Lotto 129 | VACCARO NICOLÒ MARIA

Aste Boetto - Via Mura dello Zerbino 10R, 16122 Genova
Antiquariato, Pittura del sec.XIX e Arte Orientale Prima sessione
martedì 24 settembre 2019 ore 15:30 (UTC +01:00)

VACCARO NICOLÒ MARIA

VACCARO NICOLÒ MARIA (1659-1720)
Ritratto di dama con la figlioletta
olio su tela cm 230 x 165

La grande tela presenta giunte sui lati e in alto ed è notevolmente offuscata. Se non è possibile apprezzare appieno la sua cromia che si può facilmente immaginare assai più viva e preziosa di quanto sia ora visibile è comunque possibile constatare l'alto livello qualitativo dell'opera e riconoscervi la mano di un abile ritrattista genovese di fine Seicento Nicolò Maria Vaccaro nato intorno al 1659 e morto a Madrid nel 1720.
Daniele Sanguineti a cui si deve la riscoperta del pittore allievo di Giovanni Bernardo Carbone concorda con questa attribuzione.
Dal Carbone il Vaccaro prende le distanze in direzione decisamente barocca sapendosi aggiornare sugli esiti della ritrattistica moderna soprattutto romana inaugurata e perseguita dal genovese Giovanni Battista Gaulli e dal francese Ferdinand Voet.
È pittore alla corte presso Ranuccio II Farnese a Parma nel 1694-1695 e ciò gli consente di attuare quella svolta in direzione internazionale che lo porta a Madrid. Qui giunge persino a ritrarre il re Filippo V sposo di Elisabetta Farnese nel 1715 nel ritratto ancora conservato alla Galleria Alberoni di Piacenza punto fermo per la ricostruzione del suo catalogo sempre in crescita grazie agli studi più aggiornati.
L'inedito da collocarsi certamente in ambito genovese e dunque da datarsi entro la prima metà dell'ultimo decennio del secolo mostra un pittore attento alla tradizione della ritrattistica impostata sui fortunati schemi vandychiani ma attento altresì a infondere quel misto di naturalezza e imponenza barocca che un ritratto di queste dimensioni imponeva. Commissionato da una casata di alto livello e quindi da una delle famiglie del patriziato genovese che anche attraverso questi manifesti pittorici esibivano la ricchezza e il prestigio sociale il dipinto è apprezzabile anche per i dettagli oltre che per l'insieme aulico ed elegante. Il gesto naturale della bimba e l'inserto giocoso del cagnolino riequilibrano quel tono austero della dama che volge lo sguardo fiero verso di noi. Ogni dettaglio del suo abito le sue gioie e l'acconciatura sono messaggi eloquenti del suo status sociale e un auspicabile immediato restauro ne restituirà anche tutta la luminosa bellezza.

Anna Orlando 8-2019