Asta 64 - Arte Antica, Moderna e Contemporanea

Paolo Santini Didier Robert de Vaugondy, Carte des environs de la Mer Noire où se trouvent l'Ukrayne, la Petite Tartarie et les confins de la Russie Européene, et de la Turquie. À Venise: Par François Santini rue S.te Justine prés la dit Eglise Chez M. Remondini, 1784.
Incisione in rame con confini in coloritura. mm 495x647. Foglio: mm 520x730. Mappa derivata da quella di Gilles e Didier Robert de Vaugondy, tratta da Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes, grande atlante in due volumi edito tra il 1776 e il 1784 da don Paolo Santini con il fratello Francesco per i Remondini, che rappresenta uno dei più significativi esempi di atlante universale stampato nel '700 in Italia. Carta significativa per la sua rappresentazione dettagliata di un'area strategicamente importante durante un periodo tumultuoso della storia europea. Costituisce un prezioso documento storico per comprendere le dinamiche geopolitiche e le rivendicazioni territoriali della fine del XVIII secolo. SI AGGIUNGE: Id., Partie Méridionale du Cercle d'Autriche qui comprend la Basse Partie du Duché de Stirie, le Duché de Carinthie,..., et l'Istrie Impériale. À Venise: Par P. Santini, 1777. Incisione in rame con confini in coloritura. mm 494x638. Foglio: mm 520x733.
(2) Entrambe le tavole si presentano integre con margini come in origine, piega verticale di legatura al centro con brachetta al verso. Due brevi strappi uno al margine superiore dell'opera 1 e altro al margine destro dell'opera 2.

Paolo Santini Didier Robert de Vaugondy, Carte du Grand-Duché de Toscane par le Sr. Robert Géographe Ordin. du Roy. À Venise: Par P. Santini Chez M. Remondini, 1776.
Incisione in rame con confini in coloritura. mm 474x565. Foglio: mm 520x728. Mappa derivata da quella di Gilles e Didier Robert de Vaugondy, tratta da Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes, grande atlante in due volumi edito da don Paolo Santini con il fratello Francesco per i Remondini, che rappresenta uno dei piu significativi esempi di atlante universale stampato nel '700 in Italia. Le carte, tutte con i confini finemente acquerellati all'epoca, titolo entro ricco cartiglio, toponimi e descrizioni geografiche, sono firmate dal Santini e riprese dai migliori geografi dell'epoca: d'Anville, Bellin, Bonne, Janvier, Robert de Vaugondy, Rizzi-Zannoni, Homann e altri. SI AGGIUNGE: Hendrick Hondius, Dominio Fiorentino. Amstelodami: Excudebat Ioannes Ianssonius. 1640 ca. Incisione in rame in coloritura. mm 385x495. Foglio: mm 410x530. Senza testo al verso. (2) OPERA 1: Il foglio si presenta integro con tre margini come in origine, lievemente resecato l'inferiore, piega verticale di legatura al centro con brachetta al verso. Traccia di piega di stampa in alto a destra. OPERA 2: Difetti (uno strappo al margine destro entro l'inciso, mancanza al margine sinistro nella parte bassa, ingiallimento del foglio, numerosi segni d'uso).

Francesco Scoto, Palermo. In Venetia: presso Gio: Pietro Brigonci, MDCLXV.
Incisione in rame. mm 122x177. Foglio: mm 175x224. Da Itinerario, overo nova descrittione de' viaggi principali d Italia..., Venezia 1665. La mappa correda il fortunato itinerario italiano di Francesco Scoto, opera riproposta fino al 1761 da vari editori. Palermo è illustrata secondo il modello ideato da Orazio Maiocchi nel 1582 e consolidato con il Civitates Orbis Terraum di Braun ed Hogenberg. In alto il titolo "Palermo" con ai lati lo stemma cittadino e quello del Vicereame degli Asburgo di Spagna.
(1) Esemplare con ampi margini, alcune mancanze all'estremità del destro. Traccia di pieghe editoriali in verticale da inserimento in volume. Lieve traccia di minime fioriture, di ingiallimento e d'uso.

