Lotto 96 | Gabriel Forestier (1889 - 1969) Ritratto di Anna Laetitia Pecci-Blunt, 1910 circa

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mercoledì 19 marzo 2025 ore 17:00 (UTC +01:00)

Gabriel Forestier (1889 - 1969) Ritratto di Anna Laetitia Pecci-Blunt, 1910 circa

Gabriel Forestier (1889 - 1969)
Ritratto di Anna Laetitia Pecci-Blunt, 1910 circa
Marmo
48 x 45 x 23 cm

Firma: « Gabriel Forestier » sul fianco destro

Provenienza: Collezione Pecci-Blunt, Roma; Felix Semyonov, New York - Roma

Stato di conservazione. Supporto: 95% (danni minori da urto)
Stato di conservazione. Superficie: 95% (abrasioni minori, depositi e residui da contatto)

Anna Laetitia Pecci-Blunt, familiarmente "Mimì" (1885-1971), figlia del gentiluomo di Sua Santità Camillo Pecci e della nobildonna cubana Silvia Bueno y Garzon, e pronipote di papa Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci, 1810-1903), si trasferì a Parigi dopo la I Guerra Mondiale, legandosi in amicizia con molti artisti, tra cui Georges Braque e Jean Cocteau e con il banchiere americano Cécil Blunt, figlio del collezionista Ferdinand Blumenthal, con cui si sposò nel 1919 con la benedizione di Papa Benedetto XV, che concesse a Cécil Blunt il titolo di conte Pecci-Blunt. La coppia mantenne la residenza a Parigi, aprendo la propria casa a scrittori, poeti, artisti e musicisti, tra i quali Salvador Dalì, Cocteau, Paul Valéry, Francis Poulenc e Paul Claudel. Nel 1929 la famiglia si trasferì a Roma, in un palazzo in Piazza Aracoeli 3, tra Piazza Venezia e il Campidoglio, disegnato da Giacomo della Porta, costituendovi un circolo culturale di primario livello, poi confluito nella Galleria della Cometa (il nome derivava dalla cotta d'armi della famiglia Pecci-Blunt), aperta nel 1935 sotto la direzione di Libero de Libero. Una sede secondaria venne aperta a New York nel 1937, dove Anna Laetitia e Cécil Pecci-Blunt si trasferirono negli anni della II Guerra Mondiale, per rientrare in Italia solo nel 1947. Insignita della Medaglia d'oro per l'arte e la cultura nel 1960 e della Legion d'Onore francese nel 1964, promosse raccolte di fondi per arricchire i musei pubblici romani, sul modello inglese, ed alla sua morte, nel 1971, donò la sua collezione di disegni e dipinti al Museo di Roma, mentre gli altri suoi beni furono dispersi sul mercato.
In questa fase deve essere apparso l'importante ritratto scultoreo oggi in asta, realizzato da Gabriel Forestier probabilmente a Parigi, negli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, a giudicare dalla giovane età della ritrattata.
Forestier, nativo di Eymet in Dordogna, si era trasferito a Parigi fin dal 1909, dopo aver completato gli studi all’école des beaux-arts di Bordeaux. Durante la Grande Guerra aveva militato in Italia nelle truppe di sostegno alle forze italiane impegnate contro gli austro-ungarici. Il suo legame con l'Italia continua anche dopo la guerra, con viaggio di formazione nel 1922 e poi di nuovo nel 1931-1932. Frattanto, riceve importanti incarichi pubblici: tra gli altri, a Chicago, insieme a Marcel Loyau (1895-1936), i cavalli marini della fontana Clarence Buckingham (1927), a Parigi con A. Janniot et C. Barberis il basso rilievo della facciata del Musée des arts de l’Afrique et de l’Océanie, eretto da L. Laprade per l'esposizione coloniale nazionale del 1930. Nel 1932, venne insignito della medaglia d'oro del "Salon des artistes français", nel 1937 ottenne il grand prix e il cavalierato della Legion d'Onore, in seguito alla realizzazione della porta in bronzo del Musée d’art moderne di Parigi. Nel 1938, scolpì il proprio capolavoro, "La Messagère", che si trova nei giardini del Palais du Luxembourg.