ASTA 344 – MOBILI E OGGETTI D'ARTE DAL XVI AL XX SECOLO
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Lotto 290
Scultura religiosa francese XV secolo
Altezza x larghezza x profondità: 120 x 43 x 36 cm.
In pietra, raffigurante un religioso con Bibbia e bastone. La statua è sorretta da una base in ferro -
Lotto 291
Scultura Barocca italiana raffigurante San Sebastiano XVII secolo
Altezza x larghezza x profondità: 46 x 13 x 9 cm.
in legno scolpito, la figura del santo, rappresentata con grande intensità emotiva, incarna la tradizione artistica dell'epoca e lo raffigura martirizzato, legato alla colonna e con le ferite vive trafitte dalle frecce. -
Lotto 292
Coppia di sculture francesi in gesso XVI secolo
Altezza x larghezza x profondità 170x70x40 cm
raffiguranti Luigi XII (Luigi II Re di Napoli) e la consorte Maria Tudor, a grandezza naturale. -
Lotto 293
Coppia di Putti alati italiani in legno fine XVI Secolo
Altezza x larghezza x profondità: 77 x 64 x 56 cm.
in legno scolpito e dorato, raffiguranti due putti alati in movimento con grande resa anatomica. Le ali, finemente dettagliate, conferiscono leggerezza e grazia alla composizione. La doratura originale evidenzia il carattere barocco dell'opera, con i putti disposti su una base di nuvole scolpite, anch'esse finemente dorate. -
Lotto 294
Scultura gran tour in bronzo raffigurante imperatore romano Italia, XIX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 22 x 18 x 11 cm
posta su basamento in porfido rosso e sottostante bronzo dorato. -
Lotto 295
Scultura in alabastro XIX secolo
Altezza x diametro: 77 x 25 cm.
raffigurante una giovane contadina, dall'espressione gioiosa. Di ottima fattura la grazia dei movimenti e la resa dei particolari del volto e dell'abito -
Lotto 296
Centrotavola francese in bronzo e porcellana XIX secolo
Altezza x diametro: 35 x 27 cm.
basamento in bronzo dorato, agli angoli quattro putti musicanti chesorregono coppa di porcellana in colorazione blu, dipinta a motivi floreali, manifattura Sevres. -
Lotto 297
Scultura italiana raffigurante San Sebastiano Area Alpina, XVII secolo
Altezza x larghezza x profondità: 140 x 50 x 35 cm.
Intaglio in legno policromo con dorature. Il santo è rappresentato frontalmente, legato a un tronco stilizzato a forma di croce, secondo l'iconografia tradizionale. Il corpo, idealizzato ma segnato da leggere ferite, mostra una resa anatomica semplificata ma efficace. Tratti stilistici, come l’espressione del volto e la rigidità delle membra, suggeriscono una produzione popolare, forse destinata a una cappella rurale. Tracce di ridipinture e usure compatibili con l’epoca. -
Lotto 298
Coppia di putti alati danzanti italiani in legno dorato XVII secolo
Altezza x larghezza x profondità: 61 x 56 x 15 cm.
rilievo ligneo dorato raffigurante due putti alati danzanti su nuvole, probabilmente parte di una decorazione architettonica o liturgica (come un supporto di cantoria o una cimasa). L’opera, scolpita in legno e dorata, mostra caratteristiche barocche: volumi pieni, dinamismo delle pose e ricca resa delle ali e delle nuvole. Italia centrale o meridionale, fine XVII. La presenza dell’anello in alto fa pensare a un successivo riutilizzo come elemento da parete. -
Lotto 299
Rebecca al pozzo, statua italiana in alabastro XX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 66 x 21 x 17 cm
scuola figurale italiana XX secolo. Firmata sul retro della base, non leggibile. -
Lotto 300
Ceroplastica raffigurante la Natività Roma, XVII-XVIII secolo
con teca ovale in legno dorato a incorniciare un altorilievo in cera policroma raffigurante la Natività. La composizione raffigura la Madonna e San Giuseppe con al centro Gesù bambino che viene mostrato dolcemente all'Arcangelo Gabriele, con intorno un coro di putti.
L'iconografia trova riscontro in una placca in bronzo attribuita allo scultore barocco Romano Antonio Giorgetti (1636-1669) datata 1667. La derivazione potrebbe fare pensare ad un modello per fusione preparato per la placca e usufruito da autori di ceroplastiche romane.
Questo genere di manufatti ha origini antiche e si lega soprattutto alla produzione artistica italiana, in particolare centro-meridionale, tra il XVII e XVIII secolo. La qualità delle figure e delle scene, insieme alla loro provenienza probabilmente centro-meridionale, evidenzia l’influenza della tradizione barocca nella raffigurazione della religiosità popolare dell’epoca. -
Lotto 301
Ceroplastica raffigurante figura appestata Ambito napoletano, XVII secolo
L'opera in questione rappresenta una figura appestata, con bocca spalancata e sguardo perso verso l'alto, inserita in una teca lignea in legno ebanizzato e dorato.
La vivida rappresentazione prende ispirazione dai gruppi della Corruzione I e II, della Pestilenza e del Morbo Gallico eseguiti da Gaetano Zumbo (Messina 1656 - Parigi 1701) su commissione del Granduca Cosimo III dei Medici durante il suo soggiorno fiorentino tra il 1961 e il 1695 e oggi conservati presso il museo della Specola.
Nella produzione artistica italiana, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali, tra il XVII e il XVIII secolo, si ricercava un naturalismo estremamente dettagliato, influenzato dallo stile barocco. Per questo motivo, i particolari venivano realizzati con materiali aggiuntivi: ad esempio, in questa rappresentazione dell'Appestata, i capelli sono creati con tessuti, così come le vesti, arricchite con tessuti reali.
Inoltre, è da evidenziare che la ceroplastica, l’antica arte di lavorare la cera, fu usata fin dall’antichità in ambito funerario e dal XVII secolo fu largamente impiegata anche per la riproduzione a scopo didattico di modelli anatomici, zoologici e botanici. Nel corso del tempo, anzi, la ceroplastica fu impiegata soprattutto per le sue rappresentazioni in ambito anatomico. Questi manufatti non si limitavano a riprodurre la realtà, ma erano spesso ispirati a una visione di essa particolarmente drammatica e grottesca. Tali rappresentazioni avevano la funzione di esorcizzare la malattia, il dolore e la pestilenza che dilagava a quel tempo. La teca qui in oggetto si può collocare nell’ambito della produzione dell'abate Giulio Gaetano Zumbo, principale esponente della ceraplastica seicentesca. Tali composizioni ebbero uno straordinario successo e una fortuna artistica che perdurò per oltre un secolo in Italia e Oltralpe. -
Lotto 302 ETIENNE HENRY DUMAIGE (1830 - 1888)
Scultura francese in bronzo XIX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 52 x 23 x 18 cm.
raffigurante Calliope, musa della poesia epica, in bronzo patinato e base in marmo africano. -
Lotto 303 Giovanni Francesco Pieri (attribuito a) (Prato, 1699 - Napoli, 1773)
Coppia di ceroplastiche italiane Napoli, XVII-XVIII secolo
Altezza x larghezza x profondità ciascuna: 31 x 25 x 4 cm. Peso complessivo: 2328 gr.
Le due opere rappresentano delle cere policrome modellate e dipinte, entro cornici in legno e legno dorato.
Nelle due composizioni sono raffigurate due scene del Nuovo Testamento:
La prima scena, a sinistra, mostra la Sacra Famiglia inserita in un paesaggio di campagna. Al centro, la Madonna, vestita di rosso e blu, che tiene per mano Gesù Bambino, e al loro fianco la figura di San Giovannino, riconoscibile per le pelli, abbigliamento caratteristico del Santo adulto.
La seconda scena, a destra, mostra il Noli Me Tangere, incontro tra Cristo e Maria Maddalena dopo la Resurrezione, quando Maddalena inginocchiata, con, in questo caso, un cagnolino simbolo di fedeltà, incontra Gesù, stante, nel giardino evangelico.
