40 Selezionati Dipinti dell'800

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze

40 Selezionati Dipinti dell'800

martedì 17 novembre 2015 ore 15:30 (UTC +01:00)
Lotti dal 37 al 40 di 40
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  • Carlo Corsi(NIZZA 1879 - BOLOGNA 1966)PICCOLA SPIAGGIAolio su cartone, cm...
    Lotto 197

    Carlo Corsi
    (NIZZA 1879 - BOLOGNA 1966)
    PICCOLA SPIAGGIA
    olio su cartone, cm 30x16,5
    firmato e datato "928" in basso a sinistra
    sul retro: titolato, iscritto "Carlo Corsi / Bologna viale Carducci 7", etichetta "Mostra Antologica di Carlo Corsi, dicembre 1969 - gennaio 1970", etichetta "Ente Premi Roma", timbro "dr. Prof. Lodovico Magugliani"
     
    Provenienza
    Collezione privata, Bologna
     
    Esposizioni
    Mostra Antologica di Carlo Corsi, Roma, dicembre 1969 - gennaio 1970
     
    Bibliografia
    C. Spadoni, Catalogo generale delle opere di Carlo Corsi, 1879-1966, I, Milano 2010, p. 166 n. 685
     
     
     

  • Carlo Corsi(Nizza 1879 - Bologna 1966)QUATTRO FIGUREtempera su compensato, cm...
    Lotto 198

    Carlo Corsi
    (Nizza 1879 - Bologna 1966)
    QUATTRO FIGURE
    tempera su compensato, cm 101x73
    sul retro: etichetta "XXIX Biennale Internazionale d'Arte / di Venezia 1958 / 19 81", etichetta "Associazione Francesco Francia / Mostra antologica di Carlo Corsi / Bologna 1964 - Museo Civico"
     
    Provenienza
    Collezione privata, Bologna
     
    Esposizioni
    XXIX Biennale Internazionale d'Arte, Venezia, 1958
    Mostra antologica di Carlo Corsi, Museo Civico, Bologna, 1964
     
    Bibliografia
    C. Spadoni, Catalogo generale delle opere di Carlo Corsi, 1879-1966, I, Milano 2010, p. 295 n. 943

  • Giovan Battista Crema(Ferrara 1883 - Roma 1964)PIERROT E LA BALLERINAolio su...
    Lotto 199

    Giovan Battista Crema
    (Ferrara 1883 - Roma 1964)
    PIERROT E LA BALLERINA
    olio su tela, cm 90x89
    firmato in basso a destra
     
    Provenienza
    Collezione privata, Bologna
     
    Nato a Ferrara il 13 aprile del 1883, Giovan Battista Crema manifestò sin da ragazzo una propensione all'attività artistica contrariamente alle aspirazioni del padre che lo voleva avviare agli studi di legge. Il suo primo maestro fu Angelo Longanesi; a sedici anni si recò a Napoli dove si iscrisse all'Accademia di Belle Arti ed ebbe come insegnante Domenico Morelli, il cui insegnamento segnò il giovane artista. Nel 1902 tornò a Ferrara per poi spostarsi a Roma con la madre dopo la morte del padre, in cerca di fortuna. Per il Crema l'arte moderna aveva il vantaggio di possedere tecniche più avanzate rispetto a quella di epoche precedenti ma dimostrava, a suo parere, la decadenza nel tener troppo in conto tale tecnica e poco il pensiero. L'ambiente romano lo accolse subito: strinse amicizia con Ximenes, Sartorio, Petiti, Mancini, Carlandi e si legò al gruppo dei giovani artisti d'avanguardia: Severini, Boccioni, Balla, Prini, Baccarini e Cambellotti. Il giovane Crema, attratto sin da giovane da un idealismo che discendeva direttamente dal realismo storico del Morelli, con un occhio ai Divisionisti e l'altro ai preraffaelliti, realizzò dipinti d'ambientazione ferrarese con gusto dissimile e talora antitetico, privilegiando sia tematiche pregne di un immaginismo gotico e dannunziano sia di un intimistico rimpianto personale. La stilizzazione divisionista era intanto attenuata sempre più alla ricerca di un ideale equilibrio fra realismo rappresentativo e un simbolismo che troverà una significativa emblematizzazione nel ciclo delle opere sulla Prima Guerra Mondiale. Crema fu nominato ufficiale di fanteria e inviato a combattere nelle trincee attorno a Gorizia. Tornò dal fronte con opere che ben esemplificano la sua dualità stilistica tra il realismo grafico-aneddotico e la carica idealistico-divisionista. Al termine della guerra il Crema elaborò una serie di opere significative che presentò alla Biennale Romana nel 1921, dove l'autore riassunse gli echi stilistici della Scapigliatura lombarda, del grande Previati e del Simbolismo Liberty, ma anche della scenografia e del cartellonismo teatrale del Pananti.
    Nel 1922 tenne una grande personale nel palazzo dove era nato, che era poi stato acquistato dal Comune.
    Negli anni Venti il Crema, distante dagli esiti dei divisionisti romani quali Noci e Innocenti, divenne invece il paladino di una pittura in cui il divisionismo è intorbidito da una forte connotazione realista, dove la scomposizione ottica spesso è usata soltanto per ottenere effetti decorativi.

  • Renato Natali(Livorno 1883 - 1979)VEGLIONE AL GOLDONIolio su tavola, cm...
    Lotto 200

    Renato Natali

    (Livorno 1883 - 1979)

    VEGLIONE AL GOLDONI

    olio su tavola, cm 54,5x89,5

    firmato in basso a destraProvenienzaCollezione privata, LivornoIl dipinto raffigura un soggetto molto caro a Natali. Il tema dei Veglioni si rintraccia in opere dei primi anni dell'attività del pittore labronico, che lo ripeterà più volte nel corso della sua carriera. Il Teatro Goldoni di Livorno fu uno degli scenari prediletti dall'artista, come possiamo vedere nelle opere qui riprodotte Figure nel palco e Maschere sul palcoscenico, entrambe in collezione privata.Il dipinto presentato in catalogo è a nostro parere databile tra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Trenta. 

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40 Selezionati Dipinti dell'800

Esposizione
FIRENZE
13-16 Novembre 2015
orario 10 – 13 / 14 – 19
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26

Sessioni

  • 17 novembre 2015 ore 15:30 Sessione Unica - dal lotto 161 al lotto 200 (161 - 200)