Asta 64 - Arte Antica, Moderna e Contemporanea

Piero di Giovanni Bonaccorsi (detto Perin del Vaga) [attribuito a], Nereidi, capra, amorini su delfini (studio da un sarcofago antico). XVI secolo (?).
Penna, inchiostro bruno e acquerello bruno, matita rossa e rialzi in bianco. mm 238x360. Provenienza: Collezione Walpole (indicazione scritta sul montaggio); vendita Kahn-Dumousset, Drouot, 31 maggio 2012, lotto 97. Applicato a pieno su antico montaggio in cartoncino pesante con filetto scuro e rosette agli angoli, in basso a penna e inchiostro bruno "Collection Walpole / Pierino del Vaga / Néréïdes. Sarcophage au Louvre" e a seguire marchio a penna con "lettera P entro scudo" (non su Lugt). Al verso del passepartout dove era inserito il foglio etichetta moderna con nota a penna con riferimento alla collezione Collongues, raccolta privata creata negli ultimi 25 anni da un autodidatta membro di un'antica famiglia provenzale di antica tradizione collezionistica. (1) Alcune mancanze, lacune e graffi riparati con l'applicazione su supporto in cartone spesso. Difetti.

Fabrizio Boschi, Studio per la testa di San Francesco. 1597-1599.
Matita nera e matita rossa su carta vergellata sottile color crema priva di filigrana. mm 123x176. Il piccolo studio sembra connesso con la testa di San Francesco nel dipinto Santa Chiara prende il velo da san Francesco, realizzato da Fabrizio Boschi tra il 1597 e il 1599 e conservato a Caen, Musée des Beaux Arts (inv. n.26). Bibliografia: R. Spinelli (a cura di), Fabrizio Boschi, pittore barocco di «belle idee» e di «nobiltà di maniera», catalogo della mostra, Firenze, 2006, n. 3. (1) Nastro di carta al verso in alto e in parte sul margine sinistro. Lieve traccia di aloni e forellino di tarlo in basso al centro.

Antonio Canova [alla maniera di], Studio per figura dolente poggiata a sepolcro con scudo sbarrato. 1790-1820 ca.
Penna e inchiostro bruno su carta vergellata sottile color ocra priva di filigrana. mm 145x109. In alto a destra scritta a matita di grafite "Canova / 18.-". Il soggetto richiama modelli canoviani di figure dolenti come quella che compare a sinistra nel monumento funerario a Clemente XIV (1783-1787) o l'Italia piangente per il monumento funebre a Vittorio Alfieri (1804-1810). (1) Foglio parzialmente applicato a vecchio supporto in cartoncino grigio scuro. Con il montaggio mm 265x240. Lievi segni d'uso.

Giovanni Carnovali (il Piccio) [attribuito a], La Maddalena portata in cielo dagli angeli.
Matita nera su carta bianca vergellata sottile "J Honig & Zoonen" (XVIII secolo). mm 228x183. (1)

Andrea Del Sarto [da], La parabola dei vignaioli. La chiamata. Figura di spalle con cappello e mantello sul primo piano al centro (r). Figura di spalle china sul secondo piano a destra (v). 1560-1600 ca.
Matita rossa su carta vergellata color crema priva di filigrana. All'angolo in alto a destra a penna e inchiostro bruno in antica grafia "N° 142". mm 250x201. Al recto del foglio è raffigurato il personaggio di spalle sul primo piano in uno dei due episodi del Nuovo Testamento (Mt. XX, 1-16) affrescati da Andrea del Sarto a monocromo nell'angolo Nord-est dell'orto di S. Maria de' Servi, oggi Santissima Annunziata. Al verso è raffigurato il personaggio di spalle, leggermente proteso in avanti, collocato sul secondo piano a destra. L'affresco, forse realizzato nel 1512, andò distrutto nel 1724 per il crollo del muro. L'affresco perduto ci è noto attraverso una copia a olio (inv. 1890, 9165) conservata presso il Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto (Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi): il quadro, così come il suo pendant (Inv. 1890 n. 9164), è una copia antica databile al XVII secolo di qualità piuttosto scadente, nonostante l'indubbio interesse documentario che ricopre. Si confronti anche con l'incisione in controparte di Cornelis Cort datata 1563 (New Hollstein (Dutch & Flemish), 49) e con un disegno di scuola fiorentina che riporta l'intera composizione conservato al British Museum (inv. 1895,0915.540). Bibliografia: S.J.Freedberg, Andrea Del Sarto, Catalogue Raisonne, Cambridge, Massachusetts, 1963, pp. 64-65. J. Shearman, Andrea del Sarto, Oxford 1965, pp. 220-221. S. Padovani, S. Meloni Trkulja, Il cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi, Firenze 1982, p. 53. (1) Un forellino di tarlo in alto al centro e due piccole mancanze riparate con carta al verso. Alcuni residui di carta al verso.

