Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo
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Lotto 243 Ludovico Tommasi (Livorno 1866 - Firenze 1941) - Al parco
cm 16 x 11,5
olio su cartone
firmato in basso a destra: LTommasi
Opera accompagnata da autentica su fotografia di Riccardo Tassi -
Lotto 244 Hermann David Salomon Corrodi (Frascati 1844 - Roma 1905) - Veduta della Costiera sorrentina con Capri, 1870
cm 86 x 164
olio su tela
firmato in basso a sinistra: H. Corrodi 1870
al retro, sul telaio, etichetta e timbro della galleria Bottegantica con riferimenti al dipinto
PROVENIENZA
Galleria Bottegantica, Bologna;
collezione privata -
Lotto 245 Telemaco Signorini (Firenze 1835 - 1901) - Riomaggiore, ragazzo seduto con berrettino
cm 57 x 41
olio su tela
siglato a sinistra verso il basso: TS
Dichiarazione di autenticità di Andrea Baboni, datata 16/06/2025 -
Lotto 246 Galileo Chini (Firenze 1873 - 1956) - Rose e ninnoli
cm 60 x 50
olio su compensato
firmato in alto a destra: G. CHINI
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 247 Armando Spadini (Poggio a Caiano 1883 - Roma 1925) - Animali da cortile
cm 70,5 x 99
olio su tela
firmato nell'angolo superiore destro: A. Spadini -
Lotto 248 Gerda Wegener (Danimarca 1886 - 1940) - La lettura
cm 30 x 46,5
tecnica mista su cartoncino
firmato in basso a destra: GERDA WEGENER -
Lotto 249 Marius Reynaud (Marsiglia 1860 - Algeri 1935) - Porto di Algeri
cm 45 x 93
olio su tela
firmato in basso a sinistra: M. REYNAUD -
Lotto 250 Arnaldo De Lisio (Castelbottaccio 1869 - Napoli 1949) - La parigina
cm 56 x 35
acquerello su carta
firmato e locato in basso a destra: A. De Lisio / Paris -
Lotto 251 Antonino Leto (Monreale 1844 - Capri 1913) - Sole e mare, 1876
cm 28,5 x 51,5
olio su tela
firmato e datato in basso a sinistra: Leto 76
al retro firmato sul telaio; vecchie etichette di inventario ed esposizione sempre sul telaio -
Lotto 252 Filiberto Petiti (Torino 1845 - Roma 1924) - Riposo sotto la pergola
cm 44 x 31
olio su tela
firmato in basso a sinistra: F. Petiti
numerato in basso a destra 19
PROVENIENZA
Eredi Petiti -
Lotto 253 Filiberto Petiti (Torino 1845 - Roma 1924) - Ponte di Augusto a Narni
cm 34,5 x 59
olio su tela
firmato e locato in basso a sinistra: F. Petiti Narni
al retro, sul telaio, antica etichetta del pittore con titolo
PROVENIENZA
Eredi Petiti -
Lotto 254 Filiberto Petiti (Torino 1845 - Roma 1924) - Otto disegni e una incisione, di tecniche e soggetti diversi, in un'unica cornice
mm 180 x 160 (il più grande); mm 85 x 95 (il più piccolo)
alcuni firmatialcuni firmati
PROVENIENZA
Eredi Petiti -
Lotto 255 Pierre Tetar Van Elven (Molenbeek-Saint-Jean 1828 - Milano 1908) - Mercato orientale
cm 74 x 51
olio su tela
firmato in basso a sinistra: P. T. van Elven -
Lotto 256 Ercole Calvi (Verona 1824 - 1900) - Veduta di Castel Sant'Angelo a Roma
cm 45 x 80
olio su tela
firmato in basso a sinistra: ERCOLE CALVI
al retro, sul telaio, antica etichetta del pittore
Circa i due dipinti (lotti 256 e 257) su cui si richiede parere, Veduta di Castel Sant’Angelo a Roma e Marina di Torre Annunziata, che, malgrado la disparità dei temi, risultano in coppia fin dall’inizio ed hanno le stesse dimensioni, non c’è alcun dubbio sull’autografia del pittore veronese Ercole Calvi (1824-1900) in quanto compare la firma autografa ed anche sul retro sono presenti scritte a stampa ma antiche, forse coeve alla stesura del dipinto, che si riferiscono ancora al pittore, dopo che aveva avuto la nomina a cavaliere, quindi negli anni maturi della sua vita. Ma soprattutto i caratteri stilistici e psicologici della pittura corrispondono a quelli di Calvi, al livello più alto della sua qualità artistica.
