Lotto 207 | Girolamo Marchesi da Cotignola (Cotignola 1471 circa- Roma 1540 circa)...

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Importanti Dipinti Antichi Sessione Unica dal lotto 201 al lotto 234
martedì 17 novembre 2015 ore 16:30 (UTC +01:00)

Girolamo Marchesi da Cotignola (Cotignola 1471 circa- Roma 1540 circa)...

Girolamo Marchesi da Cotignola
(Cotignola 1471 circa- Roma 1540 circa)
VERGINE, SAN GIUSEPPE E SANTA CATERINA ADORANTI IL BAMBINO
olio su tavola, cm 64x51,5

Il dipinto qui proposto è stato tradizionalmente riferito dalla proprietà a Bartolomeo Rameghi detto il Bagnacavallo, secondo una attribuzione formulata, come per altre simili composizioni, sulla base probabilmente di coordinate stilistiche, come il dilagante raffaellismo che interessò Bologna intorno ai primi anni Venti, condivise anche da Cotignola al quale la nostra opera è stata più correttamente ricondotta, come confermato anche da Carla Bernardini, autrice della monografia di Bagnacavallo (cfr. C. Bernardini, Il Bagnacavallo senior. Bartolomeo Ramenghi, pittore (1484-1542). Catalogo generale , Rimini 1990).
La tavola presenta infatti strettissime analogie stilistiche e compositive con talune opere di Girolamo da Cotignola inserendosi in un gruppo di Sacre Famiglie le cui variate composizioni si ampliano alla presenza di San Giovannino o di Santa Caterina. Le figure si pongono dinanzi ad una tenda che chiude lo spazio sul fondo per dare rilievo al primo piano, riservando sempre una piccola quinta laterale al paesaggio, solitamente collocato sulla sinistra.
In particolare sembra interessante il confronto della nostra tavola con il dipinto di collezione privata, già Sotheby''s Parke Bernet, 16 novembre 1979 lotto 13, riprodotto nel catalogo del pittore (cfr. R. Zama, Girolamo Marchesi da Cotignola, pittore. Catalogo generale , Rimini 2007, n. 71 tav. XX). Il nostro dipinto presenta infatti una composizione quasi sovrapponibile a quella dell''opera appena citata, pur presentando tuttavia alcune differenze come ad esempio nell''atteggiamento del Bambino, nella presenza di un panneggio bianco al di sotto di esso e nella diversa posizione della mano del San Giuseppe. Particolarmente evidenti le analogie stilistiche tra le figure dove anche la figura della Vergine, nel suo atteggiamento a mani giunte, si ripete puntuale. Ulteriori confronti si possono inoltre effettuare con altre opere dell''artista come la Sacra Famiglia e Sposalizio mistico di Santa Caterina di collezione privata milanese (cfr. Zama 2007, n. 60 tav. XVIII).