LA GRAZIA E LA FORZA. PARTE I Sessione unica
martedì 2 dicembre 2025 ore 17:00 (UTC +01:00)
Luigi Serena (1855 - 1911) Figure nel parco, 1900 circa
Luigi Serena (1855 - 1911)
Figure nel parco, 1900 circa
Olio su tela
112,5 x 72,3 cm
Firma: “L. Serena”
Provenienza: Collezione Roberto Poloni, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: Fotocertificato di Luciano Franchi, non datato
Stato di conservazione. Supporto: 70% (reintelo e reintelaiatura, 2002; piccole deformazioni della tela in conseguenza di microurti)
Stato di conservazione. Superficie: 70% (cadute e integrazioni; appiattimenti del colore probabilmente in seguito al rintelo)
Luigi Serena, pittore d'elezione della borghesia trevigiana a cavallo tra '800 e '900, non ebbe allievi diretti, ma fu ammirato dagli artisti più giovani per il suo spirito bohémien e antiborghese, anche quale riferimento morale, diventando una pietra miliare nell'orizzonte artistico della Marca. Saranno proprio gli artisti dell'avanguardia, in testa Arturo Martini, a promuovere la mostra postuma di Serena poco dopo la sua morte nel 1911. Pur operando prevalentemente in provincia, l'artista partecipò con successo alle più importanti esposizioni del tempo: a Venezia (1881), Milano (1883), Torino (1884), Firenze (1886), Parigi (1888) e Monaco (1890). Fu tra gli invitati alla Biennale veneziana del 1897 (Eugenio Manzato, "Treviso", in "La Pittura in Italia. L'Ottocento", Milano, 1990, p. 213).
Al volgere del secolo, nella riscoperta della natura, Serena predilige «una pittura di scarso impegno sociale, che vuole soltanto raffigurare la vita in un'ora particolare in cui il sole altissimo e sfolgorante illumina tutta la terra. Di questa, pensa Serena, basterà isolarne un piccolo pezzo, dove l'esistenza ritrova un momento di sosta e di dolcezza . Perciò la natura ancora una volta diventa fonte inesauribile di ispirazione diretta, quasi uno specchio fedele delle interne emozioni dell'animo» (Ottorino Stefani, a cura di, "Luigi Serena. 1855-1911", Ponzano Veneto, 2006, p. 109). La natura si fa occasione di gioia e di poesia.
Per il dipinto in asta è anche possibile la alternativa datazione al 1885-1887 (cfr. Aa. Vv., "Luigi Serena", Treviso, 1985, "Donna sul ponte", p. 81).


