Lotto 15 | Alberto Cecconi - "Giovane Violinista"

Casa d'aste Santa Giulia - Via Fratelli Cairoli 26, 25122 Brescia
Pre-Asta Asta 63 - Dipinti di selezionati del XIX e XX Sabato, inizio ore 15:00
sabato 13 dicembre 2025 ore 15:00 (UTC +01:00)

Alberto Cecconi - "Giovane Violinista"

Prezzo di partenza
600,00 €

Alberto Cecconi
Firenze 1897 - 1971

"Giovane Violinista"
Olio su tela cm 80x60 firmato in basso a sx A.Cecconi

- Alberto Cecconi nacque a Firenze il 21 febbraio 1897. Studiò pittura presso l’Accademia d’Arte della sua città natale e frequentò anche la scuola libera del nudo a Roma, affinando una formazione seria e classica. Il suo debutto espositivo risale al 1921, quando presentò a Firenze il dipinto «Giorno di festa», con il quale ottenne un’importante premialità.Negli anni Venti partì per l’America del Sud, dove visse e lavorò a lungo: soggiornò in paesi come Brasile, Argentina, Uruguay, Cile e Perù. In quelle terre tenne diverse mostre personali e guadagnò riconoscimenti, imponendosi come artista apprezzato anche oltre i confini europei. Al ritorno in Italia, verso la fine del decennio, riprese ad esporre con regolarità: le sue opere vennero presentate in mostre a Roma, Firenze, Milano, Torino e altre città, riscuotendo consenso fra critica e collezionisti.La sua produzione spazia su temi molteplici. Dipinse paesaggi, marine, scene rurali, scorci toscani e liguri, ma anche interni, figure, scene di genere e ritratti. Vi si riconosce una particolare sensibilità per la luce e per l’atmosfera: i paesaggi emanano quiete, i luoghi evocano memorie e la tecnica traduce con delicatezza le variazioni tonali. Fra le sue opere di rilievo c’è «Il paesetto di Manarola» del 1932, conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Genova.Cecconi attraversò anche decenni turbolenti, tra guerre e mutamenti sociali, ma seppe mantenere coerenza stilistica e qualità espressiva. Continuò a dipingere per tutta la vita, evolvendo con sensibilità e senza aderire a mode passeggere: il suo tratto rimase figurativo, osservatore del reale e attento all’animo dei luoghi. Morì a Firenze nel 1971Alberto Cecconi nacque a Firenze il 21 febbraio 1897. Studiò pittura presso l’Accademia d’Arte della sua città natale e frequentò anche la scuola libera del nudo a Roma, affinando una formazione seria e classica. Il suo debutto espositivo risale al 1921, quando presentò a Firenze il dipinto «Giorno di festa», con il quale ottenne un’importante premialità.Negli anni Venti partì per l’America del Sud, dove visse e lavorò a lungo: soggiornò in paesi come Brasile, Argentina, Uruguay, Cile e Perù. In quelle terre tenne diverse mostre personali e guadagnò riconoscimenti, imponendosi come artista apprezzato anche oltre i confini europei. Al ritorno in Italia, verso la fine del decennio, riprese ad esporre con regolarità: le sue opere vennero presentate in mostre a Roma, Firenze, Milano, Torino e altre città, riscuotendo consenso fra critica e collezionisti.La sua produzione spazia su temi molteplici. Dipinse paesaggi, marine, scene rurali, scorci toscani e liguri, ma anche interni, figure, scene di genere e ritratti. Vi si riconosce una particolare sensibilità per la luce e per l’atmosfera: i paesaggi emanano quiete, i luoghi evocano memorie e la tecnica traduce con delicatezza le variazioni tonali. Fra le sue opere di rilievo c’è «Il paesetto di Manarola» del 1932, conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Genova.Cecconi attraversò anche decenni turbolenti, tra guerre e mutamenti sociali, ma seppe mantenere coerenza stilistica e qualità espressiva. Continuò a dipingere per tutta la vita, evolvendo con sensibilità e senza aderire a mode passeggere: il suo tratto rimase figurativo, osservatore del reale e attento all’animo dei luoghi. Morì a Firenze nel 1971.