Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

martedì 13 maggio 2025 ore 10:00 (UTC +01:00)
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Lotti dal 265 al 288 di 307
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  • Leon Brard (Francia 1830 - 1902)  - Venezia, verso la Giudecca
    Lotto 266

    Leon Brard (Francia 1830 - 1902) - Venezia, verso la Giudecca

    cm 60 x 81
    olio su tela
    firmato in basso a destra: Brard

  • Fernand Marie Eugene Le Gout-Gerard (Francia 1856 - 1924)  - Porto della Normandia
    Lotto 267

    Fernand Marie Eugene Le Gout-Gerard (Francia 1856 - 1924) - Porto della Normandia

    cm 58 x 66
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: Le Gout Gerard

  • Johann Hendrick Van Mastenbroeck (Rotterdam 1875 - 1945)  - Porto di Rotterdam, 1906
    Lotto 268

    Johann Hendrick Van Mastenbroeck (Rotterdam 1875 - 1945) - Porto di Rotterdam, 1906

    cm 41 x 61
    olio su tela
    firmato e datato in basso a sinistra: J. H. k Mastenbroeck 1906

  • Adolfo Tommasi (Livorno 1851 - Firenze 1933)  - Collina pistoiese
    Lotto 269

    Adolfo Tommasi (Livorno 1851 - Firenze 1933) - Collina pistoiese

    cm 47 x 33,5
    olio su cartone
    firmato e datato in basso a destra: Adolfo Tommasi (...)

  • Giovanni Costetti (Reggio Emilia 1874 - Settignano 1949)  - Profilo maschile, 1925
    Lotto 270

    Giovanni Costetti (Reggio Emilia 1874 - Settignano 1949) - Profilo maschile, 1925

    cm 45 x 36
    olio su cartone telato
    firmato e datato in basso a sinistra: G. COSTETTi / XXV

  • Adolfo Belimbau (Il Cairo 1845 - Firenze 1938)  - Autunno
    Lotto 271

    Adolfo Belimbau (Il Cairo 1845 - Firenze 1938) - Autunno

    cm 153 x 63,5
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: ABelimbau
    in cornice d'epoca

  • Adolfo Belimbau (Il Cairo 1845 - Firenze 1938)  - Estate
    Lotto 272

    Adolfo Belimbau (Il Cairo 1845 - Firenze 1938) - Estate

    cm 153 x 63,5
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: ABelimbau
    in cornice d'epoca

  • Luigi Gioli (S. Frediano a Settimo 1854 - Firenze 1947)  - Firenze, Ponte alla carraia
    Lotto 273

    Luigi Gioli (S. Frediano a Settimo 1854 - Firenze 1947) - Firenze, Ponte alla carraia

    cm 79 x 137,5
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: LGioli
    al retro, sul telaio, etichetta della Bottega d'Arte di Livorno

    ESPOSIZIONI
    Venezia, Esposizione Nazionale Artistica, 1887;
    Firenze, Società d'Incoraggiamento delle Belle Arti, 1887;
    Bologna, Grande esposizione emiliana, 1887/88;
    Milano, Esposizione Triennale di Belle Arti, 1891, n. 238


    BIBLIOGRAFIA
    Kunstchronik, Wochenschrift fur Kunst und Kunstgewerbe, 1887/88, 2 februar, n. 17, p. 267;
    A. De Gubernatis, Dizionario degli Artisti Italiani Viventi. Pittori, scultori e architetti, Firenze, 1889, p. 231;
    A. De Gubernatis, Piccolo Dizionario dei Contemporanei Italiani, Roma, 1895, p. 458;
    G. Biagi, Chi è? Annuario biografico italiano, Firenze, 1908, p. 143;
    E. Matucci, I macchiaioli di Renato Fucini, Firenze, 1985, p. 94;
    A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, 1962, ad vocem


  • Antonio Mancini (Roma 1852 - 1930)  - Ritratto del barone Giorgio Sonnino
    Lotto 274

    Antonio Mancini (Roma 1852 - 1930) - Ritratto del barone Giorgio Sonnino

    cm 100 x 75
    olio su tela



    BIBLIOGRAFIA
    C. Virno, Antonio Mancini - Catalogo ragionato dell’opera. I La pittura a olio su tela tavola, carta e specchio, Roma 2019, p. 317 n. 520.


