500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA

500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA

venerdì 22 marzo 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)
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  • Bernardo Grimani (Venezia 1580 ca. - ivi 1644), Sonetto 'Il tempo' - varianti rispetto a edizione pubblicata nel 1645
    Lotto 211

    Bernardo Grimani (Venezia 1580 ca. - ivi 1644)
    Sonetto 'Il tempo' - varianti rispetto a edizione pubblicata nel 1645
    Raro manoscritto autografo
    Una pagina in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Abate e poeta veneziano. Si tratta di una stesura autografa del Sonetto 'Il tempo' con numerose varianti rispetto all'edizione a stampa pubblicata con il titolo 'Sonetti dell'Abbate Bernardo Grimani' da Cristoforo Tomasini a Venezia nel 1645. Incipit: "De l'alta Falce il Reggitore possente...". Una pagina in-8, su pagina numerata.

  • Antonio Gussalli (Soncino 1806 - Milano 1884), L'educazione dei giovani
    Lotto 212

    Antonio Gussalli (Soncino 1806 - Milano 1884)
    L'educazione dei giovani
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8, su bifolio
    Firma/data: 2 dic. Milano (s.a.)
    Stato di conservazione: buono (piegature)
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata '2 dic. Milano' (s.a.) del letterato discepolo di Pietro Giordani (di cui curò l'edizione delle opere), elogiato dal Carducci (che gli dedicò il sonetto Ad Antonio Gussalli negli 'Juvenilia'), nella quale si complimenta con il corrispondente per l'ottima educazione dei figli. "Faccio voti che molti in Italia imitino il Sig. Vincenzo La Rosa...". Una pagina in-8, su bifolio.

  • Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966), Passo della Sentinella, Alpini, I Guerra Mondiale
    Lotto 213

    Piero Jahier (Genova 1884 - Firenze 1966)
    Passo della Sentinella, Alpini, I Guerra Mondiale
    Lettera autografa firmata cartolina postale viaggiata
    Una pagina
    Firma/data: 20.10.1931
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata illustrata, datata '20.10.1931' del poeta, narratore e traduttore, assiduo collaboratore della rivista 'La Voce', autore di “Ragazzo” (1919) Piero Jahier. Nel 1909 conobbe Giuseppe Prezzolini, iniziò a collaborare alla rivista 'La Voce' della quale divenne responsabile dal 1911 al 1913. Nel 1916 si arruolò come volontario negli Alpini con il grado di sottotenente. Mentre era al fronte divenne ufficiale addetto al 'Servizio P' e curò la pubblicazione del giornale di trincea 'L'Astico'. Nel 1919 uscì a cura di Barba Piero (in genovese "zio Piero"), pseudonimo già da lui usato, la raccolta 'Canti di soldati'che si ispirava al periodo vissuto in trincea. La missiva è diretta a Giovanni Lorenzoni docente di economia politica e celebre alpinista, al quale chiede di inviargli: "un resoconto più o meno ufficiale dell’impresa militare al Passo della Sentinella". "Mi sono impegnato a scrivere una storia degli Alpini e desidero ricordarla...".

  • Carlo Linati (Como 1878 - Rebbio di Como 1949), Fiera Letteraria
    Lotto 214

    Carlo Linati (Como 1878 - Rebbio di Como 1949)
    Fiera Letteraria
    Lettera autografa firmata
    Due pagine in-4
    Firma/data: Milano 8 Xbre (s.a.)
    Stato di conservazione: buono (lacune al margine destro non ledono il testo)
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata 'Milano 8 Xbre' (s.a.) dello scrittore e traduttore Carlo Linati, amico di James Joyce (con il quale ebbe un costante scambio epistolare) autore di testi incentrati sulla Lombardia, tra i quali ricordiamo 'Sulle orme di Renzo' (1919) e 'Passeggiate lariane' (1939) diretta al maestro Adriano Lualdi, circa il ritiro di un volume di quest'ultimo dal premio della Fiera Letteraria. "E' spiaciuto a me e agli amici miei ch'Ella abbia voluto ritirare il suo libro in seguito ad un apprezzamento da Lei fatto su di un articolo della Fiera, apprezzamento forse non del tutto rispondente a verità...". Due pagine in-4.

