DIPINTI ANTICHI, MODERNI E DESIGN DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE VENEZIANA

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mercoledì 10 dicembre 2025 ore 14:30 (UTC +01:00)
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  • Scuola di Cuzco, Escuela Cuzqueña, del XVII secolo
    Lotto 25

    Scuola di Cuzco, Escuela Cuzqueña, del XVII secolo
    Santo vescovo nel suo studio (Padre della Chiesa ?)
    Olio su alabastro
    32 x 25 cm
    Difetti al supporto.


    School of Cuzco, Escuela Cuzqueña, of the 16th century
    Saint Bishop in His Study (Father of the Church?)
    Oil on alabaster
    32 × 25 cm
    Support with defects.

  • Francesco Trevisani (Capodistria 1656 - Roma 1746)
    Lotto 26

    Francesco Trevisani (Capodistria 1656 - Roma 1746)
    Madonna orante
    Olio su tela
    70 x 59,5 cm
    Un riscontro utile lo ritroviamo nel medesimo volto di Cleopatra del dipinto conservato in Collezione Lemme a Roma.

    La formazione di Trevisani avvenne nella bottega di Antonio Zanchi, quindi in seno alla corrente patetica dei "tenebrosi". Nel 1678 si trasferì a Roma, dove rimase per tutta la vita sotto la protezione del cardinale veneziano Pietro Ottoboni, nipote del papa Alessandro VIII, uno dei più importanti mecenati del tempo. All'Urbe Francesco Trevisani entrò in contatto con Carlo Maratta, maestro indiscusso della corrente classicista e neoplatonica del Barocco, di cui fu uno dei più importanti seguaci. La sua impronta classicheggiante è evidente tanto negli affreschi e nei dipinti chiesastici, quanto nelle opere da cavalletto destinate alla fruizione domestica, dove le immagini risaltano per equilibrio compositivo e la perlacea bellezza delle figure.


    Francesco Trevisani (Koper 1656 - Rome 1746)
    Praying Madonna
    Oil on canvas
    70 x 59,5 cm
    A useful comparison can be found in the same face of Cleopatra in the painting preserved in the Lemme Collection in Rome.

  • Anton Kern (Tetschen 1709 - Dresda 1747)
    Lotto 27

    Anton Kern (Tetschen 1709 - Dresda 1747)
    Bozzetto per Santo Vescovo (San Cornelio ?) intercede presso la Madonna per i bovini
    Olio su tela
    52 x 41 cm
    Partendo dal presupposto che Kern fu il miglior allievo di Pittoni, l'opera è fortemente influenzata dal maestro veneziano. Infatti, a supporto della tesi attributiva citiamo un disegno conservato all'Accademia di Venezia (monografia di G.B. Pittoni, foto 472, scheda D 18, a cura di Franca Zava Boccazzi) dove la Vergine è quasi identica nella postura e con la mano che sorregge il velo del Bambino. Altro elemento di confronto esauriente lo troviamo nelle immagini della Madonna e del Bambino Gesù presenti nella pala Madonna col Bambino e i santi Margherita da Cortona e Sant'Antonio conservata nella chiesa di San Alessandro della Croce di Bergamo (monografia di G.B. Pittoni, foto 449, scheda cat. 14, a cura di Franca Zava Boccazzi).


    Anton Kern (Tetschen 1709 - Dresden 1747)
    Bozzetto for Holy Bishop (St. Cornelius?) Interceding with the Madonna for Cattle
    Oil on canvas
    52 x 41 cm
    Assuming that Kern was Pittoni's best pupil, the work is strongly influenced by the Venetian master. In support of the attribution thesis, we cite a drawing preserved at the Accademia di Venezia (monograph by G.B. Pittoni, photo 472, card D 18, edited by Franca Zava Boccazzi) where the Virgin is almost identical in posture and with her hand supporting the Child's veil. Another comprehensive point of comparison can be found in the images of the Madonna and Child Jesus in the altarpiece Madonna with Child and Saints Margaret of Cortona and Anthony, preserved in the church of San Alessandro della Croce in Bergamo (monograph by G.B. Pittoni, photo 449, catalogue entry 14, edited by Franca Zava Boccazzi).