    L’opera è archiviata presso l’Archivio Antonio Mancini con il codice 95(8)1229AV.



    L’opera è il ritratto, fino ad oggi disperso, del barone Giorgio Sonnino (1844 - 1921), senatore del regno dal 1886 al 1921. Quest’ultimo, pittore dilettante, apprezzava particolarmente le opere di Mancini ed era suo discepolo e collezionista. L’amicizia tra i due è documentata dal 1883 anno in cui Mancini si trasferisce da Napoli a Roma. Nella capitale il barone lo introduce nel salotto del cognato barone De Renzis dove conosce anche Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao.
    Il ritratto fu realizzato a Londra nel corso del primo soggiorno inglese di Mancini, tra il 1901 e il 1902, quando anche Sonnino era presente nella capitale britannica. É citato nello stralcio di una lettera scritta dal pittore a quest’ultimo, conservata presso l’Archivio Mancini: «Gentilissimo Sig. Barone / ricevo la sua gent. lettera e la ringrazio che lei ha voluto esporre alla sua Gall. la tela del ritratto che a lei feci in Londra...» (s.d. ma ante 1904).
    Sul perimetro del dipinto recentemente restaurato, sono visibili i fori di attacco della griglia di fili utilizzata dall’artista per riprodurre più fedelmente il vero.
    L’opera, pubblicata come non reperita sul catalogo ragionato della pittura di Mancini, sarà inserita con l’immagine nei prossimi aggiornamenti.

    Cinzia Virno, Aprile 2025

  • Odoardo Toscani (Roma 1859 - Smirna 1914)  - Tunisi
    Lotto 275

    Odoardo Toscani (Roma 1859 - Smirna 1914) - Tunisi

    cm 38 x 61
    olio su tela
    firmato e locato in basso a destra: OToscani / Tunisi

  • Nazzareno Cipriani (Roma 1843 - 1925)  - La lettera dell'ambasciatore
    Lotto 276

    Nazzareno Cipriani (Roma 1843 - 1925) - La lettera dell'ambasciatore

    cm 36,5 x 51,5
    olio su tela
    traccia di firma sul tappeto in basso a sinistra: N. Cipriani

  • Corinna Modigliani (Roma 1871 - 1959)  - Primavera elegante
    Lotto 277

    Corinna Modigliani (Roma 1871 - 1959) - Primavera elegante

    cm 25 x 45
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: C Modigliani


    Corinna Modigliani, nata in una famiglia della buona borghesia ebraica romana, sviluppò un fermo interesse verso la pittura che coltivò nonostante il parere contrario dei genitori. Allieva del pittore Pietro Vanni, partecipò continuativamente alle esposizioni della Società Amatori e Cultori di Belle Arti, mentre dal 1909 divenne membro dell'Associazione degli Acquarellisti. Nella sua produzione spiccano particolarmente scene con bambini e ritratti, sia su commissione che di amici e familiari, nei quali alla sua delicata sensibilità si unisce una pittura vibrante.
    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964)  - Il veliero, 1934
    Lotto 278

    Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964) - Il veliero, 1934

    cm 50 x 70
    olio su cartone telato
    firmato e datato in basso a sinistra: Rud. Claudus 34 XIII

    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964)  - Battaglia tra velieri, 1962
    Lotto 279

    Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964) - Battaglia tra velieri, 1962

    cm 75,5 x 110,5
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: Rod. Claudus 62-


    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964)  - Incrociatori al largo, 1960
    Lotto 280

    Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964) - Incrociatori al largo, 1960

    cm 85,5 x 155
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: Rod. Claudus 1960-

    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964)  - Veliero in alto mare, 1960
    Lotto 281

    Rudolf Claudus (Oldenburg 1893 - Roma 1964) - Veliero in alto mare, 1960

    cm 135,5 x 255,5
    olio su tela
    firmato e datato in basso a sinistra: Rod. Claudus 60

    Questo lotto è soggetto a diritto di seguito

  • Ettore Forti (Roma 1850 - 1940)  - Vita a Pompei
    Lotto 282

    Ettore Forti (Roma 1850 - 1940) - Vita a Pompei

    cm 83 x 58
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: Forti

  • Alessandro Battaglia (Roma 1870 - 1940)  - Terra feconda, 1912
    Lotto 283

    Alessandro Battaglia (Roma 1870 - 1940) - Terra feconda, 1912

    cm 142 x 102 (il pannello centrale); cm 133 x 74 (i pannelli laterali)
    olio su tela
    firmato e datato nel pannello centrale, in basso a sinistra: A Battaglia / Roma MCMXII e siglato in basso a sinistra nel pannello laterale di sinistra e in basso a destra in quello di destra: AB
    al retro, cartellini a stampa della X Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia del 1912 con numero di riferimento (604) e cartellino del pittore con manoscritte indicazioni per l'allestimento del trittico

    ESPOSIZIONI
    1912, X Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia.


    BIBLIOGRAFIA
    X Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, catalogo della mostra, Venezia 1912, p. 57, n. 3.