I due bassorilievi, contraddistinti dalla elaborata costruzione scenica e la dovizia di particolari naturali ed anatomici , seppur non firmati, trovano riscontro nella produzione del ceroplasta Giovanni Francesco Pieri o del suo ambito e presentano forti similitudini con quelle conservate al Museo di San Martino a Napoli. -
Lotto 304
Scultura italiana in alabastro XIX secolo
Altezza x diametro: 73 x 24 cm.
raffigurante divinità femminile romana. -
Lotto 305
Scultura francese in alabastro raffigurante Louis Alexandre Berthier XIX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 67 x 31 x 27 cm. Altezza base 30 cm
busto raffigurante la figura militare di Louis Alexandre Berthier (Versailles, 20 novembre 1753 – Bamberga, 1º giugno 1815), di elevata fattura ed accuratezza, posto su base di travertino moderna. Prima metà dell'ottocento. -
Lotto 306
Scultura francese in alabastro XIX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 65 x 30 x 18 xm.
raffigurante una donna stante con ceste di pesce. -
Lotto 307 Etienne Watrin (1890 - 1915)
Fanciulla elisabettiana in piedi finemente vestita, bronzo e avorio 1900 circa
Altezza x larghezza x profondità: 35,5 x 14 x 14 cm. Peso 3700 gr
in bronzo dorato raffigurante una figura femminile vestita con abiti rinascimentali, con mani e viso in avorio di elefante (Elephas maximus Linnaeus, 1758 or Loxodonta africana Blumenbach, 1797). Poggiante su basamento in marmo gradinato.
Firmata alla base D. Watrin. -
Lotto 308
Coppia di sculture francesi in bronzo XIX secolo
Altezza x diametro: 52 x 20 cm.
raffiguranti due figure in abiti classici, poste su basamenti a plinto in marmo verde Alpi.
Improntate alla base "Reduction Mecanique A.Collas", attribuibili a F. Barbedienne. -
Lotto 309
Coppia di putti dorati Italiani, Luigi XVI XVIII secolo
Altezza x larghezza x profondità: 70 x 18 x 30 cm ; 62 x 18 x 30 cm
in legno dorato, mancanti delle ali, presumibilmente di manifattura toscana. -
Lotto 310
Scultura francese in alabastro XIX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 58 x 21 x 23 cm.
raffigurante una donna portatrice d'acqua. -
Lotto 311
Scultura in bronzo XIX secolo
Altezza x diametro: 24,5 x 13 cm. Peso: 3330 gr.
di forma cilindrica con basamento e parte superiore dorati, decorati nella parte inferiore con girali e baccellature e nella parte superiore con pampini e grappoli d'uva.
Fusto centrale in bronzo, modellato a raffigurare sette figure di putti danzanti, avvolti in drappi, tra cui una figura con testa caprina. La scena sembra voler rappresentare un baccanale, una festa in onore del dio Pan, solitamente raffigurato con corna caprine. Il baccanale era una festa religiosa dell'antica Roma dedicata al dio Bacco, o a Pan, dio del vino, dell'ebbrezza e della liberazione dei sensi. Durante queste celebrazioni, i partecipanti si abbandonavano a rituali sfrenati, caratterizzati da danza e musica, celebrando l'estasi e il divino, il consumo abbondante di vino e la libertà dei costumi. Questo riferimento è evidente anche nelle decorazioni della parte superiore in bronzo dorato, dove sono raffigurati grappoli d'uva pendenti, e nella parte alta, dove si ripetono i motivi dei putti danzanti con al centro una scena raffigurante figure maschili e femminili nude, distese supine, con una figura centrale dotata di corna caprine che suona il flauto, noto come il "flauto di Pan". In effetti, la figura che suona lo strumento è identificabile come Pan.
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Lotto 312
Colonna Italiana in legno laccato e dorato Italia centrale, XVIII secolo
Altezza x diametro: 178 x 23 cm.
colonna rastrenata in parte laccata e in parte dorata, base circolare e cappello corinzio finemente intagliato. -
Lotto 313 FÉLIX BENNETEAU-DESGROIS
Scultura francese in marmo XX secolo
Altezza x larghezza x profondità: 50 x 54 x 40 cm.
raffigurante un busto di donna sorridente.
Firmata al verso.