Asta 335 - MASSONICA - Medaglie, Distintivi e Gioielli di Loggia dai primi dell'800 al tardo ‘900

Medaglia "Hiram", A Ricordo Dei Dieci Lustri Di Appartenenza Il Fr. Omero Piccione Dona 1944 - 1994 (35 mm)
Lo scultore Omero Piccioni è stato il principale incisore di medaglie e gioielli massonici.

Ciondolo Portaritratti In Oro "G", Con Brillantino (28,3 mm)
Peso: 7,55 g.

Ciondolo In Oro "G" Con Squadra E Compasso su Agata (14,7 x 23,2 mm)
Peso: 1,56 g.    Ciondolo simbolico.

Medaglia R. L. "Unione" - Or. Di Firenze, AU E Smalti (42 x 56 mm)
Trattasi di un gioiello di loggia, segno distintivo di appartenenza ai lavori.    Peso: 38,54 g.

Sigillo Con Figure (22 x 24 mm)
Figure: Piramide, Bandiera, Leggio Con Squadra, Compasso, Riga, Pergamena. Presenti Anche Due Lettere, Forse "I" E "D".

Sigillo Con Figure (17 x 19 mm)
Figure: Triangolo Con Occhio A Raggi, Calice Con Ostia (?), Spighe Di Grano E Uva. Presenti Le Lettere "M" E "I".

Medaglia In Metallo Dorato "Squadra E Compasso"

Medaglia Massoneria Italiana, Al Gran Maestro Giuseppe Garibaldi Pel Centenario Di Sua Nascita (55 mm)
Peso: 49,72 g.   Materiale: zinco argentato.    Dritto: GIUSEPPE GARIBALDI nel giro; nel campo busto a sinistra con berretto a fiocco e scialle; sotto L.GIORGI F. [LUIGI GIORGI FECIT].    Rovescio: *AL CAMPIONE INVITTO DEL POPOLO* MORTO A CAPRERA II GIUGNO MDCCCLXXXII nel giro, entro corona; nel campo, in corona di alloro a sinistra e di quercia a destra legate da un nastro svolazzante e racchiudente verticalmente un fascio romano sormontato da stella raggiante a cinque punte [Il fascio romano non è solo simbolo di unione, ma anche di giustizia].    Medaglia di incerta individuazione mancando ogni riferimento o simbologia prettamente massonica. Essa, però, era presente al numero di catalogo 188 nella mostra documentaria “La Massoneria in Italia” curata da Agostino Lattanzi nel primo bimestre 1978 presso il Museo di Roma – Palazzo Braschi. Opvs: L.Giorgi Incisoria: Regia Zecca (Roma).

Medaglia "Giuseppe Mazzoni", Cittadino Esule Uomo Di Stato Di Austere Civili Virtù Grande Maestro, XVII Anni Dalla Morte, X Maggio MDCCCXCVII, AE (55 mm)
Peso: 77,61 g.    
Medaglia in bronzo coniata nel 1897 in occasione dell’inaugurazione del monumento eretto a Prato in onore di Giuseppe Mazzoni Triumviro della Toscana e Gran Maestro della Massoneria italiana per circa dieci anni.
Dritto: nel giro a sinistra GIUSEPPE e a destra MAZZONI nel campo mezzo busto di profilo a sinistra; sotto al bavero l’iscrizione A. FARNESI.
Rovescio: nel giro riproduzione del collare da Gran Maestro con in basso, al centro, il pendente del collare formato da squadra e compasso incrociati sormontati da una corona ed incorniciati da serto d’alloro, al centro di squadra e compasso due mani che si stringono; nel campo su sei righe la dicitura CITTADINO| ESULE UOMO DI STATO| DI AUSTERE CIVILI VIRTU’| GRANDE MAESTRO| XVII ANNI DALLA MORTE| X MAGGIO MDCCCXCVII.