  • Alessandro Varotari, il Padovanino (Padova 1588 - Venezia 1649) bottega di
    Lotto 28

    Alessandro Varotari, il Padovanino (Padova 1588 - Venezia 1649) bottega di
    Venere e Amore
    Olio su tela
    91 x 129 cm

    Figlio d'arte, il padre Dario fu pittore d'ispirazione veronesiana, e fratello di Chiara Varotari, illustre ritrattista del seicento padovano. Fu allievo di Damiano Mazza esponente della tradizione tizianesca. Nelle sue opere oltre all'influenza del Tiziano, si evincono l'attenzione per le quinte architettoniche derivate dal Veronese e, col passare degli anni, il dinamismo di Palma il Giovane. La sua eleganza formale e la sua morbidezza pittorica si esaltano nelle scene mitologiche caratterizzate da nudi sensuali e classicheggianti. Per molti versi, queste rappresentazioni risultano anticipatrici di quelle che Sebastiano Ricci e Giovanni Antonio Pellegrini realizzeranno un secolo dopo.


    Alessandro Varotari, also called Il Padovanino (Padua 1588 - Venice 1649) workshop of
    Venus and Cupid
    Oil on canvas
    91 x 129 cm

  • Scuola francese del XVIII secolo
    Lotto 29

    Scuola francese del XVIII secolo
    Ritratto di Achilles De Harlay
    Olio su tela
    60 x 50 cm


    French school of the 18th-century
    Portrait of Achilles De Harlay
    Oil on canvas
    60 x 50 cm

  • Ambrosius Benson (Lombardia 1495 ca. - Bruges 1550 ca.)
    Lotto 30

    Ambrosius Benson (Lombardia 1495 circa - Bruges 1550 circa)
    Crocifissione
    Olio su tavola
    122 x 88 cm
    Provenienza:
    Collezione C. Dupont di Siviglia;
    Collezione H.S. Spiller di Londra;
    Galerie S. Spiller di Anversa;
    Collezione A. Seligmann di New York;
    Collezione torinese;
    Collezione privata lombarda.

    Non si hanno notizie sulla nascita di Ambrogio, ma in considerazione del nome, Benzone nacque probabilmente in Lombardia. Si trasferì a Bruges sin da giovane, assumendo il nome Ambrosius Benson. Nel 1519 fu ammesso come maestro nella gilda di S. Luca, di cui fu decano nel 1537-1538 e nel 1543-1544. Agli inizi, fu probabilmente allievo del pittore Gerard David, con influenze francesi e italiane di Jean Bourdichon e Bartolomeo Veneto. Con Adriaen Isenbrandt e Jan Provost fece parte dell'ultima generazione di pittori di Bruges, caratterizzati dalla rottura con la tradizione gotica e dall'introduzione delle innovazioni del Rinascimento fiorito in Italia. Dipinse specialmente ritratti e temi religiosi, molti dei quali furono inviati in Spagna. Al Prado è conservato il Retablo de Santa Ana, Convento de Santa Cruz la Real, Segovia, da cui derivò il nomignolo Maestro di Segovia dato una volta al Benson. Altre opere si trovano a Norimberga (Sacra Famiglia datata 1527), ad Anversa (Deipara Virgo), a Bruxelles (Ritratto maschile, un dittico con S. Giovanni Battista e committente, il trittico di S. Antonio di Padova) e in altri prestigiosi musei del mondo.


    Ambrosius Benson (Lombardy circa 1495 - Bruges circa 1550)
    Crucifixion
    Oil on panel
    122 x 88 cm
    Provenance:
    C. Dupont Collection, Seville;
    H.S. Spiller Collection, London;
    Galerie S. Spiller, Antwerp;
    A. Seligmann Collection, New York;
    Turin Collection;
    Private collection, Lombardy.

  • Scuola genovese del XVII secolo
    Lotto 31

    Scuola genovese del XVII secolo
    Ecce Homo
    Olio su rame
    26 x 32 cm
    Il piccolo dipinto destinato alla devozione domestica, sicuramente bisognoso di una pulizia, mostra indubbie qualità pittoriche e una tensione emotiva che riconducono alla scuola genovese e in particolare a Gioacchino Assereto.


    Genoese school of the 17th century
    Ecce Homo
    Oil on copper
    26 x 32 cm
    This small painting, intended for domestic worship and clearly in need of cleaning, displays unquestionable pictorial qualities and an emotional tension that can be traced back to the Genoese school, and in particular, to Gioacchino Assereto.

