Lotto 102 | Peter Lely (1618 - 1680) Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck

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mercoledì 30 luglio 2025 ore 17:00 (UTC +01:00)

Peter Lely (1618 - 1680) Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck

Peter Lely (1618 - 1680)
Ritratto di giovane. Dal "Giovane in armatura" di Anton van Dyck
Olio su tela
66,5 x 55 x 3 cm

Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma

Stato di conservazione. Supporto: 70% (rintelo, sfondamento risarcito in alto a destra)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (alcuni danni alla superficie da urto e sfregamento; cadute e ritocchi; vernice ingiallita)

Lely reinterpreta a guisa di ritratto l' "Uomo con armatura con banda rossa" di Anton Van Dyck custodito alla Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda. Lely, come Van Dyck olandese, subentrò al maestro, alla sua morte (1641), come più ricercato ritrattista di Inghilterra. La autografia del dipinto appare confermata nel tratto della pennellata ed anche nelle più minute soluzioni anatomiche (compreso il rigonfiamento sotto il labbro che ricorre anche nello spettacolare "Ritratto di Samuel Crew" ex Weiss Gallery ed oggi al Greningenmuseum di Bruges, con datazione intorno 1650-1652).
La attività di Peter Lely come copista di Van Dyck è ben nota ed ha riguardato anche il cosiddetto ultimo ritratto di Van Dyck (Gustav Glück, “Reflections on Van Dyck’s early death”, The Burlington Magazine, 1941). Alle copie da Van Dyck è dedicato il contributo di Sir Oliver Millar al Catalogue raisonné del maestro (Van Dyck – A Complete Catalogue of the Paintings, by Susan Barnes, Nora De Poorter, Oliver Millar e Horst Vey, Londra, 2004): "especially towards the end of his life”, nota, “was assigned to Van Dyck’s assistants, and there was a heavy demand for repetitions, whether replicas, part replicas, variants or copies […] Sometimes Van Dyck would himself paint a new detail in a repetition otherwise painted entirely by an assistant”, whereas his “finest English portraits are painted…noticeably with a greater variety of touch.”
Secondo uno dei suoi primi biografi, Richard Graham, Lely raggiunse l'Inghilterra nel 1641, l'anno della morte di Van Dyck, ed il nome del maestro appare anche tra gli autori delle opere comprese nella liquidazione del patrimonio di Lely, nel 1682.
L'attività di Lely nell'ambito della pittura di riproduzione è indagata in Michael Daley, "Art-Trading, Connoisseurship and the Van Dyck Bonanza", apparso online su ArtWatch UK il 27 gennaio 2021.