IL CULTO DELL'ARREDO. III FASE. BASI D'ASTA RIBASSATE
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Lotto 204 Ferruccio Ferrazzi (1891 - 1978)
Manoscritto illustrato con la "Genesi del Mosaico della Cripta di Acqui" e altri disegni e stampe
Inchiosto, matite e pastelli su vari tipi di carta
27 x 20 cm
Provenienza: Avv, Carlo Castria, Roma; Eredi Castria, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (pieghe, danni ai margini)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (fioriture, decolorazione)
I fogli provengono dal patrimonio di Carlo Castria (1883-1970), storico legale di Ferruccio Ferrazzi e collezionista appassionato di arte moderna.
Il cuore del lotto è costituito da un manoscritto di Ferrazzi, arricchito di molti schizzi (17), sulla "Genesi del Mosaico della Cripta di Acqui". Si aggiungono almeno altri 25 schizzi, spesso intorno allo stesso soggetto, presentato a diverso grado di finitura.
La scheda è corredata con un ridotto numero di immagini per conservare il carattere inedito del nucleo in favore dell'acquirente in sede d'asta.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 205 Lazzaro Baldi (1624 - 1703), attribuito a
Giuseppe riferisce a Giacobbe la cattiva fama dei fratelli
Olio su tela
93,4 x 135,2 cm
Elementi distintivi: al verso, due fogli fotocopiati con riferimenti a Lazzaro Baldi
Provenienza: Collezione privata, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 85% (rintelo, rintelaiatura)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute di colore, integrazioni diffuse, ridotte abrasioni)
C'è un ragazzo inginocchiato di fronte ad un vecchio che piange. A sinistra un uomo indica che è ora di andare, mentre a destra altri uomini stanno spostando dell'uva e del cibo. Tra il vecchio e il ragazzo c'è una forte intesa emotiva, sottolineata dal gioco degli sguardi e dalla mano del vecchio poggiata sulla spalla del giovane. Gli altri personaggi mostrano sguardi ostili o interrogativi. Nel suo complesso il soggetto si lascia interpretare come Giuseppe che riferisce al padre Giacobbe la cattiva fama che circola intorno ai suoi fratelli (Genesi, 37, 1-2: «Giuseppe, all'età di diciassette anni, pascolava il gregge con i suoi fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e con i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Giuseppe riferì al loro padre la cattiva fama che circolava sul loro conto. 3 Israele amava Giuseppe più di tutti gli altri suoi figli, perché era il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste lunga con le maniche. 4 I suoi fratelli vedevano che il loro padre l'amava più di tutti gli altri fratelli; perciò l'odiavano e non potevano parlargli amichevolmente»).
Soprattutto nelle anatomie e nei panneggi, il dipinto richiama molte soluzioni formali di Lazzaro Baldi, pittore dal ridotto corpus pittorico e raro anche nelle collezioni museali, ma se ne distacca sensibilmente circa la esecuzione dei dettagli, più raffinati nell'opera certa dell'artista.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 206 HERAT. Germania (XX secolo)
Tappeto meccanico in stile persiano
Vello in lana su armatura in lana
278 x 202 cm
Elementi distintivi: etichetta del produttore ”HERAT”
Provenienza: HERAT, Germania; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80% -
Lotto 207 Francia (metà del XIX secolo)
Ninfe, 1834-1845
Matita su carta bruna
28,6 x 21,8 cm
Altre iscrizioni: al verso del foglio, iscrizione moderna a matita illeggibile
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 50% (fissato in due punti al supporto; brunitura della carta ed effetto di riquadratura per forte sovraesposizione luminosa; abrasioni; piegatura)
Stato di conservazione. Superficie: 80% -
Lotto 208 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Ghom
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
301 x 207 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 209 Italia (XX secolo)
Specchiera da terra con cassetti
Legno massello impiallacciato con essenze (bois de rose, noce, mogano) e fregio ebanizzato
200 x 93 x 30 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (mancanze, tra cui la parte sinistra della cuspide)
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 210 Ferruccio Ferrazzi (1891 - 1978)
Raccolta di disegni, di natura per lo più progettuale
matita, inchiostro, tempera e tecnica mista su carta, carta velina e cartoncino
33 x 30 cm (misura media)
Provenienza: Avv, Carlo Castria, Roma; Eredi Castria, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 70% (pieghe, strappi, danni ai margini)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (fioriture, decolorazione)
Selezione di appunti grafici sia di invenzione sia di natura progettuale. I fogli provengono dal patrimonio di Carlo Castria (1883-1970), storico legale di Ferruccio Ferrazzi e collezionista appassionato, soprattutto di arte moderna.