  • Hendrik Frans van Lint (Anversa 1684 - Roma 1763)
    Lotto 32

    Hendrik Frans van Lint (Anversa 1684 - Roma 1763)
    Veduta di Roma con l'Arco di Settimio Severo - Veduta di Roma con il Colosseo
    Tempera/gouache su carta
    18 x 25 cm
    Le opere trovano preciso riscontro, nelle tele quasi identiche conservate rispettivamente in Collezione privata di Roma (pubblicata a pag.45, foto 16, da Busiri Vici in Peter, Hendrik e Giacomo Van Lint. Tre pittori di Anversa del '600 e '700 lavorano a Roma) e nella Collezione Duke of Richmond, Goodwood House (pubblicata a pag.55, foto 32, da Busiri Vici in Peter, Hendrik e Giacomo Van Lint. Tre pittori di Anversa del '600 e '700 lavorano a Roma).


    Hendrik Frans van Lint (Antwerp 1684 - Rome 1763)
    View of Rome with the Arch of Septimius Severus - View of Rome with the Colosseum
    Tempera/gouache on paper
    18 x 25 cm
    The works are closely matched by almost identical paintings, preserved respectively in a private collection in Rome (published on p.45, photo 16, by Busiri Vici in Peter, Hendrik and Giacomo Van Lint. Three painters from Antwerp in the 17th and 18th centuries working in Rome) and in the Duke of Richmond Collection, Goodwood House (published on p.55, photo 32, by Busiri Vici in Peter, Hendrik and Giacomo Van Lint. Three painters from Antwerp in the 17th and 18th centuries working in Rome).

  • Pier o Pietro Dandini (Firenze 1646 - 1712)
    Lotto 33

    Pier o Pietro Dandini (Firenze 1646 - 1712)
    Ester e Assuero
    Olio su tela
    116 x 146 cm
    L'opera, già giustamente attribuita in occasione dell'asta di Pandolfini Casa d'Aste del 1.3.2022, oggi si avvale dell'importante studio del dottor Bellesi che conferma la paternità del dipinto a Pier Dandini, precisando una datazione tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta del Seicento.

    Fratello minore dei pittori Cesare e Vincenzo Dandini, fu tra i pittori più attivi in epoca barocca a Firenze, Prato e Pisa, ove tutt’oggi si conservano numerose opere. Altre opere si trovano a Palazzo Corsini, alla Villa La Petraia (affreschi nella Cappella Nuova) e alla Villa Bellavista vicino a Pistoia (affreschi), a Palazzo Marchetti e Palazzo Gatteschi a Pistoia. A Palazzo Montecitorio a Roma si conservano le Quattro stagioni. Dandini fu elemento di spicco del tardo barocco toscano, in quanto seppe osservare e far proprie le lezioni di Pietro da Cortona e di Luca Giordano, che furono attivi a Firenze.


    Pier or Pietro Dandini (Florence 1646 - 1712)
    Esther and Ahasuerus
    Oil on canvas
    116 × 146 cm
    The work, already correctly attributed on the occasion of the Pandolfini Auction House sale of March 1, 2022, now benefits from an important study by Dr. Bellesi, who confirms the authorship of the painting as Pier Dandini, specifying a date between the late 1670s and the early 1680s.

  • Scuola toscana del XVII/XVIII secolo
    Lotto 34

    Scuola toscana del XVII/XVIII secolo
    Allegoria della pittura
    Olio su tela
    59,5 x 48,5 cm


    Tuscan school of the 17th/18th century
    Allegory of Painting
    Oil on canvas
    59,5 × 48,5 cm

  • Nicola Grassi (Zuglio 1682 - Venezia 1748) bottega di
    Lotto 35

    Nicola Grassi (Zuglio 1682 - Venezia 1748) bottega di
    Madonna con Bambino
    Olio su tela
    59 x 46,5 cm
    L'opera è pubblicata a pag. 468, foto C.292, nella monografia dedicata a Nicola Grassi del professore Enrico Lucchese, come opera di bottega. Essa, come le altre due versioni conosciute e pubblicate nel medesimo libro, sono repliche di bottega della tela conservata al Nationalmuseum di Stoccolma (foto 45 pag.156, scheda 45 pag. 343 in monografia di Nicola Grassi di Enrico Lucchese).