    Il trittico Terra feconda, eseguito nel 1912 come indicato nell’iscrizione autografa posta in basso a sinistra nel pannello centrale, è a tutti gli effetti uno dei capolavori di Alessandro Battaglia. Esso costituisce un punto di arrivo nella carriera del pittore romano, in quel momento all’apice di un successo culminato nel 1913 con la prestigiosa nomina ad accademico di merito residente per l’Accademia di San Luca, insieme ad artisti di fama internazionale quali Antonio Mancini, Camillo Innocenti e il Deutsch-Römer Otto Greiner.
    Il 1912 è un anno particolarmente importante per il panorama storico-artistico romano: i dissapori sorti verso la fine del primo decennio del Novecento con la Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti, che organizzava un’esposizione annuale nella Capitale dal 1829, avevano portato un gruppo di artisti accomunati da una visione dell’arte fortemente esterofila a volersi associare per esporre autonomamente in grandi mostre internazionali. Nacque così, nel gennaio del 1912, la “Secessione” romana, alla cui prima esposizione Battaglia partecipò con un ritratto (Lisetta) ed un paesaggio (Fienile di Poggetello). Scorrendo la lunga lista di nomi di pittori, scultori e incisori chiamati a partecipare alle mostre della Secessione, emerge da un lato la volontà di mantenere un saldo legame con la tradizione ottocentesca, dall’altro la propensione ad una misurata modernità, espressa perlopiù nell’adozione del divisionismo. Proprio a questo clima culturale si lega la realizzazione di Terra feconda, in cui l’artista accenna la tecnica divisionista e impiega una scansione dell’immagine (e una cornice) in linea con il gusto secessionista internazionale, pur nella rappresentazione di una scena di sapore ottocentesco: a queste tendenze aderisce un folto gruppo di artisti romani della generazione di Battaglia, tra i quali va ricordato in particolare, per affinità stilistica e iconografica, il pittore Umberto Coromaldi in dipinti come Verso il paese (1911, Roma, Galleria d’Arte Moderna).
    Terra feconda fu presentato alla decima Biennale di Venezia (1912), come attestano i cartellini ancora visibili sul retro della tela, dove è posto pure un curioso biglietto in cui l’artista, oltre a fornire indicazioni utili all’assemblaggio dei pannelli, si raccomanda di «fare massima attenzione nel montare il trittico». Un’altra iscrizione, posta sul telaio del pannello sinistro, indica a quale località si riferiscono gli scorci rappresentati: «Anticoli Corrado (prov. di Roma)». Quando nel primo Ottocento gli intellettuali di tutta Europa, durante il Grand Tour, cominciarono ad esplorare i dintorni di Roma alla ricerca di scorci pittoreschi e nuove fonti d’ispirazione, il borgo di Anticoli Corrado fu una delle scoperte più interessanti, in particolare per i pittori. Oltre al paesaggio e alle caratteristiche architetture, essi subirono il fascino degli abitanti, tanto per la bellezza e la disinvoltura nel posare, quanto per la loro proverbiale ospitalità. Fu così che, soprattutto a partire dalla fine del diciannovesimo secolo, un numero sempre maggiore di artisti vi soggiornò, affittando per periodi più o meno lunghi studi in cui poter lavorare lontani dal caos della città. La fama del borgo, i cui modelli posarono per alcuni dei più importanti monumenti della Capitale nel primo Novecento, incuriosì numerosi artisti di grande levatura, tra cui, solo per citarne alcuni, Arturo Martini (residente ad Anticoli Corrado dal 1924 al 1927), Pablo Picasso e Marcel Duchamp, il quale vi si recò per la prima volta nel 1925, per poi tornare accompagnato da Gianfranco Barruchello nel 1965. Il rapporto di molte di queste personalità con Anticoli Corrado è oggi documentato nelle collezioni del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, istituito nel 1935.
    Alessandro Battaglia fu uno dei più assidui frequentatori del borgo, anche per via di legami famigliari: suo zio, il pittore Augusto Bompiani (il quale lo aveva avviato alla pittura insieme alla madre Clelia Bompiani Battaglia, anche lei pittrice), aveva infatti sposato l’anticolana Anna Piacentini. Sono dunque frequenti gli scorci di Anticoli Corrado nei dipinti di Battaglia: quelli dei pannelli laterali di Terra feconda, in particolare, rappresentano la cosiddetta “piana dei colli”, coltivata a grano e ad ulivo ma anche area di pascolo, dalla quale si innalzano caratteristiche formazioni rocciose immortalate in numerosi quadri di artisti attivi tra Otto e Novecento.
    La maestosa figura al centro, per la quale posò la modella anticolana Camilla Curti, si erge a personificazione della fecondità, in aperto dialogo con il paesaggio brulicante di vita dei pannelli laterali. Il bambino nel suo braccio sinistro porta al collo una collana di corallo, secondo un’iconografia cara alla tradizione rinascimentale nella rappresentazione della Vergine con Bambino: si tratta di un simbolo legato alla valenza protettiva del monile che, secondo antiche credenze, allontanerebbe malattie e pericoli dalla gravidanza, estendendo il suo potere al neonato.
    La donna indossa l’abito tradizionale e porta in testa la cosiddetta “cinciarella”: si tratta di un canovaccio arrotolato con la funzione di ammortizzare il peso delle conche piene d'acqua, delle cosiddette “scife” (vassoi di legno utilizzati per trasportare il pane), dei canestri carichi di prodotti della campagna o il pranzo – tradizionalmente composto da “cazzaregli”, la pasta locale, un pezzo di formaggio e un fiasco di vino – per gli uomini che lavoravano nella piana dei colli.
    Partendo quindi da una scena di vita quotidiana, l’artista, particolarmente ispirato e con grande afflato lirico, realizza un’opera di forte valenza simbolica, in cui la fecondità è associata alla figura fiera e monumentale di una madre di campagna colta in un momento di intima tenerezza. Battaglia aveva già affrontato questo tema, facendo tra l’altro posare la stessa modella anticolana, nel quadro Le sorgenti presentato alla grande Esposizione Internazionale di Belle Arti di Roma nel 1911 (Fig. 1), in cui la donna, ancora una volta, diviene simbolo di una sorgente di vita che si rinnova di madre in figlio.