Friedrich August Elsasser, Veduta del duomo di Cefalù / veduta di Palmi o Scilla / Veduta lacustre. 1834-1835.
1) Veduta della basilica cattedrale della Trasfigurazione (Duomo di Cefalù). Matita nera su carta bianca non vergellata e priva di filigrana. mm 340x393. 2) Palmi / Scylla. Messina. M.t Etna. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone chiaro, minime tracce di matita di grafite su carta bianca non vergellata e priva di filigrana. In basso al centro a penna e inchiostro bruno "Palmi / Scylla. Messina. M.t Etna". mm 292x352. 3) Veduta lacustre. Penna e inchiostro di china, pennello e bistro, matita di grafite su carta bianca non vergellata e priva di filigrana. In basso al centro leggermente spostata a destra la firma a penna e inchiostro di china "F. A. Elsasser". mm 292x384. (3) Buona conservazione.

Maestro della Misericordia dell'Accademia, Cristo crocifisso tra la Madonna, san Giovanni evangelista e il redentore benedicente (recto) / Cristo crocifisso tra due evangelisti, il redentore benedicente e san Giovanni Battista (verso). 1370-1390.
Croce astile a tempera e foglia d'oro su tavola. cm 45.5 x 33 x 2. La croce è dipinta su due lati: su un lato mostra Cristo crocifisso e, ai lati del braccio orizzontale della croce, Maria e san Giovanni evangelista dolenti; alla sommità del braccio verticale si vede la tabella rossa con la scritta "INRI" e, nel polilobo subito sopra, il Redentore benedicente; in basso la raffigurazione è perduta. Sull'altro lato al centro si vede Cristo crocifisso, mentre ai lati del braccio orizzontale i due santi, che reggono tra le mani un libro e una penna, sono identificabili con due evangelisti; in basso si riconosce san Giovanni Battista per la veste in pelle di cammello, solo in parte coperta da un manto rosso, e per la sottile croce che il santo tiene nella mano destra; in alto è raffigurato il Redentore benedicente, identificabile con sicurezza per il nimbo crucigero. L'opera è stata assegnata da Sonia Chiodo al Maestro della Misericordia dell'Accademia, nome convenzionale con il quale si indica un pittore attivo a Firenze nel terzo quarto del Trecento, identificato, sia pure con dubbio, con Giovanni Gaddi, il più anziano dei figli di Taddeo Gaddi. Si tratta di una personalità individuata da Richard Offner, che per primo ha ricostruito un nucleo di dipinti omogenei dal punto di vista dello stile intorno a una piccola tavola con la Madonna della Misericordia conservata presso la Galleria dell'Accademia di Firenze (inv. No. 8562). Il dipinto è inedito ed è accompagnato da expertise di Sonia Chiodo. Bibliografia: M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento, Firenze 1975./ R. Offner, A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. A Legacy of attribution, ed. By H. B. J. Maginnis, New York 1981./ S. Chiodo, A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. Painting in Florence and Siena after the Black Death. The Master of Mercy and Matteo di Pacino, Sec. IV, Vol. IX, Firenze 2011. (1) Intervento di restauro conservativo (disponibile report dettagliato).

Pietro Antonio Novelli, Allegoria dell'Architettura. 1770-1773 ca.
Penna e inchiostro bruno su tracce di matita nera, carta vergellata bianca con parte di filigrana "BIRG...". In alto a destra il numero "74" a penna e inchiostro bruno in antica grafia. mm 124x172. Disegno applicato al margine superiore entro antico montaggio decorato in cartoncino con filetto oro. Con il montaggio: mm 190x240. Il disegno è accompagnato da ampia e dettagliata expertise di Maria Cecilia Fabbri. (1) Traccia di pieghe.

