LA GRAZIA E LA FORZA. PARTE I Sessione unica
martedì 2 dicembre 2025 ore 17:00 (UTC +01:00)
Giovanni Antonio Fumiani (1645 - 1710) Allegoria della pittura
Giovanni Antonio Fumiani (1645 - 1710)
Allegoria della pittura
Olio su tela spinata
125 x 104,3 cm
Altre iscrizioni: sulla tela di rifodero a gessetto “numero 3627”; a matita indicazioni sulla battuta al verso della cornice e “VERONESI” al verso del telaio
Elementi distintivi: al verso del telaio due etichette della casa d’aste Semenzato recanti i numeri “466” e “303094”, ed altre annotazioni a matita
Provenienza: collezione privata, Genova; Semenzato, Venezia, 26-27 marzo 2011, l. 466 (come Pietro Liberi); Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70% (reintelo e reintelaiatura)
Stato di conservazione. Superficie: 75% (cadute di colore diffuse e integrazioni; superficie trattata con vernice protettiva)
Il dipinto, forse parte di una composizione più ampia, va ricondotto a Giovanni Antonio Fumiani, ed in particolare al suo periodo fiorentino, tra il 1684 e il 1704, quando era in relazione con Ferdinando, Granduca di Toscana: questi tratti stilistici si osservano bene nella natura morta. Tra i pregi dell'opera, la rara rappresentazione di un "matito" con gessetto bianco, in mano al putto, che ne fa un "Genio del disegno". Come si legge nella scheda Semenzato, l'opera venne attribuita da Giuseppe Fiocco (26 gennaio 1966) a Paolo Veronese, nella sua tarda maturità, attribuzione confermata da Didier Bodart e da Maurizio Marini (che però ne anticipa la cronologia), mentre nel 2003 la tela è stata assegnata a Pietro Liberi da Egidio Martini, con datazione al settimo decennio del Seicento, attribuzione ancora oggi concorrenziale con quella, qui ritenuta prevalente, a Fumiani.



