ASTA 732 : ARREDI, DIPINTI ANTICHI E OBJETS DE VERTU
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Lotto 73 Maestro del secolo XVII
"Tancredi battezza Clorinda"
olio su tela (cm 278x181)
(difetti e restauri)
Bibliografia
Fototeca Zeri n. 57334 (come anonimo emiliano del secolo XVII)
-EN
Master of the 17th century
"Tancredi baptizes Clorinda"
oil on canvas (278x181 cm.)
(defects and restorations)
Literature
Fototeca Zeri n. 57334 (come anonimo emiliano del secolo XVII) -
Lotto 74 Jean Etienne Blerzy, Parigi, 1784. Mini trousse in forma di snuff box in oro giallo e smalti a fregi e riserve guillochè, sul coperchio miniatura di Re Luigi XVI e piccolo specchio interno e porta rossetto. Marchi di carico, scarico e dell'orefice (cm 6x2,5x4,5) Entro custodia in galuchat verde (lievi difetti)
Provenienza:
Collezione privata
-EN
Jean Etienne Blerzy, Paris, 1784. A yellow gold and glazes trousse in shape of a snuff box with friezes and guilloche reserves, on the miniature lid of King Louis XVI and small internal mirror and lipstick holder.
Provenance:
Private collection
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Lotto 75 CHARLES COLIN & SON
Snuff box rettangolare ad angoli arrotondati in oro a quattro colori cesellato e guilloché con fiori e volute su fondo sablé, coperchio centrato da micromosaico raffigurante il Pantheon, alla base della colonna la sigla G5. Marchio francese di "importazione senza garanzia" (cm 9,1x2x6,5) (lievi difetti)
-EN
CHARLES COLIN & SON
Rectangular snuff box with rounded corners in chiseled four-color gold and guilloche with flowers and scrolls on a sablé background, lid centered by a micromosaic depicting the Pantheon, at the base of the column the acronym G5. French "import without guarantee" brand (9.1x2x6.5 cm) (minor defects) -
Lotto 76 Arte del secolo XVIII. Cammeo ovale in sardonica scolpito raffigurante il busto di un guerriero barbuto, probabilmente Pirro, re dell'Epiro (318-272 a.C.) L'elmo, adornato con una cresta e una sfinge accovacciata, presenta una scena di combattimento a rilievo tra un leone e un serpente. Al centro della corazza si trova un mantello, sopra il quale è posta una maschera di Ercole, di profilo rivolto a destra. Questa è inserita in una montatura ovale in oro, su uno sfondo di agata tigrata, all'interno di una cornice antica di forma ottagonale in bronzo dorato, decorata con fogliame e bordata da fermagli a spagnoletta uniti da volute di foglie d'acanto tra volti a rilievo (cammeo cm 6,5x4,5; cm tot 19x19) (lievi difetti)
Provenienza:
Collezione privata
Lotto 417 - Asta 1209 Collezione Yves Saint Laurent e Pierre Bergé di Christie's, 25 febbraio 2009
Questo intaglio presenta un'identità stilistica con un'opera di William o Charles Brown, datata 1796 e attualmente conservata presso l'Hermitage di San Pietroburgo. L'identificazione di Pirro è ulteriormente corroborata da R.E. Raspe e James Tassie nel loro A Descriptive Catalogue of a General Collection of Ancient and Modern Engraved Gems... fuso da J. Tassie (Londra, 1791), catalogo n. 9762.
-EN
Art of the 18th century. Oval carved sardonic cameo depicting the bust of a bearded warrior, probably Pyrrhus, king of Epirus (318 - 272 BC) The helmet, adorned with a crest and a crouching sphinx, features a relief fight scene between a lion and a serpent. In the center of the armor there is a cloak, above which is placed a mask of Hercules, facing right. This is inserted in an oval gold frame, on a background of tiger agate, inside an octagonal antique frame in gilded bronze, decorated with foliage and edged with spagnoletta clasps joined by volutes of acanthus leaves between faces in relief (cammeo 6.5x4.5 cm; cm tot 19x19) (minor defects)
Provenance:
Private collection
Lot 417 - Auction 1209 Yves Saint Laurent and Pierre Bergé Collection by Christie's, 25 February 2009
This carving presents a stylistic identity with a work by William or Charles Brown, dated 1796 and currently preserved in the Hermitage in St. Petersburg. Pyrrhus' identification is further corroborated by RE. Raspe and James Tassie in their A Descriptive Catalogue of a General Collection of Ancient and Modern Engraved Gems... cast by J. Tassie (London, 1791), catalogue No. 9762. -
Lotto 77 ORAZIO DE FERRARI (VOLTRI 1606 - GENOVA 1657)
"Erminia tra i pastori"
olio su tela (cm 149x168,5)
in cornice
(difetti e restauri)
Bibliografia
P. Donati, Orazio de Ferrari, Sagep, Genova 1997, p. 42, fig. 13, scheda n. 39
G. Biavati, Orazio de Ferrari: inediti di tema profano, in "La Casana", XXXV, 2-3, pp. 84-93
-EN
"Erminia among the shepherds"
oil on canvas (149x168.5 cm.)
