ASTA 9

ASTA 9

domenica 23 marzo 2025 ore 10:30 (UTC +01:00)
Asta
in Diretta
Lotti dal 49 al 68 di 68
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  • Orologi - § ZENITH Cronografo CP-2 CAIRELLI ROMA…
    Lotto 49

    § ZENITH Cronografo CP-2 CAIRELLI ROMA. Movimento con calibro 146DP a carica manuale. Cassa in acciaio con diametro da 43 mm. Dial nero a due contatori con secondi al 9. Scritta "A. CAIRELLI ROMA" ad ore 6. Lunetta bidirezionale. Bracciale in cuoio con chiusura a bottone non originale. Fondello in acciaio a vite inciso esternamente. Vetro plexiglas. 1970 ca. Orologio RARO. Buone condizioni generali. Al momento della catalogazione l’orologio risulta essere funzionante ma il movimento non è stato testato per la precisione del tempo.

  • Orologi - § ZENITH Cronografo “monopulsante”…
    Lotto 50

    § ZENITH Cronografo “monopulsante”. Seriale 54XXXX. Movimento a carica manuale. Cassa in oro 18kt con diametro da 39 mm. Dial bianco con indici a bastone stampati. Doppio contatore con secondi al 9. Tasto per settaggio del cronografo ad ore 2. Bracciale in pelle e fibbia ad ardiglione non originale. Fondello inciso esternamente con apertura a libro. Vetro plexiglas. 1920 ca. Orologio in discrete condizioni generali, revisione del cronografo neccessaria. Al momento della catalogazione l’orologio risulta essere funzionante ma il movimento non è stato testato per la precisione del tempo.

  • Orologi - § A. LANGE & SÖHNE 1815. Referenza 206.025…
    Lotto 51

    § A. LANGE & SÖHNE 1815. Referenza 206.025. Seriale 112XXX. Movimento 2329 a carica automatica. Cassa in platino con diametro da 36 mm. Dial in platino con numeri arabi neri. Ore e minuti al centro. Secondi in piccolo al 6. Bracciale e fibbia ad ardiglione in platino originale. Vetro zaffiro. Fondello a vista. Anno 1996. Orologio in ottime condizioni generali, venduto con scatola e documenti originali. Al momento della catalogazione l’orologio risulta essere funzionante ma il movimento non è stato testato per la precisione del tempo.

  • Orologi - § PATEK PHILIPPE - Orologio da tasca trasformato in oro…
    Lotto 52

    § PATEK PHILIPPE - Orologio da tasca trasformato in orologio da polso con anse saldate - Seriale 289XXX. Numero fondello 2201485. Movimento 184102 a carica manuale. Cassa in oro 18kt con diametro da 33 mm. Dial bianco in ceramica con grandi numeri arabi neri. Bracciale in pelle non originale con fibbia ad ardiglione in oro giallo 18kt. Fondello in oro con apertura a libro. Vetro plexiglas. 1940 ca. Orologio in buone condizioni generali. Al momento della catalogazione l’orologio risulta essere funzionante ma il movimento non è stato testato per la precisione del tempo.

  • Orologi - § PATEK PHILIPPE World Time. Referenza 5110j-001…
    Lotto 53

    § PATEK PHILIPPE World Time. Referenza 5110j-001. Movimento a carica automatica 3207231/4142557 con calibro 240 hu. Cassa in oro 18kt con diametro da 37 mm. Dial bianco con indici a bastone e nomi di città per indicazione del fuso. Bracciale in pelle con chiusura deployante in oro 18kt originale. Fondello a vista. Vetro zaffiro. Anno 2001. Orologio in ottime condizioni generali, venduto con scatola (lievi segni d’usura) e documenti originali. Al momento della catalogazione l’orologio risulta essere funzionante ma il movimento non è stato testato per la precisione del tempo.

