Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe
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Lotto 421 Legatura - Asconio Pediano, Quinto Commentationes in aliquot orationes M. Tullij Ciceronis Lione, Jean de Tournes, 1551. In 8°. Marca tipografica al frontespizio ed altra xilografica in fine, capilettera ornati, note in inchiostro rosso, elegante legatura coeva in vitello marrone con decorazione impressa in oro, ai piatti cornice di duplice filetto, al centro del campo le armi di [Jacques-Auguste] de Thou contenute in un serto di alloro, al dorso liscio titolo le iniziali "ADT" intersecate, tagli dorati. sciupati gli angoli. Ex libris incollato al contropiatto.
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Lotto 422 Legatura Barberini - Massimo, Mario, Zenobio Filicaia e Sacrato, Ottaviano Laudes. Manoscritto miniato su pergamena [Roma o Bologna: 1623-28]. 4°. 123 x 150mm. 14 carte in caratteri cancellereschi sia romani che corsivi, i nomi propri in lettere capitali rosse, blu e oro, frontespizio con il titolo in oro, stemma Barberini ed elegante bordura miniata riccamente decorata da fiori, gioielli, 8 uccelli e 8 insetti compresa l'ape rialzata in oro, legatura coeva mosaicata alle ARMI BARBERINI in marocchino rosso e oliva con ricca decorazione di ferri dorati che compone diverse cornici circondate da festoni fitomorfi con inserti ovali e a scudo per lo stemma principesco e campitura di piccole api e stelle, astuccio moderno in marocchino bordeaux, con ai piatti stemma Barberini stilizzato, lievi restauri. COPIA DI PRESENTAZIONE di questo importante manoscritto composto e legato per ANTONIO BARBERINI (1607-1671), nipote del Papa Urbano VIII, Cardinale, Vescovo di Poitiers e Arcivescovo di Rehims. Il presente manoscritto gli è indirizzato in qualità di Priore dell'Ordine Gerosolimitano a Bologna, quindi poco dopo l'elevazione al Seggio di Pietro di suo zio e il suo conseguente ritorno a Roma per essere fatto Cardinale. Il testo è composto da due poemi e una prosa che inneggiano alla grandezza della famiglia Barberini.
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Lotto 423 Legatura - Borghese Pontificale Romanum Clementis VIII. Pimum, nunc denuo Urbani Papae Octavi auctoritate recognitum Anversa, Officina Plantiniana, Balthasar Moretus, 1663. In 2°. Frontespizio stampato in carattere rosso e nero e con vignetta incisa, iniziali dipinte di rosso, finalini stampati in rosso, testo in rosso e nero disposto su 2 colonne contenuto in cornice di doppio filetto, diverse pagine notate, legatura coeva in marocchino rosso a grana lunga, decorazione impressa in oro, ai piatti duplice cornice di filetti e rotelle, piccoli festoni stilizzati agli angoli interni ed esterni, al centro dei piatti le armi della famiglia Borghese, dorso a 6 nervi, ai compartimenti fregi, tagli dorati, dentelles, difetti. Rara edizione del famoso “Pontificale” del 1641 del Moretus in legatura alle armi della famiglia Borghese.
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Lotto 424 Legatura Borghese - Cafarelli Manoscritto su pergamena Manoscritto su pergamena redatto dal notaio vaticano Luca de Carolis per Scipione Borghese-Cafarelli, Roma 1612. In 4° (mm. 240 ×177). 24 carte vergate in inchiostro marrone, prima carta in oro ed inchiostro, all'ultima carta signum del notaio impresso in nero, sontuosa legatura coeva in marocchino eseguita da Soresini, ricca decorazione impressa in oro, piatti inquadrati da duplice cornice di filetti e rotelle, al centro del campo le armi del Cardinal Borghese-Cafarelli sormontate da cappello cardinalizio con cordoni e quattro ordini di fiocchi, al di sopra dello stemma l'iscrizione in inchiostro nero "Casa del Refugio", agli angoli interni delle cornici pezze araldiche, dorso a 4 nervi con i comparti completamente decorati, tagli dorati, fiocchi di seta, astuccio in marocchino nero. Sontuosa legatura eseguita dal legatore Soresini massimo esponente del barocco romano per il Cardinale Scipione Borghese-Cafarelli (1576 -1633). Il giovane Cafarelli assunse il nome e le armi dei Borghese nel 1605 quando fu creato cardinale da suo zio, Papa Paolo V (Borghese). Il cardinale fu un grande patrono delle arti a Roma. Fu mecenate del Bernini, costruì Villa Borghese, Villa Pinciana e Villa Tuscolana.