framed
(defects and restorations)
Literature
P. Donati, Orazio de Ferrari, Sagep, Genova 1997, p. 42, fig. 13, scheda n. 39
G. Biavati, Orazio de Ferrari: inediti di tema profano, in "La Casana", XXXV, 2-3, pp. 84-93 -
Lotto 78 Luigi Valadier (attr) Roma, 1780 circa. Calamaio di forma sagomata in marmo bianco e verde montato in bronzo. Supporto in forma di losanghe dotato di candeliere con teste di ariete all'attacco e base quadrata in marmo giallo Siena, levigatrice con presa anellata a ghirlanda e dettagli a testa d'ariete, calamaio con coperchio e presa a pigna a tutto tondo e cassolette, il tutto montato con festoni di fiori raccordati da nastri. La base con profilo in bronzo dorato sollevata su piedini a sfinge a tutto tondo (cm 40x20x24) (difetti e restauri)
Questo calamaio è strettamente correlato a uno schizzo eseguito da Luigi Valadier (1726-1785) tra il 1775 e il 1780 circa (fig. 1). Entrambi condividono la stessa base ovale sostenuta da sfingi egiziane e la disposizione di due pozzi circolari che fiancheggiano un bacino con delicati festoni legati a nastro applicati. Un calamaio successivo, proveniente dalla bottega Valadier, risalente al 1790-95 circa ed eseguito in bronzo dorato, porfido e cammei, condivide una disposizione pressoché identica e gli stessi pinnacoli fogliati, foglie delicate e corpi drappeggiati con festoni. (Valadier, Una mostra di disegni e opere d'arte, David Carrit Limited, Londra 1991, Fig. b.7). Lo stesso delicato festone appare sulla base di un unico candelabro venduto in forma anonima a Christies, New York, il 22 maggio 2002, lotto 352 e diventa un motivo ricorrente delle opere di Valadier.
Provenienza:
Collezione privata
Per confronto si veda:
AA.VV. Valadier Three Generations of Roman Goldsmiths : an exhibtion of drawings and works of art, 15th May to 12Th June 1991 at David Carritt Limited, London, pag. 105 fig. 53, pag. 168
-EN
Luigi Valadier (attr) Rome, circa 1780. A white and green marble shaped inkwell mounted in bronze. Support in the form of lozenges equipped with a candlestick with ram heads at the attachment and a square base in yellow Siena marble, sander with ringed garland grip and ram's head details, inkwell with lid and pine cone grip in the round and boxes, all mounted with festoons of flowers connected by ribbons. The base with a gilded bronze profile raised on all-round sphinx feet (40x20x24 cm) (defects and restorations)
Provenance:
Private collection -
Lotto 79 MATTEO LOVES (COLONIA 0)
"Susanna e i vecchioni"
olio su tela (cm 113,5x124,5)
in cornice antica
(restauri)
Il dipinto è accompagnato da una lettera di Sir Denis Mahon del 6 febbraio 2002 che conferma l'attribuzione a Matteo Loves.
Opere in rapporto
Un disegno preparatorio per questo dipinto, attribuito a Guercino e venduto da Sotheby's, Firenze, 12 maggio 1975. Lo stesso disegno fu pubblicato poi da Massimo Pulini come di Matteo Loves in Guercino. Poesia e sentimento (p. 278)
Un'incisione datata 1628 di Giovanni Battista Pasqualini da Guercino, con elementi utilizzati dal Loves per questo dipinto
Bibliografia
G. Milantoni (a cura di), Vocazioni d'amore. Tracce dalla pittura del Seicento, catalogo della mostra (Terni, Chiesa di Sant'Alò, 8-28 febbraio 1997), Rimini 1997, pp. 34-35
D. Benati, L. Peruzzi (a cura di), L'amorevole maniera. Ludovico Lana e la pittura emiliana del primo Seicento, catalogo della mostra (Modena, Galleria Estense, 29 marzo-15 giugno 2003), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2003, pp. 135-136, n. 43
D. Mahon, M. Pulini, V. Sgarbi (a cura di), Guercino. Poesia e sentimento nella pittura del '600, catalogo della mostra (Milano, Palazzo Reale, 27 settembre 2003-18 gennaio 2004; Roma, Ala Vittoriana Stazione Termini, 10 febbraio-30 giugno 2004), De Agostini, Milano 2003, pp. 278-279, n. 100
E. Negro, M. Pirondini, N. Roio (a cura di), La scuola del Guercino, Artioli Editore, Modena 2004, pp. 287-288, nn. 444-445, 454
N. Turner, The Paintings of Guercino. A Revised and Expanded Catalogue raisonné, Ugo Bozzi Editore, Roma 2017, pp. 228-229, fig. 186
D. Dotti (a cura di), Donne nell'arte da Tiziano a Boldini, catalogo della mostra, Brescia 2020, pp. 26-27, tav. n. 7
A. Odding, J. Keizer, K. Dieuwke Botke, A. Smelik (a cura di), Artemisia. Vrouw & Macht, catalogo della mostra (Enschede, Rijksmuseum Twenthe, 26 settembre 2021-23 gennaio 2022), Olanda 2021, p. 61, n. 32
-EN
"Susanna and the Elders"
oil on canvas (113.5x124.5 cm.)
antique frame
(restorations)
The painting is accompanied by a letter from Sir Denis Mahon dated February 6, 2002, confirming the attribution to Matteo Loves.
