ASTA 732 : ARREDI, DIPINTI ANTICHI E OBJETS DE VERTU I TORNATA: dal lotto 1 al lotto 133
martedì 28 ottobre 2025 ore 15:00 (UTC +01:00)
Manifattura di Giovanni Volpato (1735-1803)''Musa Urania'', gruppo in biscuit,
Manifattura di Giovanni Volpato (1735-1803)
''Musa Urania'', gruppo in biscuit, impressa alla base "G. Volpato, Roma"
(h. cm 21,5) (difetti e piccole mancanze)
Urania, figura divina e custode della conoscenza astronomica, rappresentava per gli antichi la personificazione stessa della volta celeste, della quale deteneva la comprensione di ogni corpo astrale. In questa speciale occasione, la notte delle stelle cadenti, rivolgiamo la nostra attenzione alla splendida statua di Urania, attualmente custodita nelle sale di Palazzo Altemps.
La nostra scultura si ispira al modello marmoreo del I secolo d.C. che è parte integrante della prestigiosa Collezione Boncompagni Ludovisi, faceva originariamente parte di un gruppo marmoreo più ampio, che includeva tutte e nove le Muse, le divine ispiratrici delle arti e delle scienze.
Provenienza:
Collezione privata
Per confronto si veda:
AA.VV.Ricordi dell'Antico, catalogo mostra, Musei Capitolini, Roma 2008, pag.235-236
La produzione della manifattura Volpato era, nella sua quasi totalità, un vero e proprio campionario della cultura archeologica del momento. Le opere erano ispirate direttamente a quei marmi antichi che Volpato stesso contribuiva a portare alla luce attraverso le sue attività di scavo. Sebbene la maggior parte delle creazioni fosse di chiara ispirazione classica, Volpato non disdegnava qualche incursione nel "moderno". Esempi notevoli di questa deviazione includevano opere come il celebre gruppo scultoreo del Teseo e il Minotauro o l'erma raffigurante Papa Pio VI. Per queste opere dal carattere più contemporaneo, gli studiosi attribuiscono i modelli ad artisti di spicco che gravitavano attorno alla sfera di Volpato, tra cui Vincenzo Pacetti, Gavin Hamilton e Bartolomeo Cavaceppi, nomi che attestano l'alto livello delle collaborazioni artistiche instaurate da Volpato.
Volpato si dimostrò non solo un abile artista e artigiano, ma anche un astuto imprenditore. La sua strategia commerciale era all'avanguardia per l'epoca. Nei suoi cataloghi di fabbrica, veri e propri strumenti di marketing, e nelle "Note de' pezzi", che diffondeva in tutta Europa grazie a una fitta rete di amicizie e conoscenze straniere, Volpato inseriva strategicamente riferimenti ai capolavori conservati nei più importanti musei di antichità della città di Roma. Tra questi figuravano opere iconiche come l'Apollo e le nove Muse del prestigioso Museo Pio-Clementino o il Galata morente del neonato Museo Capitolino, contribuendo così a elevare il prestigio delle sue riproduzioni. Non solo i musei pubblici, ma anche le grandi raccolte private venivano citate come fonte di ispirazione per le sue opere, accrescendo l'attrattiva per una clientela colta e raffinata. Un esempio emblematico di questa strategia è il riferimento al celeberrimo Fauno Barberini, un'opera d'arte di inestimabile valore e fascino, il cui richiamo conferiva un'aura di autenticità e prestigio alle creazioni di Volpato.
-EN
Manufacture by Giovanni Volpato (1735-1803)
''Musa Urania'', biscuit group, imprinted at the base "G. Volpato, Rome"
(h. cm 21,5) (defects and minor losses)
Our sculpture is inspired by the marble model of the 1st century AD which is an integral part of the prestigious Boncompagni Ludovisi Collection, it was originally part of a larger marble group, which included all nine Muses, the divine inspirers of the arts and sciences.
Provenance:
Private collection
For comparison see:
AA.VV.Memories of the Ancient, exhibition catalogue, Capitoline Museums, Rome 2008, page 235-236