Le scritte recitano: N.544. Dipinto del Cav. Ercole Calvi di Verona (a stampa). Torre annunziata Riviera di Napoli-Prezzo Lire Cinquecento / 500. N.545. Dipinto del Cav. Ercole Calvi di Verona (a stampa) - Ponte e Castel Santangelo in Roma Prezzo Lire Ottocento / 800. Interessante la valutazione diversa dell’impegno e del prezzo delle due tele.
Lo stato di conservazione dei dipinti pare buono ed è impensabile qualunque motivazione di falsificazione. Il pittore ebbe straordinaria fortuna, commerciale e critica, fin quasi alla fine della sua vita. Dopo di che fu riscoperto solo alla fine degli anni Settanta del Novecento. Dopo un inizio non chiaro in ambito locale veronese, egli si forma a Milano all’Accademia di Brera (1844-1847) e quindi alterna probabilmente la sua residenza tra Verona e Milano, anche se nel 1851 chiede ufficialmente l’espatrio per la città lombarda. Nella sua vita ricoprì sempre cariche presso l’Accademia di Belle Arti e la Società di Belle Arti veronesi. Di quest’ultima fu tra i fondatori nel 1856.
Dell’artista resta un bel ritratto fotografico in una carte de visite di Moritz Lotze (ante 1868). Egli ebbe poi lusinghiere recensioni alle sue mostre da parte del figlio, fotografo e giornalista, Richard Lotze.
Specialista quasi esclusivamente di paesaggi, fatto insolito per un pittore accademico di quella data, ebbe una fortuna espositiva straordinaria, tanto da vantarsi di vendere immediatamente ad ogni esposizione le sue opere, come sembra sia comprovato da tutti i recensori. Le sue sedi espositive erano però più frequentemente nel territorio lombardo e Veneto, dove Calvi aveva i più appassionati estimatori, soprattutto in Brianza e nella Lombardia occidentale. Trattò, anche se forse con minor frequenza, Venezia e Chioggia e naturalmente anche Verona. In alcuni cataloghi Calvi è definito allievo di Giuseppe Canella.
Intorno agli anni Sessanta egli dipinge anche alcuni quadri con milizie in spostamento, che sono tra le più belle ed epiche, anche se ancor poco conosciute, pagine figurative risorgimentali. Uno di questi è forse tra i primi che documenta la presenza delle Camicie rosse nella seconda guerra dell’indipendenza italiana. Anche la vistosa bandiera italiana issata su Castel Sant’Angelo trasforma la veduta in un quadro di esplicito significato risorgimentale e indica che siamo dopo “la presa” del 1870. San Pietro, simbolo del potere papale, resta relegata sullo sfondo.
La fortuna delle vendite fece purtroppo sparire subito le opere nelle collezioni private, di una borghesia che si andava allora affermando ma era ancora sconosciuta alla storia. Veramente la sua pittura s’impone nella dimensione sociale borghese, anche come “quadro da cavalletto”, presso i nuovi collezionisti.
Le due vedute di Roma e Torre Annunziata sono eccezionali anche perché non si sapeva che Calvi, con le sue immagini, fosse arrivato fin laggiù. Le tele hanno tutta la freschezza delle “riprese dal vivo” e non derivano da stampe. Neppure da fotografie, stante il loro intenso ed immediato pittoricismo. Calvi espose a Roma nel 1888 e nel 1894 (anche a Palermo nel 1891). Un cartellino con un numero sul retro dovrebbe logicamente riferirsi al catalogo di una mostra. Il pittore aveva però esposto anche a Napoli dal 1875 al 1880. Si può credere che abbia dipinto le immagini preparando una di quelle mostre.