Related works
A preparatory drawing for this painting, attributed to Guercino and sold at Sotheby's, Florence, May 12, 1975. The same drawing was later published by Massimo Pulini as by Matteo Loves in Guercino. Poetry and Feeling (p. 278).
An engraving dated 1628 by Giovanni Battista Pasqualini after Guercino, featuring elements used by Loves in this painting.
Literature
G. Milantoni (a cura di), Vocazioni d'amore. Tracce dalla pittura del Seicento, catalogo della mostra (Terni, Chiesa di Sant'Alò, 8-28 febbraio 1997), Rimini 1997, pp. 34-35
D. Benati, L. Peruzzi (a cura di), L'amorevole maniera. Ludovico Lana e la pittura emiliana del primo Seicento, catalogo della mostra (Modena, Galleria Estense, 29 marzo-15 giugno 2003), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2003, pp. 135-136, n. 43
D. Mahon, M. Pulini, V. Sgarbi (a cura di), Guercino. Poesia e sentimento nella pittura del '600, catalogo della mostra (Milano, Palazzo Reale, 27 settembre 2003-18 gennaio 2004; Roma, Ala Vittoriana Stazione Termini, 10 febbraio-30 giugno 2004), De Agostini, Milano 2003, pp. 278-279, n. 100
E. Negro, M. Pirondini, N. Roio (a cura di), La scuola del Guercino, Artioli Editore, Modena 2004, pp. 287-288, nn. 444-445, 454
N. Turner, The Paintings of Guercino. A Revised and Expanded Catalogue raisonné, Ugo Bozzi Editore, Roma 2017, pp. 228-229, fig. 186
D. Dotti (a cura di), Donne nell'arte da Tiziano a Boldini, catalogo della mostra, Brescia 2020, pp. 26-27, tav. n. 7
A. Odding, J. Keizer, K. Dieuwke Botke, A. Smelik (a cura di), Artemisia. Vrouw & Macht, catalogo della mostra (Enschede, Rijksmuseum Twenthe, 26 settembre 2021-23 gennaio 2022), Olanda 2021, p. 61, n. 32 -
Lotto 80 Melchior-René Bocher, Parigi, 1774. Snuff box ovale in oro giallo con fregi floreali in smalti verde e bianco a incorniciare raffinate riserve in smalto opalescente con paesaggio sul coperchio e decori floreali nella fascia e sotto la base. Marchi di carico, scarico, lettera dataria e orefice, all'interno lettera con la provenienza (cm 6,5x5x2,5) entro scatola in galuchat verde (difetti sulla custodia)
Provenienza:
Collezione privata
-EN
Melchior-Rene Bocher, Paris, 1774. Oval yellow gold snuff box with floral friezes in green and white enamel framing refined opalescent enamel reserves with landscape on the lid and floral decorations in the band and under the base. Loading, unloading marks, date letter and goldsmith, inside letter with origin (6.5x5x2.5 cm) in green galuchat box (defects on the case)
Provenance:
Private collection -
Lotto 81 Cammeo ovale del secolo XVI in agata incisa raffigurante il busto di Caracalla con capelli corti e ricci, barba e mantello fermato da una spilla sopra il corsetto. Il viso rivolto in avanti, con la testa leggermente inclinata verso destra. L'opera è inserita in una montatura ovale in oro perlinata, applicata su un fondo quadrato di agata grigia. Quest'ultimo è racchiuso in una cornice quadrata in bronzo dorato con bordo traforato, volti a rilievo, volute e putti alati. Completa l'opera un anello di sospensione sormontato da cherubino (cammeo h. cm 3,5; cm tot 22,5x16,5)
Provenienza:
Collezione privata
Lotto 430- Asta 1209 Collezione Yves Saint Laurent e Pierre Bergé di Christie's, 25 febbraio 2009
Il ritratto si ispira a un busto marmoreo della collezione Farnese, attualmente conservato presso il Museo Nazionale di Napoli, considerato una delle ultime grandi opere d'arte dell'antichità (F. Haskell e N. Penny, Taste and the Antique - The Lure of Classical Sculpture 1500-1900, New Haven e Londra, 1981, pp. 172-173, fig.). Esistono altre versioni a cammeo del "Caracalla accigliato", come quella conservata a Monaco di Baviera (I. Weber, Geschnittene Steine des 18. bis 20. Jahrhunderts, Monaco di Baviera, 1995, p. 63, n. 45).