  • Orologi - § PATEK PHILIPPE Calatrava. Referenza 3960J…
    Lotto 54

    § PATEK PHILIPPE Calatrava. Referenza 3960J (150° anniversario 1839-1989). Seriale 28XXXX. Movimento 767815 con calibro 215 a carica manuale. Cassa in oro 18kt con diametro da 33 mm. Dial bianco in ceramica con grandi numeri arabi neri, secondi in piccolo al 6. Bracciale in pelle non originale con fibbia ad ardiglione originale in oro giallo 18kt. Doppio fondello con apertura a libro. Vetro minerale. 1990 ca. Orologio in buone condizioni generali. Al momento della catalogazione l’orologio risulta essere funzionante ma il movimento non è stato testato per la precisione del tempo.

  • Orologi - § PATEK PHILIPPE Chronograph - Gobbi Milan…
    Lotto 55

    § PATEK PHILIPPE Chronograph - Gobbi Milan - ROSE GOLD. "TASTI TONDI" Referenza 1463. Numero di serie 6863XX. Movimento 8687XX con calibro 13-130CH a carica manuale. Cassa in oro ROSA 18kt (come si evince dall'estratto) con diametro da 35 mm. Dial Bianco a 2 contatori con indici e numeri arabi (6-12) in oro applicati. quadrante “GOBBI MILANO”. Funzione cronografo con tasti “tondi” in oro 18kt per settaggio e azionamento dello stesso. Ore, minuti e secondi del cronografo al centro. Bracciale in pelle originale con fibbia ad ardiglione in oro 18kt anch’essa originale. Fondello a vite in oro 18kt. Vetro Plexiglas. Orologio eccezionalmente conservato, lievi (e normali considerato l'anno di produzione) imperfezioni al dial, completo di estratto d'archivio che attesta la produzione di questo esemplare nel 1955 e la vendita effettuata nell'ottobre 1956. Funzionante. Orologio estremamente raro impreziosito dal quadrante “GOBBI MILANO” (storico concessionario di corso Vittorio Emanuele a Milano di Patek Philippe e di altri importantissimi brand dell’alta orologeria, chiuso solo recentemente) La referenza 1463 fu introdotta nel 1940, e rimase in produzione fino al 1965 circa. Fu il primo e unico cronografo Patek Philippe d'epoca impermeabile, grazie al fondello a vite e i pulsanti tondi a pompa (per i quali è stato soprannominato "Tasti Tondi" dai collezionisti italiani). Si stima una produzione totale di soli 700/750 esemplari di cui solo 140 in oro rosa come affermato da Christie's nel lotto 2475 dell'asta: "Important Watches, feauturing The Triazza Collection, Part I" del 27/11/2022. Ancora più rara, forse unica, la personalizzazione per Gobbi.

  • Arte contemporanea - Carla Accardi - Rosso ovale…
    Lotto 56

    Carla Accardi
    Rosso ovale
    firmato (sul retro)
    vinilico su tavola 47 x 69 cm
    Eseguito nel 2009

    Opera registrata presso l’archivio Accardi Sanfilippo, Roma, con il n. 183C, certificato n. A44/2023 come da autentica su fotografia.

    Provenienza:
    Collezione privata, Bergamo

    Esposizioni:
    Frascati, Scuderie Aldobradini, Ab Ovo 2. All’origine della forma, 2009

    Carla Accardi (Trapani, 1924 - Roma, 2014)

    Carla Accardi, all’anagrafe Carolina Accardi, è stata una delle prime donne italiane a dedicarsi all’astrattismo, rivolgendo la sua ricerca alla costante esaltazione del colore e del segno. Nel 1947 è tra i fondatori del gruppo "Forma 1" insieme a personaggi importanti quali Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Turcato e Sanfilippo, uniti dalla stessa convinzione che l’arte dovesse essere priva di significati allegorici. Prosegue poi lavorando da sola e occasionalmente con il gruppo "MAC – Movimento Arte Concreta".
    La sua ricerca artistica si basa su due principi cardini: da una parte si trova l’astrattismo inteso come una riduzione all’essenziale delle forme e dei segni andando ad eliminare ogni significato simbolico ed allegorico della composizione, e dall’altra il suo impegno nel dimostrare che l’artista donna era libera di raffigurare e rappresentare messaggi forti, al pari dei colleghi uomini, andando ad abbattere lo stereotipo dell’epoca dell’artista donna artefice di opere dai temi e dalle cromie delicate per via del loro genere.

