Lotto 75 | degli Albonesi, Teseo Ambrogio - Introductio in chaldaicam linguam, syriacam, atque armenicam, & decem alias linguas

Finarte - Via dei Bossi 2, 20121 Milano
Libri, Autografi e Stampe Sessione 1 / Autografi - Edizioni del secolo XV-XVIII
martedì 30 marzo 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)

degli Albonesi, Teseo Ambrogio - Introductio in chaldaicam linguam, syriacam, atque armenicam, & decem alias linguas

degli Albonesi, Teseo Ambrogio - Introductio in chaldaicam linguam, syriacam, atque armenicam, & decem alias linguas

 (Al colophon) [Pavia],  excudebat Papiae Ioan. Maria Simoneta Cremonen, 1539. Kal. Martij. In 4°. Frontespizio in inchiostro rosso e nero ampia cornice xilografica con motivi fitomorfi e animali su fondo criblé, testo in latino, caratteri orientali in parte a stampa in inchiostro rosso, 2 xilografie a piena pagina nel testo, le carte f1 e f3, G4, H1 supplite manoscritte, frontespizio con leggera brunitura, aloni, legatura in pergamena coeva con ai piatti ovale impresso in oro con le iniziali C.C.R. ai lati, fregi al dorso lisci, lievi difetti.

NOTE
Rara prima edizione su gli studi orientali, importante anche per la storia della musica per la prima descrizione illustrata del fagotto, che lo zio dell'autore, Afranio degli Albonesi, aveva inventato all'inizio del secolo. Il canonico regolare Teseo Ambrogio degli Albonesi (spesso indicato semplicemente come Ambrogio o Ambrosius; 1469-1540) insegnava la lingua siriaca. Questa introduzione alle lingue orientali - la sua unica pubblicazione - è un misto di trattati linguistici e una raccolta di alfabeti esotici. Se i risultati di Albonesi non sono sempre corretti, rimangono di grande importanza per la storia della cultura linguistica: l' "Introductio" costituisce una di quelle opere che hanno ispirato la nascente disciplina della filologia comparata ad intraprendere ulteriori ricerche. "Il suo lavoro offre una panoramica dettagliata delle lingue siriaca e armena da vari punti di vista, e un breve avviso sulle altre lingue esotiche (samaritano, arabo, copto, cirillico, etiope) - queste lingue sono tutte discusse con esempi scritti a mano nei capitoli precedenti, e in tutto il lavoro troviamo spazi vuoti in cui tali parole dovevano ancora essere riempite. In questa copia, questi spazi vuoti sono stati riempiti con inchiostro da una mano contemporanea. Interessanti segni di censura al verso della c. 212, ove si parla di argomento demonologico.