Pre-Asta Asta 564 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Tradizionale
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Lotto 1 THAYAHT (ERNESTO MICHAHELLES) (1893 - 1957) NATURA MORTA. 1944. tempera su faesite. Cm 45,50 x 37,50. sul retro: firma, monogramma e data
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Thayaht & Ram, Firenze, a cura di Riccardo Michahelles
PROVENIENZA
Collezione privata. Cornice presente -
Lotto 2 BALLA GIACOMO (1871 - 1958) LUCI DI MARZO. 1940. Olio su tavola. Cm 97,00 x 93,00. firma
sul retro: firma, data e titolo.
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione a cura dell'Archivio Gigli, firmato da Elena Gigli e da certificato di provenienza della Galleria d'arte Oller, Favaro Veneto (VE)
Nel giugno del 1929 la famiglia Balla si trasferisce nell'abitazione romana di via Oslavia 39b, una casa popolare che gli viene assegnata grazie all'interessamento dell'amico-critico Michele Biancale: "la casa fu arredata alla meglio, lo studio in principio ospitò prevalentemente quadri futuristi, alcuni attaccati e altri appoggiati alle pareti". Sempre col pennello in mano e lo sperimentalismo nel cuore, Balla vi resterà fino alla morte, avvenuta nel 1 marzo 1958. L'attività artistica diventa più frenetica e va di pari passo con le esposizioni; lo studio di Balla si va ad arricchire di tele dove appaiono le giovani figlie da sole o in compagnia, le amiche del piano di sopra, i vasi di fiori e la frutta sul tavolo, la nuda realtà che vede dalla finestra o sulle rive del fiume Tevere, i pini di Grottarossa appena fuori Roma o i giardini di viale Mazzini, la luce di Villa Borghese... Ogni singolo soggetto, ogni particolare visione diventa una fonte luminosa da tradurre con i pennelli in opera d'arte: "tutto diventa arte - NUOVA - immutabile". "Bisogna rendere oltre la forma lo splendore del fiore! La luce che dal suo centro si irradia e si ripercuote nell'ambiente; bisogna rendere la sostanza viva, fluida", scrive Giacomo Balla. E ora - dopo il momento futurista e l'arte decorativa - Balla sente il bisogno di tornare alla "realtà divinizzata della luce", come scrive nel 1930.
In questo olio, realizzato nel 1940, Balla crea una scenografia di veli e trasparenze e riflessi di luce dove gli attori sono il vaso con i fiori di pesco rosa e le ginestre gialle insieme alla piccola scodella di vetro che si vanno a riflettere sul tavolo d'ottone incamerando anche il posacenere viola: la luce divisionista dei primi anni del Novecento si viene a coniugare al movimento futurista creato dai veli in una sorta di natura viva, concetto degli anni Quaranta reso eterno dalla pittura di Balla. Nei suoi ricordi, la figlia Elica racconta la genesi del tema rappresentato "Sempre con la più bella luce di primavera ancora più lavoro ferveva in casa nostra, sembrava che con la luce entrasse un nuovo impulso, oltre che le rose ora sono i rami di pesco giapponese tra i veli chiari, li abbiamo presi a Monte Mario e sono tenui e ariosi" (In Con Balla, Milano, 1986, pag. 164).
L'opera viene esposta nel 1980 alla Galleria San Marco a rappresentare i fiori dipinti da un artista e pubblicata nel volume Belfiori dove la figlia Elica lo descrive: "Dipinse all'inizio di quella primavera 1940, i ridenti rami fioriti. Trasparenze di veli, disposti sopra un mio CIELO dipinto, che volle di fondo. Grigi preziosi in basso e i rami ascendono, in alto, verso la luce che illumina invernali grigiori: malinconie fugate nell'animo dell'artista dal primo sorriso di primavera. Luci trasparenti e vetri lucenti, magistrali pennellate sicure per la creazione di queste LUCI DI MARZO".
ESPOSIZIONE
Giacomo Balla, i fiori dipinti da un artista, Galleria San Marco, Roma, 19 maggio - 7 giugno 1980
PUBBLICAZIONE
Balla E., Bortoletti S., Balfiori, Edizioni Valori Plastici, Roma, 1980, tav. XXV.
