Asta N. 21 - Stampe, disegni e dipinti dal XVI al XX secolo
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Lotto 205 Anonimo del XVII secolo
San Giovannino.
Rilievo in marmo. In alto il numero "6" a matita. Sul retro residuo di vecchia etichetta inventariale. cm 9,5x8,5. -
Lotto 206 Ceroplasta fiorentino della fine del XVIII secolo
Ritratto femminile con un seno scoperto.
Rilievo in cere policrome, perline e pietre dure. Diametro: cm 11. Il ritrattino sembra in linea con la tradizione ceroplastica fiorentina che alla fine del XVIII secolo vide in Clemente Susini (Firenze 1754-1814) il suo massimo esponente. I lineamenti e la carica seduttiva della giovane donna richiamano la "Venerina" dei Medici, la cera anatomica a grandezza naturale e smontabile realizzata dal Susini fra il 1781 e il 1782 e conservata al Museo de La Specola: la giovane donna di grande avvenenza influenzò moltissimo gli artisti coevi che ne subirono il fascino eseguendo varie repliche e prendendola a modello per opere indipendenti. -
Lotto 207 Giovanni Francesco Pieri
Maddalena penitente.
1749 ca.
Rilievo in cera policroma entro cornice coeva in legno dorato. cm 20x15. González-Palacios, 1993, pp. 155-163. Allievo dello scultore Gioacchino Fortini, negli anni 1713-174, il Pieri viene ricordato come medaglista, modellatore e ritrattista ma soprattutto come il più abile ceroplasta della sua epoca. Attivo prima alla corte dei Medici e poi presso i Borbone a Napoli, secondo il biografo Francesco Gabburri si specializzò sin da giovane in figure a mezzo e a basso rilievo in cere colorite che furono particolarmente apprezzate dall'ultimo granduca mediceo Gian Gastone, che lo pose alla guida dell'Arazzeria nella Real Galleria dei Lavori assegnandogli lo studio che era stato del suo maestro Fortini. Con la morte del Granduca e la fine della dinastia medicea, nel 1737 il Pieri si trasferì alla corte di Napoli dove dal 1734 regnava Carlo di Borbone; anche qui fu alla guida dell'arazzeria voluta dal sovrano, ma, come a Firenze, il suo successo fu legato all'attività di squisito ritrattista e autore di scenette in cera. Le sue opere non risultano sempre firmate e talvolta lo sono solo su etichette di carta incollate sulle piccole cassette con fondo di lavagna che costituiscono il sostegno delle sue composizioni. Il soggetto del rilievo deriva da un dipinto di Bartolomeo Schedoni (1578-1615) del quale è nota una versione al Minneapolis Institute of Arts (inv. 62.86). Esistono altre cere del Pieri tratte da opere dello Schedoni, artista presente nella raccolta degli antenati materni di Don Carlo, i Farnese. Del rilievo in oggetto si conoscono altri esemplari, fra i quali quello al Museo di San Martino a Napoli (González-Palacios, fig. 270. di identiche dimensioni e datato sul retro 1749) -
Lotto 208 Scuola francese del XIX secolo
Ritratto virile.
Olio su tela. cm 49x37. Al retro una vecchia scritta con ipotetico riferimento a Jean-Francois Millet. -
Lotto 209 Scuola italiana del XIX secolo
Ritratto di donna con boccoli scuri.
Olio su tela. cm 56x51. Opera ascrivibile a un artista attivo nella prima metà dell'Ottocento, interessante poiché distinta da un incipiente naturalismo, che emerge da un'impostazione formale e da un'interpretazione sentimentale dell'soggetto effigiatoancora radicate nella temperie culturale romantica. -
Lotto 210 Scuola italiana del XIX secolo
Mendicante.
Olio su tela. cm 33x25,5. Il dipinto, di autore anonimo, si distingue per una raffinata qualità pittorica e per la gradevolezza aneddotica del soggetto. -
Lotto 211 Scuola italiana del XIX secolo
Cantiere navale.
1882
Olio su tela. cm 41x61. Firmato e datato al centro G. Vandoni 21 ottobre 1882. -
Lotto 212 Scuola francese del XIX secolo
Giovane contadina francese con bambino.
Olio su tela. cm 54x44,5. -
Lotto 213 Anonimo dell'inizio del XX secolo
Paesaggio con ritratto d'uomo che legge.
Olio su cartone. cm 29,5x22,5. Non firmato ma molto interessante. Il personaggio ritratto potrebbe essere Umberto Boccioni. -
Lotto 214 Luigi Aversano
Natura morta.
Olio su tavola. cm 19x30. Firmato in basso a destra. -
Lotto 215 Salvatore Balsamo
Passeggiata sul lungomare a Napoli.
Olio su cartone. cm 34x48. Firmato in basso a sinistra. Opera caratteristica della miglior produzione di Balsamo, pittore napoletano allievo di Vincenzo Irolli, la cui presenza sul mercato è rara e ricercata in particolare per le vedute, come la nostra, ambientate nel Golfo di Napoli e descrittive della vita quotidiana del capoluogo partenopeo, in toni pianamente narrativi e intrisi di folklore. -
Lotto 216 Gino Barbieri
Vaso di rose.
Olio su compensato. cm 31x28. Firmato in basso a sinistra "G. Barbieri".