Lotto 20 | Luigi Arbarello - "Filando la lana"

Casa d'aste Santa Giulia - Via Fratelli Cairoli 26, 25122 Brescia
Asta 62 - Dipinti di pregio XIX e XX secolo. Sabato, ore 15:00
sabato 29 novembre 2025 ore 15:00 (UTC +01:00)

Luigi Arbarello - "Filando la lana"

Luigi Arbarello
Borgaro, 1860 - Torino, 1923

"Filando la lana"
Olio su tela cm 81,5x111 firmato in basso a dx L.Arbarello

- Luigi Arbarello nacque a Borgaro Torinese nel 1860. Inizialmente intraprese gli studi giuridici e ottenne una laurea in legge, esercitando per un breve periodo la professione di avvocato. Tuttavia, parallelamente coltivava la passione per la pittura e, sentendosi sempre più attratto dall’arte, decise di dedicarsi completamente alla vita artistica.Avviato lo studio della pittura all’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Giacomo Grosso, Arbarello volle ampliare i propri orizzonti formativi con viaggi nelle capitali europee: soggiornò a Parigi e a Londra, visitò mostre internazionali e assorbì stimoli dal panorama artistico continentale. Questo percorso contribuì a plasmare il suo stile, che si fece via via riconoscibile nel paesaggismo.Arbarello si affermò soprattutto come pittore di paesaggio, concentrandosi sulle valli alpine piemontesi, sul lago d’Orta e sulle vedute di Chioggia e Venezia. Alle esposizioni torinesi partecipò con opere quali Dintorni di Torino e Piove sul lago d’Orta, presentate alla Mostra Generale di Torino nel 1884. L’artista espose anche all’estero, tra cui Vienna, nel 1887, consolidando la propria presenza nel panorama ottocentesco italiano. Nelle sue opere emerge una sensibilità per la luce, l’atmosfera e la quiete del paesaggio, che egli tradusse con una pittura misurata, attenta ai riflessi sull’acqua, ai colori della sera e alle figure spesso integrate negli scorci naturali.Pur restando lontano dalle correnti più radicali del suo tempo, Arbarello seppe dare alla tradizione del paesaggio piemontese un’impronta personale, combinando rigore descrittivo e accenti lirici. La sua carriera, sebbene non ampiamente documentata nei dettagli, dimostra un impegno costante nell’osservazione del territorio e nella resa pittorica del "vero". Morì a Torino nel 1923,Luigi Arbarello nacque a Borgaro Torinese nel 1860. Inizialmente intraprese gli studi giuridici e ottenne una laurea in legge, esercitando per un breve periodo la professione di avvocato. Tuttavia, parallelamente coltivava la passione per la pittura e, sentendosi sempre più attratto dall’arte, decise di dedicarsi completamente alla vita artistica.Avviato lo studio della pittura all’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Giacomo Grosso, Arbarello volle ampliare i propri orizzonti formativi con viaggi nelle capitali europee: soggiornò a Parigi e a Londra, visitò mostre internazionali e assorbì stimoli dal panorama artistico continentale. Questo percorso contribuì a plasmare il suo stile, che si fece via via riconoscibile nel paesaggismo.Arbarello si affermò soprattutto come pittore di paesaggio, concentrandosi sulle valli alpine piemontesi, sul lago d’Orta e sulle vedute di Chioggia e Venezia. Alle esposizioni torinesi partecipò con opere quali Dintorni di Torino e Piove sul lago d’Orta, presentate alla Mostra Generale di Torino nel 1884. L’artista espose anche all’estero, tra cui Vienna, nel 1887, consolidando la propria presenza nel panorama ottocentesco italiano. Nelle sue opere emerge una sensibilità per la luce, l’atmosfera e la quiete del paesaggio, che egli tradusse con una pittura misurata, attenta ai riflessi sull’acqua, ai colori della sera e alle figure spesso integrate negli scorci naturali.Pur restando lontano dalle correnti più radicali del suo tempo, Arbarello seppe dare alla tradizione del paesaggio piemontese un’impronta personale, combinando rigore descrittivo e accenti lirici. La sua carriera, sebbene non ampiamente documentata nei dettagli, dimostra un impegno costante nell’osservazione del territorio e nella resa pittorica del "vero". Morì a Torino nel 1923.