PROVENIENZA
Casa Balla, Roma (fino alla divisione testamentaria avvenuta nel 1993)
Collezione privata
Galleria d'arte Oller, Favaro Veneto (VE)
Collezione privata, Milano. Cornice presente -
Lotto 3 DEPERO FORTUNATO (1892 - 1960) IL CANTO DELL’USIGNOLO (1916 ca). matita e tempera su cartoncino grigio. Cm 46,00 x 76,00. firma
L'opera è accompagnata dal certificato di archiviazione dell'Archivio Unico delle Opere Futuriste di Fortunato Depero a cura di Maurizio Scudiero
PROVENIENZA
Collezione privata, Padova
Verso la fine del 1916, Depero ricevette nel suo studio romano la visita di Diaghilev, impresario dei Balletti Russi che lo incaricò per la realizzazione dei costumi e le scenografie de “Il Canto dell’Usignolo” su musiche di Stravinsky, da realizzare per la primavera del 1917. Depero, memore della complessità plastica dei costumi che aveva ideato per “Mimismagia” (appunto mai realizzati per le difficoltà tecniche costruttive) stese due-tre idee iniziali di costumi (in questo caso una Ballerina) che si rivelarono subito troppo complessi e che quindi allegerì e poi realizzò con la tecnica del collage. L’intervento di Picasso che lo coinvolse nei costumi meccanici di “Parade” lo distolse dal completare il lavoro e quindi perse l’incarico. Quindi il presente dipinto, che è lo sviluppo cromatico di un precedente disegno a matita, è la pri-
missima idea per un costume plastico e coloratissimo, per “Il Canto dell’Usignolo”, purtroppo rimasto solo sulla carta. Cornice presente -
Lotto 4 KLEE PAUL (1879 - 1940) (ANIMALE) IN CERCA DI RIFUGIO. 1926. biro e acquarello su carta. Cm 46,50 x 29,50. firma
L'opera è accompagnata dal certificato di archiviazione telematico del Zentrum Paul Klee, Bern
ESPOSIZIONI
Paul Klee. Galerie Neue Kunst Fides, Dresda, 21. Mai-Ende Juni 1926, n. 74
Paul Klee, Schlesisches Nationalmuseum, Breslavia, 15.10.-Mitte novembre 1928, nr. UN 6
Klee et la musique / Klee og musikken. Henie-Onstad Kunstsenter, Hovikodden, 23.6.-15.9.1985; Centro Georges Pompidou, Parigi, 10.10.1985-1.1.1986
Paul Klee-Fausto Melotti. Eine Blume tritt auf, Beck & Eggeling International Fine Art,
Düsseldorf, 2.9.-8.10.2011, S. 68, Farbabb.
BIBLIOGRAFIA
Andreas Hüneke, "Weg mit Zwitschermaschine & Paukenorgel". Paul Klee e l'azione
"Entartete Kunst", in: Akten Dresden 1986, pp. 65-70, pp. 68
Christine Hopfengart, Klee an den deutschen "Museen der Gegenwart", 1916-1933, in:
Beiträge Bern 2000, S. 68-92, S. 89
Catalogo ragionato, Paul Klee, Bd. 4, 1923-1926, ore. von der Paul-Klee-Stiftung,
Kunstmuseum Bern, Berna 2000, n. 3980, Abb.
Barbara Ilkosz, Wizyta Paula Klee we wroctawiu / La visita di Paul Klee a Breslavia, in: Ausst.kat.
Paolo Klee. Od szkicownika do obrazu. Da un quaderno di schizzi al dipinto; Museo Nazionale
Varsavia, 5.4.-27.5.2001; Museo Nazionale delle Pose, 10.6.-30.7.2001 S. 52-73, S. 61
PROVENIENZA
Galerie Neue Kunst Fides (Rudolf Probst), Dresda
Schlesisches Museum der Bildenden Künste, Breslavia
Deutsches Reich / Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda, Berlino (confiscato nel 1937-39)
Deposito Schloss Schönhausen, Berlino (Deposito di opere d'arte “utilizzabili a livello internazionale” dall'agosto 1938 al 12.9.1939)
Bernhard A. Böhmer (acquisito dal Reich tedesco)
Dorothy K. e Frederic C. Oechsner, Berlino/Oregon
Sotheby's, New York (1999)
Artcurial – Briest, Poulain, F. Tajan, Parigi (2007)
Galleria Andrea Rosen, New York
Beck & Eggeling International Fine Art, Düsseldorf
. Cornice presente -
Lotto 5 DE CHIRICO GIORGIO (1888 - 1978) IL CAVALIERE CADUTO. 1948. carboncino acquerellato su carta. Cm 21,80 x 16,20. firma
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico, Roma, a cura di Paolo Picozza
PROVENIENZA
Collezione privata, Brescia. Cornice presente -
Lotto 6 DE PISIS FILIPPO (1896 - 1956) COMPOSIZIONE CON PESCE, AGLI E VELA (1946-1947). olio su cartone applicato su tavola. Cm 32,00 x 23,00. firma
sul retro: etichetta espositiva Acqui Terme, Palazzo Liceo Saracco, Filippo De Pisis. La poesia nei fiori e nelle cose.
1946-1947
L'opera è accompagnata dal certificato a cura di Art Consulting, Lecco.
ESPOSIZIONI
Acqui Terme, Palazzo Liceo Saracco, Filippo De Pisis. La poesia nei fiori e nelle cose, 16 luglio - 10 settembre 2000
BIBLIOGRAFIA
G. Briganti, De Pisis Catalogo generale, Electa, Milano 1991, tomo secondo, n. 1946-1947/1;
a cura di C. Gian Ferrari, Filippo De Pisis. La poesia nei fiori e nelle cose, Mazzotta, Milano 2000, p. 137
PROVENIENZA
Collezione privata, Torino
Collezione privata, Milano. Cornice presente -
Lotto 7 BIROLLI RENATO (1905 - 1959) CITTA' DEGLI STUDI. 1933. Olio su tela. Cm 64,00 x 70,00. firma
sul retro: firma, titolo, data, etichetta Collezione Stellatelli, Monza ed etichetta Rossi Art Brokers, Milano
L'opera è accompagnata dal certificato a cura di Art Consulting, Lecco. L'opera è inserita negli Archivi di Corrente, costituiti presso la Fondazione Corrente di Milano, a cura di Marina Pizziolo.
ESPOSIZIONI
Milano, Galleria La Colonna, Opere del primo e dell'ultimo periodo di Renato Birolli, novembre-dicembre 1951;
Busto Arsizio (VA), Museo delle Arti, Palazzo Bandera, Artisti di Corrente. 1930-1990, novembre 1991- gennaio 1992 e Ferrara, Gallerie Civiche d'Arte Moderna, Palazzo dei Diamanti, gennaio-marzo 1992;
Milano, Museo della Permanente, Corrente e oltre. Opere dalla collezione Stellatelli. 1930-1990, ottobre-novembre 1998
BIBLIOGRAFIA
E. Pontiggia, G. Appella e L. Caramel, Artisti di Corrente. 1930-1990, (cat. mostra Busto Arsizio e Ferrara) Milano, Vangelista, 1991, p 56;
Novecento italiano, n. 2. Opere e mercato di pittori e scultori. 1900 - 1945, a cura di M.Agnellini, I cataloghi d'arte della Fenice, Milano, Fenice 2000, 1995, p.59;
F. Bartoli, F. Lanza Pietromarchi e L. Lorenzoni, Renato Birolli 1935, (cat. mostra) Verona, Galleria dello Scudo, 1996, p. 14.
Corrente e oltre. Opere dalla collezione Stellatelli. 1930-1990, a cura di M. Pizziolo, cat. mostra Milano, Charta, Milano 1998, p. 124.
PROVENIENZA
Collezione Antonio Stellatelli, Monza
Collezione privata, Milano
. Cornice presente -
Lotto 8 CAMPIGLI MASSIMO (1895 - 1971) FIGURA. 1963. olio su carta intelata. Cm 31,80 x 48,50. firma e data
sul retro: etichetta Galleria Nuova, Milano, timbro Galleria Vinciana, Milano e timbro Galleria Giorgio Ghelfi, Verona.