Pieter van den Berge, Theatrum Hispaniae, exhibens Regni Urbes, Villas ac Viridaria magis illustria. Amsterdam: Pieter van den Berge, Kunstverkoper in de Kalverstraat, bezyden de Kapel, het tweede huys van de hoek, in de Groene Berg [1700].
In-folio oblungo (mm 225x308). Frontespizio ripiegato con titolo in latino, olandese, spagnolo e francese, con vignetta contenente la raffigurazione di Pallade incisa dallo stesso van den Berge, e dedica al verso. Frontespizio inciso con titolo solo in latino e allegoria della Spagna, mappa di Madrid ripiegata, e 59 vedute per un totale di 62 fogli. Tutte le tavole con didascalie esplicative in latino, spagnolo, olandese e francese. Prima edizione di questa rarissima serie di tavole finemente incise, raffiguranti diverse vedute di città, ville e giardini della Spagna. Oltre la raffigurazione di Pallade sul frontespizio e l'allegoria della Spagna le illustrazioni comprendono numerose vedute di Madrid, El Escorial, Aranjuez, Granada, Toledo, Siviglia, Segovia, Burgos, Barcellona, ​​Cadice, Malaga, Gibilterra, Bilbao, Monserrat, Valladolid e Lisbona. Pieter van den Berge (1659-1737), artista e incisore olandese, attivo ad Amsterdam e seguace di Gérard de Lairesse produsse principalmente soggetti di cartografia e vedute o di contenuto politico. Legatura in pergamena rigida moderna. (1) Breve strappo all'attaccatura della tavola di frontespizio. Restauro al verso della tavola con la grande mappa di Madrid, altri minimi difetti quali piccoli strappi e arricciatura della carta in corrispondenza dell'attaccatura.

Johann Zahn, Quatuor Mundi ex mente Veterum cum quadruplici unitate comparati. Norimbergae: sumptibus Joannis Christophori Lochner bibliopolae. Literis Knorzianis, 1696.
Incisione in rame. mm 360x425. Foglio: mm 402x462. La tavola illustra la filosofia ermetica e l'armonia, l'accordo e la corrispondenza tra i piani fisico, mentale e spirituale. Da Specula physico-mathematico-historica notabilium ac mirabilium sciendorum, in qua mundi mirabilis oeconomia, nec non mirificè amplus, et magnificus ejusdem abditè reconditus, nunc autem ad lucem protractus, ac ad varias perfacili methodo acquirendas scientias in epitomen collectus thesaurus. Nuremberg, Johann Christoph Lochner, 1696. Opera enciclopedica pubblicata in un'unica edizione, compendio di matematica, astronomia, meteorologia, geologia, erudizione e storia naturale, corredata di belle illustrazioni di cosmografia. Riassumeva le teorie di Copernico e Tycho Brahe, ed è stata ritenuta versione condensata delle opere di Athanasius Kircher in quanto Zahn apparteneva all'ordine dei canonici premonstratensi di Herbipolis (l'odierna Würzburg) e fu allievo di Kircher. Le mappe celesti sono tratte da Hevelius, le mappe del sole e della luna da Eimmart e una delle mappe del mondo è tratta proprio da Athanasius Kircher. L'opera contiene alcune incisioni di carattere esoterico, poiché Zahn credeva che i demoni fossero una forza dell'universo e potessero abitare piante o animali. Ideò e creò la camera oscura così come sarà applicata nel suo concetto alle prime macchine fotografiche. Ottimo foglio su carta vergellata sottile con filigrana "braccio armato". (1) Margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro, aperta in basso per breve tratto, con brachetta al verso. Due lievi pieghe di stampa in alto al centro.

