Lotto 6 | Crocifisso in avorio di elefante - Europa settentrionale 1827

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
ASTA 102 - GIOIELLI, OROLOGI, ARGENTI, ANTICHI AVORI, ICONE E ALTRI OGGETTI D'ARTE E DA COLLEZIONE. DAL LOTTO 458: LE CREAZIONI IN PERLE, CORALLI E ALTRE PIETRE PREZIOSE DELL'AZIENDA MONDIAL CORAL DI TORRE DEL GRECO Sessione Unica
martedì 21 dicembre 2021 ore 12:00 (UTC +01:00)

Crocifisso in avorio di elefante - Europa settentrionale 1827

Crocifisso in avorio di elefante - Europa settentrionale 1827


“Corpus Christi” in avorio di elefante scolpito (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) posto su una doppia croce lignea in legno naturale e legno ebanizzato. Sotto i piedi del Cristo è collocata una Vanitas rappresentata dal simbolo del teschio e tibie incrociate. Una vanitas è un'opera d'arte simbolica che mostra la caducità della vita, l'inutilità del piacere e la certezza della morte. Il teschio è stato il simbolo della morte dal 1500 in poi; precedentemente la morte era rappresentata come uno scheletro. I teschi erano molto popolari nel periodo barocco, non solo come parte essenziale di ogni Camera delle Meraviglie (Wunderkammer), ma fungevano anche da ricordi contemplativi della mortalità. Firmato e datato sul perizoma: F.R. Godmacher 1827. Altezza x larghezza del Cristo 55 x 41,5 cm, altezza x larghezza della croce 122 x 61 cm. Stato di conservazione: **** buono.
Accompagnato da certificato di autenticità Ce.S.Ar. Centro Studi Archeometrici (pre-1947).

Questo lotto disponibile per la vendita solo con spedizioni all’interno della Comunità Europea

CITES ARTICOLO 8 c. b) -DEROGHEIl combinato disposto degli artt. 8 comma 3 lett. b) del Regolamento (CE) n. 338/97, conosciuto come "antique derogation", e 62 del Regolamento (CE) n. 865/2006, consente di vendere questo tipodi oggetto (definito come pre-1947) all’interno dell’Unione Europea. L'attuale legislazione prevede infatti l'esenzione dalla certificazione CITES per gli oggetti lavorati e acquisiti prima del giugno 1947 e sensibilmente modificati dal loro stato naturale per uso ornamentale, artistico, nella gioielleria o come strumento musicale (ovvero solo per il materiale che è stato "lavorato" prima del 1947, ed è stato trasformato dal suo stato naturale attraverso una lavorazione).