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Lotto 425 Legatura Borghese - Garzoni, Tommaso La Piazza Universale di tutte le Professioni del Mondo Venezia, G.B.Somasco,1589. In 4°. Marca tipografica al frontespizio, capilettera e testatine decorate xilografiche, frontespizio sciupato, aloni di umidità, elegante legatura eseguita dalla bottega Andreoli del sec. XVII in pergamena con decorazione impressa in oro, ai piatti triplice cornice di filetti e rotelle, al centro del piatto le armi di Giovanni Battista Borghese ed Eleonora Boncompagni sormontate da corona, al dorso liscio fregi in oro, al taglio inferiore titolo ed autore manoscritti, difetti. Legatura in pergamena alle armi Giovanni Battista Borghese (1639 -1701) ed Eleonora Boncompagni eseguita dall'atelier Andreoli.
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Lotto 426 Legatura - Cavalieri, Giovanni Battista Romanorum imperatorum effigies. Elogijs ex diversis scriptoribus per Thomam Treterum S. Mariae Transtyberim canonicum collectis, illustratae Roma, [Francesco Coattino], 1590. In 8°. Elegante frontespizio architettonico figurato, grande stemma nobiliare dell'autore al recto di carta A1, 157 ritratti a piena pagina, marca tipografica al verso dell’ultima carta, macchie di umidità, strappo a p.151, ultime 3 carte con restauri e sciupate, legatura originale in marocchino rosso con decorazione impressa in oro, piatti inquadrati da 4 filetti e rotella, campo completamente decorato con ferri di fogliame, ghiande ed uccelli, al centro stemma nobiliare circondato da iscrizione (non identificati), dorso a 4 nervi, tagli dorati e cesellati, uno dei quali con titolo dipinto in rosso, piccole mancanze al dorso, decorazione sciupata. Nota di possesso manoscritta. Bella edizione, in elegante legatura cinquecentesca, di questa raccolta di ritratti di imperatori romani concepita ed incisa dall'artista trentino Cavalieri. Brunet I, 1697; Adams C,1182.
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Lotto 427 Legatura - Chieti - Valignani, Federico Chieti, centuria di sonetti istorici Napoli, stamperia di Felice Mosca, 1729. In 8°. Ritratto dell'imperatore Carlo VI a mo’ di antiporta e dell’autore incisi da Antonio Baldi, frontespizio stampato in rosso e nero con stemma degli Arcadi, qualche brunitura leggera, graziosa legatura coeva in vitello di colori diversi, ricca decorazione ai piatti ed al dorso impressa in oro con alcuni particolari dipinti in grigio, tagli dorati e cesellati, sguardie marmorizzate policrome, fori di tarlo al dorso e lievi mancanze. Rara edizione in elegante legatura.
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Lotto 428 Legatura - Chigi Missale Romanum ex Decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum Venezia, Guerilios, 1665. In 2°. Antiporta figurata incisa in rame a piena pagina, frontespizio con titoli in rosso e nero e grande vignetta, bei capilettera decorati, 3 tavole su rame fuori testo, testo inquadrato da cornice di duplice filetto e stampato in caratteri rosso e nero, legatura romana coeva in marocchino marrone completamente decorata in oro con le pezze araldiche della famigli Chigi, ai piatti molteplici cornici a rotella con motivi floreali sui piatti, due cornici a smalto nero che limitano un campo centrale diviso in compartimenti da un nastro smaltato di nero, agli angoli si alternano la rovere sradicata e i monti con la stella dei Chigi, ferrin a ventaglio sui lati lunghi, ai comparti seminati di motivi stilizzati, al centro un ovale con una figura di uomo togato e la piccola iscrizione "S. Barus" (Sanctus Bartolomeus), dorso liscio diviso da nastro smaltato di nero in otto compartimenti nei quali si alternano la rovere e i monti chigiani, tagli dorati, lievi restauri e lievi mancanze. Eccezionale legatura da amatore, eseguita nel 1665 -1670 dal cosiddetto "Enigmatic binder", per un membro della famiglia dei Principi Chigi.Questa legatura è stata esposta e riprodotta nel catalogo della mostra Legatura Romana Barocca 1565 - 1700, Roma, Edizioni Carte Segrete, 1991, avvenuta a Roma nel 1991. Legatura n. 70.Perfetto stato conservativo del volume e della legatura.cfr. Legatura romana barocca 1565 - 1700, n° 70.