I disegni - studi di figura e di ambiente, oltre 120, tutti inediti - sono inclusi in diverse cartelle, non omogenee, e attraversano la carriera di Ferrazzi.
I disegni su carta velina sono a volte chiudi a libretto con i conseguenti danni.
La scheda è corredata con un ridotto numero di immagini per conservare il carattere inedito del nucleo in favore dell'acquirente in sede d'asta.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 211 Jean-Antoine Houdon (1741 - 1828)
Ritratto di ragazzo
Terracotta
35,7 x 27 x 18 cm 7,95 kg (chilogrammi) (Scultura)
10,2 x 14 x 14 cm 7,95 kg (chilogrammi) (Base)
Firma: « Houdon », sulla spalla
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 85%
Stato di conservazione. Superficie: 85%
Non è nota documentazione inerente a questa scultura, come cortesemente ci comunica Guilhem Scherf, specialista dell'autore e Conservateur en chef presso il Musée du Louvre (comunicazione del 21 ottobre 2021). Precisiamo che il dr. Scherf non si è espresso sulla attribuzione dell'opera.
Ringraziamo il dottor Guilhem Scherf per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lotto 212 Persia centrale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Bakhtiyari
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
305 x 214 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 60%
Stato di conservazione. Superficie: 60%
Disegno del campo a piastrelle, detto anche a giardino, con cipressi e elementi floreali. Insolita la bordura con motivi quadrilobati, alternati a foglie o, forse, ancora cipressi. -
Lotto 214 Persia nord occidentale (I quarto del XX secolo)
Tappeto Heriz
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
315 x 219 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 40%
Insolito tappeto di Heriz a grana piuttosto grossa, con un curioso medaglione centrale di forma tondeggiante, accompagnato da due palmette che fungono da pendenti. -
Lotto 215 Stefano della Bella (1610 - 1664)
Due cavalieri polacchi
Acquaforte su carta
17 x 22 cm (il foglio)
Elementi distintivi: al verso del foglio, le iscrizioni moderne a matita "I ii 8 20" e "2"
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 60% (residui di colla, fioriture, macchie)
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Si tratta probabilmente di una stampa d'epoca successiva, realizzata a partire da una prova per la serie degli "Undici cavalieri in tavole da tondo" del 1650. -
Lotto 216 Ferruccio Ferrazzi (1891 - 1978)
Importante raccolta di documenti, corrispondenza e foto
Inchiostro su carta
37 x 27 x 26 cm (misura complessiva)
Firma: più firme
Provenienza: Avv, Carlo Castria, Roma; Eredi Castria, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90% (pieghe, danni ai margini)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (fioriture, decolorazione)
Tre faldoni di documenti, provenienti dall'archivio di Carlo Castria (1883-1970), amico e storico legale di Ferruccio Ferrazzi, nonché collezionista appassionato di arte moderna.
I materiali si possono distinguere in tre principali gruppi: i materiali librari, la corrispondenza tra Ferrazzi e Castria e le immagini delle opere di Ferrazzi.
I materiali librari, di particolare utilità per lo studio di Ferrazzi, includono articoli dell'artista e a lui dedicati apparsi su periodici, nonché i cataloghi di alcune sue opere e mostre storiche. A titolo di esempio, citiamo: "Meridiano Roma"; "La Rocca"; "Capitolium", "Ecclesia"; il mitico numero di "Dedalo", del novembre 1926, con il fondamentale contenuto di Wart Arslan sull'artista; il volumetto "Adamo-Eva" con le poesie di Girolamo Comi e i disegni di Ferrazzi; l'allocuzione pronunciata da Ferrazzi alla Accademia d'Italia in memoria di Giulio Aristide Sartorio il 1 marzo 1935; il volumetto sulle "Storie di S. Benedetto"; il catalogo dei "Mosaici dell'Apocalisse" di Ferrazzi al Mausoleo di Acqui; il contributo di Giuseppe Collecchi su "Il Mosaico", estratto dalla "Strenna dei Romanisti" del 1942; il catalogo della "Mostra del pittore Ferruccio Ferrazzi" presso la Confederazione Fascista Professionisti e Artisti; il volume n. 14 della serie della "Arte Moderna Italiana", dedicato da Ulrico Hoepli a Ferrazzi nel 1929, e la monografia sull'artista apparsa per i tipi dello stesso editore nel 1950; la raccolta "L'Angelo e l'uomo. Dramma sacro in un atto e quattro tempi" di Ferrazzi e molti altri, a volte con dedica di Ferrazzi a Castria.
