630 ca. Olio su tela,...

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Asta Giudiziaria del 18/12/2013 - I. Dipinti e Disegni, Incisioni et alia, Sculture Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 137
mercoledì 18 dicembre 2013 ore 18:00 (UTC +01:00)

JUSEPE DE RIBERA (1588-1652) San Pietro, 1626-1630 ca. Olio su tela,...

JUSEPE DE RIBERA (1588-1652)
San Pietro, 1626-1630 ca.
Olio su tela, 125,5x95,5 cm.
Provenienza: Maison d’Art Piero Corsini, Montecarlo (?)
Esposizioni: Jusepe de Ribera el Españoleto, Museo de San Carlos, Citta del Messico, 2003, n. 31 (?)
Bibliografia: A. PérrezSanchez e N. Spinosa, a cura di Jusepe de Ribera el Españoleto, Barcellona,
2003, n. 31, pp. 144-145 (?)

Elementi distintivi
Cornice riadattata. La cornice originale era più stretta di 2 cm. sul lato destro e di 3 cm. sugli altri lati

Stato di conservazione
Segno: 90% (integrazioni, per esempio sul braccio alzato, a metà del busto, sul fondo nero sopra la testa, sul margine sinistro)
Supporto: 70% (telaio sostituito e rintelo)

Come confermato da Nicola Spinosa, a seguito di recente esame dal vero, il dipinto è una replica autografa del San Pietro firmato da Ribera e conservato presso l’Art Institute di Chicago (Spinosa 2006, A80, p. 292; riprodotto qui a fianco). Il prof. Spinosa ha suggerito “anche per le dimensioni identiche” la possibile identificazione dell’opera con una tela analoga già presso la Maisoin d’Art di Piero Corsini a Montecarlo ed “esposta nel 2003 alla mostra, presentata presso il Museo de San Carlos a Città del Messico, a cura di A. Pérez Sanchez e N. Spinosa, Jusepe Ribera el Españoleto, n. 31, pp. 144145”. “Resta, in ogni caso, che l’opera esaminata ... è sicuramente autografa del maestro spagnolo”, “con una datazione” “successiva al 1626 e di poco precedente il 1630”. Altri quattro esperti hanno autonomamente esaminato, su base fotografica, il dipinto sollecitando la maggior parte di essi la opinione del Prof. Spinosa. Craig Felton, che conosce anch’egli dal vero la versione di Chicago, ha evidenziato la similitudine del trattamento della testa di San Pietro con i tipi standard di Ribera e la estrema vicinanza della pennelata a quella del maestro. Anche Gabriele Finaldi è d’accordo sulla attribuibilità dell’opera a Ribera. Justus Lange e William B. Jordan segnalano la possibilità che si tratti di un’opera non autografa, comunque in relazione con il dipinto di Chicago, che mantiene la propria posizione di prima versione rispetto a tutte le altre tele note con lo stesso
soggetto. Sono state richieste ulteriori opinioni, su base fotografica, a Matías Díaz Padrón, JeanPierre
Couzin, Arnauld Brejon de Lavergnée, Riccardo Lattuada, Vincenzo Pacelli.
Ringraziamo gli specialisti menzionati e in particolare il Prof. Spinosa per il prezioso supporto nella schedatura dell’opera. L’opera è accompagnata da nota critica a firma del Prof. Nicola Spinosa.