-EN
16th century oval engraved agata cameo depicting the bust of Caracalla. The face turned forward, with the head tilted slightly to the right. The work is inserted in an oval beaded gold frame, applied on a square background of gray agate. The latter is enclosed in a square gilded bronze frame with a perforated edge, faces in relief, volutes and winged cherubs. The work is completed by a suspension ring surmounted by a cherub (cammeo h. 3.5 cm; cm tot 22.5x16.5)
Provenance:
Private collection
Lot 430- Auction 1209 Yves Saint Laurent and Pierre Bergé Collection by Christie's, 25 February 2009
The portrait is inspired by a marble bust from the Farnese collection, currently preserved in the National Museum of Naples, considered one of the last great works of art of antiquity (F. Haskell and N. Penny, Taste and the Antique - The Lure of Classical Sculpture 1500-1900, New Haven and London, 1981, pp. 172-173, fig.). There are other cameo versions of the "Frowning Caracalla", such as the one preserved in Munich (I. Weber, Geschnittene Steine des 18. bis 20. Jahrhunderts, Munich, 1995, p. 63, no. 45). -
Lotto 82 Arte siciliana, Trapani, seconda metà del secolo XVII. Specchio di forma ottagonale in rame dorato con montatura in corallo e smalti. La piastra centrale è racchiusa in una cornice di rosette traforate, foglie a volute e stelle con volti di cherubini, il retro è inciso con foglie stilizzate e fiori (cm 36x27) (difetti e restauri)
Provenienza:
Collezione privata
Per confronto si veda:
M.C. Di Natale (a cura di), Il Corallo Trapanese nei secoli XVI e XVII, Gruppo editoriale Delfo, Brescia, 2002, nn. 16 e 17.
Sia nella sua forma naturale che finemente intagliato, il corallo è sempre stato un materiale prezioso. Fin dall'antichità gli sono state attribuite proprietà magiche o medicinali. Trapani, una piccola città costiera vicino a Palermo, fu senza dubbio il centro di produzione più significativo, con la sua manifattura supportata dalla corte del Viceré siciliano tra il XVI e il XVIII secolo. L'intenso impatto calligrafico di queste "ceramiche trapanesi", caratterizzato da fitti motivi di smalto intrecciato e fogliame di corallo su uno sfondo lucido di bronzo dorato, rivela la forte influenza moresca sull'arte siciliana.
Gli oggetti più sontuosi erano spesso impreziositi da smalti, come questa cornice per specchio. Esempi simili di cornici trapanesi si trovano a Santiago da Compostela e, in passato, nella collezione Whitaker, come illustrato in M.C. Di Natale (a cura di), Splendori di Sicilia,catalogo della mostra, Milano, 2001, p. 50, fig. 48, e pag. 33, fig. 15.
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
-EN
Sicilian art, Trapani, second half of the 17th century. Octagonal mirror in gilded copper with coral frame and enamels. The central plate is enclosed in a frame of perforated rosettes, scrolled leaves and stars with cherub faces, the back is engraved with stylized leaves and flowers (36x27 cm) (defects)
Provenance:
Private collection
For comparison see:
US. Concetta di Natale ed., The Trapani Coral in the 16th and 17th centuries , Brescia, 2002, nos. 16 and 17.
Whether in its natural or intricately carved form, coral has always been a precious material. Since ancient times it has been attributed magical or medicinal properties. Trapani, a small coastal town near Palermo, was undoubtedly the most significant center of production, with its manufacturing supported by the court of the Sicilian Viceroy between the 16th and 18th centuries. The intense calligraphic impact of these "Trapanese ceramics", characterized by dense motifs of woven enamel and coral foliage on a shiny gilded bronze background, reveals the strong Moorish influence on Sicilian art.
The most sumptuous objects were often embellished with enamels, such as this mirror frame. Similar examples of Trapani frames are found in Santiago da Compostela and, in the past, in the Whitaker collection, as illustrated in MC di Natale ed., Splendori di Sicilia, exhibition catalogue, Milan, 2001, p. 50, fig. 48, and p. 33, fig. 15.
This lot is accompanied by expertise and may be subject to Import and Export restrictions following CITES regulations in some non-EU countries. -
Lotto 83 Andrea della Robbia (Firenze 1435-1525)
Cinque porzioni di un monumentale fregio ad arco ornato da un festone vegetale composto da mazzi di frutta (cedri, agrumi, mele cotogne, pigne) serrati da nastri svolazzanti, in terracotta invetriata policroma, 1480-1490 circa
(ciascuna cm 54x32) (difetti e piccoli restauri)
Il presente lotto è accompagnato da test di termoluminescenza rilasciato dalla Turin Thermoluminescence Analysis, Cuneo, datato 12 luglio 2025 e firmato dal dott. Fulvio Fantino
La peculiare sintassi decorativa, caratterizzata dalla disposizione pausata e simmetrica dei mazzetti di frutta cadenzati da guizzanti nastrini gialli plissettati, così come la qualità notevolissima del modellato e dell'invetriatura di questo rigoglioso festone, presumibilmente riconducibile ad una maestosa ancona smembrata, trovano riscontri puntuali nelle cornici delle più significative pale centinate di Andrea della Robbia databili nei suoi anni migliori, come la celebre Crocifissione nella Cappella delle Stimmate (1481) e l'Ascensione nella Chiesa Maggiore (1490/93) a La Verna (1481), o la Trinità fra i santi Donato e Bernardo oggi nel Duomo di Arezzo (1487).