  • Ettore Lo Gatto (Napoli 1890 - Roma 1983), A Vittorio Gui, rivista 'Russia'
    Lotto 215

    Ettore Lo Gatto (Napoli 1890 - Roma 1983)
    A Vittorio Gui, rivista 'Russia'
    Lettera dattiloscritta firmata
    Una pagina in-8
    Firma/data: 6 giugno 1927
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera dattiloscritta firmata, datata '6 giugno 1927' del critico letterario e accademico dei Lincei Ettore Lo Gatto al compositore e direttore d'orchestra Vittorio Gui. Nel 1919 Lo Gatto iniziò la sua collaborazione con Zoja Matveevna Voronkova, già sua insegnante di russo, che divenne in seguito sua moglie e collaboratrice. Nel 1921 rientrò in Italia, assumendo la segreteria dell'Istituto per l'Europa Orientale di Roma, costituita quello stesso anno su iniziativa del senatore Francesco Ruffini e Giovanni Gentile. Nella sua intensa ricerca delle culture slave dell'est europeo fu tra i fondatori della rivista 'Russia', poco fortunata ma di importanza per le materie trattate. Ettore Lo Gatto dedicò la sua vita a migliorare i rapporti civili e culturali dell'Italia con la Russia e l'Europa orientale. La missiva è diretta al compositore e direttore d'orchestra Vittorio Gui, con il quale si scusa per: "le irregolarità nell'invio" della rivista 'Russia', diretta da Ettore Lo Gatto, che "è dovuta alla Casa editrice a cui io mi sono affidato". "Desidero però riparare personalmente e Le faccio spedire i numeri di 'Russia' che la mancano...". Una pagina in-8, su carta intestata 'Russia'.

  • Angelo Felice Maccheroni (Piedelpoggio 1803 - 1888), Poesia popolare laziale
    Lotto 216

    Angelo Felice Maccheroni (Piedelpoggio 1803 - 1888)
    Poesia popolare laziale
    Manoscritto
    Fascicolo di 12 cc. vergate recto/verso su p. in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Angelo Felice Maccheroni pastore originario di Piedelpoggio (Rieti), un poeta laziale un tempo famoso, viene tuttora ricordato per la sua operetta in ottave 'La Pastoral Siringa', in VII canti (Firenze, 1848, poi Roma, 1905, 1923, 1964, 1982). Componimento poetico: 'L'Incendio della capanna in Torrenova nel 1853'. Poemetto di Angelo Maccheroni. Fascicolo di 12 cc. vergate recto/verso su p. in-8 a righe. Incipit: "L'anno cinquantatre dalle dirotte/continue piogge le campagne tutte/ in lagune, e paludi eran ridotte...".

  • Edgardo Maddalena (Zara 1867 - Firenze 1929) , Goldoni et alia
    Lotto 217

    Edgardo Maddalena (Zara 1867 - Firenze 1929)
    Goldoni et alia
    Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate
    Trentadue pagine in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 9

    Carteggio costituito da otto lettere autografe firmate di Edgardo Maddalena, letterato e patriota dalmata, docente di letteratura tedesca presso l'Istituto di magistero di Firenze (1915), noto studioso di Carlo Goldoni. Risalenti all'arco cronologico 1907-1921, le lettere sono dirette a Vittorio Scotti e Giorgio Barini - quest'ultimo, illustre musicologo, su questioni letterarie. Riportiamo per esempio un passo: "Grazie infinitamente delle linee sempre affettuose, e la copia della preziosa lettera Goldoniana che mi favorisce tanto generosamente. Scovare oggi lettere del Nostro è fortuna grandissima. Sono più rare che mai, e mi rallegro sinceramente con lei della buona ventura...". Per un totale di trentadue pagine in-8, sono accluse alcune buste. E' unito scritto autografo firmato su Carlo Goldoni e la lingua veneta (una pagina in-8).

  • Camille Mallarmé (Colmar 1886 - 1960), Romain Rolland
    Lotto 218

    Camille Mallarmé (Colmar 1886 - 1960)
    Romain Rolland
    Lettera autografa firmata
    Due pagine in-8
    Firma/data: Paris mardi 11 Novembre 1913
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata datata 'Paris mardi 11 Novembre 1913' della scrittrice e traduttrice francese moglie di Paolo Orano, autrice di romanzi e di importanti opere di traduzione (Pirandello). La missiva verte su questioni letterarie: "Cher ami, je dois rencontrer Romain Rolland pour la première fois ces temps (…) et je me sent un peu genée à l’idée de n’avoir plus entre les mains les livres qui il m’a si gentilment offerts. Puis-je sans indiscretion vous les réclamer, ainsi que ses lettres? Par la mȇme occasion je serais heureuse de recevoir quelques nouvelles du fratello Maggiore…". Due pagine in-8, carta intestata ‘67 Boulevard S.t Germain’. Romain Rolland fu scrittore e drammaturgo francese, premio Nobel per la Letteratura nel 1915.

