Importanti Dipinti Antichi

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze

Importanti Dipinti Antichi

martedì 21 aprile 2015 ore 15:30 (UTC +01:00)
Lotti dal 73 al 84 di 107
Mostra
Cancella
  • Scuola veneta, fine sec. XVII-inizi XVIIIL'ANDATA AL CALVARIOolio su tela, cm...
    Lotto 74

    Scuola veneta, fine sec. XVII-inizi XVIII
    L'ANDATA AL CALVARIO
    olio su tela, cm 140,5x187
     
     

  • Scuola veneta, fine sec. XVII-inizi XVIIIL'INCORONAZIONE DI SPINEolio su...
    Lotto 75

    Scuola veneta, fine sec. XVII-inizi XVIII
    L'INCORONAZIONE DI SPINE
    olio su tela, cm 141x186,5
     
     
     

  • Francesco Montelatici detto Cecco Bravo(Firenze 1601-Innsbruck 1661)FIGURA...
    Lotto 76

    Francesco Montelatici detto Cecco Bravo
    (Firenze 1601-Innsbruck 1661)
    FIGURA VIRILE CON NATURA MORTA ESTIVA IN UN PAESAGGIO
    olio su tela, cm 98x140
     
    Bibliografia: M. Gregori, Appunti su Cecco Bravo, in “Comma” VI, 1970, 4, p. 10 e fig. a p. 7; G. Cantelli, Repertorio della pittura fiorentina del Seicento, Fiesole 1983, p. 115; A. Barsanti, Cecco Bravo (Francesco Montelatici), in La natura morta in Italia, a cura di Francesco Porzio, II, Milano 1989, p. 577 fig. 686; Cecco Bravo pittore senza regola. Firenze 1601-Innasbruck 1661, catalogo della mostra a cura di Anna Barsanti e Roberto Contini, Milano 1999, p. 74 fig. b
     
    Pubblicato da Mina Gregori in un suo precoce intervento sul pittore fiorentino, il dipinto qui offerto é stato poi riconosciuto da Anna Barsanti come pendant della Figura femminile con natura morta autunnale resa nota indipendentemente da Carlo Del Bravo nel 1971 (Un’osservazione su inediti secenteschi, in “Antichità  Viva” 10, 1971, 5, pp. 22-23, fig. 6).
    Il recente passaggio in asta del dipinto citato in questa stessa sede (26 novembre 2014, lotto 60) ha poi offerto l’opportunità  di verificare la proposta della studiosa, e di confermare la coppia di tele all’esiguo catalogo di Cecco Bravo pittore di natura morta.
    Come già  evidenziato dagli studi fiorentini, i modelli compositivi per queste invenzioni in cui elementi di “natura in posa”, disposti in apparente disordine su un piano all’aperto, sono accompagnati da una figura vista a metà sullo sfondo di cielo trovano un precedente nelle composizioni di Giovanni Pini (documentato a Firenze nei primi anni Trenta), un nome senza dubbio più pertinente di quello del romano Michelangelo Cerquozzi, talvolta chiamato in causa sebbene mosso da intenzioni naturalistiche e narrative del tutto diverse.
    Omaggio raffinato al gusto per l’allegoria che pervade la cultura del Barocco, la coppia di nature morte ricomposta dalla Barsanti sembrerebbe databile al sesto decennio del secolo in virtù dei colori intensi e bruniti che le caratterizzano, interrotti dalle pennellate spumeggianti dei toni più chiari. Precedono quindi di poco il trasferimento dell’artista fiorentino alla corte dei Duchi del Tirolo nel 1660, dove egli morì l’anno successivo lasciando, segno del suo approccio eclettico alla pittura, ritratti di corte e una raffigurazione dell’Aurora.
     

  • Pittore veneto, fine sec. XVII-inizi XVIII PAESAGGIO CON PASTORE E PASTORELLA...
    Lotto 77

    Pittore veneto, fine sec. XVII-inizi XVIII
    PAESAGGIO CON PASTORE E PASTORELLA IN RIPOSO NEI PRESSI DI UNA FONTANA
    olio su tela, cm 106,5x88

    Il dipinto qui presentato raffigurante una scena pastorale con figure in primo piano dalla pennellata ricca e vibrante mostra tangenze con la cultura veneta di matrice riccesca, in particolare si evidenziano affinità stilistiche con le opere di Bartolomeo Pedon (Venezia 1665-1732).