    Stima 45.000 - 55.000

  • Arte contemporanea - Giacomo Balla - Volo di rondini - studio...
    Lotto 57

    Giacomo Balla
    Volo di rondini - studio
    matita su foglio di taccuino 13 x 9 cm
    Eseguito nella primavera del 1913.

    Opera registrata presso l'Archivio Elena Gigli, Roma, con il n. 2005/196, come da autentica su fotografia.

    Giacomo Balla (Torino, 18 luglio 1871 – Roma, 1 marzo 1958)

    Tra il 1912 e il 1913 l’artista Giacomo Balla realizza diverse opere dedicate alle rondini, studiandone in maniera minuziosa il loro movimento.
    Artista formatosi nel divisionismo italiano e successivamente maggiore esponente del Futurismo, nel 1909, quando Filippo Tommaso Marinetti pubblica il primo "Manifesto del Futurismo", si unisce al movimento con Boccioni, Carrà e Russolo. Si tratta del primo manifesto che sanciva gli aspetti teorici del movimento. Segue un susseguirsi di Manifesti in cui lui aderì sempre, tra cui il "Manifesto dei pittori futuristi" del 1910 e sempre nello stesso anno "La pittura futurista. Manifesto tecnico".
    Grande amatore della natura e studioso del linguaggio fotografico, sfrutterà queste due passioni insieme al tema del movimento per realizzare il disegno “Volo di rondini – Studio”, creando un’opera in cui i tagli fotografici dell’immagine, secondo l’artista, liberano la composizione dagli schemi tradizionali proponendo un approccio molto ardito al soggetto.
    Questo studio è importante per la realizzazione dell’opera “Volo di rondini” del 1913 in cui viene contradetta la fissità e l’unicità di un unico punto di vista, elementi propri della pittura tradizionale, lasciando spazio all’osservatore di muoversi insieme a ciò che sta osservando, spaziando con i propri movimenti e la propria fantasia.

    Stima 20.000 - 25.000

  • Arte contemporanea - Alberto Burri - Senza Titolo…
    Lotto 58

    Alberto Burri
    Senza Titolo
    firmato e datato (sul retro)
    acrilico, tela e vinavil su tavola 4 x 5,7 cm
    Eseguito nel 1958

    Provenienza:
    Collezione privata

    Bibliografia: Bruno Corà, Catalogo Generale Pittura, 1958/1978, Vol. II, p.86, n. 832 Bruno Corà, Catalogo Generale
    Repertorio cronologico 1945/1994, Vol. IV, p.128, n. 832.

    Alberto Burri (Città di Castello, 12 marzo 1915 – Nizza, 13 febbraio 1995)

    Laureato in medicina, nel 1940 viene chiamato alle armi come medico di guerra. Nel 1943 viene catturato dagli inglesi e imprigionato dagli americani in Texas, e sarà proprio in questo periodo che deciderà di dedicarsi al mondo dell’arte e alla pittura, realizzando il suo primo quadro proprio in carcere. Nel 1947 a Roma esporrà alla sua prima mostra personale nella galleria La Margherita presentando opere figurative, mentre la sua seconda mostra "Bianchi e Catrami" del 1948 presenterà opere astratte con forti richiami alla pittura di Mirò, Klee e Jean Arp. Negli anni successivi inizia la sperimentazione di Burri con materiali nuovi e d’avanguardia, dove la materia diventa la vera protagonista del quadro. Dal 1950 assume grande rilievo la creazione dei Sacchi, i quali predominano le sue mostre personali che ormai si tengono in varie città europee e americane. Negli anni '50 elaborerà anche le Combustioni, i Legni e i Ferri e negli anni '60 lavorerà con le plastiche trasparenti modellate con il calore del fuoco.
    Artista fondamentale del movimento informale materico, afferma che “i materiali non hanno importanza”, intendendo che non sono i materiali di per sè ad avere significato quanto invece all’uso che di questi viene fatto.

    Stima 90.000 - 110.000

  • Arte contemporanea - Massimo Campigli - Amiche velate...
    Lotto 59

    Massimo Campigli
    Amiche velate
    firmato e datato (in basso a destra)
    olio su tela 78 x 55 cm.
    Eseguito nel 1948

    Opera registrata presso l'Archivio Campigli, Saint-Tropez, con il n. 8151458, come da autentica su fotografia

    Provenienza:
    Galleria Medea, Milano. Collezione privata

    Esposizioni:
    Bologna, Galleria Marescalchi, Lo Specchio di Giuditta. La favola senza fine di Massimo Campigli 1895/1971, 1981, p.21 (illustrato)
    Venezia, Circolo Artistico Palazzo delle Prigioni Vecchie, La favola senza fine di Massimo Campigli 1895/1971, 1983, p.21 (illustrato)

    Bibliografia:
    R. De Grada, Campigli, Roma 1969, p.82 (misura e data errate). Serafini, Omaggio a Campigli, Roma 1972, p.83 (misura errata)
    N. Campigli, E. Weiss, M. Weiss, Campigli, Catalogue Raisonné, Cinisello Balsamo 2013, vol. II, p. 584, n. 48-039.

    Massimo Campigli (Berlino, 1895 - 1971, St. Tropez)

    Formatosi attraverso i pittori futuristi e successivamente attratto dal Purismo, da Fernand Léger, dai lavori neoclassici di Picasso e dalla pittura metafisica, nel 1928 visita la collezione etrusca di Villa Giulia a Roma e rimane profondamente affascinato dall’arte antica. Inizia così una ricerca dell’arte cretese, pompeiana e copta, oltre a quella etrusca. Le sue tele iniziano a popolarsi di leggiadre figure femminili, le quali vengono dipinte in ambienti ristretti e dal significato simbolico. Inoltre, muta il suo modo di dipingere, il quale si avvicina molto alla tecnica dell’affresco, servendosi di pochi colori e geometrizzando figure ed oggetti. Sarà nel 1929 che insieme a Giorgio de Chirico, Gino Severini e altri artisti fonderà il gruppo “Les Italiens de Paris” e nel 1933 firmerà il "Manifesto della Pittura Murale" con Sironi, Carrà e Funi.

    Stima 110.000 - 130.000

  • Arte contemporanea - Massimo Campigli - Senza Titolo...
    Lotto 60

    Massimo Campigli
    Senza Titolo
    firmato e datato (in basso a destra)
    olio su tela 58 x 81 cm
    Eseguito nel 1960

    Opera registrata presso l’Archivio Eva Weiss, Monaco, con il n. 20221122 exp0040, e inclusa nel prossimo catalogo generale in corso di pubblicazione. Opera corredata da autentica firmata dall’artista.

    Provenienza:
    Galleria Fiorentina d’Arte, Firenze
    Collezione Benjamin Thau, Beverly Hills

    Stima 60.000 - 80.000

  • Arte contemporanea - Enrico Castellani - Superficie bianca...
    Lotto 61

    Enrico Castellani
    Superficie bianca
    firmato, intitolato e datato (sul retro)
    acrilico su tela
    estroflessa 100 x 70 cm
    Eseguito nel 2006

    Opera registrata presso l’Archivio Castellani, Celleno, con il n. 06-33

    Provenienza:
    Collezione Sergio Albanese, Roma
    Collezione privata, Belgio
    Galleria Edouard Simoens, Knokke

    Enrico Castellani (Castelmassa, 4 agosto 1930 - Celleno, 1 dicembre 2017)

    Grande animatore dell’arte italiana degli anni '60 del Novecento, dopo alcune prime esperienze di carattere informale ispirate all’action painting americano, si avvicina allo Spazialismo di Lucio Fontana con l’intento di ricercare la terza dimensione della tela. Realizza da questo momento superfici monocrome animate da rigonfiamenti e piegature ottenute sagomando il telaio, o supportando la tela con centine o chiodi che ne tendono la superficie. Castellani in questo modo dà una versione plastica delle ricerche ottico-percettive portandole a formare modulazioni ritmico-spaziali e ambiguità ottiche, provocando nello spettatore una sensazione di moto della superficie, che appare modulata attraverso un gioco di luci e ombre.

    Stima 180.000 - 200.000

  • Arte contemporanea - Giorgio de Chirico - Incontro nei bagni misteriosi...
    Lotto 62

    Giorgio de Chirico
    Incontro nei bagni misteriosi
    matita litografica su carta da lucido 58,6 x 38,3 cm
    Eseguito nel 1972

    Opera registrata presso la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, con il n. 073/03/23 OT, come da autentica su fotografia. L’opera è lo studio per l’omonima litografia realizzata con la Stamperia Caprini.

    Provenienza:
    Collezione privata, Roma
    Bibliografia:
    G. C. Argan, G. Ungaretti, Voci di una nuova visione artistica, Roma 2023

    Giorgio de Chirico (Volos, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978)

    “Se de Chirico è un costruttore di enigmi, e se in ogni opera nasconde in un dedalo di possibilità una strada segreta da individuare per scoprire il suo messaggio sublime, i Bagni misteriosi sono l’enigma più facile e insieme più giocoso”. Queste furono le parole scritte da Nikolaos Velissiotis, presidente del Centro Ellenico di Cultura di Milano nel suo articolo intitolato "Giorgio de Chirico e la Fontana dei Bagni misteriosi nel Parco Sempione a Milano".
    È in occasione della XV Triennale di Milano del 1973 che sono state realizzate per il Parco Sempione dodici opere sotto l’ambito progetto “Contatto Arte/Città”, ideato e coordinato da Giulio Macchi con lo scopo di avvicinare l’arte alla cittadinanza. Tra gli artisti che hanno partecipato troviamo Giorgio de Chirico con il progetto “Bagni misteriosi. Composizione pintoscultorea” (Industrie dei Marmi Vicentini - Swimming Pool International).
    Risalgono al 1934 le dieci litografie sul motivo dei "Bagni misteriosi", realizzate per il poema in prosa "Mythologie" di Jean Cocteau, che aveva come soggetto le divinità greche. In tale opera l’artista sviluppò un mondo di invenzioni indefinite, uomini vestiti in modo elegante e bagnanti, cabine colorate su palafitte e piscine con moto d’acqua a zig e zag. Queste litografie diverranno in seguito fondamentali per il progetto indetto da Giulio Macchi.

    Stima 35.000 - 45.000

  • Arte contemporanea - Nicola De Maria - Trionfo della carità...
    Lotto 63

    Nicola De Maria
    Trionfo della carità
    intitolato, firmato e datato (sul retro)
    tecnica mista su tela 150 x 110 cm
    Eseguito nel 1988

    Opera accompagnato da autentica firmata dall’artista su fotografia

    Provenienza:
    Galleria Maeght Lelong, Parigi
    Collezione Marisa Perret-Rezzonico, Ginevra

    Esposizioni: Nimes, Musée d'Art Contemporain, Nicola de Maria, Luglio - Settembre 1990.

    Nicola De Maria (Foglianise, 6 dicembre 1954)

    "Uno che scrive poesie con le mani piene di colori": si definisce così Nicola De Maria, artista esponente della Transavanguardia italiana che sa trasformare la poesia e la lirica in pittura.
    Le sue opere non accettano i confini tradizionali della tela pittorica, difatti non utilizza quasi mai cornici per i suoi quadri e talvolta ne dipinge i bordi e il retro. Come dimensioni, gli piace variare, difatti si è portato perfino ad espandere la pittura fino a trasportarla su pareti e soffitti, animandoli di impeto vitale. L’artista crede nel “principio di improvvisazione”, preferendo realizzare opere senza progetto, inventandole al momento e accogliendo così i rischi che ciò può comportare.