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Lotto 429 Legatura - Cicatelli, Sanzio Vita del beato Camillo de Lellis Roma, Bernabò e Lazzarini vicino a S. Maria a Trevi, 1742. In 4°. Frontespizio stampato in rosso e nero e con stemma calcografico con le armi di Papa Benedetto XIV dedicatario dell’opera, tavola a piema pagina fuori testo incisa in rame da Francesco Mazzoni, gore d’acqua, legatura coeva in pergamena con decorazione impressa in oro, ai piatti cornice di duplice filetto con rotella di foglie all’interno dipinta di rosso, agli angoli interni festoni fitomorfi, al centro del campo armi cardinazie non identificate in parte dipinti di rosso sormontate da cappello prelatizio con cordone e tre ordini di fiocchi, dorso a 5 nervi, ai comparti fregio e titolo impressi in oro, tagli dorati, macchie e scoloriture. Ex libris di mano ottocentesca al foglio di guardia. Edizione settecentesca in bella legatura con armi cardinalizie, rivista ed accresciuta da Pantaleone Dolera della biografia di Camillo de Lellis, fondatore della Religione de Chierici Regolari Ministri dell'Infermi, scritta dal Cicatelli.
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Lotto 430 Legatura francese Breviarium parisiense. Pars verna Parigi, Bibliopole, 1778. In 8°. Legatura coeva in marocchino rosso con decorazione impressa in oro, ai piatti larga bordura di piccoli ferri e pezze araldiche, al centro del piatto le armi mosaicate di Antoine-Eléonore-Léon Le Clerc de Juigné, dorso liscio con tasselli in pelle verde con titolo e fregi, tagli dorati, dentelles e sguardie in raso azzurro. Elegante legatura francese alle armi di Antoine Leclerc de Juigné, arcivescovo di Parigi (1781-1802).
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Lotto 431 Legatura Laferté - Affò, Ireneo Vita del Beato Giovanni di Parma Parma, Stamperia Reale, 1777. In 8°. Antiporta figurata incisa in rame dallo Zamboni, titolo entro cornice tipografica con stemma, legatura originale in vitello con decorazione impressa in oro, ai piatti cornice di triplice filetto, al centro del campo le armi di Ferdinando I di Borbone - Parma eseguita dal legatore ducale Louis Antoine Lafertè, dorso liscio con ai comparti titolo e ferri di fiori, tagli rossi, sguardie marmorizzate policrome, mancanze al dorso, spellature. Elegante legatura eseguita dal legatore ducale Louis Antoine Lafertè (1760 - 1790). Lafertè, discendente da nota famiglia di rilegatori attivi sin dall'inizio del Settecento, si stabilì nel 1761 a Parma, prestando la propria opera inizialmente per la Regia Biblioteca, cui si aggiunse anche quella per la Reale Stamperia, diretta da Bodoni, per il quale rilegò, con materiali diversi, 1002 esemplari delle celebri Feste del matrimonio di Ferdinando di Borbone con Maria Amalia del 1769. Fallita attorno al 1781 l'impresa produttrice, da lui fondata, di carte decorate di sua creazione, il Laferté si dedicò esclusivamente alla legatoria lavorando in gran parte per la biblioteca ducale, che gli liquidò gli ultimi lavori nel gennaio del 1790, poco prima della sua scomparsa. Brooks 115.
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Lotto 432 Legatura - Patarol, Lorenzo Panegyricae orationes veterum oratorum Venezia, Pezzana, 1708. In 8°. 12 tavole incise in rame raffiguranti antiche monete, una vistosa gora d’acqua interessa il margine esterno di circa 100 carte, con perdita di frammenti di carta, PREGEVOLE LEGATURA VENEZIANA coeva in vitello spugnato, ai piatti cornice di filetti dorati, al centro e agli angoli interni ferri a ventaglio dorati che incastonano un fregio fitomorfo, titoli e ricche decorazioni in oro al dorso, tagli a spruzzo rossi, lievi abrasioni ai piatti. Bella legatura veneziana del ’700.