    Di Nicola Grassi, i recenti studi escludono il suo alunnato presso Antonio Carneo, mentre pare confermato si fosse formato nella bottega del ritrattista Nicolò Cassana. Le sue prime opere sono coerenti con gli stilemi della corrente dei Tenebrosi, con influssi di Bencovich e Piazzetta, ovvero con similitudini estetiche con il primo Tiepolo. Nel secondo decennio del Settecento, mutò il suo stile verso soluzioni rococò in consonanza di stile con Giovanni Battista Pittoni e Giovanni Antonio Pellegrini. Negli stessi anni, fu attivo a Torino e probabilmente anche questo triennio piemontese favorì il rinnovamento della sua espressione pittorica. Tornato a Venezia, operò sia in città che nei territori della Serenissima, in particolar modo in Friuli.


    Nicola Grassi (Zuglio 1682 - Venice 1748) workshop of
    Madonna and Child
    Oil on canvas
    59 × 46,5 cm
    The work is published on page 468, photograph C.292, in the monograph dedicated to Nicola Grassi by Professor Enrico Lucchese, as a workshop piece. This painting, along with two other known and published versions in the same volume, are workshop replicas of the canvas preserved at the Nationalmuseum in Stockholm (photograph 45, page 156; catalogue entry 45, page 343 in Lucchese’s Nicola Grassi monograph).

  • Scuola cremonese del XVI secolo
    Lotto 36

    Scuola cremonese del XVI secolo
    San Lorenzo diacono martire
    Olio su tavola
    70,5 x 51 cm
    L'opera si ispira, probabilmente, alle figure di santi dipinte da Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone, come ad esempio i santi dipinti nella chiesa di Santa Maria della Passione a Milano. In particolar modo al San Lorenzo conservato alla Pinacoteca Ambrosiana, attribuito all'ambito del Bergognone. Il dipinto in questione è realizzato diversi decenni dopo e influenzato dalla cultura controriformata, specificamente nel clima confessionale di Carlo e Federico Borromeo, che permeava Milano nella seconda metà del XVI secolo.


    Cremonese school of the 16th century
    Saint Lawrence, Deacon and Martyr
    Oil on panel
    70,5 × 51 cm
    The work was probably inspired by the figures of saints painted by Ambrogio da Fossano, known as Il Bergognone, such as the saints painted in the church of Santa Maria della Passione in Milan. In particular the Saint Lawrence preserved in the Pinacoteca Ambrosiana, attributed to Il Bergognone's circle. The painting in question was created several decades later and was influenced by the Counter-Reformation culture, specifically the confessional climate of Carlo and Federico Borromeo, which permeated Milan in the second half of the 16th century.

  • Pieter Boel (Anversa 1622 - Parigi 1674) e bottega
    Lotto 37

    Pieter Boel (Anversa 1622 - Parigi 1674) e bottega
    Natura morta con cacciagione e pappagallo
    Olio su tela
    73 x 59,5 cm
    Opera presentata in asta il 15.12.2023 da Dorotheum a Vienna, come attribuita a Pieter Boel con la collaborazione del suo studio da Fred Meijer.

    Peeter si formò con il pittore Jan Fyt e Frans Snyders. Giovane e intraprendente viaggiò in Italia soggiornando a Genova, dove frequentò Cornelis de Wael. Nel 1650 tornò ad Anversa, dove entrò come insegnante nella Gilda di San Luca. Tra i suoi allievi del tempo si annovera David de Conick. Specializzato in nature morte con cacciagione, collaborò spesso con altri pittori di figura come: Jacob Jordaens, Abraham van Diepenbeeck, Erasmus Quellinus II e Pieter Thijs. Dal 1668 fu pittore di corte presso Luigi XIV a Parigi, dove ebbe modo di collaborare con Charles Le Brun. La sua presenza a Parigi lasciò la sua influenza artistica nei pittori francesi di nature morte, come François Despartes o Jean-Baptiste Oudry.


    Pieter Boel (Antwerp 1622 - Paris 1674) and workshop
    Still Life with Game and Parrot
    Oil on canvas
    73 × 59,5 cm
    The work was presented at auction on 15 December 2023 by Dorotheum, Vienna, as attributed to Pieter Boel with the collaboration of his studio, according to Fred Meijer.