    Stima € 70.000,00-90.000,00

  • Arte contemporanea - Lucio Fontana - Battaglia...
    Lotto 64

    Lucio Fontana
    Battaglia
    firmata ‘l. Fontana’ (sul retro)
    terracotta smaltata e dipinta: bianco, nero, giallo, rosa e verde
    50,5 cm (diametro)
    Eseguita nel 1950

    Opera registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 4399/3

    Provenienza:
    Collezione privata, Torino
    Collezione privata, Rivoli

    Bibliografia:
    L. M. Barbero, Lucio Fontana. Catalogo ragionato delle sculture ceramiche, Milano 2022, Vol. I, p. 192, n. 50 FPC 19

    Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé, 1899 - Comabbio, 1968)

    Padre dello Spazialismo, Lucio Fontana prima di approdare al suddetto concetto sperimentò molto con diversi materiali come il gesso, il bronzo e soprattutto la ceramica. Quest’ultima permise all’artista di approfondire e antecedere la “conquista dello spazio”, creando opere che si rifacessero all’arte barocca, che secondo Fontana non aveva eguali riguardo la libertà e il movimento.
    L'opera in questione fa parte di una serie di scene di battaglie che l’artista realizzò dal 1947 in poi utilizzando diversi supporti come piatti e vasi ma anche sculture che rappresentavano in maniera dinamica situazioni di scontri tra soldati e guerrieri a cavallo.
    In particolare, in quest’opera si può notare l’atto che precede lo scontro tra un soldato e un guerriero a cavallo, trasformandoli in simboli di energia e dinamismo che sembrano abbandonare la piatta superficie e muoversi nello spazio con “impeto barocco”.

    Stima 70.000,00 - 90.000,00

  • Arte contemporanea - Giò Pomodoro - Tensionie (monofaccia)...
    Lotto 65

    Giò Pomodoro

    Tensione (monofaccia)

    bronzo

    117 x 75 x 15 cm; 124 x 91 x 45 cm (con la base)

    Eseguito nel 1959

    Opera registrata presso l'Archivio Giò Pomodoro, Milano, con il n. 00895 M, come da autentica su fotografia

    Provenienza:

    Sotheby's, Asta Modern and Contemporary Art, Milano, 21 novembre 2006, lotto 269. Studio Progettoarte Elm, Milano

    Collezione Sasso, Milano

    Bibliografia:

    C. L. Ragghianti, G. Ballo, in IV Biennale internazionale di scultura - Città di Carrara, Carrara 1965

    M. Meneguzzo, Giò Pomodoro Catalogo Generale, Milano 2023, Vol. II, p. 76, n. 39

    Esposizioni: Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale, Giò Pomodoro, Panta Rei, 2018, pg 42-43

    Milano, Studio Progettoarte Elm, Giò Pomodoro, 2014

    Giò Pomodoro (Orciano di Pesaro, 17 novembre 1930 - Milano, 21 dicembre 2002)

    Considerato tra i massimi scultori a livello internazionale, dal 1955 collabora attivamente alla rivista “Il Gesto”. Sarà con Dorazio, Novelli, Turcato, Tancredi, Perilli, Fontana e il fratello Arnaldo Pomodoro che parteciperà alle mostre del gruppo “Continuità”, presentate da Argan, Ballo e Russoli. Successivamente si staccherà dal gruppo e inizierà la sua ricerca verso la “rappresentazione razionale dei segni”. Collaborerà poi con il fratello Arnaldo Pomodoro alla creazione di gioielli all’interno del “Gruppo 3P”. In seguito sperimenterà i primi grandi rilievi in bronzo caratterizzati da vaste superfici fluttuanti per arrivare poi a costruire monumentali blocchi di marmo che, nel loro sovrapporsi e affiancarsi, aprono liberi varchi nello spazio a ricordo di portali o finestre, spazi in cui la luce solare irrompe. Dagli anni '70 inizia a lavorare alle monumentali “Superfici in tensione”, sculture dalle superfici potentemente e morbidamente mosse come ondate, realizzate in vari materiali che vanno dal marmo al bronzo fino alla fibra di vetro di diversi colori, con andamenti estesi orizzontalmente o sistemati a parete verticale, frontali o bifronti.

