Lotto 9 | Antonio Calza (Verona 1658 - 1725)

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mercoledì 10 dicembre 2025 ore 14:30 (UTC +01:00)

Antonio Calza (Verona 1658 - 1725)

Prezzo di partenza
3.000,00 €

Antonio Calza (Verona 1658 - 1725)
Dopo la battaglia
Olio su tela
124,5 x 132 cm
Cornice d'epoca di legno scolpito e dorato.
Il dipinto, di assoluta qualità e significativo nel panorama della tarda produzione del Calza, fu eseguito nel primo decennio del Settecento durante il periodo di residenza a Venezia. Si nota come il Calza mutui la sua espressione pittorica di matrice romana, specificatamente legata al Borgognone, inserendo nuovi elementi sotto l'influenza di Luca Carlevarijs, come denunciano l'ampia nube vespertina e i volti di alcuni soldati che richiamano le incisioni di Jacques Callott, caro al maestro friulano.
Un ampio panorama della produzione di Calza, ci è fornito da Giancarlo Sestieri nel suo Pittori di Battaglie, da pag. 230 a pag. 257, in particolare da sottolineare le foto 3 (per l'identica impostazione paesaggistica), foto 17 (per i personaggi dai volti caricaturali desunti da Callot tramite Carlevarijs).

Calza in giovane età era a Bologna dove entrò nella bottega di Carlo Cignani. Intorno al 1675 era a Roma dove incontrò Jacques Courtois, il Borgognone delle Battaglie, specializzandosi, con modi affini all'espressione del maestro francese, in dipinti di battaglia. Operò sia nella sua città natale sia a Venezia, dove osservò e fece propria la lezione di Carlevarijs, e Milano, senza dimenticare un importante soggiorno a Vienna al servizio del Principe Eugenio di Savoia.


Antonio Calza (Verona 1658 - 1725)
After the Battle
Oil on canvas
124,5 × 132 cm
Period carved and gilded wooden frame.
This painting, of outstanding quality and significant within the context of Calza's late production, was executed in the first decade of the 18th century, during his residence in Venice. It shows how Calza adapted his Roman style pictorial expression, specifically linked to Il Borgognone, by introducing new elements under the influence of Luca Carlevarijs. This is evident in the broad evening cloud and in the faces of some soldiers, which recall the engravings of Jacques Callot, much admired by the Friulian master.
A comprehensive overview of Calza's work is provided by Giancarlo Sestieri in Pittori di Battaglie (pp. 230-257), where photographs no. 3 (for the identical landscape arrangement) and no. 17 (for the caricatural faces of figures derived from Callot through Carlevarijs) are of particular relevance.