Dipinti Antichi
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Lotto 203 Scuola toscana del XV secolo
Trittico con San Domenico San Tommaso d'Aquino e San Pietro Martire Tempera su tavola cm 79,5x30,2 per pannello -
Lotto 204 Scuola italiana del XVIII secolo
Madonna col Bambino tempera su tavola fondo oro cm 28,5x20 -
Lotto 205 Scuola Italiana del XIX secolo
Madonna con Bambino e Angeli Olio su tela applicata su tavola cm 56x27 - con cornice cm 74x54 -
Lotto 206 Scuola italiana del XVII secolo
Madonna con Gesù e Santo Olio su tavola
cm 53x44 - con cornice cm 65x56
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Lotto 207 Scuola Romana del XVIII secolo
Croce processionale in legno dipinto e dorato olio su legno cm 61x45 -
Lotto 208 Scuola spagnola del XVIII secolo
Scuola Spagnola, Madonna col Bambino olio su tela riportata su tavola cm 70x46 - con cornice cm 80x53 -
Lotto 209 Pittore del XVII secolo
San Girolamo Olio su tela cm 77x103 - in cornice cm 94x121 Il dipinto raffigurante questo San Girolamo, di grande qualità, va inserito quale opere di un pittore gravitante a Roma o a Napoli nella seconda metà dei Seicento. I riferimenti stilistici sono indubbiamente gli artisti caravaggisti quali Hendrik van Sommer e la pittura romana di Giacinto Brandi. La muscolatura del santo è descritta pittoricamente con grande perizia, i muscoli tesi, i tendini e le dita sono resi con estrema precisione anatomica, mentre la barba e i capelli sono descritti con pennellate minuziose -
Lotto 210 Niccolò Tornioli (attribuito a)
(Siena 1598-Roma 1651)
Carità Romana olio su tela cm 135x98
Il nostro dipinto è una replica dell'originale, oggi al Museu de Montserrat, e attribuito, con nota autografa, da Federico Zeri nella foto diapositiva presso la sua Fototeca.
Trasferitosi a Roma nel 1635, dopo una formazione senese all'insegna della pittura caravaggesca, Tornioli si guadagnò ben presto commissioni di primaria importanza, divenendo tra l'altro il protetto del Cardinal Bernardino Spada.
Bibliografia di riferimento: L. Barroero, Dipinti italiani dal XV al XIX secolo del Museo di Montserrat, Ist.Poligrafico e Zecca Dello Stato, Roma 1992, pp. 60-61
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Lotto 211 Scuola Romana del XVIII secolo
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Il Diluvio Universale Olio su tela applicata su compensato cm 39x50 - con cornice cm 52x64 Un fulmine squarcia il cielo ed illumina la scena dividendo in due la composizione. Il fragore crea un panico crescente tra i personaggi che animano la scena preannunciano l'imminente diluvio universale. Probabilmente si tratta di un bozzetto preparatorio, per la pennella approssimativa, per una composizione di dimensioni assai maggiori. -
Lotto 212 Gian Andrea De Ferrari (ambito di)
(Genova 1598-Genova 1669)
La Fuga In Egitto olio su tela cm 63x77 - con cornice cm 78x92 -
Lotto 213 Carlo Francesco Nuvolone
(Milano 1609-Milano 1662)
Assunzione della Vergine con putti olio su tela cm 98x74 - con cornice cm 108x84
Dal cielo illuminato da una luce gialla emerge con grande forza la figura della Madonna, vestita riccamente con una veste blu e bianca, assisa sul un trono di nubi, contornata da putti. Le pennellate morbide ma decise, unito a sfumature cromatiche che delineano le figure, avvicinano la tela alla migliore produzione pittore di Carlo Francesco Nuvolone, grande interprete del barocco milanese.
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Lotto 214 Lodovico Cardi detto il Cigoli (attribuito a)
(Cigoli 1559-Roma 1613)
Sacra Famiglia con Dio Padre e lo Spirito Santo olio su tela cm 71x87 - con cornice cm 83x96
La luce divina, irradiata dalla parte superiore del dipinto dove appare Dio Padre, scolpisce e delinea i volti e i corpi della Sacra Famiglia, immersa in un interno ombroso, posta sotto di lui, e la bellissima canestra in basso. L’autore della tela, Ludovico Cardi detto il Cigoli, fu un grande traghettatore della maniera toscana, che aveva imparato da maestri del calibro di Alessandro Allori, nel XVII secolo, divenendo inoltre punto di riferimento per Pietro da Cortona. Gli echi barocceshi e tizianeschi, pittori che aveva studiato approfonditamente, sono presenti nella nostra tela, in particolare per il sapiente uso dei colori, così sfumati ma allo stesso tempo definiti, e nella dolcezza dei volti. Inoltre, questa Sacra Famiglia sembra già alludere alle soluzioni più originali sperimentate da Carlo Dolci a Firenze nel Seicento maturo