  • Arnoldo Mondadori (Poggio Rusco 1889 - Milano 1971), D'Annunzio - Enzo Palmieri
    Lotto 220

    Arnoldo Mondadori (Poggio Rusco 1889 - Milano 1971)
    D'Annunzio - Enzo Palmieri
    Lettera dattiloscritta
    Una pagina in-8
    Firma/data: Milano 20 aprile 1946
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera dattiloscritta, 'Milano 20 aprile 1946' del fondatore dell’omonima casa editrice, Arnoldo Mondadori, diretta allo storico della letteratura Enzo Palmieri, autore anche di una celebre 'Storia e Antologia della Letteratura Italiana'. Dal documento: "Sarò dunque ben lieto di vederla a Milano per qualche mese, nella gradita visita che mi preannuncia. Ed attendo il suo commento del libro IV delle Laudi, dono che ha tutto il suo valore - tanto! - per il suo significato e cioè quello di segno nobile e sicuro di un affetto profondamente sentito, come profondamente ricambiato…". Una pagina in-8, carta intestata 'Arnoldo Mondadori Editore'.
    'Le Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi' sono una serie di cinque libri di Gabriele D'Annunzio, che costituiscono un'opera poetica fra le più note dell'autore, in cui viene sviluppato il concetto di superomismo. Palmieri ne pubblicò l'edizione commentata. La nostra lettera consente di datare con precisione la consegna, 20 aprile 1946, del libro quarto, 'Merope', che raccoglie i canti celebrativi della conquista della Libia e della guerra italo-turca nel Dodecaneso, composti ad Arcachon, e pubblicati dapprima sul 'Corriere della Sera' e poi in volume nel 1912. Si tratta di una nuova divagazione sul tema patriottico e nazionalista e sul mito di Roma. Nota è "La canzone dei Dardanelli", inizialmente censurata per alcuni versi ritenuti offensivi verso l'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria.

  • Vincenzo Monti (Alfonsine 1754 - Milano 1828), Teresa Pichler
    Lotto 221

    Vincenzo Monti (Alfonsine 1754 - Milano 1828)
    Teresa Pichler
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8
    Firma/data: Milano 16 aprile 1816
    Stato di conservazione: buono (lievi macchie di umidità; lacuna al margine sinistro non lede il testo; piccoli fori)
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata 'Milano 16 aprile 1816' dell'insigne poeta, scrittore e drammaturgo, massimo esponente del neoclassicismo italiano, autore della celebre traduzione in endecasillabi sciolti dell'Iliade (1810), diretta ad un "Carissimo Nipote ed Amico". Nella prima parte della missiva lo prega di procurargli alcuni semi di un arbusto che intende piantare: "Fuori della porta di Lugo che va a Faenza, a man destra lungo la strada i campi adiacenti sono difesi da una siepe di certa fatta di spini particolari che formano un riparo forte ed impenetrabile. Non so né mi ricordo come si chiamino, ma forse alla descrizione m'intenderete. Il fusto è diritto, le branche laterali pure diritte, lo spino lungo, e acutissimo, e nerissimo tutto l'arbusto. L'involucro del seme è tondo e schiacciato...". In seguito esprime preoccupazione per le condizioni di salute della moglie (l'attrice teatrale Teresa Pichler, 1769-1834): "da tre mesi è maltrattata da un'ostinata tosse convulsiva, che comincia a mettermi in apprensione. Vorrei portarla in campagna nella Brianza, ma la stagione è tuttora sì perfida che non se ne può sperare alcun beneficio...". Chiude informando il nipote relativamente alla nascita della 'Biblioteca Italiana'. "Sotto gli auspicii superiori qui si stampa un Giornale letterario intitolato Biblioteca Italiana, nel quale il Governo ha voluto ch'io metta il mio nome. In ogni fascicolo v'è qualche articolo d'Agricoltura. Se vi piace d'associarvi, scrivetemelo...". Una pagina in-8. Il giornale letterario 'Biblioteca Italiana' fu fondato in quello stesso anno a Milano su iniziativa del generale e uomo politico austriaco Heinrich Johann Bellegarde (1756-1845). Monti vi collaborò in qualità di 'nominale coadiutore'. L'importante pubblicazione, diretta dall'archeologo, naturalista e musicista Giuseppe Acerbi (1773-1846), finanziata dal governo austriaco del Regno Lombardo-Veneto, fu edita dal 1816 al 1859, ed ebbe tra i suoi collaboratori alcuni fra i più illustri intellettuali del tempo, tra i quali, oltre al Monti, Pietro Giordani, Antonio Cesari e Silvio Pellico.