Bartolomeo Pinelli, Otto disegni connessi a incisioni di soggetto biblico. 1824-1830.
Matita di grafite e matita nera su carta vergellata bianca lievemente spessa priva di filigrana. Al verso di tutti i fogli a penna a sfera blu, nota riferita a Numero di inventario 2605. 1) La punizione degli abitanti di Azoto. mm 242x295. cfr. Incisa della Rocchetta, 190 (al margine inferiore dell'incisione "Bened. Agrizzi inv. ed eseguì in cera, B. Pinelli disegnò ed inc." e l'iscrizione "Percussit (Dominus)in secretiori parte natium Azotum...... ebullierunt villae....... Et nati sunt mures Etiam si dimidiam partem regni petieris, dabitur tibi. Reg. I. Cap. V. v. 6). 2) 2) La strage degli innocenti. mm 265x346. Cfr. Incisa della Rocchetta, 194. (al margine inferiore dell'incisione "Pinelli incise /Gioacchino Mortola scolpì" e l'iscrizione "Vox in Rama audita est, ploratus, et ululatus multus: Rachel plorans filios suos; et noluit consolari, quia non sunt. Matth. C.II.v.18"). L'acquaforte è tratta nello stesso verso dal dipinto di Nicolas Poussin a Chantilly Musée Condé (inv. PE 305). Applicato in alto su foglio di album in cartoncino pesante marrone scuro. Con il supporto: mm 290x375. 3) Mosè prende con se le ossa di Giuseppe. mm 215x290. In basso al centro a matita nera "Pinelli 1828". cfr. Incisa della Rocchetta, 207. (nell'incisione al margine inferiore a destra "Pinelli inc." e l'iscrizione "Tulit quoque Moyses ossa Joseph secum, eoquod adjuvasset filios Israel dicens: visitabit vos Deus: efferte ossa mea hinc vobiscum. Exodi. Cap. XIII. Vers. 19". 4) Tobiolo e l'angelo. mm 216x310. cfr. Incisa della Rocchetta, 210. (nell'incisione al margine inferiore "Benedetto Agrizzi inv. e scolpì in cera / Pinelli inc." e l'iscrizione "Et dixit ei Angelus: Apprehende branchiam ejus, et trahe eum ad te, Libro di Tobia Cap. VI ver: 4"). 5) Il seppellimento di Santa Monica. mm 251x336. In basso a sinistra a penna e inchiostro bruno "Pinelli 1824 Roma". Applicato in alto su foglio di album in cartoncino pesante marrone scuro. Con il supporto: mm 290x375. cfr. Incisa della Rocchetta, 237. (al margine inferiore nell'incisione "Bartolomeo Pinelli inv. ed incise, Vincenzo Natini sculp. In cera" e l'iscrizione "Ponite hoc corpus ubicumque: nihil vos ejus cura conturbet: tantum illud vos rogo, ut ad altare memineritis ubi fueritis. S. Augus: Confess: Lib. IX Cap. XI). 6) La parabola del padre misericordioso. mm 220x277. cfr. Incisa della Rocchetta, 247. (al margine inferiore nell'incisione "Pinelli dis. e inc. / Bened.o Agrizzi scolpì in cera" e l'iscrizione "Ibo ad patrem meum...Cito proferte stolam primam. Luc.15"). 7) La conversione di San Paolo. mm 223x275. cfr. Incisa della Rocchetta, 246. (al margine inferiore nell'incisione "Pinelli dis. e inc. / Vincenzo Natini scolpì in cera" e l'iscrizione "Et cadens in terram audivit vocem dicentem sibi Saule, Saule, quid me persequeris? Act. ap. Cap. IX. v. 4"). 8) Elia resuscita il figlio della vedova di Sarepta. mm 220x258. cfr. Incisa della Rocchetta, 292. (al margine inferiore nell'incisione "Tulilque Elias Puerum, et deposuit eum de Coenaculo in inferiorem domum, et tradidit Matri suae, et ait illi: En vivit Filius: tuus L. 3. Reg. Cap. 17. V. 23" e al di sotto "Pinelli inventò e incise 1830 /Antonio Egidi scolpì in cera / Antonio Lorenzoni dipinse"). (8) Alcuni residui di carta agli angoli al verso. Lievissima traccia di sporadiche fioriture e traccia d'uso.

Giuseppe Sabatelli, Scena di battaglia. 1842 ca.
Penna e inchiostro bruno su matita di grafite, carta bianca sottile non vergellata. In basso a destra a penna e inchiostro bruno "Giuseppe Sabatelli all'amico Biagi (?)". mm 218x317. La scena di battaglia può essere confrontata con il Farinata degli Uberti alla battaglia del Serchio eseguito nel 1842 e conservato alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti. (1) Foglio applicato ai quattro angoli a vecchio supporto in cartoncino azzurro. Con il supporto: mm 315x497.

