Lotto 16 | COMPLETO DI CINQUE CONTENITORI RITUALI TRIPODI IN BRONZO CON ISCRIZIONE, DING<br>Cina, dinastia Han

Bertolami Fine Art - Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma
Asta 82 - Arte asiatica e bonsai Prima sessione
domenica 18 ottobre 2020 ore 11:00 (UTC +01:00)

COMPLETO DI CINQUE CONTENITORI RITUALI TRIPODI IN BRONZO CON ISCRIZIONE, DING<br>Cina, dinastia Han

COMPLETO DI CINQUE CONTENITORI RITUALI TRIPODI IN BRONZO CON ISCRIZIONE, DING
Cina, dinastia Han

La guarniture si compone di cinque contenitori caratterizzati da analoga forma e simile decorazione, diversi nelle misure, ognuno con corpo a bacile emisferico sostenuto da tre gambe e dotato di due prese a gancio sistemate sull'orlo della bocca, una banda con motivo geometrico sulla parte superiore del corpo di ognuno, tutti i pezzi con iscrizione all'interno della parete.

23,4 cm il più alto

Provenienza: collezione Fabrizio Savi, acquistato presso Anthony J. Allen, Auckland, New Zealand, tra il 1995 e il 2000.
Secondo una ben nota leggenda, il mitico Re Yu della dinastia Xia, vissuto nel XXII secolo a.C., raggiunse notevoli risultati nell'amministrazione del suo regno, soprattutto riuscendo a mettere sotto controllo il corso di molti fiumi che, con le loro frequenti inondazioni, sottraevano vaste quantità di terreni buoni per l'agricoltura. Egli decise allora di suddividere il suo paese in nove province, e per ognuna di loro ordinò che si fondesse un grande ding. Questi nove bronzi insieme divennero da allora il simbolo dell'autorità celeste dell'imperatore cinese e della continuità della sua dinastia.
L'uso di associare un certo numero di ding al rango sociale di un aristocratico fu teorizzato con precisione durante il Periodo delle Primavere e degli Autunni (722-481 a.C.) per consentire il corretto svolgersi dei rituali funerari. Nove ding erano riservati al solo sovrano, sette ding a un principe e cinque ding, il numero che caratterizza il set che qui si presenta, a un alto ufficiale. Ogni recipiente era utilizzato per cuocere un tipo diverso di carne o pesce.

* Le analisi scientifiche effettuate su uno dei pezzi il 9/12/1999 da Orenda. Authentication and Analysis of Artifacts and Antiquities, Santa Fe, confermano la datazione proposta.