Lotto 13 | Chamba , regione centro-orientale (Nigeria)

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Arte Africana: una prestigiosa collezione svizzera Arte Africana: una prestigiosa collezione svizzera
mercoledì 14 ottobre 2020 ore 17:30 (UTC +01:00)

Chamba , regione centro-orientale (Nigeria)

Chamba , regione centro-orientale (Nigeria)

H 52 cm
Legno ricoperto con un impasto crostoso color rosso scuro
Scultura a due figure

PROVENIENZA
- Antica collezione George F. Keller (Berna) (Inv. G.F.K. 212);
- Ex collezione Paolo Morigi (Lugano);
- Ex collezione privata (Lugano);


ESPOSIZIONI
- Berna 1980, Musée des Beaux Arts;


BIBLIOGRAFIA
Esemplare riprodotto in:
- MORIGI PAOLO “Raccolta di un amatore d’arte primitiva” Magliaso, Lugano & Kunstmuseum Berna, Svizzera 1980, tav. 213, pag. 223;

- FARDON RICHARD & STELZIG CHRISTINE “Column to Volume - Formal innovation in Chamba statuary” 2005, London, figura 4d, pag. 45;*

Questo gruppo etnico, organizzato in piccoli reami governati da un re e dal consiglio degli anziani è culturalmente legato ai vicini Wurkum, Mumuye e Jukun. Questi gruppi tenevano le figure degli antenati in apposite capanne ai lati del villaggio in una zona nascosta dalla vegetazione. La funzione di queste opere era di proteggere i cacciatori e i contadini dai morsi dei serpenti durante le attività nei campi. Le statue partecipavano a rituali di culto che ogni anno si svolgevano nella comunità. La tradizione, che si tramanda dalla notte dei tempi, vuole che questa scultura rappresenti la coppia primordiale.

(*) Gli specialisti Richard Fardon e Christine Stelzig hanno realizzato uno studio approfondito su queste rare sculture Chamba a figura doppia: inclusa questa. Le loro ricerche storiche si sono basate su una serie di esemplari che sono appartenuti a musei, mercanti e collezionisti privati che hanno fornito una documentazione relativa al periodo compreso tra il 1970 e il 2003. Infatti, negli anni precedenti le segnalazioni di queste opere erano state molto scarse. Hanno esaminato nel dettaglio i vari aspetti storici, etnografici e morfologici, individuando, per le figure doppie, due stili scultorei: stile canonico e variante stilistica. Qui riassunti in modo sintetico:
- Stile canonico. I corpi delle due figure sono stilizzati e la testa mostra una cresta trasversale dove quella femminile risulta più alta. La bocca rettangolare è sporta in avanti. Il busto è dritto con spalle incurvate.Le braccia, piegate sui gomiti, sembrano appese alle spalle. Le mani aperte a penzoloni mostrano tutte le dita. Nelle figure femminili i seni sono scarsi o assenti. Il busto, sotto l’ombelico, è infilato all’interno della grossa colonna che divide in due spezzoni il corpo delle figure. Le due gambe, uniche per entrambe le figure, sono piegate sulle ginocchia e i piedi sono senza le dita;
- Variante stilistica. L’esemplare di questo lotto appartiene a questa variante. La coppia di figure - femminile e maschile - hanno braccia staccate dal tronco che scendono in modo naturale dalle spalle. La figura femminile è dotata di piccoli seni e si distingue per lo chignon conico. I corpi delle figure, sono posizionati in modo che ogni gamba si trovi allineata con il corpo sovrastante.In riferimento alla loro anzianità di esecuzione gli autori hanno infine convenuto che questo esemplare di 52 cm (figura 4d) risulterebbe il più antico del gruppo perché scolpito in uno stile arcaico. E’ accertato infatti che quest’opera sarebbe stata una delle prime collezionate. A testimonianza di ciò gli Autori segnalano, con la nota 5 di pagina 116 riportata a pagina 117, la dichiarazione degli ex proprietari che conferma che l’opera era appartenuta al collezionista svizzero George F. Keller e fu da lui acquistata alla fine degli anni ’30 da un commerciante di Parigi. (cif. Lettera della Signora Morigi del 8 maggio 2003);