Già verso la metà del secolo i pittori del Nord viaggiarono verso le mete esotiche dell’Italia Meridionale. Anche da Verona si mossero Giuseppe Catterinetti Franco nel 1836 e Giuseppe Canella nel 1838. Come dopo Guglielmo Ciardi da Treviso. Già nel 1881 un altro veronese, Vittorio Avanzi, amico di Calvi, dipinse una Marina di Torre del Greco. Qui però Calvi va oltre al suo elegante modo di comporre romantico, immergendosi più a fondo nel naturalismo che andava prevalendo verso fine secolo. Anche l’accoppiamento insolito dei due temi raffigurati mostra la disinvoltura dell’artista, ormai svincolato completamente dalla tradizione e dalle simmetrie dell’accademia. Esso non doveva esser motivato da altro che dalla successione delle tappe di un viaggio. Castel Sant’Angelo è visto da un’angolatura strettamente angolare, originale e insolita, in un clima di macchiette popolari. La spiaggia napoletana indugia, più che sul colore dell’architettura medievale del fondo, su quello dei bambini che giocano nella sabbia. La coppia doveva dimostrare anche, probabilmente, ai possibili acquirenti, la versatilità tematica e la disponibilità dell’autore.
Bibliografia essenziale
S. Marinelli, La pittura italiana a Verona (1797-1945), in La pittura a Verona dal primo Ottocento a metà Novecento, a cura di PP. Brugnoli, Verona 1986, pp 1-98;
B. Meneghello, Annali Società Belle Arti di Verona 1858-1921, Verona 1986;
G. Marini, Calvi, Ercole, in La pittura in Italia, l’Ottocento, a cura di E. Castelnuovo, Milano 1990, II, p 726;
L’Ottocento a Verona, a cura di S. Marinelli, Milano 2001;
L. Ievolella, Calvi, Ercole, in La pittura nel veneto, l’Ottocento, a cura di G. Pavanello, Milano 2002, pp 672-673;
C. Gattoli, Ercole Calvi, Verona 2007.
Prof. Sergio Marinelli -
Lotto 257 Ercole Calvi (Verona 1824 - 1900) - Marina di Torre Annunziata
cm 45 x 80
olio su tela
al retro, sul telaio, antica etichetta del pittore
Per informazioni storico-artistiche, si veda il lotto precedente. -
Lotto 258 Eugenio Scorzelli (Buenos Aires 1890 - Napoli 1958) - Londra, Trafalgar Square
cm 40 x 50
olio su cartone
firmato in basso a destra: Eug Scorzelli
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 259 Luca Postiglione (Napoli 1876 - 1936) - Ragazza con tamburello
cm 38 x 57
olio su compensato
firmato in basso a sinistra: L. Postiglione -
Lotto 260 Carl Wilhelm Götzloff (Dresda 1799 - Napoli 1866) - Veduta del Golfo di Napoli
cm 22 x 30
olio su carta applicata a cartone
firmato in basso a destra: C. Gotzloff -
Lotto 261 Carl Wilhelm Götzloff (Dresda 1799 - Napoli 1866) - Veduta di Sorrento
cm 22 x 30,5
olio su carta applicata a cartone
firmato in basso a sinistra: C. Gotzloff -
Lotto 262 Carl Wilhelm Götzloff (Dresda 1799 - Napoli 1866) - Veduta di Ischia, Lacco Ameno
cm 22 x 30,5
olio su carta applicata a cartone
firmato in basso al centro: C. Gotzloff
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Lotto 263 Carl Wilhelm Götzloff (Dresda 1799 - Napoli 1866) - Veduta di Palermo con il Monte Pellegrino
cm 22 x 30
olio su carta applicata a cartone
tracce di firma in basso a destra -
Lotto 264 Joseph Heicke (Vienna 1811 - 1861) - Scena orientalista, 1843
cm 38,5 x 48
olio su tavola
firmato e datato in basso a destra: Heicke / 843 -
Lotto 265 Scuola europea, secolo XIX - Veduta di Istanbul; Veduta del Bosforo
cm 50,5 x 80 ciascuna
coppia, olio su tela -
Lotto 266 Giovanni Colacicchi (Anagni 1900 - Firenze 1992) - Nudo di donna disteso
cm 65,5 x 65
olio su tela
firmato in basso a destra: Colacicchi
firmato e intitolato al retro: Giovanni Colacicchi / "Nuda di scorcio"
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito