Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe
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Lotto 253 Chimica & Fisica - Bergman, Torbern Olof Opuscoli Chimici e Fisici tradotti in Italiano. Tomo Primo [- e Secondo]. Firenze, Giuseppe Tofani, 1787-88. In 8°. 2 voll. 18 opuscoli in 2 voll. 6 tavole fuori testo incise in rame, legatura coeva in mezza pelle con angoli, piatti marmorizzati, titoli e fregi in oro al dorso, tagli a spruzzo. Ex libris araldici settecenteschi incisi su rame del conte Antonio Pavesi Facipecora di Mantova, incollati ai contropiatti. Prima edizione. Questa importante raccolta completa fu curata da Giuseppe Tofani. Gli scritti del chimico svedese, che fece importanti scoperte nel campo della equivalenza chimica dei metalli e della chimica mineralogica, spaziono dall'analisi delle acque all'acido dello zucchero, dalle forme dei cristalli alle proprietà elettriche della Turmalini, dall'Allume alla Terra e alle Gemme; ci sono anche opere di carattere più generale, come Della ricerca della Verità e Saggio sull'utilità della Chimica. In questa edizione vi sono interessanti annotazioni di Tofani in particolare sulle acque italiane di Firenze, Lucca, Padova, Ischia, Isola d'Elba, Masino e Bormio in Valtellina, Trescore e Val d'Imagna nel Bergamasco. Cole, Chemical literature, 106. Cfr. Partington, III, pp. 182-4.
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Lotto 254 Chiminello, Vincenzo Riflessioni su la verita di alcuni paradossi analitici Venezia, Stamperia Graziosi a S. Apollinare, 1784. In 8°. Formule matematiche incise in legno nel testo, fioriture sparse, legatura editoriale in cartonato coevo. Nota di possesso manoscritta al dorso. Edizione originale rara in parte intonsa.
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Lotto 255 Chirurgia - Bilguer, Johann Ulrich - Tissot, Samuel-Auguste Dissertation sur l'inutilité de l'amputation des membres. Traduite et augmentée de quelques Remarques par Mr. Tissot Lausanne, Grasset, 1784. In 12°. Esemplare in barbe, legatura in cartonato coevo muto. Importante prima versione francese, con le inedite note di Tissot. Trattato di "chirurgia conservativa" in cui il medico prussiano, sulla base della sua lunga esperienza nel campo della chirurgia militare, si pronunzia nettamente contro la prassi corrente all'epoca di amputare arti e membra. In virtù delle molte note del celebre Tissot può essere considerata un'opera originale. Hirsch I, 535; Wellcome II, 167.
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Lotto 256 Chirurgia - Guerin, Claude Chirurgia [Manoscritto] Manoscritto cartaceo, 131 cc., 156 x 100 mm., Paris 1674. Incisione in rame al Front. con titolo entro cornice architettonica e scritta di altra mano in calce datata 1693, elegante corsivo agevolmente leggibile, inchiostro bruno e nero, traccia di gora d'acqua nelle ultime carte, legatura coeva in vitello bruno, con cornice in oro e scritta d'appartenenza in oro sul piatto anteriore "Chirurgia Guerini. Année 1674, Manuscrit du temps appt. à M.r Monteil.". Opera appartenuta ad Amans Alexis Monteil. Importante manoscritto secentesco di chirurgia, mai dato alle stampe. L'opera divisa in due parti: la prima è un trattato completo di chirurgia, ripartito in 91 capitoli, ove molto spazio è consacrato alla chirurgia ginecologica e ostetrica; la seconda, che comincia dalla carta 133, reca il titolo " Enchiridion Chirurgicum Operationes in Cadavere humano" ed è dedicata alle dissezioni anatomiche. Claude Guérin pubblicò a Parigi nel 1675 un libro di puericultura, intitolato "Méthode d'élever les enfants selon les règles de la médecine". Il manoscritto appartenne allo storico e paleografo francese Amans Alexis Monteil, che così lo descrive nel suo catalogo, all'interno della sezione intitolata "Histoire de la médecine et des medecins, de la chirurgie et des chirurgiens, de la pharmacie et des pharmaciens": "Chirurgia Guerini doctoris medici,'’ anno 1674. Un vol. in-12, veau brun, filets 6 fr. Au bas du frontispice on lit ces mots d'une écriture ferme et leste: Innumeris erroribus... scatet hic libellus... quem legere pudet, 1693. Il n'est guère donné qu'aux gens de l'art de voir jusqu'à quel point le jeune critique a poussé l'irrévérence envers le célèbre médecin Guérin, en ne séparant pas ses erreurs, des erreurs de son temps. Dans la seconde partie on acquiert la certitude qu'au moins à l'époque où vivait l'auteur les différentes opérations chirurgicales étaient essayées sur les cadavers." Amans-Alexis de Monteil, 1769-1850, consacrò 35 anni della sua vita alla redazione della sua monumentale "Histoire des français des divers etas, ou histoire de France aux cinq derniers siècles". Per scrivere quest'opera raccolse una sterminata quantità di manoscritti preziosi, che inventariò nel 1835 nel suo catalogo che rappresenta il primo esempio di catalogazione scientifica dei codici manoscritti. Nello stesso anno fu costretto a vendere l'intera sua collezione e molte opere passarono nella biblioteca di Sir Thomas Philipps, il più importante raccoglitore di manoscritti del XIX secolo. Amans Alexis Monteil, Traité de matériaux manuscrits de divers genres d'histoire, 1835, p. 110.
