Asta di Antiquariato e Pittura sec. XIX

Asta di Antiquariato e Pittura sec. XIX

lunedì 22 febbraio 2016 ore 16:00 (UTC +01:00)
Lotti dal 361 al 384 di 653
Mostra
Cancella
  • Scuola emiliana sec.XVII "Natura morta con scimmia" e "Natura morta con...
    Lotto 361

    Scuola emiliana sec.XVII "Natura morta con scimmia" e "Natura morta con pappagallo" due olii
    cm.49x73 e cm.49x69

  • Console barocca in legno intagliato e dorato, gambe a volute con putto...
    Lotto 362

    Console barocca in legno intagliato e dorato, gambe a volute con putto centrale, piano in scagliola policroma con la pianta della citta di Torino, Piemonte inzi sec. XVIII (mancante di un festone, rotture nel piano di scagliola)
    cm. 140x68xh.81

  • Coppia di antichi bracci in ferro traforato che reggono un piatto...
    Lotto 363

    Coppia di antichi bracci in ferro traforato che reggono un piatto portacandele
    l.cm. 60

  • Cassapanca con laterali a bambocci in noce, Genova sec. XVII (coperchio...
    Lotto 364

    Cassapanca con laterali a bambocci in noce, Genova sec. XVII (coperchio rifatto)
    cm. 145x55xh.59

  • Scuola genovese sec. XVIII "Ritratto di Agostino Spinola" olio, cornice...
    Lotto 365

    Scuola genovese sec. XVIII "Ritratto di Agostino Spinola" olio, cornice antica in legno intagliato e dorato (nel retro effige "Mons. M.Agostino Spinola 29/07/1679")
    cm.46X63

  • LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751) Scene di mercatoTele a pendant, 200 x...
    Lotto 366

    LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751)

    Scene di mercato
    Tele a pendant, 200 x 259 cm
    Provenienza: antica villa toscana

    Queste due grandi scene di mercato, ricche di personaggi e naturalia dipinti a colori vivaci, appartengono alla produzione di genere del pittore lucchese Gian Domenico Lombardi, detto l'Omino, come riconosciuto anche da Paola Betti che, nel 2011, ha dedicato un articolo significativo al pendant, a lei noto allora solo attraverso vecchie riproduzioni fotografiche in bianco e nero, conservate nell'Archivio Cortopassi di Lucca.
    Dopo gli elogi dello storiografo Luigi Lanzi (1), che lo ricorda come maestro più che degno del concittadino Pompeo Batoni, Giovanni Domenico Lombardi è stato riportato all'attenzione della critica moderna indipendentemente, nello stesso anno 1994, da Andrea Martini (2) e da Silvia Meloni Trkulja (3). Grazie agli studi successivi della stessa Betti (4) e di Alberto Crispo (5), abbiamo oggi un profilo convincente della sua singolare attività che spazia dalla pittura di storia, al ritratto, al paesaggio fino, appunto, alle scene di genere, e che lo consacra protagonista assoluto della scena pittorica lucchese della prima metà del Settecento.
    Attivo soprattutto per le chiese del territorio e per le famiglie più illustri del patriziato cittadino (i Buonvisi, i Garzoni, i Mazzarosa, i Pini e gli Spada), Lombardi lavorò anche per "Paesi Oltremontani", come attesta il suo più antico biografo, Tommaso Francesco Bernardi, e come conferma la pala raffigurante San Gregorio che intercede per le anime del Purgatorio (1746) nella chiesa del Suffragio a Rovereto, allora parte del Tirolo austriaco.
    All'interno dell'opera del Lombardi le due monumentali e scenografiche scene di mercato trovano le maggiori affinità tipologiche e stilistiche con le Scene di caccia con ritratti di un gentiluomo, della consorte e dei figli di collezione privata (per la loro riproduzione fotografica cfr. A. Crispo, cit. in bibliografia, 2003 (2004), figg. 236-237), nonché con il pendant raffigurante l'Allegoria della musica e l'Allegoria della danza provenienti dalla villa di Vignamaggio a Greve in Chianti (Firenze, Case d'asta Pitti, 26-11-1987, n. 97), dove ritroviamo la stessa pennellata sintetica, effetti chiaroscurali e modelli con fisionomie e gestualità analoghi.
    E' probabile che queste grandi scene, impensabili senza i viaggi di studio in Italia settentrionale compiuti verosimilmente dal Lombardi tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, risalgano ad un momento successivo a quest'esperienza fondamentale che gli permise di conoscere i dipinti dei pittori anversesi Peter Aertsen e Joachim Beuckelaer, ma anche del cremonese Vincenzo Campi o dell'austriaco, ma naturalizzato lombardo, Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini.
    Nella descrizione accurata del pollame, dei pesci e dei crostacei e nella varietà di fiori, frutta, melograni, uva, pesche, albicocche, susine e verdura, cardi, rape, carciofi e più tipi di insalate - si notano qualità notevoli di resa veridica da parte del Lombardi che farebbero presupporre la sua applicazione a nature morte autonome, peraltro testimoniata dalle fonti.
    Le tele presentano un diverso stato di conservazione. Ottimo nella scena che illustra, partendo da sinistra, il giovane portarolo con le ceste ricche di frutta che scorta la donna alla spesa successiva destinata al pollame appare compromesso da antichi restauri in alcuni brani dell'altro episodio che vede, a sinistra, un'anziana signora contrattare con il venditore di pesce e, a destra, una mamma che osserva amorosamente l'elegantissimo bambino rivolto verso l'osservatore, probabilmente uno dei figli della nobile famiglia toscana cui le grandi tele furono in origine destinate.

