Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe
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Lotto 373 Giappone Album Souvenir con carillon Album giapponese della fine dell’ottocento, mm. 270 x 420, con carillon incorporato, privo delle fotografie, si conservano i supporti in cartoncino dove inserire le immagini, piatti eseguiti in lacca di colore nero, piatto anteriore dipinto in più colori e con veduta del Monte Fuji, piccoli intarsi in madreperla, dorso in lacca nera e cerniera in metallo, al piatto anteriore carica Curioso album souvenir giapponese con carillon che suona la celeberrima canzone napoletana ‘O sole mio.
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Lotto 374 Giochi Capitolo relativo al giuoco delle Minchiate Firenze, Stamperia Granducale, 1827. In 8°. Legatura in carta marmorizzata.§ Accademia di Giuochi o Regole del Picchetto, del Tarocco e del Commercio. Verona, Bisesti, 1827. In 12°. Legatura in cartonato marmorizzato coevo. § Michele De Armendariz. La maniera di ben giocare al Riversino.Roma, Generoso Salomoni, 1756. In 8°. Legatura in cartonato marmorizzato coevo. § Perione Cosentino. Regole ed avvertimenti del giuco del Tressette. Roma, Domenico Ercole, 1827. In 8°. Legatura in cartonato marmorizzato coevo. § Trattato del giuoco della Dama all'uso italiano. Firenze, Tip. Orfeo, 1877. In 8°. Legatura in cartonato marmorizzato coevo. § Van-Tenac. Académie des Jeux contenant l'Historique, la Marche, le Régles Convention et Maximes des Jeux… Avec un abrégé du calcul des probabilités et des applications aux jeux de hazard. Paris, Garnier Frères, 1850. In 12°. Legatura coeva in mezza pelle e cartone marmorizzato, fregi e titolo in oro al dorso. I opera: Prima edizione. Questo antico gioco viene descritto in versi dall'anonimo autore. Il mazzo delle carte con cui si gioca alle minchiate consiste in 97 carte. Quarantuno sono quelle dei Tarocchi, le altre 56 della Cartiglia. Lensi 23.II opera: Interessante e raro manuale dei giochi di carte del Picchetto, Tarocco e Commercio, in uso in Italia, Svizzera, Spagna e Germania nei primi anni dell'ottocento: sono descritte regole, punteggi e strategie di gioco. Lensi 1.III opera: Sono descritte le regole e le strategie di questo gioco di carte creato in Spagna e divenuto molto popolare nel Regno di Napoli e a Roma nel settecento. Lensi 9.VI opera: Interessante opera sui giochi in cui l'autore, matematico ed esperto di marina, applica il calcolo delle probabilità per comprendere il meccanismo dei giochi d'azzardo. Sono passati in rassegna i più importanti giochi di carte ma anche il biliardo, la dama, gli scacchi e la roulette; nel capitolo dedicato alla roulette l'autore insegna un metodo per vincere sempre.
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Lotto 375 Gioco Il vero gioco dell'oca Xilografia con coloritura coeva, A. Cecconi, prima metà del sec. XIX, in basso al centro titolo ed a destra nome dell’autore, Raro esemplare di questo gioco dell'oca con sessantatre caselle numerate, agli angoli del gioco in alto motivi floreali, in basso due scene che raffigurano rispettivamente un cane con in bocca un'oca e un'oca cacciata dal contadino. La scena centrale infine raffigura un'oca cotta allo spiedo.
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Lotto 376 Gioco Nuovo giuoco della vita umana Incisione su rame in coloritura d'epoca, Milano, Antonio Vallardi, 1825-1850, due fogli uniti insieme, piccoli strappi risarciti al margine, mm. 590 x 800. Raro gioco dato alle stampe dall'Editore Vallardi di Milano nella prima metà dell'800. Il percorso è composto da sessanta caselle alle quali si aggiunge quella finale, numerata sessantuno, di grandi dimensioni e posta al centro del gioco; quest'ultima ritrae la quiete e il benessere famigliare ove l'uomo onesto trova conforto alle sue fatiche e al ben operare. Le vignette illustrano le fasi della vita umana, dall'infanzia fino alla maturità.
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Lotto 377 Giudaica - Samuel Marochitanus Requisitioni profundissime...del sapiente hebreo magistro Samuel per liquali lucidissimamente se vede, la fede christiana (a confusion de hebrei populo dure ceruicis) esser quella laquale hereditar fa la vera terra de promissione cioe sempiterna gloria Venezia, Giorgio Rusconi, 1517. In 8°. Marca xilografica al frontespizio con S. Giorgio che uccide il drago e sullo sfondo una regina in preghiera davanti al castello, legatura del sec.XVIII in mezza pelle verde e cartone. Traduzione italiana di uno dei più famosi testi antisemita, scritto nell’XI sec. in arabo e tradotto in latino nel 1338 per essere ripubblicato innumerevoli volte in diversi linguaggi. Adams S 235.
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Lotto 378 Giustiniano I [Imperatore Bizantino] Autokratorn, Iustinanu, Istínu, Léontos nearaì diatáxeis. Iustinianu édikta. Impp. Ivstiniani, Ivstini, Leonis nouellæ constitutiones. Iustiniani edicta. Ex bibliotheca illustris viri Hvldrici Fvggeri... [Ginevra] Henricus Stephanus, 1558. In 2°. Marca tipografica al frontespizio, lievi fioriture alle prime carte, marginale alone di umidità agli ultimi fascicoli, legatura del sec.XVIII in vitello screziato, strappi alle cerniere, difetti alla cuffia superiore e al dorso. La rarissima terza edizione delle Leonis Novellae in Greco, edite dal giurista scozzese Henry Scrimber (1506-1572) sulla base di un nuovo manoscritto rinvenuto nella biblioteca di Fugger. Un vero capolavoro tipografico uscito dai torchi di Estienne.Adams J 682. Renouard 117,1. Hoffmann II, 500.