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Lotto 257 Cicerone, Marco Tullio - Legatura Tusculanarum quaestionum lib. V Parigi, Thomas Richard, 1562. In 4°. Marca tipografica al frontespizio, grande iniziale ornata su fondo crimblè, note manoscritte di mano antica in latino e greco, brunito il frontespizio e qualche carta, rifilato al margine superiore, 0elegante legatura francese del sec.XVII in vitello, decorazione impressa in oro, piatti completamente decorati con un seminato di fleur-de-lys, iniziali “WR” agli angoli (ripetute ai compartimenti), al centro le armi del Cardinale Emanuel-Joseph de Wignerot de Richelieu, tagli dorati, sguardie marmorizzate, restauri, macchia al taglio inferiore, Rara edizione di quest’opera filosofica di Cicerone con il commento di Filippo Beroaldo, Joachim Camerarius, dell’editore di Leger du Chesne, e note filologiche di Erasmus, Paolo Manuzio, Pier Vittori. Esemplare in elegante legatura alle armi del cardinale Emanuel-Joseph de Wignerot de Richelieu, nipote del cardinale Richelieu ed erede della sua biblioteca. Adams, C, 1808; Olivier, Hermal & de Roton, 2315; Guignard, I, 380.
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Lotto 258 Ciminelli Cardone, Giovanni Nicola La R sbandita Sopra la Potenza d'Amore Napoli, Troisi, 1699. In 8°. Testatine, capilettera e finalini xilografici, legatura coeva in pergamena. § Lodovico Sergardi. Q. Sectani Satyræ. S.l. [ma Napoli o Roma], Apud Trifonem, 1696. In 12°. Fregio al frontespizio, qualche testatina, capolettera e finalino ornato, legatura coeva in pergamena. Ex libris manoscritto al contropiatto. Nel lotto anche un’edizione delle Satyrae di Giovenale e Persio (Anversa, Plantin, 1625) di minuscolo formato, l’Epitome emblematum panegyricorum Academiae Altorfinae (Norimberga, Huls, 1659) e Cibo dell’anima ovvero pratica dell’orazione mentale (Roma, 1815) con graziose illustrazioni. I opera: edizione ristampata e corretta di questo curioso poemetto barocco, estroso artificio letterario in cui non compare mai la lettera “R”.II opera: stampa “alla macchia”.
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Lotto 259 Cina Matrice in legno, al recto con ideogrammi e architettura, al verso con motivi decorativi geometrici per tessuti, inizio secolo XX, mm. 235 x 185.
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Lotto 260 Cina - Semedo, Alvaro Historica relatione del gran regno della Cina diuisa in due parti Roma, Vitale Mascardi, 1653. In 4°. Ritratto a piena pagina inciso in rame dell’autore, fregi e iniziali ornate, gore e bruniture, legatura coeva in pergamena rigida, titolo manoscritto sul dorso. Seconda edizione italiana tradotta da G.B.Giattini, di questa importante opera del gesuita portoghese Semedo (1585-1658), missionario in Cina. L’opera fu composta da Manuel de Faria y Sousa basandosi sulle memorie del gesuita. L'opera tratta ogni aspetto della civiltà cinese: delle persone, dei banchetti, dell'abbigliamento, degli studi, dei giochi, della scienza, dell'ordinamento della società con particolare riguardo per la nobiltà, nonché di moltissimi altri usi e costumi. Di notevole interesse perché racconta i crescenti tumulti politico-sociali che accompagnarono gli ultimi anni della dinastia Ming. La seconda parte, che riguarda la storia dei missionari in Cina e quindi i rapporti che si instaurarono fra Cina ed Europa a partire dal XVI secolo, comincia da pagina 209. Cordier 14; Lach III, pagina 349.
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Lotto 261 Collodi, Carlo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino Firenze, Felice Poggi Libraio-Editore, 1883. In 8°. Ritratto di Pinocchio in antiporta, 61 vignette di Enrico Mazzanti nel testo, consueta brunitura della carta, mancante il catalogo editoriale, legatura moderna in mezza pelle rossa, dorso a 4 nervi con autore e titolo in oro. EDIZIONE ORIGINALE del capolavoro di Carlo Lorenzini, con le belle illustrazioni di Enrico Mazzanti, pubblicato originariamente a puntate sulla rivista il Giornale per i bambini a partire dal 7 luglio 1881. Le Avventure comparvero sul giornale fino al cap. XV e furono poi portate a compimento nel presente volume pubblicato da Poggi nel 1883.