Autori vari, Lotto composto di 5 incisioni. 1880-1961.
1) Giuliani A., Verso la luce. 1961. Xilografia su carta Giappone. mm 420x310. Foglio: mm 540x390. Firmata e datata in lastra in basso a destra. Controfirmata e controdatata a penna e inchiostro di china in basso a destra. Titolata a penna e inchiostro di china in basso al centro. "Silografia stampata a mano su carta Giappone" a penna e inchiostro di china in basso a sinistra. 2) Romiti G., Cancellino nella Villa. Acquaforte. mm 130x200. Foglio: mm 350x407. Firmata a penna e inchiostro di china bruno in basso a destra. Titolata a penna e inchiostro di china bruno in basso a sinistra. 3) Pagliano E., Lavandaia. 1880. Acquaforte. Firma in lastra in basso a sinistra. 4) Vianelli A., Eboli dai capuccini. 1842. Acquaforte. mm 200x290. Foglio: mm 310x440. Firma, data e titolo a stampa al margine inferiore. 5) Liegi U., Ex Libris. Xilografia. mm 135x115. Foglio: mm 150x135. Firmata in lastra in basso a destra. (5) Tracce d'uso sparse con leggere bruniture. Buona conservazione degli incisi.

Autori vari, Lotto composto di 9 incisioni da L'Estampe Moderne. 1897 ca.
1) Steinlen T. A., Bal de barriere. Litografia a colori. mm 210x345. Foglio: mm 305x395. Firma in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 2) Roedel E. J. A., La romance. Litografia a colori. mm 340x220. Foglio: mm 395x305. Firma in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 3) Dinet E., Jeux de fillettes. Litografia a colori. mm 240x345. Foglio: mm 305x395. Firma in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 4) Donnay A., Artémis. Litografia a colori. mm 345x235. Foglio: mm 305x395. Firma e data in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 5) Berchmans E., Renouveau. Litografia a colori. mm 300x85. Foglio: mm 305x395. Firma in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 6) Calbet A., L'inconnu. Litografia a colori. mm 365x220. Foglio: mm 305x395. Firma in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 7) Bellery Desfontaines H., L'illusion. Litografia a colori. mm 305x230. Foglio: mm 305x395. Firma e data in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 8) Ibels H. G., Pantomime. Litografia a colori. mm 260x350. Foglio: mm 305x395. Firma in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. 9) Rassenfosse A., Danseuse aux fleurs. Litografia a colori. mm 310x130. Foglio: mm 305x395. Firma in lastra. Timbro a secco della rivista in basso a destra. (9) L'opera di Dinet presenta varie tracce d'uso. Nel complesso buona conservazione generale.

Autori vari, Lotto composto di 5 incisioni.
1) Roeder M., Villa Romana. 1900. Acquaforte su carta Giappone. mm 185x225. Foglio: mm 255x320. Firmata, datata e "Roma" a matita in basso a destra. Titolata a matita in basso al centro. Numerata a matita in basso a sinistra, sopra l'iscrizione a stampa "Gedruckt nur in 50 numerirten Exemplaren / Die platte wurde vernichtet" (Stampato in 50 esemplari / La lastra è stata distrutta). Es. n° 3. 2) Id., Heiliger Hain. Acquaforte. mm 185x105. Foglio: mm 330x235. Dati editoriali impressi al margine inferiore. 3) Id., Vista con arco. 1900. Acquaforte su carta Giappone. mm 160x215. Foglio: mm 230x292. Firmata, datata e "Roma" a matita in basso a destra. Titolata a matita in basso al centro. Numerata a matita in basso a sinistra, sopra l'iscrizione a stampa "Gedruckt nur in 50 numerirten Exemplaren / Die platte wurde vernichtet" (Stampato in 50 esemplari / La lastra è stata distrutta). Es. n° 7. 4) Von Hirzel H., Coppia di acqueforti. mm 245/336x175x245. Fogli: mm 382/535x270/430. Una firmata e datata a matita in basso a destra. (5) Minimi difetti. Ottima conservazione generale.

Autori vari, Lotto composto di 2 incisioni. 1917-18.
1) Müller R., Zwei Nilpferde (Due ippopotami). 1918. Acquaforte. mm 230x360. Foglio: mm 350x500. Firma a matita in basso a destra. 2) Laage W., Der dunkle Krug. 1917. Xilografia a più legni. mm 397x496. Foglio: mm 423x514. Siglata e datata in lastra in basso a destra. (2) Ottima conservazione.