    Note
    1) L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, Bassano 1795-1796 ed. cons., Firenze 1968-1974, 3 voll., I, pp. 204-205.
    2) A. Martini, Giovanni Domenico Lombardi protagonista del primo S

  • LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751) Scene di mercatoTele a pendant, 200 x...
    Lotto 367

    LOMBARDI GIOVANNI DOMENICO (1682-1751)

    Scene di mercato
    Tele a pendant, 200 x 259 cm
    Provenienza: antica villa toscana

    Queste due grandi scene di mercato, ricche di personaggi e naturalia dipinti a colori vivaci, appartengono alla produzione di genere del pittore lucchese Gian Domenico Lombardi, detto l'Omino, come riconosciuto anche da Paola Betti che, nel 2011, ha dedicato un articolo significativo al pendant, a lei noto allora solo attraverso vecchie riproduzioni fotografiche in bianco e nero, conservate nell'Archivio Cortopassi di Lucca.
    Dopo gli elogi dello storiografo Luigi Lanzi (1), che lo ricorda come maestro più che degno del concittadino Pompeo Batoni, Giovanni Domenico Lombardi è stato riportato all'attenzione della critica moderna indipendentemente, nello stesso anno 1994, da Andrea Martini (2) e da Silvia Meloni Trkulja (3). Grazie agli studi successivi della stessa Betti (4) e di Alberto Crispo (5), abbiamo oggi un profilo convincente della sua singolare attività che spazia dalla pittura di storia, al ritratto, al paesaggio fino, appunto, alle scene di genere, e che lo consacra protagonista assoluto della scena pittorica lucchese della prima metà del Settecento.
    Attivo soprattutto per le chiese del territorio e per le famiglie più illustri del patriziato cittadino (i Buonvisi, i Garzoni, i Mazzarosa, i Pini e gli Spada), Lombardi lavorò anche per "Paesi Oltremontani", come attesta il suo più antico biografo, Tommaso Francesco Bernardi, e come conferma la pala raffigurante San Gregorio che intercede per le anime del Purgatorio (1746) nella chiesa del Suffragio a Rovereto, allora parte del Tirolo austriaco.
    All'interno dell'opera del Lombardi le due monumentali e scenografiche scene di mercato trovano le maggiori affinità tipologiche e stilistiche con le Scene di caccia con ritratti di un gentiluomo, della consorte e dei figli di collezione privata (per la loro riproduzione fotografica cfr. A. Crispo, cit. in bibliografia, 2003 (2004), figg. 236-237), nonché con il pendant raffigurante l'Allegoria della musica e l'Allegoria della danza provenienti dalla villa di Vignamaggio a Greve in Chianti (Firenze, Case d'asta Pitti, 26-11-1987, n. 97), dove ritroviamo la stessa pennellata sintetica, effetti chiaroscurali e modelli con fisionomie e gestualità analoghi.
    E' probabile che queste grandi scene, impensabili senza i viaggi di studio in Italia settentrionale compiuti verosimilmente dal Lombardi tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, risalgano ad un momento successivo a quest'esperienza fondamentale che gli permise di conoscere i dipinti dei pittori anversesi Peter Aertsen e Joachim Beuckelaer, ma anche del cremonese Vincenzo Campi o dell'austriaco, ma naturalizzato lombardo, Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini.
    Nella descrizione accurata del pollame, dei pesci e dei crostacei e nella varietà di fiori, frutta, melograni, uva, pesche, albicocche, susine e verdura, cardi, rape, carciofi e più tipi di insalate - si notano qualità notevoli di resa veridica da parte del Lombardi che farebbero presupporre la sua applicazione a nature morte autonome, peraltro testimoniata dalle fonti.
    Le tele presentano un diverso stato di conservazione. Ottimo nella scena che illustra, partendo da sinistra, il giovane portarolo con le ceste ricche di frutta che scorta la donna alla spesa successiva destinata al pollame appare compromesso da antichi restauri in alcuni brani dell'altro episodio che vede, a sinistra, un'anziana signora contrattare con il venditore di pesce e, a destra, una mamma che osserva amorosamente l'elegantissimo bambino rivolto verso l'osservatore, probabilmente uno dei figli della nobile famiglia toscana cui le grandi tele furono in origine destinate.