Per confronto si veda:
G. Gentilini, I Della Robbia. La scultura invetriata nel Rinascimento, Firenze 1992, pp. 297, 203, 231
F. Carta, "Lux in fabrica". Le décor architectural en terre cuite émaillée de Luca et Andrea della Robbia, 1440-1450 ca., Amiens 2022, pp. 233-239.
-EN
Andrea della Robbia (Florence 1435-1525)
Five portions of a monumental arch frieze adorned by a vegetable feston composed of fruit (cedars, citrus fruits, quinces apples, pine) fastened by flapping ribbons, in polychrome glazed terracotta, 1480-1490 ca.
(each cm 54x32)(defects)
For comparison:
G. Gentilini, I Della Robbia. La scultura invetriata nel Rinascimento, Florence 1992, pp. 297, 203, 231
F. Carta, "Lux in fabrica". Le décor architectural en terre cuite émaillée de Luca et Andrea della Robbia, 1440-1450 ca., Amiens 2022, pp. 233-239. -
Lotto 84 Maestro fiorentino del secolo XV
"Madonna con Bambino in trono con sant'Antonio Abate e san Bernardo"
tempera e oro su tavola (cm 92x61)
(restauri)
Provenienza
Christie's, New York, 5 giugno 1980, Lotto 44 (come Giovanni Bonsi)
Bibliografia
Fototeca Zeri n. 10805 (come anonimo fiorentino del secolo XV)
-EN
Florentine master of the 15th century
"Madonna and Child Enthroned with Saint Anthony the Abbot and Saint Bernard"
tempera and gold on panel (92x61 cm.)
(restorations)
Provenance
Christie's, New York, June 5, 1980, Lot 44 (as Giovanni Bonsi)
Literature
Fototeca Zeri n. 10805 (come anonimo fiorentino del secolo XV) -
Lotto 85 François-Guillaume Tiron (1747-1782) Parigi, 1760. Snuff box ovale in cristallo di rocca scolpito a punta di diamante con ghiera del coperchio in oro sbalzato a cartigli con riserve smaltate a scene portuali. Marchio dell'orefice (cm 6,5x3x5,5) In cofanetto originale (lievi difetti)
Provenienza:
Collezione privata
Lotto 78 - Asta PF9013 Important European Silver, Parigi, 9 Novembre 2009
-EN
Francois-Guillaume Tiron (1747-1782) Paris, 1760. Oval rock crystal snuff box carved with gold lid ring embossed with cartouches with enamelled reserves in port scenes. Goldsmith's mark (6.5x3x5.5 cm) In original box (minor defects)
Provenance:
Private collection
Lot 78 - Auction PF9013 Important European Silver, Paris, 9 November 2009 -
Lotto 86 Adrien-Jean-Maximilien Vachette (1753-1839) Snuff box in agata bianca con ghiera in oro giallo cesellato con decoro floreale a rilievo. Marchi francesi per l'oro al 2 titolo legale. Francia, 1819-1838 (cm 8x2x6) (lievi difetti)
Provenienza:
Collezione privata
-EN
Snuff box in white agate with chiseled yellow gold ring with floral decoration in relief. French marks for gold to 2 legal title. France, 1830 (cm 8x2x6) (minor defects)
Provenance:
Private collection
Lot 31 - Fraysse & associés, PARIS HÔTEL DROUOT, 7 December 2011 -
Lotto 87 Bottega di Gennaro Sarao, Napoli, fine del secolo XVIII. Snuff box circolare in tartaruga scura piquè filettata e intarsiata in oro con coperchio incernierato, decori con girali di foglie stilizzati tra cartouches e piccoli panneggi intervallati da lavorazione a squame (h. cm 4,5, d. cm 8) (difetti e piccole mancanze)
Provenienza:
Collezione privata
Per confronto si veda:
G. de Bellaigne, The James A. de Rothschield Collection at Woddesdon Manor, Furniture,
Clocks and Bronzes, Londra, 1974, pagg. 827-844.
H. C. Dent, Piquè: a beautiful minor art, Londra, 1923.
A.Gonzàlez-Palacios, Il Tempio del Gusto, Roma ed Il Regno delle due Sicilie,
Milano, 1986, vol. II, pagg. 323-325.
A.Kugel, Complètement piqué: le fol art de l'écaille à la cour de Naples, J. Kugel éditions Monelle Hayot, Mondadori Electa S.p.A, Milano, 2018
T.B. Rappe, A new attribution for the tortoiseshell table by Sarao, San Pietroburgo, 1985.
Il presente lotto è accompagnato da perizia e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
-EN
Gennaro Sarao's workshop, Naples, end of the 18th century. Circular snuff box in threaded dark piquè tortoise inlaid in gold with hinged lid (h. cm 4,5, d. cm 8) (defects and minor losses)
Provenance:
Private collection
For comparison see:
G. de Bellaigne, The James A. de Rothschield Collection at Woddesdon Manor, Furniture,
Clocks and Bronzes, London, 1974, pp. 827-844.