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Massimo Campigli a cura di Nicola Campigli.
BIBLIOGRAFIA
Campigli N., Weiss M., Weiss E., Campigli Archives (a cura di), Campigli. Catalogue Raisonné, Silvana Editoriale, 2 voll., Cinisello Balsamo (MI), 2013, vol. II, p. 786, n. 63-027;
Maestri della pittura contemporanea italiana della Collezione di Eros Taiana, s.l., s.d. (edizione privata, 1993-1994 circa), p. 9;
Galleria Giorgio Ghelfi, Maestri della pittura e scultura contemporanea, Catalogo n.46/1998, Galleria Giorgio Ghelfi, Verona, 1998;
Imago Art Gallery, Campigli. Il tempo, la fama, Bandecchi & Vivaldi Tipografia, Pontedera, 2022, p. 94
PROVENIENZA
Collezione Eros Taiana, Milano
Galleria Vinciana, Milano
Galleria Nuova Milano, Milano
Collezione Eugenio Bellani, Milano (1983)
Galleria Giorgio Ghelfi, Verona/Montecatini
Galleria Tega, Milano
Collezione N.F., Como (1983)
Collezione privata, Brescia. Cornice presente -
Lotto 9 CONGDON WILLIAM (1912 - 1998) SENZA TITOLO. 1957. Olio su tavola. Cm 77,00 x 67,00. firma e data
L'opera è in corso di archiviazione presso la The William G. Congdon Foundation, Buccinasco (MI)
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma -
Lotto 10 CONGDON WILLIAM (1912 - 1998) CAMBODIA, 1 (South Pavillion). 1959. Olio su masonite. Cm 120,00 x 100,00. L'opera è in corso di archiviazione presso la The William G. Congdon Foundation, Buccinasco (MI)
PROVENIENZA
Collezione privata, Venezia
BIBLIOGRAFIA
WILLIAM CONGDON, Atlante dell'opera, a cura di G.Barbieri – Presentazione di F.Licht, Volume I – In Viaggio 1935-1959, scheda n.86.
"Dipingendo febbrilmente Congdon si spinge sull’orlo di un abisso. È lì che lo conducono il vuoto assoluto del deserto del Sahara, l’isola-vulcano di Santorini, gli avvoltoi morti in Guatemala, le rovine della Cambogia, le stazioni-baratro del metrò di Parigi." (Rodolfo Balzarotti)
L'ultimo viaggio del decennio (1959) ha di nuovo come meta l'Oriente, precisamente i templi di Angkor Vat in Cambogia. Tornato a Roma, ai primi di agosto Congdon comincia a lavorare sui numerosi schizzi eseguiti sul posto. Tuttavia, la profonda crisi esistenziale in atto, che sfocerà, proprio alla fine del mese, nella conversione al cattolicesimo, nonché alcune vicende familiari interromperanno il lavoro fino alla fine dell'anno. All'estate del '59, in sostanza, risalgono solo tre dipinti di un certo rilievo. In Cambodia, 1 e 2, opere di dimensioni piccolo-medie e documentate da riproduzioni in bianco e nero, l'artista sembra aver scelto un punto di osservazione elevato, dalla sommità dei templi: di fronte si apre un vasto emiciclo del lago circondato da un muro della giungla; in primo piano si innalzano le cupole-torri del tempio stesso, pinnacoli che hanno piuttosto qualcosa di vegetale o di animale. In Cambodia 1 (South Pavillion), viceversa, si torna alla classica veduta frontale del monumento: al centro la terrazza color ferrigno sulla quale si innalzano tre torri-cupole, stagliandosi contro il cielo color neutro; ai lati, le masse di diversa gradazione cromatica della giungla e delle grandi nubi. In primo piano una vasta superficie di colore argento e verde tenero: il grande stagno antistante il tempio. Con ironia quasi affettuosa, su questa ampia campitura è collocata, minuscola ma perfettamente visibile, la figurina di un monaco che si immerge nell'acqua, quasi a sottolineare il gigantismo di scala del complesso monumentale.