    Note
    1) L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, Bassano 1795-1796 ed. cons., Firenze 1968-1974, 3 voll., I, pp. 204-205.
    2) A. Martini, Giovanni Domenico Lombardi protagonista del primo S

  • Specchiera Luigi XV in legno finemente intagliato e dorato, Genova sec....
    Lotto 368

    Specchiera Luigi XV in legno finemente intagliato e dorato, Genova sec. XVIII(luce coeva)
    cm. 67x102

  • Coppia di panche a due posti in legno finemente intagliato e dorato, Roma...
    Lotto 369

    Coppia di panche a due posti in legno finemente intagliato e dorato, Roma sec.XIX (difetti e mancanze)

  • Orologio Luigi XV lastronato in palissandro con ricca decorazione in bronzo...
    Lotto 370

    Orologio Luigi XV lastronato in palissandro con ricca decorazione in bronzo dorato, Genova I metà sec. XVIII (mancanze)
    cm. 28x19x h.49

  • Cinque apliques a tre luci a ventaglio in legno intagliato e dorato con...
    Lotto 371

    Cinque apliques a tre luci a ventaglio in legno intagliato e dorato con specchi, sec. XIX
    cm. 50x63

  • Lampadario in bronzo dorato e finemente cesellato a 42 luci, disposte su due...
    Lotto 372

    Lampadario in bronzo dorato e finemente cesellato a 42 luci, disposte su due ordini, Francia sec. XIX
    diam. cm. 100xh.135

  • Artista emilianoSecolo XVIIAdorazione dei Magi Olio su tela, cm 290 x...
    Lotto 373

    Artista emiliano
    Secolo XVII
    Adorazione dei Magi
    Olio su tela, cm 290 x 210
    (senza giunte cm 250 x 203)

    La grande tela si presenta appesantita da vecchi strati di vernice e alterata rispetto alla sue misure originali, che dovrebbero essere state inferiori in alto e in basso, dove la tela è stata giuntata con due superfici utili probabilmente a inserirla in un contesto di quadreria.
    La scena raffigura l'Adorazione dei Magi ed è particolarmente vivace nella sua orchestrazione, molto ricca e teatrale e scandita su più livelli.
    Al centro, la Vergine col Bambino sono illuminati da una luce particolare e costituiscono il perno compositivo. Attorno a loro, su tre lati, sono disposte le figure dei Magi, secondo una regia abbastanza singolare, che non li vede in processione l'uno dietro l'altro, come più consueto, ma quasi a creare un vortice attorno alla figura di Gesù. Il che non fa che rendere la narrazione sensibilmente dinamica. La loro diversa postura e il loro differente atteggiarsi nei confronti di Maria e Gesù conferisce altresì un senso di naturalismo, a cui contribuiscono poi tutti i dettagli. Se ne scorgono moltissimi sotto gli strati di appesantimento della vernice e del colore, e quindi possiamo solo immaginare lo squillare delle tinte e lo scintillare dei dettagli -per esempio dei gioielli e degli argenti-, una volta che il dipinto sarà sottoposto a restauro.
    Si veda poi come il pittore, probabilmente un artista emiliano attivo nella prima metà del Seicento, ami arricchire la scena con inserti narrativi di gusto popolare, come per esempio il cane accovacciato sul primo piano, la corona ai piedi della Vergine, l'idea del paggio moro che regge il lungo mantello del re inginocchiato di fronte a Gesù, eccetera. Per non parlare delle altre figure quasi monocrome, tracciate con leggerezza e quasi abbozzate sul fondo.
    La grazia e l'eleganza della Vergine, dal volto di matrice raffaellesca, indicano una formazione classicista del nostro pittore, e alcuni dettagli, specie il modo di gestire il colore ricco di cangiantismi e molto prezioso, suggeriscono trattarsi di un artista capace e di qualità. Questa, risulterà evidente a restauro eseguito, quando si riuscirà quasi certamente anche a determinare Un'attribuzione certa.

