IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 4. BASI D'ASTA RIBASSATE SESSIONE UNICA
mercoledì 16 luglio 2025 ore 17:00 (UTC +01:00)
Pier Francesco Cittadini (1616-1681), seguace di Coppia di nature morte con sfondo di architetture fantastiche
Pier Francesco Cittadini (1616-1681), seguace di
Coppia di nature morte con sfondo di architetture fantastiche
Olio su tela
100 x 126 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 75% (rifodero)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute di colore diffuse, in particolare lungo le cuciture della tela; ritocchi)
Le due opere richiamano nel modello compositivo (natura morta su quinta scenica, con presenza di statue e altri oggetti d'arredo di gusto classico, drappi e cani di tipo King Charles Spaniel), e in alcuni tratti esecutivi (in particolare la resa per linee dell'argento e dell'oro) le opere di Pier Francesco Cittadini (1616-1681), pur non raggiungendone la qualità. La lezione di Cittadini, allievo di Crespi e Milano e di Reni a Bologna, dunque pittore di successo a Roma verso la metà del secolo (con commissioni anche da parte del Re di Francia) influenza grandemente la produzione di nature morte nel Nord Italia. Tre dei suoi ventidue figli furono pittori: Carlo Antonio, Angelo Michele, Giovanni Battista. Troppo scarso il catalogo di questi utlimi per dichiarare una attribuzione in questa direzione, che tuttavia non andrebbe, pari argomento, scartata. Sono state suggerite attribuzioni altenative, in particolare a Antonio Gianlisi il Giovane (1677-1727) e aiuti (Carlotta Venegoni, comunicazione del 26 marzo 2023), alla bottega di Pietro Francesco Gambone (1682-1740), o a un anonimo pittore conoscitore dell'opera del bolognese Adeodato Zuccati (1680-post 1720) e del già citato Antonio Gianlisi il Giovane (Gianluca Bocchi, comunicazione del 27 marzo 2023). I giudizi attributivi si focalizzano quindi su una produzione di inizio Settecento in Emilia Romagna, in particolare gravitante su Bologna e sulla lezione di Cittadini.
Le opere differiscono leggermente nella dimensione: 100x126 cm, la scena con cagnolino e piccola statua antica al margine e architetture fantastiche sullo sfondo; 98x124 cm, la natura morta con tendaggio e architetture fantastiche sullo sfondo.
Ringraziamo i dottori Gianluca Bocchi e Carlotta Venegoni per le ipotesi attributive, formulate in modo indipendente con esame fotografico delle opere. Gli studiosi sono disponibili a rilasciare expertise all'acquirente alle condizioni che la casa d'aste comunicherà riservatamente.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma.





