Asta N. 20 - Arte Antica, Moderna e Contemporanea
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Lotto 61 Guido Reni (Bologna, 1575 – 1642) e bottega Lucrezia in atto di uccidersi Olio su tela cm. 50 x 60
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Lotto 62 Anonimo olandese Allegoria Olio su tela, cm. 173 x 198
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Lotto 63 William Denholm Kennedy (Dumefries, 1813 – Parigi, 1865) La casina di Raffaello al Pincio con Villa Medici e San Pietro sullo sfondo Olio su tela cm. 22 x 33
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Lotto 64 Anonimo romano dell’inizio del Seicento Copia dall’Ultima Cena dell’Oratorio del Gonfalone a Roma Olio su tela cm. 60 x 44
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Lotto 65 Anonimo ritrattista inglese Ritratto di donna olio su tela, cm 63 x 51,5
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Lotto 66 Artigiano centro italiano della fine dell’Ottocento Sacrificio di Isacco Tecnica mista su carta, cm. 32,5 x 41,5 Lacuna dovuta ad umidità in alto a destra
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Lotto 67 Maestro tiepolesco Studio per una scena eucaristica Penna su carta, cm. 19,5 x 26
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Lotto 68 Anonimo settecentesco Leda e il cigno Olio su tela, cm. 80 x 78
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Lotto 69 Anonimo fiammingo seicentesco Vanitas / Memento mori Olio su tela, cm. 112 x 83
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Lotto 70 Scuola romana, prima metà del XVIII secolo Madonna addolorata Olio su tela cm. 90 x 63,5
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Lotto 71 Jacques Matthias Schenker (1854 – 1927) Paesaggio nordico Olio su tela cm. 77 x 102
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Lotto 72 Leandro da Ponte, detto Bassano (Bassano, 1557 – Venezia, 1622) Ritratto di frate con libro cm. 115,5 x 93,5 L’opera è stata assegnata alla mano di Leandro Bassano da Ugo Ruggeri e Giuseppe Maria Pilo attraverso due perizie scritte. L’autografia del ritratto, molto potente nella presenza scenica e nell’intensità espressiva, è assolutamente certa, ponendosi come uno dei momenti più alti della produzione del maestro veneto, a tratti, come noto, ridondante soprattutto nei soggetti sacri. Nulla sappiamo dell’identità del curato, tranne il suo status certamente elevato vista l’insistenza su particolari come il libro di preghiere in mano e la biblioteca di spalle con grandi codici rilegati. Leandro Bassano è ricordato da varie fonti, come Ridolfi e Verci, come grande ritrattista; al nostro possono essere avvicinati esempi come il Ritratto virile della Pinacoteca di Dresda, il Liutista con cane della collezione Lobomirski di Cracovia, il ritratto di Alvise Corradini del Museo Civico di Padova, il Sebastiano Fuginelli già in collezione Drey e Morlacchi (dalla relazione dell’Ufficio Esportazione di Verona, presso la Soprintendenza BAS di Verona, Rovigo e Vicenza). Opera notificata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali