Stampe e Disegni Antichi e Moderni - Libri Antichi
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Lotto 239 Conti, Primo
(Firenze 1900 - 1988)
RITRATTO DI SIGNORA CON CAPPELLO
Gessetto nero su carta preparata ad acquerello bruno a spruzzo. mm 250x180
Firmato e datato “1937. XV” a gessetto.
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Lotto 240 Rosai, Ottone
(Firenze 1895 – Ivrea 1957)
PAESAGGIO CON TRE CASOLARI
Carboncino su carta. mm 395x298.
Firmato e datato “54”.
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Lotto 241 Sironi, Mario
(Sassari 1885 – Milano 1961)
AEREO SULLA CITTÀ
Carboncino su carta avana. mm 229x151.
Firmato a carboncino in basso a destra.
In cornice.
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Lotto 242 Viani, Lorenzo
(Viareggio 1882 – Lido di Ostia 1936)
MENDICANTI SUL MARE (recto)
DONNA CON UNA FASCINA SULLA TESTA (verso)
Recto: matita nera, penna e inchiostro grigio su cartone avana.
Verso: Carboncino. mm 980x720.
Firmato al verso a matita.
In cornice.
Il soggetto al verso è riconducibile agli anni 1912/15 in analogia con un cartone di collezione privata, analogo per dimensioni e tecnica, raffigurante la stessa figura femminile con la fascina deposta a terra (Cardellini, 79).
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Lotto 243 Viani Lorenzo
(Viareggio 1882 – Ostia 1939)
TRE DISEGNI
Il marinaio. Penna a inchiostro di china. mm 310x210
Firmato a penna.
Uomo grasso con cappello e bastone. Penna e inchiostro bruno. mm 295x205
Firmato a penna e iscritto: “non voglio far più a nessuno”.
Figura maschile in piedi. Penna e inchiostro bruno. mm 310x205
Tutti con autentica di Renato Tassi.
(3)
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Lotto 244 Viani Lorenzo
(Viareggio 1882 – Ostia 1939)
TRE DISEGNI
Tre soldati italiani. Matita di grafite. mm 205x130
Firmato a matita.
Profilo di soldato italiano con elmetto. Penna e inchiostro bruno. mm 190x130
Al verso autentica di Renato Tassi.
Volto femminile. Gessetto nero. mm 300x200
Al verso autentica di Renato Tassi.
(3)
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Lotto 245 Viani Lorenzo
(Viareggio 1882 – Ostia 1939)
QUATTRO DISEGNI
Ritratto di uomo calvo. Matita di grafite. mm 300x195
Firmato a matita.
Maternità. Penna a inchiostro di china. mm 310x207
Tre madri. Penna a inchiostro di china. mm 310x205
Madre e figlio. Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. mm 297x195
Tutti con autentica di Renato Tassi.
(4)
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Lotto 246 Viani Lorenzo
(Viareggio 1882 – Ostia 1939)
QUATTRO DISEGNI
Ritratto a mezzobusto. Penna e inchiostro bruno. mm 230x150
Firmato a penna.
Ritratto di soldato. Matita nera e matita di grafite. mm 310x205.
Firmato due volte. Al verso autentica di Renato Tassi.
Profilo di soldato. Gessetto nero. mm 296x200
Al verso autentica di Renato Tassi.
Due figure. Penna, inchiostro di china e matita di grafite. mm 315x210
Firmato a matita.
(4)
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Lotto 247 Viani Lorenzo
(Viareggio 1882 – Ostia 1939)
QUATTRO DISEGNI
Uomo alla finestra con una spada. Penna a inchiostro di china. mm 310x205
Firmato a penna.
Figura maschile seduta. Penna, inchiostro di china e matita nera. mm 305x195
Bambina in piedi. Matita rosa. mm 360x242
Uomo baffuto alla scrivania. Penna a inchiostro di china. mm 312x207
Monogrammato a penna.
Tutti con autentica di Renato Tassi.
(4)
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Lotto 248 Viani Lorenzo
(Viareggio 1882 – Ostia 1939)
QUATTRO DISEGNI
Bambino. Gessetto verde. mm 355x235
Due figure maschili in piedi. Penna e inchiostro bruno e azzurro. mm
310x205
Volto maschile. Gessetto nero. mm 300x200
Figure sedute ai piedi di una colonna. Penna a inchiostro di china. mm 310x205
Firmato a penna.
Tutti con autentica di Renato Tassi.
(4)
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Lotto 249 Bartolini, Luigi
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)
LA TOPESSA. 1913
Puntasecca su rame. mm 105x248. Foglio: mm 183x350.
Marino, 24. Ficacci, 5. Micieli, 4. Bartocci, pag.47.
Firmata a matita, titolata e datata “1913” e numerata “Es 2”. Monogrammata sulla lastra.
Rarissima incisione dei primi anni di attività dell’artista marchigiano nota anche con il titolo La carogna come risulta da un’annotazione al verso dell’esemplare della collezione Luciana Bartolini e dalla lista della Galleria Marino. Esemplare nel II stato su 2 dopo la riduzione della lastra; l’esemplare di I stato è quello citato della collezione Bartolini datato inspiegabilmente a matita “1919”.
Esemplare proveniente dalla collezione Mino Rosi, Volterra (Micieli, 4).
Bellissima impressione stampata con tonalità su carta Cina applicata. In basso a destra timbro a secco dell’atelier dell’artista. Grandi margini, tracce al recto di vecchio montaggio, ottima conservazione.
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Lotto 250 Bartolini, Luigi
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)
NATURA MORTA. 1932
Acquaforte. mm 150x180. Foglio: mm 261x285.
Marino, 427. Micieli, 28.
Firmata e titolata a matita.
Foglio molto raro e dal soggetto non facilmente decifrabile, individuato nella lista della Galleria Marino con il titolo Pettine e scatolina vuota del caffè Franck fra le acqueforti del 1932 in esemplare unico.
Esemplare proveniente dalla collezione Mino Rosi, Volterra (Micieli, 28).
Bellissima impressione stampata su carta Cina applicata. In basso a destra timbro a secco dell’atelier dell’artista. Grandi margini, ottima conservazione.
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Lotto 251 Bartolini, Luigi
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)
GENZIANE ANCORA CHIUSE. 1934
Acquaforte su zinco. mm 114x192. Foglio: mm 225x325.
Tosi, 53. Micieli, 51.
Firmata a matita. Firmata e datata “1934” sulla lastra.
Il titolo è noto da una annotazione autografa sull’esemplare della collezione Timpanaro.
Esemplare proveniente dalla collezione Mino Rosi, Volterra (Micieli, 51).
Bellissima impressione stampata con segno forte e tonalità. In basso a destra timbro a secco dell’atelier dell’artista. Grandi margini, traccia di ossidazione da vecchio passe-partout, ottima conservazione.
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Lotto 252 Bartolini, Luigi
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)
IL MAZZOLINO DI VIOLE. 1939
Micieli, 82.
Acquaforte. mm 145x160. Foglio: mm 244x258.
Firmata a matita, titolata e numerata “15/50”. Firmata sulla lastra e dedicata “Per Anita Montesi”.
Foglio raro non rintracciato in repertori e monografie.
Esemplare proveniente dalla collezione Mino Rosi, Volterra (Micieli, 82).
Ottima impressione ricca di tonalità stampata su carta Cina applicata. Grandi margini, una sottile striscia di nastro adesivo al margine superiore, ottima conservazione.
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Lotto 253 Bartolini, Luigi
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)
LA TARTARUGA ROVESCIATA. 1937/39
Acquaforte e acquatinta. mm 151x207. Foglio: mm 240x292.
Marino, 763. Micieli, 85/87.
Firmata a matita e datata “1939”. Iscrizione incisa: “Luigi Bartolini ha il suo studio in Roma in via Oslavia n. 37 scala A interno 17”. Iscrizione a matita: “Tartaruga cittadina; se si rivolta mal si trascina. Se sta ferma nella città; quale pace troverà ?”.
Esemplare proveniente dalla collezione Mino Rosi, Volterra (Micieli, 87).
Ottima impressione stampata con segno pieno e brillante. In basso a destra timbro a secco dell’atelier dell’artista. Grandi margini, sporadiche tracce di foxing, ottima conservazione.
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Lotto 254 Buffet, Bernard
(Parigi 1928 – Tourtour 1999)
LE TORÉADOR. 1960
Litografia a colori. mm 670x515. Foglio: mm 715x535.
Sorlier, 21.
Firmata a matita e numerata “117/175”.
Ottima impressione. Timbro a secco della Libreria Prandi di Reggio Emilia all’angolo inferiore sinistro. Tracce al verso di vecchio montaggio, ottima conservazione.
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Lotto 255 Chagall, Marc
(Vitebsk 1887 – St Paul de Vence 1985)
LE VILLAGE.1967
Acquaforte. mm 345x248. Foglio: mm 520x398.
Cramer (Chagall), 17.
Firmata a matita e numerata “8/35”.
Ottima impressione stampata con plate-tone su carta Japon. Grandi margini, ottima conservazione.
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Lotto 256 Miró, Joan
(Barcellona 1893 – Palma di Maiorca 1983)
MARAVILLAS CON VARIACIONES. 1975
Litografia a colori. mm 480x330. Foglio: mm 740x520.
Cramer (Miró), 211. Mourlot, 1072.
Firmata a matita e numerata “9/75”.
Ventesima tavola dalla serie di 20 illustrazioni concepite per il volume di Rafael Alberti, Maravillas con variaciones acrosticas en el jardin de Miró edito a Barcellona nel 1975. Agli esemplari stampati per il volume, che recano la firma litografata, seguirono 315 esemplari numerati e firmati a matita: 15 numerati in numeri romani ed i restanti in due serie, la prima di 75 esemplari numerati in numeri arabi (alla quale appartiene il presente esemplare) e la seconda di 225 esemplari.
Ottima impressione. Grandi margini, ottima conservazione.
In cornice.
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Lotto 257 Miró, Joan
(Barcellona 1893 – Palma di Maiorca 1983)
LE LÉZARD AUX PLUMES D’OR. 1971
Litografia a colori. mm 337x480. Foglio: mm 355x500.
Cramer (Miró), 148. Mourlot, 806.
Firmata a matita e numerata “14/50”.
Ottava tavola per il volume Joan Miró, Le lézard aux plumes d’or. Poème enluminé par l’auteur, edito a Parigi nel 1971 da Luois Broder. La serie, che si compone di 13 tavole singole e 2 a doppia pagina, fu inserita in esemplari non numerati né firmati all’interno del volume e poi stampata in fogli singoli firmati e numerati a matita in una tiratura complessiva a 195 esemplari fra i quali la numerazione a 50 (come il presente) si riferisce a quelli impressi su carta Kochi Japan.
Ottima impressione stampata su carta Kochi Japan. Grandi margini originari, ottima conservazione.
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Lotto 258 Morandi, Giorgio
(Bologna 1890 – 1964)
LA CASETTA CON IL PORTICO E IL CIPRESSO. 1924
Acquaforte su zinco. mm 200x234. Foglio: mm 274x415.
Vitali, 21. Petrioli/Tofani, 19. Cordaro, 1924.1.
Firmata a matita e annotata “prova di stampa”. Prova dall’unica tiratura a 30 esemplari numerati più due prove di stampa. Lastra presso la Calcografia Nazionale (Inv. 1799/13). I stato su 2 prima della numerazione.
Ottima impressione stampata con leggera tonalità su carta bianca. Grandi margini, ottima conservazione.
In cornice.
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Lotto 259 Morandi, Giorgio
(Bologna 1890 – 1964)
NATURA MORTA DI VASI, BOTTIGLIE ECC. SU UN TAVOLO. 1929 ca.
Acquaforte su rame. mm 145x199. Foglio: mm 247x352.
Vitali, 67. Petrioli/Tofani, 68. Cordaro, 1929.14.
Firmata a matita e numerata “50/62”. Unica tiratura a 62 esemplari numerati e 3 prove di stampa. Lastra presso la Calcografia Nazionale (Inv. 1799/63r). I stato su 2 prima della numerazione.
Bellissima impressione stampata su carta India applicata. Grandi margini, ottima conservazione.
In cornice.
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Lotto 260 Morandi, Giorgio
(Bologna 1890 – 1964)
VEDUTA DELLA MONTAGNOLA DI BOLOGNA. 1932
Acquaforte su rame. mm 210x330. Foglio: mm 328x490.
Vitali, 93. Petrioli/Tofani, 96. Cordaro, 1932.3.
Firmata a matita e numerata “22/50”. Firmata e datata “1932” sulla lastra. Unica tiratura a 50 esemplari; dal quaderno di Morandi (nel quale la stampa è indicata con il titolo Paesaggio dalla Montagnola) si apprende che nel 1948 furono stampati i primi 29 esemplari, i restanti 21 furono stampati dopo il 14 dicembre 1949. I stato su 2 prima della numerazione.
Ottima impressione stampata con segno forte e contrastato su carta avorio pesante. Grandi margini, ottima conservazione.
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Lotto 261 Pasqui, Ferruccio
(Rapolano 1886 – Firenze 1958)
LA CATTEDRALE DI SIENA
Acquaforte e puntasecca. mm 644x392.
Londra 1916, pag. XX tav. 53.
Firmata sulla lastra in basso a sinistra.
Nel margine inferiore il titolo ed una dedica autografa difficilmente decifrabile e datata 1934 apposti a matita verde. Unica opera dell’artista esposta (un esemplare con il monogramma monotipato) con il titolo Processione a Siena all’ Esposizione d’incisione italiana a Londra del 1916 curata dall’Associazione Italiana Acquafortisti e Incisori di Milano.
Ottima impressione stampata con segno brillante e locali velature. Grandi margini, lieve brunitura diffusa e tracce di ossidazione al verso, ottima conservazione.
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Lotto 262 Severini, Gino
(Cortona 1883 – Parigi 1966)
OMAGGIO A BOCCIONI. 1962
Litografia a sette colori. mm 280x220. Foglio: mm 323x260.
Meloni, 38.
Firmata a matita e numerata “49/75”.
Esemplare nell’unica tiratura a 75 esemplari firmati, stampati da Fernand Mourlot a Parigi ed editi da Gino Cerastico a Milano nel 1962 per un catalogo, mai pubblicato, delle incisioni di Umberto Boccioni a cura di Marco Valsecchi.
Ottima impressione stampata con colori freschi e perfettamente conservati. All’angolo inferiore destro timbro a secco della Libreria Prandi di Reggio Emilia. Margini intonsi, ottima conservazione.
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Lotto 263 ALMA-TADEMA, Lawrence (1836-1912). Bella lettera autografa firmata, in
francese, indirizzata a Vincenzo GEMITO (1852-1929), 2 pagine in 16mo, su
carta intestata Townshend House | North Gate| Regents Park N.W., con busta
indirizzata a Gemito ad un indirizzo parigino, affrancata e timbrata 22
giugno 1877. Tadema parla a Gemito di un amico che vorrebbe sapere il
prezzo di una sua opera e rinnova allo scultore il suo invito a Londra.
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Lotto 264 BIONDI, Ernesto (1855-1917, scultore). Interessante lettera autografa firmata ad Arturo GATTI (1878-1958), una pagina in 8vo piccolo, nella quale Biondi parla del suo bozzetto per una statua dedicata al drammaturgo Pietro COSSA (1830-1881): “Sentii dal Prof. Amici che a te piaceva il mio bozzetto a Pietro Cossa appunto perché non ne avevo fatto un eroe, un saltimbanco, un Commediante da strapazzo, ma quel tipo buono, semplice, e vero, come tutti coloro che sono riscaldati dal fuoco dell’arte.” (annotazioni a matita in una mano diversa alle pagine successive della lettera e sulla busta che la conteneva). BISTOLFI, Leonardo (1859-1933). Biglietto autografo firmato, fittamente vergato su entrambi i lati, datato “Torino, luglio 1907”. Indirizzato ad una “Mia buona amica”. “Come vorrei anch’io poter realizzare il vostro sogno di bellezza”. Accenna al suo Monumento a Garibaldi di Sanremo. SPINETTI, Mario (1848-1925, pittore). Lettera autografa firmata, una pagina in 8vo piccolo, datata “6/6/99”, presumibilmente al proprio sarto, al quale chiede del “costume da monsignore”. CARNEVALI, Nino (1849-dopo il 1912, pittore). Biglietto da visita con nota manoscritta a matita. CIFARIELLO, Anna. Lettera autografa firmata, 4 pagine in 8vo, su carta intestata “Anna Cifariello | Solimene 8 -Vomero | Napoli” e datata “10-III-29”, indirizzata al critico d’arte Michele BIANCALE (1878-1961), nella quale l’autrice difende lo scultore Filippo Cifariello dal giudizio negativo di Biancale e nomina altri vari artisti (tra cui Gemito e Boecklin).
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Lotto 265 FATTORI, Giovanni (1825-1908). Tre biglietti postali autografi firmati, di
cui due indirizzati al pittore Luigi LEVI (1858-1939), datati aprile e
ottobre 900, e uno al pittore Dellagatta, datato 1904. In entrambi i
messaggi a Levi, Fattori si scusa di non poter andare a trovarlo a causa di
una adunanza del Collegio Accademico. A della Gatta scrive invece io sono a
studio dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore pomeridiane del 15 (uso
vecchio le 3) fino alle 17 e (uso vecchio 5 ). Tutti e tre i biglietti
sono viaggiati.
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Lotto 266 GEMITO, Vincenzo (1852-1929). Lettera autografa firmata, 3 pagine in 8vo (con busta affrancata e timbrata), datata “6 Novembre 1912, via Tassi 124”, indirizzata al gallerista Armando Perera. Gemito risponde alla richiesta di Perera di mandare nuove opere e si dice non pronto; tuttavia ha da parte due disegni che non è riuscito a vendere a Montecatini, e potrebbe rimandare a Roma “le due opere d’argento” “se avete ricercatori di opere mie di piccola dimensione e con certezza di voler comprare”.
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Lotto 267 JORIS, Pio (1843-1922). Tre lettere autografe firmate, ciascuna su 4 pagine in 8vo, tutte indirizzate ad una “Signorina” (una nota a matita la identifica come la sua allieva Carlotta Ida POPERT, 1848-1923), e scritte da Roma, la prima nel 1882, la seconda nel 1884, la terza nel 1898 (quest’ultima su carta intestata “Cav. Pio Joris | 46 via Flaminia | Roma”). Il pittore scrive in modo colloquiale di argomenti vari. Parla di John Singer SARGENT (1856-1925) al quale ha consigliato di accettare senz’altro l’invito di Daniel Sargent Curtis ad andare a Venezia nonostante il pittore Guido Boggiani lo abbia contemporaneamente invitato a Stresa; racconta inoltre che Sargent “ha regalato il suo quadro esposto a Torino, per scopo di beneficienza” nonostante sia “sempre disperato a quattrini”. Nella medesima lettera, Joris racconta del concorso per il progetto del Vittoriano, per il quale erano stati inizialmente selezionati il tedesco Bruno Schmitz, Manfredo Manfredi e Giuseppe Sacconi: “Tutti e tre si sono portati valorosamente ma la gloria, e l’esecuzione del Monumento è rimasta al Sacconi” la cui opera “è semplicemente un capolavoro”. Joris attribuisce questo risultato al “voto palese e non segreto”. Nella missiva del 1898, scrive di avere iniziato il quadro del “Giovedì Santo” (che porterà a termine nel 1900 ed è considerato dalla critica a lui contemporanea come il suo capolavoro); “avrà una dimensione piuttosto grande, ma non grandissima, il lato maggio è di m. 2.20.” Due lettere recano graziose vignette.
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Lotto 268 MICHETTI, Francesco Paolo (1851-1929, pittore). Lettera autografa firmata
su 4 pagine in 8vo piccolo, datata Francavilla al mare, 16 apr. 1903,
indirizzata ad un Gentilissimo Maestro! che ringrazia per averlo ospitato
nella sua villa solatia e invita a sua volta a Francavilla (forata al
margine sinistro per inserirla in un raccoglitore ad anelli ma senza
perdita di testo, carta un po ingiallita). Si aggiunge: lettera autografa
firmata su una pagina di carta velina, datata 7-vii-1920, ad un Egregio
Signore, con P.S. il ritratto non da pubblicare. BARABINO, Nicolò
(1831-1891, pittore). Due lettere autografe firmate, 4 e 3 pagine in 8vo,
entrambe scritte a Firenze e indirizzate a Carlotta Ida POPERT (1848-1923),
la prima datata dicembre 1881, la seconda marzo 1885. Sono missive di
carattere personale.
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Lotto 269 SARGENT, John Singer (1856-1925). Lettera autografa firmata, 4 pagine in
8vo, su carta intestata 41 Boulevard Berthier, indirizzata a Carlotta Ida
POPERT (1848-1923). Con busta viaggiata. Piccolo bozzetto caricaturale di
Sargent al termine della missiva.
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Lotto 270 BUTTI, Enrico Annibale (1868-1912, scrittore e drammaturgo, soprannominato
lIbsen italiano). Intervento allinchiesta sul rapporto tra arte e critica,
due pagine in 4to fittamente manoscritte, e con firma in calce [ Io non
credo che la critica abbi mai veduto chiaramente nellopera mia. Né avrebbe
potuto chiaramente vedere, poiché critica vera in Italia non esiste. [. Si
aggiungono: 1) una lettera autografa firmata, due pagine in 8vo, datata 16
xi 98, indirizzata ad un Egregio Signore; 2) stralcio della bozza del
romanzo Lautoma (1892), due pagine in 4to, con firma dellautore in alto a
sinistra; 3) stralcio della bozza del romanzo Lincantesimo (1897), due
fogli sciolti manoscritti su tre pagine, entrambi firmati dallautore;
assieme ad essi, 4) una pagina della Ia copia mia de Lincantesimo, anchessa
firmata.
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Lotto 271 FOGAZZARO, Antonio (1842-1911). Lettera autografa firmata, una pagina in
8vo, con busta indirizzata Al Tesoro | Via Indipendenza 14 | Bologna e
recante timbro 12-97. Colui che la Natura e lo studio crearono artista ha
per soli critici sé stesso, qualche buon giudice privato, qualche anima
chegli si sceglie e ama. Tutta laltra critica poco o nulla influisce
sullopera sua [ Se la critica ha veduto chiaro nellopera mia? Nellinsieme
credo di sì e mi permetto di soggiungere che non era poi tanto difficile.
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Lotto 272 GRAF, Arturo (1848-1913, poeta e letterato). Intervento autografo firmato,
scritto su due pagine in 8vo, datato Torino, 25 xi 97, e intitolato
Inchiesta sullarte e la critica. [ Essa non deve pretendere di creare
larte: larte la creano gli artisti e non i critici.[
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Lotto 273 NEERA (pseudonimo di Anna Zuccari Radius, 1846-1918, scrittrice).
Intervento autografo su 3 pagine in 4to, firmato in calce. [ non vi è
critica per quanto sciatta, meschina, sleale, perversa anche, ed anche
cretina, dalla quale un autore non possa con animo sereno imparare qualche
cosa. MAJOCCHI PLATTIS, Maria (detta Jolanda, 1864-1917, scrittrice).
Intervento autografo allinchiesta sul rapporto tra arte e critica su un
foglio sciolto in 8vo scritto al recto, firmato Jolanda. Si aggiunge: brano
manoscritto su 7 simili fogli, intitolato Piccoli motivi poetici La visita
(davanti al gruppo di D. Sarti nei giardini della Montagnola). TUMIATI,
Domenico (1874-1943, drammaturgo). Intervento autografo su un foglio
sciolto, scritto al recto, indirizzato alla Nobile Direzione del Tesoro e
firmato in calce. Per conoscere e giudicare il corso di un fiume conviene,
prima, attendere che abbia raggiunta una foce, poi, collocarsi su alte
montagne. GIORGIERI CONTRI, Cosimo (1870-1943, scrittore). Intervento
manoscritto su carta intestata Città di Torino, Gabinetto del Sindaco,
firmato in calce. [ la critica non ha officio che per il pubblico: deve
rischiarargli lo spettacolo dellarte come quei riflettori di luce elettrica
che proiettano i loro raggi sopra un palcoscenico.
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Lotto 274 PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe (1868-1907). Intervento su due mezzi fogli in
4to, scritti solo al recto, intitolati Risposta allinchiesta del Tesoro
fatta nel suo n 2. Professo una vera deferenza per la critica leale,
sincera, non partigiana: per essa lartista può farsi un concetto abbastanza
esatto di quel che vale lopera sua nella grande produzione artistica
odierna e attingere forza e coscienza per lavorare a seconda richiede il
proprio temperamento ed i bisogni dellArte. Tale critica si studia di
determinare i caratteri che distinguono scuola da scuola, artista da
artista; emette giudizi, eccita, ammonisce; per cui la sua funzione parmi
sia piuttosto utile che dannosa [ Se della produzione artistica nessuno
parlasse, nessuno si studiasse di fissare i criteri pel giudizio ed i modi
desprimerli, succederebbe confusione totale da nemmeno più intenderci: e
siccome la chiarezza delle idee e la coscienza degli scopi a cui mirano le
diverse scuole ed ogni singolo artista sono condizioni indispensabili per
progredire, la critica che le idee chiarisce, gli scopi determina e fa
conoscere, eccitando al miglioramento, non può che essere utile al
progresso dellArte. [ [la critica] ha sempre compreso il fine a cui mirava
lopera mia ed ha saputo determinare molto approssimativamente quanto labbia
avvicinato: rispetto ai mezzi no; pochissime volte, mai forse, essa li ha
completamente penetrati.
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Lotto 275 SARTORIO, Aristide (1860-1932). Bozza autografa firmata dellintervento
dellartista pubblicato il 5 dicembre 1897 Il Tesoro. Testo al recto di 3
fogli sciolti, con varie correzioni. Reca in calce lindicazione di luogo
Weimar, alla cui Accademia Sartorio insegnò dal 1896 al 1898. Critica ed
arte sono la cosa stessa, si svolgono simultaneamente e nessun artista
anche nelle arti figurative può sottrarsi ad un efficace e nudrito
sentimento critico. Oltre questa intuizione critica personale la critica
scritta da profani che si chiamino, ad esempio, Ephreim [sic] Lessing è la
lezione sovrana e può influire sui contemporanei come sui posteri. [ Il
vero grande servigio che i scrittori darte mi possono rendere è quello di
farmi vendere i quadri [.
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Lotto 276 AICARD, Jean (1848-1921, scrittore). Bel poema autografo firmato, su una
pagina in 4to, indirizzato a Raffaello ROMANELLI (1856-1928, scultore),
datato Florence, Juillet 1899, e scritto con una grafia grande e pennino
largo.
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Lotto 277 ALEARDI, Aleardo (1812-1878, poeta e politico). Bella lettera autografa
firmata su carta azzurrina, 3 pagine in 8vo, datata Verona 6 luglio 1877,
indirizzata a una Cortesissima Signora e scritta con grande partecipazione
alle sventure che hanno colpito la destinataria, un tempo tutta letizia e
giovinezza. ANTONA TRAVERSI, Giannino (1860-1939, commediografo). Stralcio
autografo da La mattina dopo, scena 12a, 4 pagine in 4to firmate in calce.
FENZI, Sebastiano (1822-1901, poeta e saggista). Bella poesia autografa
firmata su due pagine sciolte in 8vo, datata Bagni di Casciana, 16 giugno
1886. [ Né sarà mai degli Itali / La libertà compiuta, / Se tutti non
riprendono / La gagliardia perduta. / Onde ugual possa ottengono / Il
braccio ed il pensier. Fenzi si batté affinché linsegnamento delleducazione
fisica nelle scuole divenisse obbligatorio e pubblicò manuali e saggi sulla
ginnastica. LIOY, Paolo (1834-1911, naturalista, patriota e politico).
Lettera autografa firmata, una pagina in 8vo, datata Vicenza 28 gennaio
1900. LOPEZ, Sabatino (1867-1951, drammaturgo e critico italiano). Lungo
scritto autografo su 5 fogli in 4to, firmato in calce, intitolato
Riabilitazione. A Palermo conosco una bella ragazza, una figlia del
peccato: avrà forse ventanni e certi occhi, certi occhi. [ E sorrise col
suo più bel sorriso: certi denti che sembravano mandorle sbucciate allora
allora [ MARTINI, Ferdinando (1841-1928, scrittore e politico, senatore).
Lettera autografa firmata, su carta intestata Camera dei Deputati, 3 pagine
in 16mo piccolo, Roma 22 dicembre 1899. RAPISARDI, Mario (1844-1912, poeta
e Scapigliato). Lettera autografa firmata, 2 pagine in 8vo, datata Catania
22 aprile 86, indirizzata al professor Luigi Perino, scritta in inchiostro
rosso. VILLARI, Pasquale (1827-1917, storico e politico). Lettera autografa
firmata, 3 pagine in 8vo, su carta intestata R. Istituto Superiore, Sezione
di Filologia e Filosofia, Presidenza, datata Firenze, 7 giugno 1898.
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Lotto 278 CAPPONI, Gino (1792-1876, politico e storico, amico di Ugo Foscolo e
Giacomo Leopardi). Lettera autografa firmata, 2 pagine in 4to, con
indirizzo (Salvatore Benedetti, Forlì) e tracce di sigillo cartaceo al
verso dellultimo foglio, datata Firenze 25 febbraio 1814. I contenuti
riguardano questioni economiche.
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Lotto 279 CAPUANA, Luigi (1839-1915, scrittore). Due lettere autografe firmate, 2 e 1
pagina in 8vo, entrambe scritte a Roma, la prima il 9 maggio 1894, la
seconda il 24 novembre 1898 (questultima con busta indirizzata a Giulio De
Frenzi, ovvero Luigi FEDERZONI, 1878-1967, politico). Nella lettera a
Federzoni si scusa di non aver potuto mandare lo scritto promesso alla
gentile signora Iolanda per la Rassegna Moderna. FUCINI, Renato (1843-1921,
poeta e scrittore). Lettera autografa firmata, 3 pagine in 8vo, datata
Dianella 1 Dicembre 99 e indirizzata al politico Giulio De Frenzi (ovvero
Luigi FEDERZONI, 1878-1967, politico). Lettera di scuse, il padre è molto
malato.
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Lotto 280 MUROLO, Ernesto (1876-1939, poeta, drammaturgo, giornalista). Lettera
autografa firmata, una pagina in 8vo, datata 3-VII-1914, su carta con
monogramma EM, indirizzata al negoziante Contratti. CALABRESI, Oreste
(1857-1915, attore). Lettera autografa firmata al recto di 3 fogli in 4to,
su carta intestata Compagnia Dramatica Calabresi Severi, datata Roma
6-6-1907, indirizzata a Contratti. Bella missiva vivace in cui Calabresi
chiede al Contratti di preparare un corredino supplemento per la figlia
Cesarina che si sposa e ha già un corredo ma vorrei farle qualche altra
cosa in più.
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Lotto 281 NEGRI, Ada (1870-1945). Due lettere autografe firmate, 2 pagine in 8vo,
scritte entrambe nel febbraio 1895, e un biglietto datato Vallemosso 21
gennaio 97, firmato Ada Negri in Garlanda (la poetessa sposò lindustriale
Giovanni Garlanda nel 1896). Le mando le poche liriche che Lei così
gentilmente mi ha richieste; La prego di conservarle Lei solo [ Quei versi
sono me: ecco tutto.
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Lotto 282 SERAO, Matilde (1856-1927). Tre lettere autografe firmate, tutte
indirizzate ad Eugenio TORELLI VIOLLIER (1842-1900, ideatore e cofondatore
del Corriere della Sera). La prima, di 3 pagine in 8vo, datata Nazareth, 16
giugno 1893 narra di un lungo estenuante viaggio cascavo dal cavallo per il
sonno e per la stanchezza Che importa! E stato un bel viaggio. La
seconda, di 3 pagine in 8vo, intestata Il Mattino Napoli, datata 13 gennaio
1894. Non andrò mai più mai più mai più in posti caldi: sempre al nord,
sempre sulle montagne e sempre sulle Alpi, magari, o a Milano, come dice
mio marito, quando mi rimprovera il mio snobismo milanese. Ah si, si, io
sono assolutamente snob [ In entrambe le lettere parla della sua opera
Amanti, dedicata al Torelli. La terza lettera, una pagina in 8vo, intestata
il Mattino, è datata Napoli, 20 dicembre 1897. FARINA, Salvatore
(1846-1918, scrittore e giornalista). Lettera autografa firmata, 4 pagine
in 8vo, datata Lugano 8/3/99, indirizzata al soprannominato Eugenio Torelli
Viollier. In essa Farina parla di argomenti personali ma si offre anche per
curare edizioni di Cé Cascabel, Famille sans nom e atre opere di Jules
Verne.
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Lotto 283 GIACOSA, Giuseppe (1847-1906, drammaturgo e librettista). Due lettere
autografe firmate, entrambe scritte da Milano, Piazza Castello 16, la prima
il 5 Marzo 1898 (3 pagine in 8vo), la seconda l8 aprile 1898 (2 pagine in
8vo). In entrambe parla di vari impegni di lavoro (mi si richiama a Parigi
per la ultima prova della Bohè del Puccini che sarà rappresentata il giorno
27).
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Lotto 284 SIVORI, Camillo (1815-1894, violinista allievo di Paganini). Lettera
firmata, una pagina in 8vo, con timbro a secco CS in alto a sinistra,
datata 24 Maddox St, 15 giugno 1843, in inglese, presumibilmente scritta da
un segretario e firmata da Sivori. DENZA, Luigi (1846-1922, illustre
compositore napoletano, autore della musica della celebre canzone Funiculì
funiculà). Lettera autografa firmata su carta azzurrina, 4 pagine in 8vo,
datata Mosca 13/10/79 Hotel de Russie, con busta indirizzata alla cantante
lirica Flora MARIANI DE ANGELIS, del Teatro Politeama di Genova: [ Non
mi sorprendo sentire che la mia romanza Rimembranza abbia piaciuto al Sig.
Giulio: interpretata da Lei, qualunque melodia diventa bella [.
FRANCHETTI, Alberto (1860-1942, compositore). Lettera autografa firmata e
datata, una pagina in 8vo, intestata Grand Hotel de Londres, Naples.
MARTUCCI, Giuseppe (1856-1909, illustre compositore, pianista e direttore
dorchestra). Lettera autografa firmata, una pagina in 8vo, datata S.
Vittore, ottobre 1891, indirizzata al Gentilissimo Sig. Sanguinetti.
Ringrazia per un invito, che si vede costretto a declinare. PANZACCHI,
Enrico (1840-1904, poeta, critico darte e musicale, apprezzato da Carducci
e da Pascoli). Stralcio di discorso manoscritto su 17 mezzi fogli in 4to,
scritti solo al recto, nel quale lautore parla di Wagner e Rossini. Non
firmato né datato.
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Lotto 285 BISTOLFI, Leonardo (1859-1933). Due ritratti fotografici in bianco e nero
dellArtista, il primo 165 x 225 mm, incorniciato e sotto vetro, con dedica
autografa firmata a Ada e Enrico carissimi; il secondo è una riproduzione
fotografica di un disegno, firmata a matita con monogramma LB e con dedica
A Enrico, Leonardo.
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Lotto 286 LUIGI XII (1462-1515) Patente di Lodovico Re di Francia che dopo la
ricupera del stato di Milano fa consiglieri nel senato di quello il Conte
Troilo de Rossi, 1514, 12 ottobre. Originale.
Documento pergamenaceo oblungo (333 x 462 mm), con resti di grande sigillo
in ceralacca. Lo scritto si apre con una intestazione in caratteri più ampi
e con svolazzi Loye par la grace de Dieu Roy de France duc de milan
seigneur de genes e prosegue con 20 righe manoscritte. Troilo I de Rossi,
nobile e condottiero italiano, fu al servizio dei Francesi e nel 1500 seguì
il re Luigi XII di Francia nella conquista del ducato di Milano. In questa
occasione gli furono restituite molte terre e castelli sottratti al padre
da Ludovico il Moro e finite nella mani degli Sforza, e fu creato marchese
di San Secondo. I complicati rapporti politici di Troilo de Rossi sono
dettagliatamente descritti nel testo di Letizia Arcangeli e Marco Gentile
Le Signorie dei Rossi di Parma tra il XIV e XVI secolo, ove si trova
conferma che Troilo fu effettivamente senatore di Milano nel 1516-1517,
sotto Francesco I.