Tra i manoscritti, che coprono un periodo tra gli anni Dieci e gli anni Sessanta, decine di lettere e appunti di Ferrazzi, o a proposito di Ferrazzi, a Castria, che riguardano sia elementi inventivi e poetici e stati d'animo, che l'artista amava condividere con il suo legale, sia documenti relativi alle commesse di lavoro, tra i quale le grandi commesse per l'E42 (Esposizione Universale 1942) a Roma e per la famiglia Ottolenghi Wedekind ad Acqui Terme. Questa documentazione consente di entrare, con profondità eccezionale, nella vita e nel modus operandi dell'artista, con un dettaglio molto maggiore rispetto a quanto finora noto agli studi. Tra i documenti, sia manoscritte sia a stampa, compaiono anche alcune poesie dell'artista.
Infine, una notevole selezione di fotografie originali, per lo più realizzate per lo stesso Ferrazzi, a volte appuntate al verso con date, di molte opere, strumento indispensabile per comprendere a fondo la cronologia del pittore.
Il nucleo si presenta, nel suo complesso, come uno strumento indispensabile per gli studiosi e i collezionisti dell'artista.
La scheda è corredata con un ridotto numero di immagini per conservare il carattere inedito del nucleo in favore dell'acquirente in sede d'asta.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 217 Neoclassicismo (1785 - 1815)
Ritratto di Vittorio Alfieri
Marmo
56 x 31,3 x 37,5 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 85% (danni minori da urto)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (abrasioni, depositi da polveri e contatto con materiali colorati)
Il busto di Vittorio Alfieri (1749-1803) in asta non risponde ad un modello noto, anche se per modalità esecutive e mancanza di firma fa pensare ad una replica di bottega di un modello illustre. Canova lega il suo nome ad Alfieri: tra il 1804 e il 1810 ne realizza la tomba monumentale, a Santa Croce, presentando lo scrittore di profilo. Tuttavia, la soluzione dell'appoggio (nella parte posteriore) del busto in asta, come si dice, all'eroica non è tipico di Canova, ed anzi gli è un po' successiva partecipando del nuovo clima romantico, come suggerisce Alfonso Panzetta (comunicazione del 23 novembre 2020). L'autore è considerato di difficile identificazione anche da Ferdinando Mazzocca e Giuseppe Pavanello, che pur segnalano l'importanza del soggetto. Secondo il prof. Mazzocca lo stato conservativo suggerisce che la scultura sia stata conservata all'aperto.
Ringraziamo i professori Mazzocca, Panzetta e Pavanello per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lotto 218 Persia occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bijar in stile Senneh
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
300 x 201 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Motivo del campo a ghirlande circolari contenenti rose stilizzate, disegno comune sia ai tappeti di Bijar sia a quelli di Senneh. -
Lotto 219 Francia (II metà del XIX secolo)
Caricatura maschile (Friedrich Nietzsche ?), 1870 ca.
Matita su carta
24,8 x 13 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 60% (ondulazione della carta, fissata agli angoli al supporto)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (danni da sovraesposizione alla luce; fioriture e macchie)
Il foglio era catalogato nella raccolta di provenienza come caricatura di Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844–1900) -
Lotto 220 Europa (Belgio?) (I metà del XX secolo)
Tappeto meccanico a disegno Heriz
Vello in lana su fondo in cotone
308 x 192 cm
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 20%
Stato di conservazione. Superficie: 25% -
Lotto 221 Italia (Ultimo quarto del XIX secolo)
Mobile vetrina in stile barocco.
