Asta N. 75 - Dipinti antichi e del XIX secolo
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Lotto 13 Jan Looten Amsterdam 1618 – Inghilterra 1679/81 Johannes Lingelbach Francoforte 1622 – Amsterdam 1674 PAESAGGIO BOSCHIVO CON SCENA DI CACCIA olio su tela, cm 63x71,5. L’opera presentata è frutto della collaborazione tra due artisti: Jan Looten e Johannes Lingelbach. Ascrivibili al primo autore sono le parti relative al paesaggio, in cui si ravvisano i tratti tipici del pittore olandese, soprattutto nella demarcazione luce-ombra osservabile sui tronchi degli alberi, aspetto evidenziato dalla Dottoressa Raffaella Colace in una comunicazione scritta ai proprietari. A Lingelbach sono invece da riferire le parti in cui è raffigurata la dinamica scena di caccia, resa con un fare pittorico più svelto. La collaborazione tra i due pittori era piuttosto frequente e costituiva un esempio tipico nel panorama artistico olandese della metà del XVII secolo. Ciò rendeva possibile la contemporanea esaltazione degli intenti narrativi da un lato e di celebrazione della natura dall’altro. Opere confrontabili con l’esempio in esame possono essere i paesaggi di Looten conservati presso il Musée des Beaux-Arts di Nancy (1645), ovvero del Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam (1658), che sembrerebbero suggerire una possibile datazione della presente opera verso la metà del secolo. Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 14 Jan Vonck Torun (Polonia) 1631 – Amsterdam 1663/64 NATURA MORTA DI CACCIAGIONE CON CANE olio su tavola, cm 65x48. Firmato in basso verso il centro: J Vonck fecit Si veda per confronto il dipinto conservato presso il Landesmuseum di Oldenburg (1656) e quello conservato presso il Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam (1659). Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 15 Nicolas Henry Jeaurat de Bertry Parigi 1728 – Vermenton 1798 NATURA MORTA CON UTENSILI DA CUCINA E POLLAME olio su tela, cm 75x59,5. Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 16 Adriaen van Utrecht Anversa 1599 – 1653 NATURA MORTA DI SELVAGGINA olio su tela, cm 92x117. Firmato e datato in basso a destra: Adriaen van Utrecht fe. 1646 Provenienza: Londra, Sotheby’s, Vyner Sale, 17/03/1926, lotto n. 16; Londra, Asscher, Koester & Welker Gallery, 1952; Collezione privata Bibliografia: E. Greindl, Les peintres flamands de nature morte au XVIIe siècle, Elsevier, Bruxelles 1956, fig. 49, p. 191 (ill.); E. Greindl, Les peintres amands de nature morte au XVIIe siècle, Editions d’art Michel Lefebvre, Parigi 1983, fig. 91, p. 238 (ill.) Dopo aver viaggiato in Francia, Italia e Germania, Van Utrecht fa ritorno in ad Anversa nel 1625, città in cui permarrà sino al 1646. In tale frangente l’artista è ormai al culmine della sua fama: a testimoniarlo sono le commissioni prestigiose che egli riceve, come quella per il Principe William II d’Orange proprio nel 1646. La sua produzione risente degli influssi di Jan Fyt soprattutto per le rappresentazioni di selvaggina, del quale sono noti esempi direttamente confrontabili con quello presentato (cfr. O. Koester, Flemish paintings 1600-1800 Statens Museum for Kunst Copenhagen, Copenhagen 2000, plate 56). Il dipinto presentato costituisce una delle prove migliori dell’artista, per l’indagine di matrice naturalistica dei soggetti raffigurati, disposti nel caso in esame in modo compatto al centro della tela, resi con una pennellata densa volta ad esaltare gli effetti di luce. Esempi direttamente confrontabili con l’opera presentata possono essere la Natura morta di selvaggina custodita presso il Museo di Copenhagen (cfr. O. Koester, op. cit, plate 171), ovvero l’opera di analogo soggetto conservata a Bruxelles in una collezione privata (cfr. E. Griendl, op. cit. 1983, fig. 235).