    Stima 60.000 - 80.000

  • Arte contemporanea - Alberto Savinio - Le poetè...
    Lotto 66

    Alberto Savinio
    Le poetè
    firmato (in basso a destra)
    matita e biacca su carta
    27 x 21,2 cm
    Eseguito nel 1931

    Opera registrata presso l’Archivio Alberto Savinio, Roma, con il n. 1931-8, come da autentica su fotografia

    Provenienza:
    Collezione privata

    Alberto Savinio (Atene, 25 agosto 1891 – Roma, 5 maggio 1952)

    Alberto Savinio è un artista pirotecnico e sperimentatore che spazia tra la musica, la pittura, la scenografia, la polemica e la critica. Il suo mondo è caratterizzato da un umorismo sarcastico, a tratti malinconico, ma sempre allegro e vitale, che si discosta da quello del fratello Giorgio de Chirico.
    Durante gli anni parigini (anni '30), risentendo del linguaggio formale del fratello, Savinio decide di accentuare nella sua creazione artistica la portata simbolica, evocativa e letteraria. Per quanto riguarda la tecnica, si distingue per una pennellata più filamentosa e per un chiaro-scuro più sfumato. In questo periodo, inoltre, i suoi dipinti si arricchiscono sempre più di una meno velata ironia e di una grande capacità visionaria, che è il prodotto del suo spirito inquieto, nutrito da esperienze e contaminazioni differenti.

    Stima 13.000 - 18.000

  • Arte contemporanea - Mario Schifano - Paesaggio TV...
    Lotto 67

    Mario Schifano
    Paesaggio TV
    firmato (sul retro)
    smalto su tela emulsionata e perspex
    50 x 69,5 cm
    Eseguito nella prima metà degli anni ‘70

    Opera registrata presso l’Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 05614230624, come da autentica su fotografia

    Provenienza:
    Collezione privata

    Mario Schifano (Homs, Libia, 1934 - Roma, 1998)

    Tra gli anni '60 e '70, dopo una crisi nei confronti della pittura innescata dal successo delle neoavanguardie concettuali, visse in uno studio con decine di televisori sempre accesi a volume spento, che inondavano costantemente il suo spazio visivo di un flusso ininterrotto di immagini, portandolo a creare opere spersonalizzate, lontane dalla creatività romantica unica e irripetibile. La tecnica utilizzata da Schifano era quella di isolare l’immagine da uno schermo televisivo, catturandola scattando una fotografia per poi emulsionarla sulla tela e infine ritoccandola a smalto, lavorando, come sempre, con immediatezza e velocità. Grazie a queste sperimentazioni fu tra i primi artisti al mondo a interagire con diversi media per creare un nuovo linguaggio artistico, in cui l’uomo è sempre più immerso nell’immagine.

    Stima 12.000 - 17.000

  • Arte contemporanea - Yann Kempen - Viens Dormir Aver Nous!...
    Lotto 68

    Yann Kempen
    Viens Dormir Aver Nous!
    olio e acrilico su tela
    120x80 cm
    Eseguito nel 2012

    Provenienza:
    Arena Studio D'Arte, Verona.

    Bibliografia:
    Johan Grzelczyk, Yann Kempen, Hi!, Verona, 2012, p. 84 (illustrato).