  • Scuola veneta, sec. XVIIIPAESAGGIO FLUVIALE CON PONTE E FIGUREolio su tela,...
    Lotto 78

    Scuola veneta, sec. XVIII
    PAESAGGIO FLUVIALE CON PONTE E FIGURE
    olio su tela, cm 102x119

     

  • Rutilio Manetti(Siena 1571-1639)SAN SEBASTIANO CURATO DALLE PIE DONNEolio su...
    Lotto 79

    Rutilio Manetti
    (Siena 1571-1639)
    SAN SEBASTIANO CURATO DALLE PIE DONNE
    olio su tela, cm 147x220,5 entro cornice antica intagliata a motivi classici, dipinta nella fascia e dorata
     
    Provenienza: collezione privata, Siena
     
    Bibliografia: M. Ciampolini, Presentazione di Annibale Tegliacci e due inediti del Seicento senese, in "Paragone", 97, 2011, pp. 46-53, cit. pp. 49-50, tav. 48; M. Ciampolini, Pittori senesi del Seicento, Siena 2010, vol. 2, p. 292
     
    Corredato da parere scritto di Vittorio Sgarbi
     
    Recente aggiunta al catalogo di Rutilio Manetti, il dipinto qui offerto – imponente per dimensioni e impreziosito dalla cornice antica, anch’essa di manifattura senese - é stato restituito al protagonista del primo Seicento a Siena da Marco Ciampolini sulla base di una fotografia conservata nell’archivio di Mina Gregori.
    Pubblicandolo come opera di ignota ubicazione (e con dimensioni probabilmente inclusive della cornice) in margine a un intervento su un artista minore appena risarcito agli studi, lo studioso ne ha proposto una datazione negli ultimi anni del terzo decennio del secolo, ovvero al periodo in cui l’artista senese appare rinnovare la sua sperimentata maniera affrontando “historie” di maggiore complessità, dove un numero crescente di personaggi é ritratto a figura intera in uno spazio ben definito e misurato dagli oggetti che lo occupano, quasi a commento dei fatti narrati .
    Puntuali i confronti con altre e ben note composizioni, come il Concerto nella collezione Chigi Saracini o la Nascita della Vergine in Santa Maria dei Servi a Siena, eseguita dall’artista dopo il 1625, dove figure femminili virtualmente sovrapponibili alle nostre ostentano, come nel nostro caso, gonfi panneggi definiti dalla luce.
    Vero pezzo di bravura, nel nostro dipinto, il lino candido e spiegazzato (stranamente privo di ogni traccia del recente martirio) che vela la nudità del giovane soldato ferito.
    Ancora più sorprendente, la corazza e lo scudo “da parata”, senz’altro degni di un ufficiale di alto lignaggio, che anticipano motivi tipici della più tarda natura morta fiorentina e romana quando, privati di ogni giustificazione narrativa, gli stessi elementi saranno ritratti come simboli di ricchezza e potere, per quanto vani.
    Unici nel catalogo dell’artista che, come si vede, potrebbe tuttavia riservare ulteriori sorprese, essi richiamano però la sapienza mimetica con cui, in altre occasioni, Rutilio Manetti ha conferito assoluta evidenza a strumenti musicali, arredi domestici o accessori di penitenza e di studio.
    Come suggerito da Ciampolini, si impone altresì il confronto con la composizione di uguale soggetto dipinta da Francesco Rustici e nota in più esemplari, dipendenti dal probabile prototipo nel museo di Ekaterinburg reso noto da Vittoria Markova (cfr. Ciampolini 2011, cit., p. 53, nota 20): un dipinto che, come é tipico del Rustichino, appare tuttavia più discorsivo del nostro, e certo meno drammatico, oltre che attento a citare nella figura di Sebastiano il riferimento classico di una personificazione fluviale.


     
    Bibliografia di confronto: A. Bagnoli, Rutilio Manetti: 1571-1639, Firenze 1978
     

  • Pittore veronese nella cerchia di Antonio Calza, fine sec. XVII-inizi...
    Lotto 79a

    Pittore veronese nella cerchia di Antonio Calza, fine sec. XVII-inizi XVIII
    SCENA DI BATTAGLIA
    olio su tela, cm 96,5x154,5 entro cornice dorata, riccamente intagliata a motivo di palmette e spighe
     
    Precedentemente riferito all’ambito del Brescianino, il dipinto qui offerto appare piuttosto riconducibile alla cerchia più immediata del veronese Antonio Calza (Verona 1653-1725), battaglista altrettanto noto e prolifico sebbene riscoperto più di recente.
    Tra i più immediati riscontri, citiamo la Battaglia davanti a una città  fortificata già in collezione privata a Brescia (riprodotto a colori in G. Sestieri, I pittori di battaglie. Maestri Italiani e stranieri del XVII e XVIII secolo, Roma 1999, p. 62, tav. V), simile al nostro per la gamma cromatica tutta giocata su grigi metallici e improvvisamente ravvivata da tocchi di giallo e di rosso.