H. UNIPAROUS. Dent, Piquè: a beautiful minor art, London, 1923.
A.Gonzàlez-Palacios, The Temple of Taste, Rome and The Kingdom of the Two Sicilies,
Milan, 1986, vol. II, pp. 323-325.
A.Kugel, Complètement piqué: le fol art de l'écaille à la cour de Naples, J. Kugel éditions Monelle Hayot, Mondadori Electa SpA, Milan, 2018
VINEGAR. Rappe, A new attribution for the tortoiseshell table by Sarao, St. Petersburg, 1985.
This lot is appended with an expertise and may be subject to Import/Export restrictions due to CITES regulations in some extra EU countries. -
Lotto 88 Giuseppe Bottani (Cremona 1717 - Mantova 1784)
"San Pietro" e "San Paolo"
coppia di dipinti ad olio su rame (cm 17,5x12,5)
al retro del fondo del dipinto raffigurante san Pietro: etichetta "GIUSEPPE BOTTANI / (1717 - 1783) / P 4811 / One of Pair"
in cornici
(qualche difetto e qualche restauro)
Opere in rapporto
La coppia di dipinti raffiguranti il medesimo soggetto citati dal Sestieri (G. Sestieri, Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, Allemandi, 1994, vol. 1, p. 34, senza immagine)
La coppia di dipinti quasi identici, ma su tela, presenti in Fototeca Zeri (schede 61712 e 61713)
Ringraziamo il Dottor Alessandro Agresti per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
-EN
"Saint Peter" and "Saint Paul"
pair of oil paintings on copper (17.5x12.5 cm.)
on the back of the bottom of the painting depicting St. Peter: label "GIUSEPPE BOTTANI / (1717 - 1783) / P 4811 / One of Pair"
framed
(some defects and some restoration)
Related works
The pair of paintings depicting the same subject cited by Sestieri (G. Sestieri, Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, Allemandi, 1994, vol. 1, p. 34, without illustration)
The pair of almost identical paintings, but on canvas, present in the Zeri Photographic Archive (files 61712 and 61713)
We thank Dr. Alessandro Agresti for confirming the attribution based on the high-definition digital photograph. -
Lotto 89 Aristodemo Costoli (Firenze 1803 - 1871)
"La saggezza"
scultura in marmo statuario su base lignea sfaccettata (cm 120x105)
firmata al retro (difetti)
Questa scultura in marmo statuario di imponenti dimensioni raffigura una giovane donna seduta, colta in un atteggiamento assorto e meditativo. La figura regge un rotolo, chiaro riferimento alla conoscenza e all’apprendimento, attributo che ne identifica l’allegoria come personificazione della Saggezza. Lo sguardo inclinato, delicatamente abbassato, e la postura raccolta creano un senso di pacata introspezione, conferendo alla composizione una solennità trattenuta, ma al tempo stesso profondamente lirica. La finezza esecutiva si manifesta nel contrasto tra la levigatezza del corpo, trattato con un modellato dolce e uniforme, e la ricca articolazione dei panneggi, resi con straordinaria perizia tecnica. Il tessuto, che scende in ampie pieghe sul basamento, conferisce dinamismo e vitalità all’insieme, mentre la resa naturalistica dei piedi e delle mani rivela l’attenzione di Costoli al dettaglio anatomico. L’opera, pur radicata nella tradizione classicista, si distingue per la capacità di suggerire un sentimento intimo e moderno, lontano dalla mera fredda idealizzazione. Aristodemo Costoli, formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, fu tra i protagonisti della scultura toscana dell’Ottocento. La sua scultura più nota è il Pegaso del Giardino di Boboli. Apprezzato tanto dai committenti pubblici quanto dai collezionisti privati, ricevette incarichi di rilievo per monumenti celebrativi e opere allegoriche in Italia e in Sud America, consolidando una carriera che coniugava rigore accademico e raffinatezza espressiva. In La saggezza, la sua maestria emerge nell’equilibrio tra la purezza formale ispirata all’antico e una sottile tensione emotiva, capace di tradurre in scultura un’idea astratta attraverso un linguaggio al tempo stesso nobile e accessibile. Opera di grande qualità e intensità simbolica, La saggezza rappresenta un perfetto esempio della produzione matura di Costoli, espressione di quell’ideale risorgimentale in cui il dialogo con l’antico si arricchisce di nuove sfumature poetiche e morali.