Medaglia Congresso Mass. Internazionale Roma 1911 (45,2 mm)
Dritto: nel giro CONGRESSO MASSINTERNAZIONALE ROMA 1911; al centro figura di donna drappeggiata (La Massoneria) assisa sul globo con testa su triangolo reggente libro sacro e ramo d’acacia.    Rovescio: nel giro GRANDE ORIENTE D’ITALIA, al centro su rami di alloro triangolo intrecciato ad uroburo (serpente che si morde la gola) con inscritte su due righe le date MDCCCLXI MDCCCCXI.

Medaglia G. Ricciardi Contro Concilio Vaticano I°, AE (44 mm)
Peso: 33,60 g.   Al dritto: "POST TENEBRAS LUX" - L'occhio divino irraggia il Vesuvio e Castel Sant'Angelo. Sul bordo G. GIANI TORINO. In esergo: su tre righe C. RICCIARDI PROMOSSE| NAPOLI 8 DIC.| 1869.

Al rovescio: su undici righe A ROMA| PIO IX COI VESCOVI| A SANCIRE IL SILLABO| L'INFALLIBILITA' DEL PAPA| IL POTERE TEMPORALE| A NAPOLI| I LIBERI PENSATORI| CONTRO IL FANATISMO| L'INTOLLERANZA| L'INQUISIZIONE| CONVENIVANO.
Anno 1869 - Commemorativa dell'anti-concilio dell'8 dicembre 1869 contro il potere temporale della Chiesa Opus: Giuseppe Giani - Bart. XXIV n. 44. Coniata a Torino.
Storia e curiosità: la coniazione fu curata dal massone conte Giuseppe Ricciardi, in occasione del Concilio Anti-Ecumenico che lo stesso organizzò a Napoli nel teatro di San Ferdinando, in coincidenza dell'apertura del Concilio Vaticano I° a Roma.

Medaglia R. L. "Napoleone", AE (25,6 mm)
Questa medaglia fu emessa nel 1807 a Livorno dalla Loggia “Scozzese Napoleone” probabilmente quale gettone lasciapassare per essere ammessi ai lavori. La data è certa in quanto è riportata sul verso della medaglia stessa con l’indicazione dell’anno secondo il calendario massonico 5807 che equivale al 1807.
Al dritto: pietra squadrata a forma di piramide con a destra pietra grezza, squadra e compasso; a sinistra livella, maglietto, regolo ed altri attrezzi. In alto stella raggiante a cinque punte e nel contorno “NOVA LUX OCULIS EFFULSIT ET INGENS”; in esergo su due righe □ (rettangolo, simbolo di Loggia), ECOSSAISE NAPOLEON.
Al rovescio: Squadra e compasso sovrapposti con la N all’interno poggiata su corona di foglie di quercia e nel contorno “SILENCE AMITIE BIENFAISANCE” (Silenzio, Amicizia, Generosità); in esergo su due righe O. DE LIVOURNE 5807 Coniata in argento e probabilmente in rame, è citata da William T. R. Marvin nel suo “The Medals of the Masonic Fraternity” al n° DI (501).
Il motto “NOVA LUX OCULIS EFFULSIT ET INGENS” la cui traduzione letterale è “Una nuova luce brillò agli occhi e grande” è tratto dall’Eneide Libro IX verso 110 e non è chiaro se fa riferimento alla nuova luce apportata dalla Massoneria o da Napoleone.