Gino Barbieri, Lotto composto 4 incisioni. 1910-13.
1) Autoritratto con testa recisa. 1910. Xilografia. mm 225x190. Foglio: mm 330x220. Monogrammata in lastra in alto a destra. 2) Elena. Xilografia. mm 120x100. Foglio: mm 295x215. Titolata e monogrammata in lastra. Firmata a matita in basso a destra. Bella inchiostrazione in rilievo a due legni. 3) La città della vergine. 1913. Frontespizio xilografico. mm 160x110. Foglio: mm 252x163. Monogrammato e datato in lastra in basso al centro. Firma a matita in basso a destra. 4) Satyricon. 1912. Frontespizio xilografico. mm 160x100. Foglio: mm 280x208. Monogramma in lastra in basso a sinistra. Firma a matita in basso a destra. (4) Tracce d'uso e bruniture sui fogli. Sporadiche macchie lungo i margini. Buona conservazione generale.

Luigi Bartolini, La fragile conchiglia. 1936-39.
Acquaforte. mm 210x248. Foglio: mm 320x420. Ficacci, n. 39; Tosi, n. 67. Firmata e datata nella lastra. Firmata a matita in basso a destra, titolata a matita in basso a sinistra. Dedica manoscritta a Gio Ponti. Stato unico, la lastra fu in seguito distrutta. Una delle più celebrate e ricercate incisioni di Bartolini, esposta alla Quadriennale del 1936. (1) Uno strappo restaurato in alto a sinistra. L'opera è parzialmente applicata a passe-partout. Leggere tracce d'uso. Impressione corposa.

Luigi Bartolini, Storia del Martin Pescatore. 1935.
Acquaforte su velina applicata. mm 250x330. Foglio: mm 311x366. Petrucci 12; Marchiori, Luigi Bartolini XXVII; Gli esemplari unici p. 127. Firma e data in lastra in basso a sinistra. In alto a sinistra, ma in senso contrario alla lastra, firma a matita e "prova non riuscita". (1) Foglio brunito applicato a passe-partout. Alcune grinze della velina, motivo per il quale può essere che l'opera non sia stata reputata la prova di stampa riuscita.

Luigi Bartolini, Modelle in posa. 1933.
Acquaforte. mm 275x234. Foglio: mm 350x310. Firma a matita in basso a destra, tiratura al centro e titolo a sinistra. Controfirma e data in lastra in basso a destra. Es. 15/50. (1) Macchioline e tracce dei precedenti incollaggi, foglio brunito.

Luigi Bartolini, Le marocchine. 1944.
Acquaforte. mm 175x244. Foglio: mm 315x410. Data, firma e "Maurina!" in lastra in basso a destra; controfirma a matita in basso a destra. (1) Pieghe piuttosto profonde che interessano anche la lastra, altrimenti buona conservazione generale. Inchiostrazione brillante e inchiostrazione considerevole. Tracce dei precedenti incollaggi agli angoli superiori del verso.

George Baselitz, Doppelporträt Heiner Friedrich und Franz Dahlem. 1971.
Heliogravure su bifolio. mm 307x218. mm 425x317 (chiuso). Firma e tiratura a matita in basso a destra. (1)

Mosè Bianchi, Lotto composto di 3 incisioni.
1) Il Chierichetto. Acquaforte. mm 165x85. Foglio: mm 415x270. Firma in lastra in basso a sinistra. SI AGGIUNGE: Casanova C., Lotto di 2 incisioni. Acqueforti. mm 95/185x100/135. Fogli: mm 265/350x250/370. Entrambe firmate alla mano in basso a destra e titolate in basso a sinistra. Compaiono i soggetti Torrentello di Val Stura e Riposo. (3) Minime brunitura. Buona conservazione generale.

Giuseppe Biasi, In paese a Fonni. 1932.
Linoleografia. mm 290x348. (1) Opera priva di margini. Difetti di superficie.

Giovanni Boldini, Autoritratto. 1968.
Acquaforte e rotella con riprese di puntasecca. mm 120x80. Foglio: mm 295x232. Numerata in basso a sinistra a matita 5/100, in basso a destra iniziali di Emilia Cardona Boldini. Tiratura Prandi 1968, a cura di Alberto Manfredi, a 100 esemplari, numerati, siglati in basso a sinistra "E. C. B.". Timbretto a secco Prandi in basso a destra. Inclusi nelle prime cento copie del Catalogo dell'opera incisa a cura di Dino Prandi (Reggio Emilia, 1970, n. 15). (1) Ottima conservazione.