-EN
"Wisdom"
statuary marble sculpture on faceted wooden base (120x105 cm)
signed on the back (defects) -
Lotto 90 Scatola di forma ottagonale in oro giallo con riserve in smalto guilloché blu e cornici in smalto bianco e rifinita con girali e vasi e fogliette, sul coperchio miniatura ovale su carta raffigurante scena galante. Hanau, marchi di saggio e dell'orefice. Fine secolo XVIII (cm 8x3,1x5,9) (difetti e restauri)
EN
Octagonal box in yellow gold with reserves in blue guilloche enamel and frames in white enamel and finished with spirals and vases and leaves, on the lid oval miniature on paper depicting a gallant scene. Hanau, goldsmith and essay marks. End of 18th century (8x3.1x5.9 cm) (defects and restorations)
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Lotto 91 Nicolas Marguerit, Parigi, 1783. Snuff box di forma ovale in oro a tre colori inciso e cesellato, il coperchio centrato da raffigurazione d’un pallone a idrogeno che vola sopra un tipico paesaggio pastorale, fasce con decoro guilloché incorniciate da perlinature e cordoni. Marchi di carico, scarico, orefice, lettera dataria e testa d'aquila per successivo passaggio sul mercato (cm 9x3x5) (lievi difetti)
Provenienza:
Collezione privata
-EN
Nicolas Marguerit, Paris, 1783. Oval-shaped snuff box in engraved and chiseled gold, the lid centered by a depiction of a hydrogen balloon flying over a typical pastoral landscape, bands with guilloche decoration framed by beads and cords. Loading, unloading, goldsmith, date letter and eagle's head marks for subsequent passage on the market (9x3x5 cm) (minor defects)
Provenance:
Private collection
Lot 47- PF9004 Auction by Sotheby's, Important European Silver, Gold Boxes And Objects Of Vertu of 29 April 2009. -
Lotto 92 Snuff box rettangolare in oro ad angoli arrotondati con bordura cesellata a volute floreali e smalto blu su fondo sablé e riserve guilloché, sul coperchio riserva ovale con strumenti musicali, spartito e corona d'alloro. Marchi austriaci di importazione. Fine secolo XVIII (cm 8,8x2,2x5,7) (lievi difetti)
-EN
A gold rectangular box with rounded corners with chiseled border with floral scrolls and blue enamel on a sablé background and guilloche reserves, on the oval reserve lid with musical instruments, score and laurel wreath. Austrian import marks. Late 18th century (cm 8,8x2,2x5,7) (minor defects)
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Lotto 93 Benedetto Gennari (Cento 1633 - Bologna 1715)
"Sacra Famiglia con san Giovanni Battista e l'agnello", verso il 1691
olio su tela (cm 102x114)
al retro, sul telaio, vecchio cartellino riportante la provenienza: Ecole italienne de Raphael / La Sainte Famille / Provenance: / Collection de Mr. De la Gorce / Chateau de Fouquieres-1 Bethume / Acquisition: Année 1948
(difetti e restauri)
Ringraziamo il Professor Daniele Benati per aver confermato l'attribuzione sulla base della fotografia digitale in alta definizione.
Opera in rapporto
Il dipinto raffigurante la Sacra Famiglia con santa Elisabetta e san Giovannino di Benedetto Gennari, conservato presso il Musée des Beaux-Arts di Digione
Provenienza
Castello di Fouquières-lès-Béthune (Pas-de-Calais, Francia; secondo il cartellino al retro)
Collezione privata, Cento
Bibliografia di riferimento
P. Bagni, Benedetto Gennari e la bottega del Guercino, Nuova Alfa Editoriale, Bologna 1986, p. 120, n. 77
E. Negro, M. Pirondini, N. Roio (a cura di), La scuola del Guercino, Artioli Editore, Modena 2004, p. 161, tav. 294
-EN
'Holy Family with St. John the Baptist and the Lamb,'' circa 1691
oil on canvas (102x114 cm.)
on the back, on the frame, old label reporting the provenance: Ecole italienne de Raphael / La Sainte Famille / Provenance: / Collection de Mr. De la Gorce / Chateau de Fouquieres-1 Bethume / Acquisition: Année 1948
(defects and restorations)
We thank Professor Daniele Benati for confirming the attribution based on the high-definition digital photograph.
Related work
The painting depicting the Holy Family with Saint Elizabeth and Saint John the Baptist by Benedetto Gennari,
held at the Musée des Beaux-Arts in Dijon.
Provenance
Château de Fouquières-lès-Béthune (Pas-de-Calais, France; according to the label on the back)
Private collection, Cento
Bibliografia di riferimento
P. Bagni, Benedetto Gennari e la bottega del Guercino, Nuova Alfa Editoriale, Bologna 1986, p. 120, n. 77
E. Negro, M. Pirondini, N. Roio (a cura di), La scuola del Guercino, Artioli Editore, Modena 2004, p. 161, tav. 294 -
Lotto 94 Manifattura del XVI secolo. Frammento di arazzo raffigurante la Morte di Anania, tratto da un cartone di Raffaello Sanzio (1483-1520)
(cm 348x282) (difetti, mancanze e vecchi restauri)
Provenienza:
Collezione privata, Varese
Tra la fine del 1514 e l'inizio del 1515, Papa Leone X commissionò a Raffaello la creazione di cartoni preparatori per una serie di arazzi destinati alla Cappella Sistina. Questi cartoni furono inviati a Bruxelles e tessuti nella bottega di Pieter van Aelst. Entro il 1519, sette dei dieci arazzi giunsero a Roma e furono esposti il 26 dicembre dello stesso anno, in occasione della solennità di Santo Stefano; la Morte di Anania arrivò qualche mese più tardi. L'arazzo qui presentato fa probabilmente parte di questa stessa serie.
