Lotto 92 | FRANCESCO MONTI DETTO IL BRESCIANINO DELLE BATTAGLIE (Brescia 1646 - Parma...

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mercoledì 15 maggio 2019 ore 15:00 (UTC +01:00)

FRANCESCO MONTI DETTO IL BRESCIANINO DELLE BATTAGLIE (Brescia 1646 - Parma...

FRANCESCO MONTI DETTO IL BRESCIANINO DELLE BATTAGLIE (Brescia 1646 - Parma 1712) "Battaglia tra fanti e cavalieri" Olio su tela cm 42x75 Brescianino delle Battaglie raccoglie nel suo pseudonimo la sua origine e la sua dedizione al tema battaglistico. Nato a Brescia nel 1646, si trasferisce a Roma per conoscere ed apprendere da Jacques Courtois detto il Borgognone e da Salvator Rosa. Al Borgognone, Francesco Monti, deve molto, come spiega Giancarlo Sestieri, pag. 206 del suo testo "Pittori di battaglie" (Edizioni De Luca 1999) affermando che il Brescianino è contiguo al Courtois sia per singole soluzioni inventive, sia per le generali impostazioni compositive. "Pittore di gran successo ha servito molti Principi e Cavalieri in Genova, in Roma, in Venezia, in Parma, in Germania e in Napoli", come racconta il suo biografo Pellegrino Orlandi. Il Monti, inoltre, come si deduce dai vecchi inventari Farnese, è molto apprezzato da questa nobile e importante famiglia, tanto che risulta a loro servizio, quale pittore di corte, dal 1681 al 1695. La pittura del Brescianino si caratterizza per l'interpretazione squisitamente decorativa delle sue opere, mai tratte da fatti realmente accaduti; in esse non si scorge mai un eroe, un personaggio principale, bensì serie di scontri, tra due o pochi belligeranti, che si susseguono e formano il groviglio concitato, della battaglia. Le sue opere create da larghe e incisive pennellate "alla brava", si caratterizzano per la una composizione aneddotica articolata che prevede sempre un accurato studio della profondità spaziale, il tutto ingentilito da scelte cromatiche morbide giocate con effetti chiaroscurali che dai forti accenti iniziali col passare degli anni risultano ammorbiditi. Nel carattere dei personaggi s'intravede la furia, l'energia l'enfasi violenta dedotta dal Courtois e dal Rosa, con una nota callottiana nei visi, spesso caricaturali nelle loro arcigne espressioni. La nostra opera trova una filiera di riscontri che ci permettono un'attribuzione sicura e circostanziata. Tutte le peculiarità stilistiche e pittoriche sinora citate sono esattamente riscontrabili nell'opera in esame, inoltre, trova preciso riscontro la batteria dei cannoni a sinistra, nonchè i fanti armati di lancia, identici, nell'opera "Battaglia con cannoni sulla sinistra" del Monti conservata presso il Palazzo Apostolico di Loreto. A maggior riprova, tali soldati di fanteria, nella stessa movenza e armati di lancia, in movimento di attacco tra una batteria di cannoni, possiamo osservarli nel capolavoro di Jacques Courtois detto il Borgognone "Battaglia di fanti e cavalieri su sfondo di città", cm 159x264,5, oggi in collezione privata fiorentina che Giancarlo Sestieri nobilita scegliendola come copertina della sua opera editoriale "I pittori di Battaglie".