Ventura Salimbeni, Madonna col Bambino(r) / Madonna col Bambino (v). 1598 ca.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello bruno, su traccia di matita rossa, carta avorio. mm 253x178. Al verso disegno per la medesima composizione. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello bruno, sfumino rosso su una traccia a matita rossa. Al recto in basso a destra marchio di collezione non identificato, forse Corrado Ricci (1858 - 1935 ca.) (lugt, 632). Il disegno è accompagnato da expertise del Prof. Marco Ciampolini. (1) Segni del tempo.

Giuseppe Santi [attribuito a], Studio per lunetta con due amorini che sorreggono una conchiglia (r). Amorini con oca e studi di teste (v). 1780-1790 ca.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia, tracce di matita di grafite. Carta vergellata bianca apparentemente priva di filigrana. mm 220x298. Restando molto rari i disegni di attribuzione certa, la condotta disegnativa del foglio, vicina ai modi di Ubaldo Gandolfi presso il quale Giuseppe Santi si formò, sembra autorizzare la proposta attributiva. In altri disegni lo stile, già con echi neoclassici, è maggiormente improntato sull'esempio dell'altro suo maestro Filippo Pedrini. (1) Foglio applicato per due punti in alto entro passepartout moderno in cartoncino color verde scuro. Carta lievemente sgualcita con traccia di due pieghe trasversali a sinistra.

Pietro Sorri [attribuito a], La Vergine in adorazione dell'Eucaristia con angeli e santi. 1588-1600 ca.
Olio su tela. cm 38,8x28,5. Bozzetto a monocromo in bruno con rialzi in bianco. Al verso sul telaio iscrizione a pennello e colore nero con riferimento a Francesco Vanni. (1) In prima tela e telaio originale. Entro cornicetta dorata. Con la cornice: cm 41,5x32.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Ancona. Ville de l'Etat de l'Eglise / Arcus Anconitanus. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 423x527. Foglio: mm 535x615 / mm 450x275. Foglio: mm 640x317. Tavole da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome second (Contenant. L'etat ecclesiastique ou de l'eglise), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. (2) Esemplari integri con margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità, resecata leggermente a sinistra la tavola con l'Arco di Ancona. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso alla tavola con la veduta di Ancona.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Lerice Portus, de l'Etat de Genes. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 340x507. Foglio: mm 534x614. Da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome premier (Contenant. Les duchés de Savoye & de Piémont. La republique de Gennes. Les duchés de Milan, Parme, Modene, & Mantoüe. Les republiques de Venise, de Lucques, & le grand duché de Toscane), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. (1) Foglio integro con margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso. Lievissima traccia di pieghe agli angoli in alto.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Forum Sempronii vulgo Fossombrone Ville de l'Etat de l'Eglise, dans le Duché d'Urbin / Rocca Contrada. Ville de l'Etat de l'Eglise, Dans le Marche d'Ancone. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 418/455x504/607. Foglio: mm 535x610/618. Tavole da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome second (Contenant. L'etat ecclesiastique ou de l'eglise), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. (2) Esemplari integri con margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Civitas-Nova, ou Citta Nova. Ville de l'Etat de l'Eglise, dans la Marché d'Ancone / Auximum vulgo Osimo. Ville de l'Etat de l'Eglise, dans la Marché d'Ancone. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 420/455x528/605. Foglio: mm 535x608/621. Tavole da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome second (Contenant. L'etat ecclesiastique ou de l'eglise), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. (2) Esemplari integri con margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Le Temple de la Fortune a Palestrine, Dans l'Etat de Eglise / Temple de la Fortune à Palestrine, le devant. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 464/467x598/610. Foglio: mm 536x615/617. Tavole da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome second (Contenant. L'etat ecclesiastique ou de l'eglise), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. (2) Esemplari integri con margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Porto Longone Forteresse de la Toscane, Dans l'Isle d'Elbe. Pris par les François en 1646. Repris par les Espagnols le 15 d'Aust 1650. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 520x580. Foglio: mm 535x614. Da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome premier (Contenant. Les duchés de Savoye & de Piémont. La republique de Gennes. Les duchés de Milan, Parme, Modene, & Mantoüe. Les republiques de Venise, de Lucques, & le grand duché de Toscane), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. (1) Esemplare con margini come in origine su tre lati e lievemente ingialliti alle estremità, in basso rifilato all'impronta del rame. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Tybur vulgo Tivoli Dans l'Etat de l'Eglise / La gran cascata del Teverone a Tivoli La Grande Cascade du Tibre à Tivoli / Cascate del Teverone a Tivoli più basse della grande Cascades du Tibre à Tivoli plus Basses que la Grande. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. Tavole doppie mm 422/425x522/545. Foglio: mm 535x610/615. Tavola singola mm 404x270. Foglio: mm 538x315. Tre tavole grandi a doppia pagina e due vedute piccole su foglio singolo raffiguranti Temple de Sibilla e Cascade du Tibre a Tivoli, da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome second. (Contenant. L'etat ecclesiastique ou de l'eglise), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. (4) Esemplari integri con margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con residuo di brachetta al verso. Lievemente resecato al lato sinistro il foglio singolo.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Utriusque portus Ostiae delinatio Les deux Ports d'Ostie à l'Embouchure du Tibre. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 345x560. Foglio: mm 535x614. Da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome second. (Contenant. L'etat ecclesiastique ou de l'eglise), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663. Mappa non comune che copre l'area dalle foci del Tevere e del fiume Fiumicino e raffigura sia il porto realizzato al tempo dell'imperatore Claudio (iniziato nel 42 a.C. e terminato sotto Nerone), sia il porto costruito più tardi sotto l'imperatore Traiano che fece realizzare tra il 100 e il 112 d.C. un nuovo bacino esagonale interno in grado di ospitare almeno 200 navi. (1) Foglio integro con margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con residuo di brachetta al verso.