  • Scuola veronese del XVIII secolo
    Lotto 38

    Scuola veronese del XVIII secolo
    Conversione di Sant'Agostino
    Olio su tela
    61 x 124 cm


    Veronese school of the 18th century
    Conversion of Saint Augustine
    Oil on canvas
    61 x 124 cm

  • Cornelis Janssens van Ceulen (Londra 1593 circa - Utrecht 1661) attribuito
    Lotto 39

    Cornelis Janssens van Ceulen (Londra 1593 circa - Utrecht 1661) attribuito
    Ritratto di un gentiluomo nel suo studio
    Olio su rame
    22,5 x 17,4 cm


    Cornelis Janssens van Ceulen (London circa 1593 - Utrecht 1661) attributed
    Portrait of a Gentleman in his Study
    Oil on copper
    22,5 x 17,4 cm

  • Frans Snyders (Anversa 1579 - 1657)
    Lotto 40

    Frans Snyders (Anversa 1579 - 1657)
    Natura morta con una scimmia, un pappagallo e uno scoiattolo
    Olio su tela
    76 x 110,5 cm
    Oltre all'altissima qualità, l'ideazione del soggetto e il ductus pittorico confermano la paternità dell'opera; è significativo osservare le congruenze del cesto e del pappagallo presenti nel dipinto Natura morta con pappagallo grigio conservato al North Carolina Art Museum.

    Franz fu istruito alla pittura prima da Pieter Brueghel il Giovane e, in seguito, entrò nella bottega di Hendrick van Balen. In questa seconda bottega iniziò l’amicizia con van Dyck, che durò tutta la vita, come testimoniano i numerosi ritratti che Antoon gli dedicò. Nel 1608 venne in Italia e, dopo un soggiorno a Roma, si recò a Milano al servizio del cardinale Borromeo. Nel 1611, dopo essere tornato ad Anversa, sposò Margherita de Vos, sorella dei pittori Cornelis e Paul de Vos. Per le sue qualità artistiche ebbe modo di collaborare sovente con Pietro Paolo Rubens, dipingendo animali, frutta e fiori nei suoi dipinti e venendo ricambiato dall’amico con la realizzazione di figure umane nei suoi dipinti. Allo stesso modo collaborò con numerosi altri pittori fiamminghi, come Jacob Jordaens e Thomas Willeboirts Bosschaert. Fu il pittore prediletto dell'arciduca Alberto d'Austria, governatore dei Paesi Bassi spagnoli, per il quale eseguì molti dei suoi capolavori. Uno di questi fu presentato a Filippo III di Spagna che in seguito, assieme al suo successore Filippo IV, commissionò a Snyders diverse tele, ora conservate al Prado. Le sue opere sono esposte nei più prestigiosi musei del mondo.


    Frans Snyders (Antwerp 1579 - 1657)
    Still Life with a Monkey, a Parrot, and a Squirrel
    Oil on canvas
    76 x 110,5 cm
    In addition to its extremely high quality, the conception of the subject and the pictorial style confirm the authorship of the work. It is significant to note the similarities between the basket and the parrot in this painting and those in the Still Life with Gray Parrot preserved at the North Carolina Art Museum.

  • Pseudo-Jan van Kessel II (attivo tra XVII e XVIII secolo)
    Lotto 41

    Pseudo-Jan van Kessel II (attivo tra XVII e XVIII secolo)
    Natura morta con piatto d'uva e ciottola di lamponi
    Olio su tavola
    42 x 60,5 cm
    Sotto questo nome si attribuiscono oggi, in modo sommario, tutte le opere uscite dalla bottega di Jan van Kessel II, il Vecchio (Anversa 1626 - Anversa 1679); in attesa che si proceda a distinguere le distinte personalità che le eseguirono, vista la qualità ondivaga delle opere in questo senso catalogate.


    Pseudo-Jan van Kessel II (active between the 17th and 18th centuries)
    Still Life with a Plate of Grapes and a Bowl of Raspberries
    Oil on panel
    42 × 60,5 cm
    Under this name are currently grouped, in a general and provisional manner, all the works produced in the workshop of Jan van Kessel II, the Elder (Antwerp 1626 - 1679); pending the identification of the distinct hands involved, given the fluctuating quality of the works so far catalogued in this way.

  • Pietro Della Vecchia (Venezia 1603 - Vicenza 1678)
    Lotto 42

    Pietro Della Vecchia (Venezia 1603 - Vicenza 1678)
    Testa di vegliardo
    Olio su tavola
    40,5 x 30,5 cm

    Fu scolaro di Alessandro Varotari, detto il Padovanino, assieme a Pietro Liberi e Girolamo Forabosco; dal maestro assunse l'interesse per la pittura veneziana del Cinquecento, in particolare per quella di Tiziano e Giorgione. Fu esecutore di bizzarri e apprezzati ritratti di fantasia e scene di vita con bravi, popolani e coppie di amanti, dipinti con costumi rinascimentali.