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Lotto 17 Barend van der Meer Haarlem 1659 – 1696 circa NATURA MORTA CON ROËMER E CESTINI DI MORE olio su tela, cm 51,5x61,5. Si veda per confronto la Natura morta di frutta con farfalla del Castle Museum a Nottingham (E. Gemar-Koeltzsch, Holländische Stillebenmaler um 17. Jahrundert, Lingen 1995, p. 645, n. 231/2). Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 18 Michiel Simons documentato a Utrecht tra il 1669 e il 1671 NATURA MORTA DI FRUTTA E SELVAGGINA CON ARAGOSTA E ROSA olio su tela, cm 72x101. Firmato in basso a sinistra: M. SIMONS L’opera presentata ritrae una ricca e articolata composizione di frutta e oggetti disposti su di un tavolo. Il brano di natura morta è suddiviso dal bicchiere centrale, attorno al quale si avvitano i rami di vite. Sulla sinistra si possono osservare due rose, un roëmer, un melograno, alcuni frutti; sulla destra della selvaggina, uva, pesche. Nella parte centrale in corrispondenza del bicchiere sono collocati un’aragosta e un piccolo vassoio su cui è adagiato un limone parzialmente sbucciato. L’opera è evidentemente in relazione con l’archétipo di natura morta introdotto da Jan Davidsz de Heem, il quale ad Anversa rielaborò i dettami del severo barocco di Frans Snyders, Jan Fyt e Adriaen van Utrecht, proponendo composizioni più ricche, rese con una tavolozza più vivace. Simons, nel recepire tale nuova concezione nel dipinto qui presentato, ne propone una personale rielaborazione, lontana dal sontuoso linguaggio barocco dei suoi contemporanei, come ravvisa la Dottoressa Raffaella Colace in una comunicazione scritta ai proprietari datata 19/10/2004. Alcuni esempi confrontabili con l’opera in esame si annoverano nella Natura morta custodita presso il Museo di Utrecht, e nella Natura morta con frutta, aragosta e selvaggina conservata presso il Victoria and Albert Museum di Londra (n. 231, room 69). Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 19 Johann Heinrich Roos Otterberg 1631 – Francoforte sul Meno 1685 FUCINA DI MANISCALCO NEGLI APPENNINI olio su rame, cm 36,8x45,7. Firmato e datato in basso a sinistra: JHRoos.f. 1678 Provenienza: Vienna, Dorotheum, 16/06/1975; Bibliografia: H. Jedding, Johann Heinrich Roos. werke einer pfälzer tiermalerfamilie in den galerien europea, Mainz am Rhein, 1998, p. 86, fig. 117; p. 339, n. 117 (con supporto e anno errati). L’opera è accompagnata da una comunicazione scritta della Dott.ssa Ursula Härting datata 25/11/2003. Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 20 Mattheus van Helmont Anversa 1623 – Bruxelles 1679 KERMESSE olio su tela, cm 79,5x118. L’opera è accompagnata da una comunicazione scritta di Jan De Maere datata Bruxelles, 29/05/2002. Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 21 Egbert Lievensz van der Poel Delft 1621 – Rotterdam 1664 INCENDIO NOTTURNO olio su tavola, cm 53x43. Si veda per confronto l’Incendio notturno conservato presso il Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam. Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 22 Jacob Weyer attivo ad Amburgo verso la metà del XVII secolo SCONTRO DI CAVALLERIA olio su tavola, cm 47x58 Firmato in basso a sinistra: Weyer Si veda per confronto l’opera Cavalry attacked by Infantry, 1645 (Londra, The National Gallery). Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 23 Abraham van Hoeff attivo a Delft verso la metà del XVII secolo CAVALIERI IN SOSTA PRESSO UN ACCAMPAMENTO MILITARE olio su tavola, cm 47x64 Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.
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Lotto 24 Pieter Snayers Anversa 1592 – Bruxelles post 1666 BATTAGLIA olio su tavola, cm 36x43. Per l’opera è stato richiesto l’Attestato di Libera Circolazione.