Al suo ritorno a Venezia, l'artista dona l'opera "Cambodia 1 (South Pavillion)" alla famiglia Carrettin, titolari della Locanda Montin, che Congdon era solito frequentare durante i suoi soggiorni veneziani e dove il dipinto è stato conservato fino ad oggi. Cornice presente -
Lotto 11 MATTA ROBERTO SEBASTIÁN ANTONIO (1911 - 2002) THE FALL - LA CHUTE. 1991. Olio e acrilico su tela. Cm 522,30 x 313,70. L'opera è accompagnata da certificato di autenticità a cura di Pablo Echaurren
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma
BIBLIOGRAFIA
Matta, novembre 12-December 14, 1997, Tokio, Japan, Fuji Television Gallery, printed by Fuji Television Network, Inc., riprodotto con il n. 36 e il titolo La chute (the fall), 1991-95, n. archivio “91/3”.
ESPOSIZIONE
Matta. A Centennial Celebration, New York, The Pace Gallery, November 7, 2011 – January 28, 2012 -
Lotto 12 MATTA ROBERTO SEBASTIÁN ANTONIO (1911 - 2002) SENZA TITOLO. 1970. terre colorate su tela di juta. Cm 115,00 x 116,00. L'opera è accompagnata da autentica di Pablo Echaurren
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma -
Lotto 13 MATTA ROBERTO SEBASTIÁN ANTONIO (1911 - 2002) SENZA TITOLO (S4 - GUERRIERO). Terracotta. Cm 68,00 x 158,00 x 22,00. firma
L'opera è accompagnata da autentica di Pablo Echaurren
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma -
Lotto 14 LAM WILFREDO (1902 - 1982) SENZA TITOLO . 1972. Olio su tela. Cm 35,00 x 45,00. sul retro: firma e data
L'opera è registrata presso Wifredo Lam Archive, Paris, con il n.73.53
Si ringrazia Eskil Lam - Wifredo Lam Archive, Paris, per aver confermato la presenta dell'opera nei loro archivi
BIBLIOGRAFIA
Laurin-Lam, Lou, Lam, Eskil. Wifredo Lam Catalogue Raisonné of the Painted Work, Vol. II 1961-1982. Lausanne 2002., n. 73.53 (l'opera viene datata 1973)
M - P. Fouchet, Wifredo Lam, 1a ed. Barcellona/Parigi, Poligrafa/Cercle d'art, 1976, p. 247
M - P. Fouchet, Wifredo Lam, 2a ed. Barcellona/Parigi, Poligrafa/Cercle d'art, 1989, p. 267
PROVENIENZA
Galleria d'arte Cafiso, Milano
Collezione privata, Milano -
Lotto 15 MAGNELLI ALBERTO (1888 - 1971) SUR FOND GRIS N.10. 1963. Olio su tela. Cm 54,00 x 65,00. firma e data
sul retro: firma, titolo e data
Etichetta di provenienza
L'opera è accompagnata da autentica dell'artista su fotografia
ESPOSIZIONI
San Gallo, Galerie Im Erker, Magnelli, Gemalde, Collages, Ardoises, 1965-66, n. 21;
Oslo, Holst Halvorsens Kunsthandel, Magnelli, Malerier, Collages, 1966, n.13.