Victor Brauner, La fiancée heliotropique (The Heliotropic Bride). 1955.
Litografia su carta BFK Rives. mm 390x553. Foglio: mm 500x650. Stampigliata la firma in basso a destra, anche se poco leggibile, e la tiratura in basso a sinistra. In basso a sinistra timbro de L'Oeuvre Gravée. (1) L'opera è applicata a passe-partout. L'opera, ai margini coperti da passe-partout, presenta macchioline, strappetti, un restauro all'angolo superiore destro, spellature e gore meno visibili.

Félix Buhot, L’Hiver à Paris, ou La Neige à Paris. 1879.
Acquaforte e acquatinta. mm 235x345. Foglio: mm 296x425. Firma, data e varie iscrizioni in lastra. Ottima impressione, dati editoriali al margine inferiore. (1) Ottima conservazione.

Edward Coley Burne-Jones, Studio per The Masque of Cupid.
Platinotipia, mm 150x320. "CRUDELITAS" in alto a sinistra, "SAEVITIA" in alto a destra. Si tratta di uno studio di tre teste (Crudelitas and Saevitia leading the Faire Dame, heads of Despight, Cruelty and Dame Amoeret for the Masque of Cupid) che fa parte di una serie eseguita per illustrare The Masque of Cupid tratta da The Fairie Queene di Edmund Spenser, progetto iniziato verso il 1870, poi interrotto e ripreso nel 1898 senza mai sfociare in un'opera definitiva. È nota un'autotipia pubblicata nel 1878 a Manchester dalla English Picture Publishing Company di dimensioni maggiori (mm 292x597) tratta da un disegno datato 1870 che il Burne-Jones Catalogue Raisonné dichiara esposto nel 1899 a Burlington, oggi scomparso e conosciuto solo attraverso riproduzioni in planotype di Frederick Hollyer e altri. La presente, in cui il disegno appare leggermente diverso, è una versione più piccola (censita anch'essa dal catalogo come "Photographic platinum platinotype print 1872 circa") che risulta meno comune.
(1) Opera totalmente applicata a cartone di supporto. Tracce di nastro lungo i margini. Buona conservazione.

Carlo Carrà, Donna col cesto. 1927.
Litografia. mm 400x295. Foglio: mm 510x355. Titolo a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Timbro a secco de Luigi De Tullio Stampatore in basso a sinistra e dello Studio Carrà Milano in basso a destra. Al verso autentica a timbro e firma manoscritta di Massimo Carrà. (1) In bellissima cornice: cm 60x50. Il foglio è applicato a passe-partout. Ottima conservazione.

Felice Casorati, Nudo femminile nello studio.
Linoleografia. mm 285x185. Foglio: mm 310x205 (visibili). Firma a matita in basso a destra. (1) In cornice e passe-partout neri: cm 46,5x36.

Francesco Chiappelli, Firenze. Quattordici acqueforti. Presentazione di Giovanni Poggi. 1947.
In-folio (mm 480x350), con 14 acqueforti inc. da F. Chiappelli. Cartella edit. Bell'esemplare. F. Chiappelli (Pistoia 1896-Firenze 1947). La cartella è così composta: frontespizio inciso con: Veduta di Firenze dal Giardino di Boboli, 2 carte nn. (presentazione di G. Poggi), 1 carta nn. con indice delle acqueforti: Panorama; S. Maria del Fiore; Palazzo Vecchio; Ponte S. Trinita; Ponte Vecchio; S.M. Novella; S. Lorenzo; Via del Castellaccio; S. Trinita; Bargello; Palazzo Pitti; S. Miniato al Monte; Fiesole; Certosa di Val d'Ema, 1 carta nn. per il colophon: "Di queste acqueforti sono state stampate dal Maestro Gino Tarchiani dell'Istituto d'Arte di Firenze 75 esemplari su carta di china, numerati da 1 a 75 e 175 su carta avorio, numerati da 76 a 250... Tutte le incisioni sono firmate, titolate e numerate a matita. Es. 77. (1) Qualche macchiolina al frontespizio. Buona conservazione generale.