    Manuel Carrera, Aprile 2016

  • Antonio Reyna Manescau (Coin 1859 - Roma 1937)  - Venezia
    Lotto 284

    Antonio Reyna Manescau (Coin 1859 - Roma 1937) - Venezia

    cm 29,5 x 50,3
    olio su cartone
    firmato e locato in basso a destra: A. Reyna / Venezia

  • Antonio Reyna Manescau (Coin 1859 - Roma 1937)  - Venezia, la Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia
    Lotto 285

    Antonio Reyna Manescau (Coin 1859 - Roma 1937) - Venezia, la Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia

    cm 29,7 x 50
    olio su cartone
    firmato e locato in basso a destra: Reyna / Venezia

  • Antonio Reyna Manescau (Coin 1859 - Roma 1937)  - Pranzo sotto la pergola
    Lotto 286

    Antonio Reyna Manescau (Coin 1859 - Roma 1937) - Pranzo sotto la pergola

    cm 23,5 x 33,5
    olio su tavola
    firmato in basso a sinistra: A. Reyna

  • Ettore Cercone (Messina 1850 - Sorrento 1896)  - Donna in abito rosso
    Lotto 287

    Ettore Cercone (Messina 1850 - Sorrento 1896) - Donna in abito rosso

    cm 31 x 19
    olio su tavola
    dedicato e firmato in alto a destra: A G. Rubino / E. Cercone

  • Alceste Campriani (Terni 1848 - Lucca 1933)  - Asinello
    Lotto 288

    Alceste Campriani (Terni 1848 - Lucca 1933) - Asinello

    cm 36 x 17
    olio su tavola
    firmato in basso a sinistra: A. Campriani
    al retro, sulla tavola, timbro a secco della Galleria Giosi di Napoli

  • Attilio Pratella (Lugo 1856 - Napoli 1949)  - Marina con pescatori
    Lotto 289

    Attilio Pratella (Lugo 1856 - Napoli 1949) - Marina con pescatori

    cm 50 x 60
    olio su tela
    firmato in basso a sinistra: A. Pratella
    al retro, sul telaio, vecchia etichetta

Lotti dal 265 al 288 di 307
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Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo

Un'asta dalla forte fisionomia internazionale, è quella che propone il Dipartimento di Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo il 13 Maggio.


Molti artisti gli inglesi e i francesi: da Patrick Nasmyth, pioniere del paesaggismo scozzese, a George Lance, maestro della natura morta, da Jalabert a Ziem, passando alla cruenta scena sul campo di battaglia russo di Joseph Fernand Boissard de Boisdenier, sino a giungere a due giganti dell'arte del secolo: Eugène Delacroix e Gustave Courbet.


Nell'ambito delle scoperte, si segnalano una tela pirotecnica di Mario Cavaglieri e un ritratto di Antonio Mancini; nientemeno che il barone Giorgio Sonnino, fratello dell'allora presidente del consiglio Sidney Sonnino.

Uno dei top lot è di certo il Ponte alla carraia di Luigi Gioli, con una bibliografia e un curriculum espositivo di prim'ordine, dove Firenze è raccontata come una Parigi moderna e dove lo sforzo dei cavalli è descritto con più attenzione delle numerose comparse rese con una modernità inedita per l'epoca.


Per maggiori informazioni e appuntamenti:

artefigurativa@finarte.it

02 3363801

Sessioni

  • 13 maggio 2025 ore 10:00 Dipinti, Sculture e Grafiche (1 - 196)
  • 13 maggio 2025 ore 15:00 Importanti Dipinti e Sculture (197 - 308)

Esposizione

Dal 9 al 12 maggio

dalle ore 10:00 alle 19:00


Milano / Via dei Bossi, 2


Per maggiori informazioni e appuntamenti:

artefigurativa@finarte.it

02 3363801

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