    Pietro Della Vecchia (Venice 1603 - Vicenza 1678)
    Head of an Elderly Man
    Oil on panel
    40,5 × 30,5 cm

  • Pietro Della Vecchia (Venezia 1603 - Vicenza 1678)
    Lotto 43

    Pietro Della Vecchia (Venezia 1603 - Vicenza 1678)
    Testa di vegliardo
    Olio su tavola
    40,5 x 30

    Fu scolaro di Alessandro Varotari, detto il Padovanino, assieme a Pietro Liberi e Girolamo Forabosco; dal maestro assunse l'interesse per la pittura veneziana del Cinquecento, in particolare per quella di Tiziano e Giorgione. Fu esecutore di bizzarri e apprezzati ritratti di fantasia e scene di vita con bravi, popolani e coppie di amanti, dipinti con costumi rinascimentali.


    Pietro Della Vecchia (Venice 1603 - Vicenza 1678)
    Head of an Elderly Man
    Oil on panel
    40,5 × 30 cm

  • Gaspare Diziani (Belluno - Venezia 1767) attribuito
    Lotto 44

    Gaspare Diziani (Belluno - Venezia 1767) attribuito
    Teti e Vulcano
    Olio su tela
    27 x 23,5 cm
    L’opera mostra significativi elementi stilistici della cultura figurativa veneziana del Settecento. In particolare si può ricondurre al maggiore dei Diziani, sia per il ductus pittorico sia per l’impostazione della scena. A tal proposito si osservi l’omonima tela della foto 244 pubblicata nella monografia a cura di Anna Paola Zugni Tauro.

    Gaspare Diziani si formò presso Antonio Lazzarini, pittore minore bellunese. In seguito si trasferì a Venezia, entrando nelle botteghe dei ben più noti e capaci Gregorio Lazzarini e Sebastiano Ricci. Dal 1717 al 1720 operò a Dresda e a Monaco di Baviera. Tornò a Venezia nel 1720, ma ripartì nuovamente, questa volta con destinazione Roma, al servizio del cardinale Pietro Ottoboni. Finite le commissioni romane tornò a Venezia, dove operò sino alla morte. La sua arte è fortemente radicata al gusto del roccocò veneziano, in particolar modo a Sebastiano Ricci, Francesco Salvatore Fontebasso e Giovanni Battista Pittoni. Suo figlio Antonio fu abile paesaggista, mentre l’altro figlio Giuseppe si limitò al ruolo di aiutante.


    Gaspare Diziani (Belluno - Venice 1767) attributed
    Teti and Vulcan
    Oil on canvas
    27 x 23,5 cm
    The work displays significant stylistic elements of 18th-century Venetian figurative culture. In particular, it can be traced back to the elder Diziani, both in terms of the pictorial ductus and the composition of the scene. In this regard, see the canvas of the same name in photo 244 published in the monograph edited by Anna Paola Zugni Tauro.

  • Jusepe de Ribera, Lo Spagnoletto (Xàtiva 1591 - Napoli 1652) bottega/cerchia di
    Lotto 45

    Jusepe de Ribera, Lo Spagnoletto (Xàtiva 1591 - Napoli 1652) bottega/cerchia di
    Santo o Filosofo
    Olio su tela
    72,5 x 61 cm

    Dopo una formazione in patria, probabilmente avvenuta sotto la guida di Francisco Ribalta, Jusepe de Ribera giunse in Italia nel 1611, passando un biennio al nord della penisola, precisamente a Cremona, Milano e Parma. Giunse a Roma nel 1613, e dopo tre anni andò a Napoli ove, nel giro di breve tempo, divenne uno degli artisti più in vista. Il suo fare pittorico amalgama il forte carattere patetico, tipicamente spagnolo, con un naturalismo esasperato di derivazione nordica e caravaggesca, arricchito con cromatismo neoveneto. Maestro indiscusso e fondamentale nell’ambito napoletano del Seicento, durante la sua felice attività artistica guidò un’importante bottega, dalla quale uscirono maestri di primaria importanza. Tra questi, il primo da menzionare è Luca Giordano, che nella sua fase iniziale dimostrò tutto il suo debito verso lo Spagnoletto; poi Aniello Falcone, oggi conosciuto come autore di battaglie; lo spagnolo Juan Do; Giovanni Ricca; i fratelli pugliesi Francesco e Cesare Fracanzano; il fiammingo Hendrick van Somer e Bartolomeo Bassante.