  • Pittore attivo a Roma, sec. XVIIRITRATTO DI UOMO IN ARMIolio su tela, cm...
    Lotto 80

    Pittore attivo a Roma, sec. XVII
    RITRATTO DI UOMO IN ARMI
    olio su tela, cm 59,5x44,5 entro cornice ottocentesca in stile cinquecento
    tracce di firma e data “GHIS F. 164(1)”
    sul retro etichetta con numero 90
     
    Provenienza: collezione privata
     

  • Giovanni Paolo Panini(Piacenza 1691-Roma 1765)PROSPETTIVA ARCHITETTONICA DI...
    Lotto 81

    Giovanni Paolo Panini
    (Piacenza 1691-Roma 1765)
    PROSPETTIVA ARCHITETTONICA DI ROVINE CON DEDALO E ICARO
    olio su tela, cm 74,5x100
    sul retro del telaio tracce di vecchia etichetta iscritta: “Dedalus and Icarus. G.P. Panini” ed altra etichetta Colnaghi, Londra
     
    Provenienza: Colnaghi, Londra;
    asta Christie’s, 24-3-1972, Londra;
    collezione privata, Roma;
    Galleria Gasparrini (1992), Roma;
    collezione privata, Roma
     
    Corredato di parere scritto di Giuliano Briganti, Roma, 30/XII/79 e di Ferdinando Arisi, Piacenza, 9 novembre 1992
     
    Considerato da Briganti opera giovanile di Gian Paolo Panini, il dipinto qui offerto propone in effetti i confronti più pertinenti con rare opere dell’artista piacentino datate del terzo decennio del Settecento, delle quali condivide l’ardito taglio prospettico e la gamma cromatica fortemente contrastata.
    La fuga di colonne osservata da un punto di vista eccentrico richiama ad esempio, sebbene semplificato, l’ambiente della Probatica piscina in raccolta privata, opera firmata e riferibile al 1724 grazie al pendant che reca appunto quella data (F. Arisi, Gian Paolo Panini e i fasti della Roma del 700, Roma 1986, p. 306, n. 161), e ancora la prospettiva architettonica con la Cacciata dei mercanti dal Tempio nella Bayerische Staatsgemaeldesammlung di Monaco (Arisi 1992, p. 312, n. 171) che con la nostra condivide la presenza, piuttosto inusuale e certo non accademica, di capitelli ionici su fusti scanalati.
    Ancora, la stessa fuga di archi spezzati fa da sfondo a una Adorazione dei Magi probabilmente identificabile con la tela di uguale soggetto descritta nell’inventario del cardinale Silvio Valenti Gonzaga, che di Panini fu senza dubbio il maggiore e più illustre committente (Arisi 1992, p. 328, n. 193). Opere, tutte, che nel terzo decennio del secolo rivelano la sapienza del quadraturista, quale Panini era appunto per formazione, facendo riferimento a un repertorio architettonico in qualche modo “di maniera” e ancora privo di quei riferimenti alla scultura classica che in breve, ricercati da “antiquari” e appassionati in Grand Tour, diventeranno quasi il marchio dell’artista.
    Priva di confronti, e in effetti unica nella produzione paniniana, la scena al centro della navata principale si riferisce al mito di Dedalo e Icaro. Prototipo dello scultore, Dedalo é raffigurato nell’atto di costruire, incollando le piume una ad una, le ali che libereranno il figlio dalla prigione del labirinto da lui stesso progettato. Per terra, le piume da montare, un secondo paio di ali e altre, forse scartate o ancora in preparazione, alludono agli aspetti squisitamente manuali della pratica dello scultore, come del resto la sega e il martello abbandonati in terra: un soggetto così particolare da far credere che Panini lo dipingesse su richiesta specifica di un cliente e che, per questo motivo, restasse unico nella sua ricchissima produzione.
     
     

  • Scuola emiliana, sec. XVIIIRITRATTO DI GENTILUOMOolio su tela, cm...
    Lotto 82

    Scuola emiliana, sec. XVIII
    RITRATTO DI GENTILUOMO
    olio su tela, cm 77,5x62
     
     

  • Bottega di Francesco Monti detto il Brescianino, sec. XVIIISCENA DI...
    Lotto 83

    Bottega di Francesco Monti detto il Brescianino, sec. XVIII
    SCENA DI BATTAGLIA
    olio su tela, cm 36,5x66,5
     
     
     

  • Scuola toscana, sec. XVIINATURA MORTA CON CESTA DI FRUTTA, FUNGHI E...
    Lotto 84

    Scuola toscana, sec. XVII
    NATURA MORTA CON CESTA DI FRUTTA, FUNGHI E VASSOIETTO DI MORE
    olio su tela, cm 38,5x82,5
     

Lotti dal 73 al 84 di 107
Mostra
×

Importanti Dipinti Antichi

Sessioni

  • 21 aprile 2015 ore 15:30 Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 107 (1 - 107)