Medaglia "Martinus Folkes", Roma A. L. 5742, AE (37 mm)
Dritto: Una sfinge rivolta a destra con una mezza luna crescente sul fianco destro, poggiata su un basamento e con ramo d’acacia in prossimità della zampa anteriore destra, con alle spalle la piramide Cestia inglobata dalle mura di Roma e fiancheggiata da due colonne corinzie; in alto a destra il sole raggiante, nel giro “SUA SIDERA NORUNT”, in esergo "ROMAE A L s742".
Rovescio: Busto a destra di Martin Folkes con capelli corti senza drappeggi, nel giro a sinistra MARTINUS a destra FOLKES.
Peso: 22,88 grammi.
La traduzione della frase latina, tratta dal verso 641 del Libro VI dell’Eneide, è “conoscono proprie stelle” e sembra alludere alla conoscenza di segreti propri dei Massoni mentre l’immagine della sfinge con la piramide sembra ripresa, secondo Francovich, dal sigillo della Loggia napoletana “La Perfetta Unione” risalente al 1728. Due esemplari della medaglia, uno d’argento e l’altro di bronzo, sono conservati al British Museum.

Medaglia Omaggio A Quarant'Anni Di Strenua Ed Indefessa Operosità, 1863 - 1903 (49,8 mm)

Medaglia Massoneria Italiana "A Giuseppe Mazzini Nel Primo Centenario Dalla Sua Nascita" XXII Giugno MCMV (55,4 mm)
Peso: 91,26 g.    Che Giuseppe Mazzini sia stato o no Massone è sempre stato molto controverso: alcuni studiosi lo negano altri lo affermano sulla base di alcuni documenti, tra cui la sua nomina a Venerabile onorario ad vitam da parte della Loggia Lincoln di Lodi alla quale egli rispose accettandone “con sentita riconoscenza l’onore”. In ogni caso la Massoneria Italiana lo ha sempre considerato un esempio da seguire.
Dritto: profilo di Giuseppe Mazzini a sinistra.
Rovescio: nel giro la dicitura LIBERTA’ – UGUAGLIANZA – FRATELLANZA inscritta tra squadra sovrapposta a compasso e squadra e compasso incrociati; in basso XXII GIUGNO MCMV. Al centro, inscritta in corona d’alloro su sei righe A| GIUSEPPE MAZZINI| NEL PRIMO CENTENARIO! DELLA SUA NASCITA| LA| MASSONERIA ITALIANA.

Medaglia A P. Gorini Illustre Conservatore Delle Mortali Spoglie Del Fr. G. Mazzini I Liberi Muratori Liguri Riconoscenti MDCCCLXXIII, AE (55,8 mm)
Peso: 92,38 g.    Dritto: Busto di Paolo Gorini a sinistra in giro la scritta A P. GORINI ILL.E CONSERVATORE DELLE MORTALI SPOGLIE DEL FRGMAZZINI I LBERI MURATORI LIGURI RICONOSCENTIMDCCCLXXIII in piccolo, sotto al busto: A. Pieroni F(ecit) FIRENZE.
Rovescio: Giuseppe Mazzini sul letto di morte vegliato dalla Italia massonica affranta (figura femminile diademata con stella a cinque punte in fronte, seduta verso sinistra e cinta da fascia con squadra e compasso e con squadra e filo a piombo nella mano sinistra, capo poggiato su mano destra in segno di dolore); in esergo su due righe: VIRTUTE CONSTANTIA ET INGENIO| PATRIAM REDEMPSIT (con valore costanza e intelligenza affrancò la patria).

Medaglia Roma XX Settembre MCCMLXX, AE (25,9 mm)
Dritto: su triangolo che fuoriesce dalla circonferenza della medaglia, contornata da serto di alloro uomo nudo in posizione prostrata verso fanciulla (Roma) che pare librarsi verso l’alto; a destra sole raggiante che sorge, a sinistra colonne romane; all’apice del triangolo stella a cinque punte.
Rovescio: nel triangolo dicitura su tre righe ROMA | XX SETTEMBRE | MCCMLXX; in esergo M ZINGONI contorno con serto di alloro.
Questa medaglia non è attribuibile con certezza alla Massoneria in quanto non ve n’è alcun chiaro riferimento ma la simbologia del sole che sorge ad oriente, il serto di alloro, la stella a cinque punte e, soprattutto, la dedica alla presa di Roma lasciano pensare ad una origine massonica; né è possibile datarla con sicurezza in quanto, mancando ogni riferimento, è necessario riferirsi allo stile ed alla firma “M. Zingoni” che fanno pensare agli anni intorno al 1910.