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Lotto 262 Colonna, Vittoria Le rime [...] corrette su i testi a penna e pubblicate con la vita della medesima dal cavaliere Pietro Ercole Visconti [...] Roma, Salviucci, 1840. In 4°. 3 tavole illustrate a piena pagina fuori testo, la prima, in apertura alla "Vita", con ritratto dell'autrice, capilettera e finalini ornati, sporadiche arrossature, legatura in marocchino e zigrino testa di moro, ai piatti elaborate cornici a sbalzo di ferri a secco e dorati, dorso liscio con titolo ed autrice in oro e fregi, tagli dorati. Bella edizione ottocentesca, in pregiata legatura, delle Rime di Vittoria Colonna curata da Pio Ercole Visconti. Edizione speciale distribuita agli invitati per le nozze di Alessandro Torlonia con Teresa Colonna, stampata su carta con filigrana riproducente lo stemma delle due famiglie, il nome degli sposi e la data delle nozze. Brunet II,161; Rossetti 1971-1979.
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Lotto 263 Colorno Diario di Colorno per l'anno M. DCC. XCVII Parma, Dalla Stamperia Reale, 1797. In 8°. Tavola ripiegata incisa in rame f.t. con carta topografica di Colorno e circondario, legatura coeva in piena pergamena, titolo in oro su tassello in pelle al dorso, tagli in rosso. Rarissima edizione originale. L'opera fu voluta dal Duca Ferdinando di Borbone, educato da Condillac e animato da un sincero interesse per la cultura, che elesse Colorno a sua residenza prediletta occupando gli appartamenti della Reggia. Il diario contiene una grande quantità di informazioni utili per gli abitanti di Colorno. La bella carta topografica è incisa in rame da Ravenet su disegno dell'ingegnere Iacobacci.
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Lotto 264 Concilio di Trento - Vergerio, Pietro Paolo [Johann Brenz] Descrittione di quello che in nome dello illustrissimo et Eccellentissimo Principe... Christoforo duca... è stato fatto dagli suoi Ambasciatori nel Concilio di Treno nell’Anno 1552 [Tubingen, Ulrich Morhard, 1553]. In 8°. Frontespizio in rosso e nero, strappo al margine interno e restauro nella parte inferiore bianca. Monogramma MD=Magliabechiano doppio stampigliato. Legato con Le copie delle commissioni, di salvi condutti, di giuramenti, di Decreti, delle protestationi, delle indittioni... delle quali è mentione nella historia di maneggi fatti in Trento. [Tubingen, Ulrich Morhard, 1553]. 20 carte, restauro al frontespizio senza perdita, iniziali xilografiche. Legato con Giulio III. Bulla... qua Concilium ad kal.Maji rursus fuit convocatum Tridentum... Tubingen, Ulrich Morhard, 1553. 12 carte. Marca tipografica al recto dell’ultima carta. Legato con Johann Brenz. Confessione della pia dottrina, la quale in nome dello... Signor Christoforo Duca di Wirtemberg... fu per gli suoi ambasciatori... presentata del Concilio di Trento. Tradutta dal latino [da P.P. Vergerio]. 88 carte. Tubingen, [Ulrich Morhard, 1553]. Legato con Fondamento della Religione Christiana. Per uso della Valtellina. [Tubingen, Ulrich Morhard, 1553]. 8 carte. Marca tipografica al recto dell’ultima carta. Legatura in cartonato ricoperto, del sec.XVIII. Pregevole e rara miscellanea di 5 testi originali (o traduzioni) di Pietro Paolo Vergerio (Capodistria 1498 - Tubinga 1564), pubblicati tutti nel 1553 quando lasciò la Valtellina per recarsi a servizio del duca Cristoforo di Württemberg ed andare nelle sue terre per diffondere - con gli scritti e con la predicazione - la dottrina evangelica.Pietro Paolo Vergerio è stato un teologo e vescovo cattolico italiano, successivamente passato al protestantesimo. Il secondo processo contro Vergerio proseguì con lui contumace e si chiuse con una condanna, confermata poi a Roma il 3 luglio 1549, di eresia per trentaquattro sue tesi. Egli fu deposto dalla dignità episcopale e fu emesso nei suoi confronti un mandato d’arresto. Vergerio era in quel momento nei Grigioni dove, dopo essere stato dapprima a Chiavenna (che, come tutta la Valtellina, apparteneva allora ai grigionesi), divenne pastore di Vicosoprano nella Val Bregaglia e da dove partecipava alle maggiori polemiche dell’epoca. A Basilea nel 1550 avrebbe pubblicato i Dodici trattatelli o le Otto difensioni nei quali avrebbe riassunto le sue posizioni dogmatiche. I temi preferiti di Vergerio erano il papato, la sua origine e la sua politica; i giubilei, il culto dei santi e delle reliquie. Attorno al 1550 Vergerio spostò la sua attività in Valtellina, andando a risiedere stabilmente a Sondrio. Friedrich H. Hubert, Vergerios publizistische, n.77-78-60-76-75.