  • "La Divina Pastora" antica stampa con cornice in argento sec.XIXcm.tot. 17x24
    Lotto 374

    "La Divina Pastora" antica stampa con cornice in argento sec.XIX
    cm.tot. 17x24

  • "Ritratto di dama con orecchino di perla" oliocm. 36,5x28,5
    Lotto 375

    "Ritratto di dama con orecchino di perla" olio
    cm. 36,5x28,5

  • Armadio a due ante, Piemonte sec.XVIIIcm. 145x58 h. 225
    Lotto 376

    Armadio a due ante, Piemonte sec.XVIII
    cm. 145x58 h. 225

  • Coppia di candelieri in rame sbalzato con tracce di doratura, Venezia...
    Lotto 377

    Coppia di candelieri in rame sbalzato con tracce di doratura, Venezia sec.XVIII (montati a lampada)
    h.cm.20

  • Apollo, busto in terracottacm. 53x73
    Lotto 378

    Apollo, busto in terracotta
    cm. 53x73

  • Busto femmnile in bronzo sec.XIXh.cm.25 senza base
    Lotto 379

    Busto femmnile in bronzo sec.XIX
    h.cm.25 senza base

  • Toilette da centro lastronata in piuma di mogano, cassetto sul fronte e piano...
    Lotto 380

    Toilette da centro lastronata in piuma di mogano, cassetto sul fronte e piano ribaltabile, Genova sec.XIX
    cm. 84x43 h. 82

  • Acquasantiera in ceramica di Savona decorata a rocaille con al centro la...
    Lotto 381

    Acquasantiera in ceramica di Savona decorata a rocaille con al centro la Madonna di Savona con il Beato Botto, sec.XVIII
    cm.20xh.25

  • Coppia di grandi Idrie in ceramica di Savona, decorazione bianca e blu con...
    Lotto 382

    Coppia di grandi Idrie in ceramica di Savona, decorazione bianca e blu con scene mitologiche, sec. XIX
    h. cm. 48

  • Tavolo da centro in legno intagliato e dorato, piano in marmo, sec. XIX...
    Lotto 383

    Tavolo da centro in legno intagliato e dorato, piano in marmo, sec. XIX (difetti)
    cm. 120x70xh.78

  • Coppia di valigie rigide Luois Vuitton in cuoio e tessuto impresso acquistate...
    Lotto 384

    Coppia di valigie rigide Luois Vuitton in cuoio e tessuto impresso acquistate nel negozio di Montecarlo quando aveva appena aperto
    cm. 59x46 h. 18

Lotti dal 361 al 384 di 653
Mostra
×

Asta di Antiquariato e Pittura sec. XIX

Esposizione
Giovedì 18 Febbraio 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00
Venerdì 19 Febbraio 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00
Sabato  20 Febbraio 10.00 - 19.00
Domenica 21 Febbraio 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00

Sessioni

  • 22 febbraio 2016 ore 16:00 Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 217 (1 - 217)
  • 22 febbraio 2016 ore 21:00 Seconda Sessione - dal lotto 218 al lotto 373 (218 - 373)
  • 23 febbraio 2016 ore 15:00 Terza Sessione - dal lotto 374 al lotto 656 (374 - 653)