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Lotto 379 Gnomonica - Manoscritto Gnomonica Manoscritto cartaceo, XVIII secolo, 254x190 mm. Leg. coeva in cartonato; cc. 10 nn., nitida scrittura corsiva, inchiostro seppia. Trattato manoscritto di gnomonica articolato in 15 capitoli. L'opera è finalizzata alla creazione di orologi solari orizzontali, con particolare riferimento a quelli italiani. Nei primi capitoli l'autore fornisce le basi teoriche della gnomonica, poi indica passo per passo la procedura che bisogna seguire per costruire un orologio solare, spiegando anche i differenti metodi che possono essere applicati per tracciare la meridiana e le linee orarie. I capitoli 12 e 13 espongono due diverse maniere per disegnare le ore italiane sulla meridiana; l'ultimo capitolo riguarda la differenza della ripartizione del tempo presso gli antichi e presso i moderni.
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Lotto 380 Gori, Antonio Francesco Museum Etruscum exhibens insignia veterum Etruscorum monumenta nunc primum edita et illustrata observationibus Antonii Francisci Gorii Firenze, Gaetano Albizzini, 1737-’43. In 2°. 3 voll. Frontespizio in rosso e nero, ritratto dell’autore in antiporta, centinaia di illustrazioni fuori testo, molte ripiegate, aloni di umidità marginali su alcune carte, legatura coeva in mezza pergamena e cartone. "Cet important ouvrage est resté la base et la source principale des recherches sur l'antique Etrurie", Vinet; "Gori a eu la plus heureuse influence sur le développement de la science archéologique, d'abord en rassemblant des quantités de matériaux disséminés et accessibles au public, et ensuite en les expliquant avec beaucoup de bonheur", Hoefer.Borroni 12213. Cicognara 2584. Brunet II, 1670. Graesse III, 120. Ebert 8701. Pollen 704. Vinet 1672. Hoefer XXI, 295.
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Lotto 381 Goya y Lucientes, Francisco de La Tauromaquia Madrid, Circulo de Bellas Artes, 1921. (mm. 350 x 445). Frontespizio inciso con ritratto dell’artista, 20 (di 40) tavole incise all’acquaforte, acquatinta, punta secca e bulino, ciascun foglio con timbro a secco con testa di Goya in basso a destra, qualche macchia e fioritura, fogli sciolti contenuti in portfolio originale in tela, al piatto anteriore autore, titolo, luogo ed editore impressi in marrone, tracce dei lacci, macchie. Quinta edizione in tiratura limitata di 200 esemplari, il nostro è il n. 170. Harris 204-36.
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Lotto 382 Grandi, Giacomo di Merchi delle razze de' cavalli, che presentemente si trovano in essere cosi nello Stato Veneto, come nella Lombardia, ed in parte della Romagna Venezia, Antonio Polidoro a S. Soffia, 1729. In 8°. Antiporta incisa in rame con le armi del dedicatario dell’opera, 6 carte di testo incise inquadrate da triplice filetto, seguono 94 carte con marchi di cavalli incisi in rame recto/verso, alcuni fascicoli lenti, legatura posteriore in cartonato, difetti. Ex libris manoscritto al recto dell’antiporta di “Antonij comitis de Wolkensteni”. EDIZIONE MOLTO RARA. Nell’opera vengono raffigurati circa duecento marchi di razze in ordine alfabetico, aggiungendovi per ciascuna l’indicazione dell‘ubicazione e del nome dei proprietari (famiglie nobili quali i Giustiniani, Gonzaga, Pisiani, Priuli e Grimani), nonché della parte anatomica dell’animale che veniva marcata. Come indicato dall’autore nella prefazione, l’opera si basa sul manuale di Anania Zen pubblicato nel 1658. La rarità dell’opera è data dal fatto che fosse un manuale d’uso.
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Lotto 383 Graziani, Antonio MAria De bello Cyprio Roma, Zanetti, 1624. In 2°. Bel frontespizio architettonico inciso in rame, con stemma Barberini, capilettera ornati, testatine e finalini figurati, testo dentro cornice, marca tipografica al colophon, alcune pagine brunite, legatura del sec. XIX in marocchino nocciola, ai piatti cornice di filetti dorata, piccoli gigli agli angoli esterni. Rara edizione originale di quest’opera che ricostruisce la perdita dell’isola di Cipro da parte dei Veneziani nel 1571.
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Lotto 384 Graziani, Giovanni Francisci Mauroceni Peloponnesiaci, Venetiarum principis gesta Padova, Tipografia del Seminario, 1698. In 4°. Finalini xilografici, leggera gora d'acqua, legatura coeva in cartonato decorato, al dorso tassello cartaceo con titolo manoscritto, piccole mancanze. Prima rara edizione. Sono narrate le gesta dell'ammiraglio veneziano Francesco Morosini, le guerre contro i Turchi e la riconquista del Regno di Morea, vittoria che gli valse il titolo di Peloponnesiaco. Testo di grande interesse, importantissima fonte per la storia della Serenissima dal 1618 al 1695, ricco di riferimenti a Malta, Morea e all'Impero Ottomano. Francesco Morosini, esperto condottiero, provveditore generale a Candia, fu Capitano Generale del Mar, Procuratore di San Marco e nel 1688 venne eletto Doge di Venezia.