Legno dorato; vetro
225 x 100 x 35 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 65% (graffi sulla parte inferiore interna; una delle quattro gambe difetta della base; alcuni danni da urto e carenze; danni al tessuto, tarli)
Stato di conservazione. Superficie: 70%
L'interno, imbottito, contiente cinque ripiani che riprendono le decorazioni dei supporti esterni.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 222 Luigi Bienaimé (1795 - 1878), bottega di
Ave Maria
Marmo
64 x 42 x 33 cm
Elementi distintivi: inciso sulla base «Ave Maria»
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 85% (danni e carenze minori da urto)
Stato di conservazione. Superficie: 90%
L'opera, proveniente da una collezione romana, soprattutto per la definizione del volto della Madonna appare assai vicina ai modi di Luigi Bienaimé, e potrebbe essere stata realizzata dalla sua bottega, a partire da una sua invenzione e forse con il suo intervento. La piena attribuzione al maestro appare difficile in ragione della qualità del panneggio, lontano dalla leggerezza di opere analoghe quali la donna a lutto nella tomba Bonaparte nella collegiata di San Giovanni e Sant'Andrea a Canino e la "Madonna come Signora del Dolore", già presso Brun Fine Art, Milano-Londra. Come suggerisce Afonso Panzetta, confermando la attribuzione all'ambito di Bienaimé, la scultura era forse completata da una aureola in bronzo, poiché ancora si vede il foro per fissarla dietro la testa (comunicazione del 23 novembre 2020).
Ringraziamo il prof. Panzetta per il supporto dato alla catalogazione dell'opera. -
Lotto 224 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz fine
Vello in lana e seta su armatura in cotone, con nodo simmetrico
267 x 119 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Medaglione centrale di forma stellare, sopra un fondo di un raro color salmone, circondato da una bordura in bianco e nero con palmette e foglie intrecciate. -
Lotto 226 Persia centrale (II metà del XX secolo)
Tappeto Isfahan finissimo
Vello in lana e seta su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
244 x 195 cm
Firma: firmato tre volte alla base
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80% (qualche mancanza) -
Lotto 227 Francia (XVIII secolo)
San Ferreolo di Vienne
Rame inciso
24,5 x 18,5 cm
Firma: al recto, in basso a sinistra, firma dell'artista illeggibile
Altre iscrizioni: in basso, "S. Ferreol" in lastra
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 60% (frattura nella parte sinistra della lastra)
Stato di conservazione. Superficie: 85%
La lastra celebra Ferreolo di Vienne, cristiano arruolato nell'esercito romano e tribuno militare a Vienne. Per aver cercato di proteggere il suo amico e subordinato militare cristiano Giuliano di Brioude, fu imprigionato. Riuscito a evadere, attraversò il Rodano a nuoto, ma giunto sulla riva della Gier, fu nuovamente arrestato e venne martirizzato nel 303. Gli sono dedicate, tra le altre, chiese in Marsiglia, Lodi, Viens, ed inoltre un isolotto nell'arcipelago delle isole di Lerino e due romitaggi, a Céret (Pirenei Orientali) e Lorgues (dipartimento di Varo).
La incisione, destinata alla devozione popolare, reca una firma non leggibile e sembra risalire, per stile, al XVIII secolo. -
Lotto 228 Scuola italiana (XVII secolo)
Cristo
Alabastro
26,5 x 21,5 x 13 cm 3,70 kg (chilogrammi) (scultura)
9,5 x 12 x 12 cm 3,7 kg (chilogrammi) (basamento)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 85% (leggere sbeccature)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (graffi, depositi) -
Lotto 229 Pietro Gabrini (1856 - 1926)
In barca, 1913
Acquarello su cartoncino
101,5 x 65,3 cm
Firma: "P. Gabrini"
Data: "Roma 1915"
Provenienza: Collezione privata, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 85% (fioriture e ritocchi)
La vita e la carriera di Pietro Gabrini sono strettamente connesse a Roma. Vi nasce, nel 1856; vi si forma, come allievo del napoletano Domenico Morelli all'Accademia di Belle Arti. Nella capitale raggiunge il successo, punteggiato, nel 1883, dalla medaglia d'argento vinta all'Esposizione di Belle Arti, dall'ingresso al Circolo Artistico di Roma e all'Accademia di San Luca.
Romani sono anche i suoi soggetti, come la bellissima scena di popolani in barca, dietro al quale si delinea un paesaggio, forse di lago. L'uso della luce, che costruisce e rende vive le forme, è uno dei tratti distintivi di Gabrini, apprezzabile anche in questo disegno in dimensione di dipinto.
Il lavoro di Gabrini è conservato in diverse collezioni pubbliche, tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e il Museo Civico di Castelnuovo Berardenga. Nel 2020 si è tenuta una retrospettiva del suo lavoro a Palazzo Braschi a Roma.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 230 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Passatoia Tabriz 60 raj
Vello in lana e seta su armatura in cotone
338 x 74 cm
Firma: firma illegibile in seta tono su tono con bandiera iraniana
Elementi distintivi: due etichette anonime con riferimenti di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 70% (sbiaditure, depositi)