BIBLIOGRAFIA
Maisonnier A., Alberto Magnelli. L'oeuvre penit, Parigi, 1975, p. 174, n. 861
PROVENIENZA
Galerie Im Erker, San Gallo;
Galleria Rotta, Genova;
Sotheby's, Milano 2011
Collezione privata, Milano. Cornice presente -
Lotto 16 VIGAS OSWALDO (1926 - 2014) ESTUDIO EN AZUL. 1956. Gouache e carboncino su cartone applicato su tela. Cm 25,50 x 35,00. firma e data
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione della Fondazione Oswaldo Vigas a cura di Lorenzo Vigas
L'opera è registrata nel Catalogue Raisonné Oswaldo Vigas con il n.1956.42
SITOGRAFIA
https://catalogue.oswaldovigas.com/catalogue/index.php. Cornice presente -
Lotto 17 CALDER ALEXANDER (1898 - 1976) CARAIBES. 1973. lavaggio a inchiostro su carta. Cm 75,00 x 110,00. firma e data
L'opera è registrata presso la Calder Foundation, New York con il n. A12270
BIBLIOGRAFIA
Washes di Calder, June 1974, Galleria Angolare Milano, ill. p.4
PROVENANCE
Maeght, Parigi
Galleria Angolare, Milano
Collezione privata, Olanda
Collezione privata, Milano
Collezione privata, Milano 2019
Collezione privata, Roma -
Lotto 18 VASARELY VICTOR (1906 - 1997) BELA. 1985. acrilico su tela. Cm 92,00 x 175,00. firma
sul retro: titolo, anno e dimensioni
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione a cura di Pierre Vasarely
PROVENIENZA
Galerie Denise René, Parigi
Christie's, Londra, 6 Aprile 2005, lotto 62
Artcurial, Parigi, 7 Dicembre 2005, lotto 534
Galleria Mazzoleni, Torino.
Collezione privata, Bergamo -
Lotto 19 BILL MAX (1908 - 1994) SENZA TITOLO . 1972. Olio su tela. Cm 56,50 x 56,50. sul retro: firma e data
L'opera è accompagnata da autentica dell'artista su fotografia e da certificato di provenienza a cura della Galleria Lorenzelli, Milano
Si ringrazia la Galleria Lorenzelli, Milano, per aver confermato la provenienza
PROVENIENZA
Galleria Lorenzelli, Milano
Collezione privata, Sassuolo. Cornice presente -
Lotto 20 MUNARI BRUNO (1907 - 1998) NEGATIVO - POSITIVO. 1951. Acrilici su tavola. Cm 45,50 x 45,00. sul retro: firma, data e titolo
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Bruno Munari a cura di Alberto Munari
PUBBLICAZIONE
Bozzini R., Stagnitta G., Rievolution. I grandi rivoluzionari dell'arte italiana dal futurismo alla street art, Dietro le quinte Edizioni, Catania, 2023, p.92
ESPOSIZIONE
Rievolution. I grandi rivoluzionari dell'arte italiana dal futurismo alla street art, Palazzo della cultura, Catania, 7 settembre 2023 - 7 gennaio 2024
PROVENIENZA
Collezione privata, Prato. Cornice presente -
Lotto 21 MUNARI BRUNO (1907 - 1998) NEGATIVO-POSITIVO. 1951. Olio su tavola. Cm 30,00 x 30,00. sul retro: firma, titolo e data
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Bruno Munari a cura di Alberto Munari
PROVENIENZA
Collezione privata, Varese. Cornice presente -
Lotto 22 MUNARI BRUNO (1907 - 1998) NEGATIVO-POSITIVO. 1951. Olio su tavola. Cm 30,00 x 30,00. sul retro: firma, data e titolo
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Bruno Munari a cura di Alberto Munari
PROVENIENZA
Collezione privata, Varese. Cornice presente -
Lotto 23 ACCARDI CARLA (1924 - 2014) DUE ROSSI CON GRIGIO. 1997. acrilico su tela. Cm 100,00 x 80,50. firma e data
sul retro: firma, data e titolo
entro teca in plexiglass
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dello Studio Accardi - Carla Accardi, Roma (Luglio 1997)
Si ringrazia l'Archivio Accardi Sanfilippo, Roma, per aver confermato la presenza dell'opera nei loro archivi
BIBLIOGRAFIA
Rivista Arte Mondadori, ottobre 2005, p.6
Arte Padova. 16ª Mostra mercato d'arte contemporanea, 2005, p.258
Rivista Arte Mondadori, gennaio 2008, p.3
PROVENIENZA
Galleria Marchese, Prato
Collezione privata, Prato . Cornice presente -
Lotto 24 DORAZIO PIERO (1927 - 2005) ONIX. 1989. Olio su tela. Cm 35,50 x 70,00. sul retro: firma, data, titolo e dedica ad personam
L'opera è accompagnata da autentica dell'artista su fotografia e da certificato di archiviazione dell'Archivio Piero Dorazio, Milano
PROVENIENZA
Collezione privata, Trieste. Cornice presente