Johannes Blaeu e Pierre Mortier, Caprarola Palatium Farnesiorum extra Urbem / Facies Caprarolae interna / Ichnographia Generalis Palatii Farnesiorum Caprarola dicti, XXI ab Urbe Lapide. A Amsterdam : par les soins de Pierre Mortier libraire, 1704.
Incisione in rame. mm 340x560. Foglio: mm 535x615. Da Nouveau theatre d'Italie, ou description exacte de ses villes, palais, eglises ... Tome second. (Contenant. L'etat ecclesiastique ou de l'eglise), opera in quattro parti pubblicata dapprima nel 1704-1705 e quindi nel 1724 ristampata da R. Alberts, integrazione al progetto del grande "libro delle città" di Johannes Blaeu, iniziato nel 1663.
(3) Tutte le tavole presentano margini come in origine lievemente ingialliti alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con residuo di brachetta al verso.

Samuel Bochart, Sicilia insula. Cadomi: typis Petri Cardonelli, 1646.
Incisione in rame. mm 278x357. Foglio: mm 342x390. Mappa su doppia pagina con toponimi in latino ed ebraico dall'opera di Samuel Bochart, Geographiae Sacrae Pars Prior Phaleg seu de Dispersione Gentium et Terrarum Diviosone Facta in Aedificatione Turris Babel, Caen 1646. Samuel Bochart fu un biblista protestante francese la cui opera esercitò una profonda influenza sull'esegesi biblica del XVII secolo. L'opera cerca di spiegare le origini della civiltà nell'antichità basandosi sui racconti biblici del Diluvio e della Torre di Babele cercando di associare le 70 nazioni menzionate nel racconto biblico ai vari gruppi etnici di Europa, Africa e Asia. (1) Margini come in origine con alcuni punti di fioritura e lievissimo ingiallimento alle estremità. Piega di legatura in verticale al centro con brachetta al verso.

Ruggiero Giuseppe Boscovich e Paolo Santini, Nouvelle Carte de l'Etat de l'Eglise, dressée sur celle du P. Boscovich, divisée en trois feuilles, qui peuvent étre jointes ensemble. À Venise: Par P. Santini Chez M. Remondini, 1776.
Incisione in rame con confini in coloritura. mm 434/437x615/632. Foglio: mm 518/520x722/728. Grande carta in tre tavole dello Stato della Chiesa derivata da quella del Padre Ruggiero Boscovich, curata per questa prima copia da don Paolo Santini e tratta da Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes, grande atlante in due volumi edito con il fratello Francesco per i Remondini, che rappresenta uno dei piu significativi esempi di atlante universale stampato nel '700 in Italia. Le carte, tutte con i confini finemente acquerellati all'epoca, titolo entro ricco cartiglio, toponimi e descrizioni geografiche, sono firmate dal Santini e riprese dai migliori geografi dell'epoca: d'Anville, Bellin, Bonne, Janvier, Robert de Vaugondy, Rizzi-Zannoni, Homann e altri. (3) Tutti e tre i fogli si presentano integri con margini come in origine, piega verticale di legatura al centro con brachetta al verso. In alto al centro della tavola con la Partie Septentrionale una piccola lacuna da pesciolino d'argento.