Asta 62 - Dipinti di pregio XIX e XX secolo. Sabato, ore 15:00
sabato 29 novembre 2025 ore 15:00 (UTC +01:00)
Enrico Sottili - "Vista sulla valle 1924"
Enrico Sottili
Reggio Emilia 1890 - Sala Comacina (CO) 1977
"Vista sulla valle 1924"
Olio su tela cm 98x140 firmato in basso a dx E.Sottili
- Enrico Sottili nacque a Reggio Emilia nel 1890 e si formò inizialmente nella pittura di figura e nella natura morta, mostrando sin da giovane una solida padronanza del disegno. Dopo un periodo di insegnamento presso la scuola d’arte di Cantù, si trasferì a Milano, dove frequentò l’ambiente di Ottavio Grolla e affinò progressivamente il proprio linguaggio. Fu però il paesaggio lombardo a definirne davvero l’identità artistica: la Val d’Intelvi, l’area dello Spluga e le vallate alpine divennero i suoi temi prediletti, luoghi in cui Sottili cercò costantemente atmosfere luminose particolari, effetti di aria e di luce che conferissero al paesaggio una dimensione sensibile e quasi meditativa.La sua pittura, essenziale ma attenta ai passaggi tonali, tende a valorizzare la quiete e il silenzio degli ambienti montani, spesso rappresentati attraverso baite isolate, alture, distese erbose e cieli chiari. Alcune sue opere entrarono nelle collezioni pubbliche, come il “Paesaggio montano” oggi conservato nella Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi a Como, testimonianza del suo contributo alla tradizione del paesaggio lombardo del primo Novecento. Nel corso della carriera partecipò a mostre locali e la sua produzione è tuttora presente sul mercato artistico, soprattutto in Lombardia. Enrico Sottili morì a Sala Comacina nel 1977Enrico Sottili nacque a Reggio Emilia nel 1890 e si formò inizialmente nella pittura di figura e nella natura morta, mostrando sin da giovane una solida padronanza del disegno. Dopo un periodo di insegnamento presso la scuola d’arte di Cantù, si trasferì a Milano, dove frequentò l’ambiente di Ottavio Grolla e affinò progressivamente il proprio linguaggio. Fu però il paesaggio lombardo a definirne davvero l’identità artistica: la Val d’Intelvi, l’area dello Spluga e le vallate alpine divennero i suoi temi prediletti, luoghi in cui Sottili cercò costantemente atmosfere luminose particolari, effetti di aria e di luce che conferissero al paesaggio una dimensione sensibile e quasi meditativa.La sua pittura, essenziale ma attenta ai passaggi tonali, tende a valorizzare la quiete e il silenzio degli ambienti montani, spesso rappresentati attraverso baite isolate, alture, distese erbose e cieli chiari. Alcune sue opere entrarono nelle collezioni pubbliche, come il “Paesaggio montano” oggi conservato nella Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi a Como, testimonianza del suo contributo alla tradizione del paesaggio lombardo del primo Novecento. Nel corso della carriera partecipò a mostre locali e la sua produzione è tuttora presente sul mercato artistico, soprattutto in Lombardia. Enrico Sottili morì a Sala Comacina nel 1977.