    Yann Kempen (Valenciennes, 1963)

    Artista francese nato nel 1963, si forma presso l'Ecole Supérieure des Beaux-Arts di Valenciennes. La sua produzione artistica di empen spazia da opere che portano con sè i ricordi d’infanzia, alla realizzazione di dipinti che rappresentano marchi famosi come Michelin, La Vache qui Rit o Banania, utilizzando i loghi del suo tempo. Sperimenta e raffigura anche il mito dei supereroi come Hulk, Superman, Shadow e Wonderwoman, utilizzando tele quadrate dove i personaggi non sempre vengono rappresentati dalla testa ai piedi e gli angoli vengono appositamente ingranditi per creare l’effetto “bolla” dei cartoni animati e dei fumetti.
    Dopo un viaggio in Giappone si appassiona alla cultura manga, che lo porterà a ritrarre donne basandosi su questo stile. Queste opere vengono volutamente consumate sullo sfondo, per ricordare la carta di scarsa qualità delle opere originali che hanno decretato il successo del manga. Inoltre all’artista piace manipolare la materia per dare maggiore vitalità ai suoi ritratti, realizzati con acrilici patinati.
    Dal 1992 ha esposto a Parigi, Tours, St. Etienne, in Inghilterra e a Verona.

    Stima 2.000 - 3.000

Lotti dal 49 al 68 di 68
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ASTA 9

Domenica 23 Marzo dalle ore 10:30 CET (Lotti 1–290)

Presso Villa Mosconi Bertani in Via Novare, 2, 37024 Arbizzano-Santa Maria (VR).


Parte del ricavato verrà devoluto in beneficenza alla Fondazione Piero e Zita Salmoiraghi.

Sessioni

  • 23 marzo 2025 ore 10:30 Sessione Unica - Asta 9 (1 - 68)

Esposizione

L’esposizione dei lotti si terrà Venerdì 21 e Sabato 22 Marzo dalle ore 10:00 alle ore 13:00 CET e dalle ore 14:00 alle ore 18:00 CET presso la nostra sede di Via Legnago 144.

* le opere d'arte saranno visionabili previo appuntamento presso la galleria d'arte Artemisia Fine Art.

I giorni precedenti sarà possibile visionare i lotti solo su appuntamento.

Durante le tornate d'asta non sarà possibile visionare il materiale.

Domenica 23 marzo non sarà possibile ritirare i lotti aggiudicati.

Condizioni di vendita

Scarica il documento di Condizioni di Vendita

Altre Informazioni

N.B. Per i lotti contrassegnati in catalogo con il simbolo § Nomisma Aste Srl non effettua pratiche di esportazione, ritenendo improbabile il rilascio delle relative autorizzazioni.

La spedizione all'estero (anche verso Paesi UE) di monete, medaglie, libri, opere d'arte e altri beni con interesse culturale aventi più di 50 anni è subordinata all'inoltro al Ministero dei Beni Culturali di specifiche pratiche tramite il servizio internet SUE.

Per lotti di valore inferiore ai 13.500 Euro: Autocertificazione (DVAL) con tempi di attesa di circa 50/60 gg (indicativi) dall'inoltro della pratica al competente Ufficio Esportazione.

Per lotti di valore pari o superiore ai 13.500 Euro: Attestato di Libera Circolazione (ALC) con tempi di attesa (indicativi) di 10/12 settimane dalla consegna della pratica al competente Ufficio Esportazione.

Le pratiche sono a carico degli acquirenti. La casa d'aste può inviare la richieste di esportazione a nome dell'acquirente,non essendo in ogni caso responsabile dell'esito e/o delle tempistiche di tali pratiche. 

OROLOGI: Si prega di notare che i cinturini e eventuali oggetti a corredo realizzati con materiali derivati da specie in via di estinzione o altrimenti protette (ad esempio alligatore, coccodrillo, lucertola…) in mancanza di permessi CITES non saranno venduti con gli orologi ma sono presenti in foto solo a scopo espositivo. Ci riserviamo il diritto di rimuovere questi cinturini prima della spedizione in Paesi in cui le normative in atto non lo consentano. Tali lotti saranno contrassegnati in catalogo con il simbolo #.

Rilanci

  • da 0 a 100 rilancio di 5
  • da 100 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 5000 rilancio di 100
  • da 5000 a 10000 rilancio di 200
  • da 10000 a 50000 rilancio di 500
  • da 50000 a 100000 rilancio di 1000
  • da 100000 in avanti rilancio di 5000