Medaglia R. L. "Lira E Spada" Or. Di Roma, 1898 - 1998 Centenario Fondazione Loggia (51,2 mm)
Una delle più prestigiose logge romane, il cui titolo è ripreso dall’epitaffio della tomba del patriota sepolto al cimitero Verano di Roma.

Medaglia Simposio Massonico Internazionale, Roma 1997, AE (51,4 mm)

Medaglia R. L. "A. Mario" N° 121 Or. Di Sansepolcro, 1896 - 1996 Centenario Della Ricostruzione (45,1 mm)
Dedicata al giornalista e patriota Alberto Mario (1825-1883), fervente mazziniano e garibaldino.

Medaglia 51016 Montecatini Terme (PT) - La Via Francigena: Itinerari Mistici e Massonici, 4° Convegno Della Massoneria Toscana, 13-12-1997 (60 mm)
Dedicata alla sacra via Francigena o Romea, percorso dei crociati e dei pellegrini che dalla Francia, attraverso la penisola italiana, arrivavano in Puglia dove s’imbarcavano per la Terrasanta.

Medaglia R. L. "Adriano Lemmi" N° 704 Or. Di Livorno, Trentennale Della Fondazione 1969 - 1999 E. V. (37,3 mm)
Dedicata al banchiere Adriano Lemmi (1822-1906), finanziatore delle spedizioni di Carlo Pisacane e di Giuseppe Garibaldi.   Ha ricoperto le alte dignità di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese. 

Medaglia Fondation De La L. "D' Elisa" A L Or. De Florence Le 21° Jour Du 5° Mois De L' An 5809, AE (43,1 mm)
È la medaglia emessa in memoria dell’innalzamento delle colonne della Loggia Elisa di Firenze nel 1809.    Al dritto: su sette righe la legenda “FONDATION DE LA L D’ELISA A L’OR  DE FLORENCE LE 21. JOUR DU 5. MOIS DE L’AN 5809.”; dentro al contorno, a cornice, al centro in alto stella a cinque punte con inscritta la lettera “G” e a seguire da sinistra GOURY * AUDE * GABBORIA * GAUTIER * MARMILOR * BARONI * MENIL (probabilmente i Fratelli fondatori).    Al rovescio: grande triangolo raggiante con iscritta la lettera “E” sormontata da una corona di nove stelle a cinque punte; dentro al contorno a cornice al centro in alto SAGESSE a destra BONTE a sinistra FORCE con tre stelle a cinque punte a dividere.    Con l’avvento napoleonico e l’annessione della Toscana all’Impero francese fu fondata, il 21 Luglio del 1809 la Loggia Elisa, intitolata alla neonominata Granduchessa di Toscana Elisa Bonaparte Baciocchi (Ajaccio 3 Gennaio 1777 – Trieste 7 Agosto 1820) in ossequio all’abitudine dell’epoca di intitolare le Logge a Napoleone ovvero ai suoi familiari.

Medaglia "La Pigneta" O. Di Ravenna 5806 (53 mm)
Medaglia coniata nei primi mesi del 1807 in ricordo della fondazione della Loggia.
Al dritto nel campo tre pini di cui quelli laterali piegati in modo da incrociarsi tra di loro e con quello centrale; nella cornice la legenda “rettangolo  LA FENICE O  DI RAVENNA” (il rettangolo è il simbolo che rappresenta il termine “Loggia” mentre O è l’iniziale di Oriente) in esergo la data 5806.
Al rovescio la fenice che risorge dalle fiamme con sole raggiante in alto a sinistra nella cornice la legenda “SIC VIRTUS RESURGIT” (così rinasce la virtù).
Bramsen 619.