La scena trae ispirazione da un passaggio degli Atti degli Apostoli (V, 1 e successivi), ed è attribuita quasi interamente a Raffaello Sanzio, con il probabile contributo di Giulio Romano e altri.
Al centro della composizione, San Pietro, con un'espressione grave e imperturbabile, provoca la morte di Anania, un personaggio in basso, attraverso un gesto evidente. Anania era un cristiano che aveva simulato la donazione completa dei suoi beni alla comunità, nascondendo una parte. Questo episodio, legato alle esperienze di comunione delle prime comunità cristiane, simboleggiava chiaramente l'unità della Chiesa. La folla circostante è sconvolta dall'evento, mentre alcuni si rivolgono a San Paolo, accanto a Pietro, che indica il cielo, sottolineando il carattere divino della punizione. A sinistra, altri personaggi evidenziano il ruolo caritatevole della Chiesa, offrendo elemosine ai bisognosi. L'impostazione scenografica dell'opera fu molto apprezzata da Goethe e Grimm.
Consapevole del confronto con Michelangelo nella Cappella Sistina, Raffaello concepì i disegni con un'intensità drammatica crescente, dove le figure dominano il paesaggio o l'architettura di sfondo, contrapponendosi in gruppi o come personaggi isolati, per facilitare la comprensione delle azioni. Gli schemi sono semplificati, e i gesti e la mimica dei personaggi sono enfatizzati per renderli più eloquenti e "universali". Tuttavia, a differenza di Michelangelo, la monumentalità non deriva dal tormento plastico delle figure, ma da equilibri attentamente studiati che bilanciano la composizione e i sussulti spirituali dei protagonisti, nonostante le volute asimmetrie.
-EN
16th century manufacturing. Tapestry fragment depicting the Death of Ananias, taken from a cartoon by Raffaello Sanzio (1483-1520)
(cm 348x282) (defects, losses and old restorations)
Provenance:
Private collection, Varese
In late 1514 and early 1515, Pope Leo X commissioned Raphael to create preparatory cartoons for a series of tapestries intended for the Sistine Chapel. These cartoons were sent to Brussels and woven in the workshop of Pieter van Aelst. By 1519, seven of the ten tapestries arrived in Rome and were exhibited on 26 December of the same year, on the occasion of the solemnity of Saint Stephen; the Death of Ananias arrived a few months later. The tapestry presented here is probably part of this same series. -
Lotto 95 Romolo Grassi. Scultura in oro raffigurante un uomo e una donna su base in cristallo di rocca e rami di frutti, foglie e fiori in oro smaltato in policromia e diamanti. Marcato alla base (g 730) (cm 26,5x17,5x29). Con placchetta commemorativa in oro, firmata per esteso Romolo grassi in Milano, oro 750/, MI. 662 (difetti) in custodia originale
Per confronto sull'orafo:
GOLDSMITH’S WARES FROM A LOMBARD WORKSHOP, "JEWELS OF ALL TIMES", Prefazione di Guido Gregorietti, Introduzione di Marco Valsecchi, Presentazione di Romolo Grassi, Capellini stampatore, 1975.
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Romolo Grassi, gold sculpture of a man and a woman on a rock crystal base and branches of fruits, leaves and flowers in polychrome enamelled gold and diamonds. Marked at the base (g 730) (26.5x17.5x29 cm). With gold commemorative plaque, signed in full Romolo grassi in Milan, 750/7 gold, MI. 662 (defects) in original case -
Lotto 96 Francesco Righetti I (1738-1819)
"Vitellius", mezzo busto in bronzo con patina bruna su base in marmi vari a colonna tornita (h tot cm 48)
Provenienza:
Lotto 55 - Asta del 15 giugno 2021, Sotheby's, Parigi
Appartenente alla serie dei Dodici Cesari realizzata dalla bottega romana di Francesco Righetti (1749-1819), questo busto si basa sul modello antico conservato al Museo Archeologico di Venezia, noto come Vitellio Grimani (inv. n. 20). Vitellio fu imperatore per un breve periodo nel 69 d.C. e le Vite dei Dodici Cesari di Svetonio (II secolo d.C.) ne contengono un resoconto. Nel XVI secolo, pittori e scultori iniziarono a realizzare numerose raffigurazioni del sovrano; tra queste, Gian Battista della Porta ( 1542–1597 circa ), che realizzò una copia di Vitellio Grimani per Palazzo Borghese a Roma.
Il catalogo francese del 1794, che elencava le opere offerte dalla bottega di Francesco Righetti, descrive una serie di Dodici Cesari del costo di "12 zecchini ciascuno". L'attuale busto di Vitellio era uno di questi.
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Francesco Righetti (1738-1819)
Vitellius
bronze bust on diffrent marbles base shaped as a column (h tot cm 48)
Provenance:
Sotheby's, auction Paintings, drawings and sculptures 1300-1900, session I, 15 June 2021, Paris, lot 55