Lotto 230 | GIOVANNI MARTINELLI (Montevarchi, Arezzo 1600-1604 – Firenze, 1659)...

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Importanti Dipinti Antichi Sessione Unica dal lotto 201 al lotto 234
martedì 17 novembre 2015 ore 16:30 (UTC +01:00)

GIOVANNI MARTINELLI (Montevarchi, Arezzo 1600-1604 – Firenze, 1659)...


GIOVANNI MARTINELLI
(Montevarchi, Arezzo 1600-1604 – Firenze, 1659)
ANGELICA E MEDORO
olio su tela, cm 155,5x181 entro antica cornice con intagli dorati a motivi fogliati e classici, laccata color ocra-rosato

Provenienza
Villa Lupezzinghi Ceoli, Titignano, Cascina di Pisa
La tela presenta una scena idilliaca, ambientata in un ameno sfondo paesistico prossimo all’imbrunire, con un giovane uomo e un’avvenente figura femminile accompagnata da due coppie di putti, tutti raffigurati in primissimo piano. In base alla particolarità della posa dell’uomo intento a scrivere con una penna o stilo qualcosa sulla corteccia di un albero è possibile identificare nei due protagonisti del dipinto Angelica e Medoro, coppia di innamorati resa celebre da Lodovico Ariosto nel suo Orlando furioso . In base a questo poema apprendiamo che Medoro, soldato saraceno, per rendere noto al mondo intero il suo amore per Angelica, principessa del Catai, scrive i propri nomi sulla corteccia di un albero. Il tema, apprezzato in ambito artistico italiano soprattutto in età barocca, sottolinea, paradigmaticamente, il successo e la diffusione del poema ariostesco, dal quale furono tratte, insieme a episodi della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, numerose redazioni pittoriche e scultoree. Interessanti alternative ai più correnti soggetti storici o mitologici, le scene ispirate ai poemi cavallereschi italiani incrementarono notevolmente il panorama artistico-iconografico seicentesco, alla costante ricerca di nuove fonti tematiche di rappresentazione.
I caratteri stilistici e la particolarità tipologica delle figure inducono ad ascrivere convincentemente il dipinto a Giovanni Martinelli, figura di punta della corrente naturalistica fiorentina, al quale è stata dedicata nel 2011 una mostra monografica nella sua cittadina di origine, Montevarchi ( Giovanni Martinelli pittore di Montevarchi. Maestro del Seicento fiorentino , catalogo della mostra a cura di A. Baldinotti, B. Santi e R. Spinelli, Montevarchi, Firenze, 2011).
Nato tra il 1600 e il 1604, Martinelli compì i suoi studi artistici a Firenze, dove all’inizio degli anni venti è documentato nella scuola di Jacopo Ligozzi, pittore al quale rimase legato per vari anni. Poco dopo aver dato inizio a un’attività indipendente, l’artista si recò con probabilità a Roma, città nella quale ebbe modo di accostarsi alla corrente post-caravaggesca di chiara impronta naturalistica legata, in quel tempo, a vari artisti italiani e d’oltralpe. Al rientro in patria dette il via a una serrata attività segnata da dipinti su tela e ad affresco che sancirono entro breve tempo la sua affermazione professionale, testimoniata dall’acquisizione del titolo di accademico nel 1637 all’Accademia del Disegno a Firenze, onorificenza conferita solo agli artisti più importanti.