    Jusepe de Ribera, Lo Spagnoletto (Xàtiva 1591 - Naples 1652), workshop/circle of
    Saint or Philosopher
    Oil on canvas
    72,5 × 61 cm

  • Rosalba Carriera (Venezia 1673 - 1757) allieva/cerchia del XVIII secolo
    Lotto 46

    Rosalba Carriera (Venezia 1673 - 1757) allieva/cerchia del XVIII secolo
    Ritratto di gentiluomo
    Pastello su carta
    47 x 36,5 cm
    Cornice di legno intagliato e dorato.

    Rosalba Carriera è tra i maggiori artisti del Settecento europeo. Viene considerata l’artista donna più grande di tutti i tempi. Il suo stile è il più attento e penetrante della società veneziana ed europea del Settecento, fondamentale per lo sviluppo della ritrattistica francese. Con i suoi ritratti ha scandagliato in modo impareggiabile ideali di grazia e di eleganza di un’epoca: il canto del cigno della stessa nobiltà europea che dopo qualche decennio avrebbe perso il proprio status all’interno della società rinnovata dalle idee della Rivoluzione Francese. Educata a coltivare le arti, come si conveniva alle ragazze del tempo, Rosalba e le due sorelle studiarono musica, letteratura, pittura, ricamo e lingue straniere. Presto Rosalba si dedicò allo studio della pittura, specialmente nelle miniature e nei ritratti. Diventata famosa per la delicatezza delle sue miniature, cominciò a ritrarre le personalità più imminenti dell'epoca usando la tecnica del pastello, in cui primeggiava in Europa. Grazie alle sfumature delicatissime e ai segni di colore puro che questa tecnica permette, nelle sue opere i committenti trovavano sia un'estrema delicatezza nei vellutati incarnati sia la precisione realistica dei particolari. Grazie al suo successo e alla conoscenza delle lingue, fu accolta dalle corti di tutta l'Europa, dove accresceva la sua fama dipingendo miniature e ritratti per le famiglie reali e per la nobiltà di corte. Morì a Venezia poco più che ottantenne, il 15 aprile 1757, dopo un decennio doloroso per l’avvenuta cecità. Grazie a lei è cresciuta una intera generazione di artisti, spesso donne, dedite al ritratto eseguito a pastello: Giovanna e Angela Carriera, Felicita Sartori Hoffmann, Margherita Terzi, Marianna Carlevarijs e Gianantonio Lazzari.


    Rosalba Carriera (Venice 1673 - 1757) pupil/circle of the 18th century
    Portrait of a Gentleman
    Pastel on paper
    47 × 36,5 cm
    Carved and gilded wooden frame.

  • Maestro fiammingo attivo a Roma nel XVII secolo
    Lotto 47

    Maestro fiammingo attivo a Roma nel XVII secolo
    Veduta di Roma, mercato a Campo Vaccino
    Olio su tela
    62 x 77 cm


    Flemish master active in Rome in the 17th century
    View of Rome, Market at Campo Vaccino
    Oil on canvas
    62 x 77 cm

  • Pietro Neri Scacciati (Firenze 1684 - 1749)
    Lotto 48

    Pietro Neri Scacciati (Firenze 1684 - 1749)
    Uccelli in natura
    Olio su tela
    52 x 68 cm

    Pietro si formò nell'atelier paterno, la sua produzione continuò l'opera di Bartolomeo Bimbi presso la corte medicea. Infatti, lo si ritrova operoso negli anni Trenta del XVIII, ovvero qualche anno dopo la morte di Bimbi avvenuta nel 1729. La sua produzione fu caratterizzata da opere raffiguranti gruppi di animali e volatili, in realtà composizioni a fini illustrativi e destinate alle collezioni dei Medici, dedicate alla rappresentazione di ritratti zoologici e ornitologici.


    Pietro Neri Scacciati (Florence 1684 - 1749)
    Birds in Nature
    Oil on canvas
    52 x 68 cm

Lotti dal 25 al 48 di 407
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DIPINTI ANTICHI, MODERNI E DESIGN DA UN'IMPORTANTE COLLEZIONE VENEZIANA

Sessioni

  • 10 dicembre 2025 ore 14:30 Dipinti antichi, moderni e design da un'importante collezione veneziana (1 - 407)

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