Lotto 66 | Pietro Falca detto Pietro longhi (Venezia 1701-1785) cerchia - circle

Lucas - Via Nino Bixio 32, 20129 Milano
IMPORTANTI ARGENTI E DIPINTI PROVENIENTI DA COLLEZIONI ITALIANE SESSIONE UNICA
martedì 26 maggio 2020 ore 15:00 (UTC +01:00)

Pietro Falca detto Pietro longhi (Venezia 1701-1785) cerchia - circle

Pietro Falca detto Pietro longhi (Venezia 1701-1785) cerchia - circle

Festa elegante

Olio su tela

Elegant party

Oil on canvas

Dimensioni 57,5 x 87 cm


Pietro Longhi ha il grande merito di averci "raccontato", grazie alle sue opere, la vita a Venezia nel Settecento. L'artista, in effetti, seppur sia partito ispirandosi alle incisioni francesi che raccontavano la favola lussuosa della nobiltà d'oltralpe, è stato in grado di trasmettere con l'obiettività di un cronista i vizi e le virtù¨ di una città, di uno stato, di una civiltà oramai giunta al capolinea della sua millenaria storia. Il suo innovativo e originale apporto artistico riscontra un alto gradimento, tant'è che molti colleghi, sia conterranei che "foresti", si dedicarono a seguirlo ed imitarlo. A Venezia troviamo il grande Francesco Guardi (Venezia 1712 -1793) che spesso dipinse interni di gusto longhiano ( vedi lo studio specifico "Francesco Guardi e Pietro Longhi" a cura di Filippo Pedrocco in "I Guardi- Vedute, capricci, feste, disegni e quadri turcheschi"- a cura di Alessandro Betagno, Saggi Marsilio 2006) come del resto fece il fratello Gianantonio (Vienna 1699 û Venezia 1760) come dimostrano le opere conservate al Museo del Settecento di Cà Rezzonico a Venezia ( vedi "Il parlatoio e il Ridotto, nuove proposte e vecchi dilemmi" in "Francesco Guardi" a cura di Dario Succi, Silvana Editore). Nel medesimo ambito troviamo diversi pittori di estrazione veneta: gli enigmatici "Maestro del Ridotto" e "Maestro dei riflessi", Andrea Pastò (Venezia 1746 - 1806), Giuseppe de Gobbis (attivo negli anni Settanta del XVIII secolo) e il veronese Andrea Boscarati (Verona 1721 - Venezia 1807). Infine non va sottaciuta l'opera del romano Lorenzo Gramiccia (Cave 1702 û Venezia 1795) che giunto in laguna, via Bologna, nel 1765 si prestò, oltre che alla pittura religiosa, a soddisfare l'abbondante domanda di pittura di gusto longhiano presente in città e non solo.