  • Ugo Ojetti (Roma 1871 - Fiesole 1946), "Regola per vivere in pace" - contro gli egocentrici
    Lotto 223

    Ugo Ojetti (Roma 1871 - Fiesole 1946)
    "Regola per vivere in pace" - contro gli egocentrici
    Scritto autografo firmato
    Una pagina in-8
    Firma/data: 26 ag. 1914
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Scritto autografo firmato, datato '26 ag. 1914' dell'illustre scrittore, critico d'arte e giornalista, fondatore delle storiche riviste 'Dedalo' (1920) e 'Pegaso' (1929), accademico d'Italia nel 1930, Ugo Ojetti. "Se le presentano uno che prima di tutto le parla di sé stesso concluda subito che è inutile starlo ad ascoltare...". Una pagina in-8.

  • Luigi Orsini (Imola 1873 - ivi 1954), Giovanni Tebaldini - Borsi - Giovanna d'Arco . Revue des deux mondes
    Lotto 224

    Luigi Orsini (Imola 1873 - ivi 1954)
    Giovanni Tebaldini - Borsi - Giovanna d'Arco . Revue des deux mondes
    Carteggio costituito da nove lettere autografe firmate (su cartolina postale)
    Undici pagine
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 9

    Poeta e librettista, (nipote di Felice Orsini, autore del fallito attentato a Napoleone III nel 1858), fu docente di letteratura drammatica e poetica al conservatorio di Milano dal 1911 al 1939. Carteggio costituito da nove lettere autografe firmate (su cartolina postale), risalenti all'arco cronologico 1902-1942, dirette al maestro Giovanni Tebaldini, direttore della cappella della Santa Casa di Loreto, su questioni private e professionali. Si riportano alcuni passi a titolo esemplificativo: "Ebbi anche la Revue des deux mondes (debbo rimandargliela o posso tenermela?) con l'art. interessante su 'Giov. d'Arco' di Borsi, e i due programmi...". "Caro professore, sono a Roma, redattore di una rivista letteraria e segretario di una scuola popolare...". Per un totale di undici pagine.

  • Alfredo Panzini (Senigallia 1863 - Roma 1939), Tumminelli - Bragaglia - ritratto
    Lotto 225

    Alfredo Panzini (Senigallia 1863 - Roma 1939)
    Tumminelli - Bragaglia - ritratto
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-4
    Firma/data: 23.III.1929.VII
    Stato di conservazione: buono (lieve lacuna al margine superiore)
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata '23.III.1929.VII' dello scrittore, lessicografo e critico letterario, tra i compilatori del Dizionario Moderno edito da Hoepli nel 1905. La missiva è di evidente efficacia letteraria. Pegando di portare i propri saluti a Tumminelli - probabilmente l'editore Calogero Tumminelli di Tumminelli & Bestetti - così lo descrive: "Odo le parole di lui, vedo lo splendore degli occhi e del sorriso. Sottile, molto sottile!". Panzini inoltre accenna di essersi recato da Bragaglia - probabilmente il regista Anton Giulio Bragaglia - di cui ha fatto un ritratto che spedirà a breve.
    Una pagina in-4.

  • Domenico Paoli (Pesaro 1783 - ivi 1853), Cesare Causa - Leopardi - Pesaro - Bologna
    Lotto 226

    Domenico Paoli (Pesaro 1783 - ivi 1853)
    Cesare Causa - Leopardi - Pesaro - Bologna
    Due lettere autografe firmate
    Quattro pagine in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Due lettere autografe firmate, risalenti all’anno 1814, dell'illustre fisico, chimico e medico, intimo di Giacomo Leopardi (che a partire dal 1827 favorì i contatti dell'amico con l’ambiente accademico pisano e con il circolo fiorentino del Gabinetto Scientifico-Letterario di Giovan Pietro Vieusseux, nel giornale del quale - 'Antologia' - Paoli pubblicherà varie note. Le lettere sono dirette all’amico e collega Cesare Causa, noto libraio a Bologna. Le missive (per un totale di quattro pagine in-8), vertono su questioni erudite e bibliografiche.

  • Francesco Pastonchi (Riva Ligure 1874 - Torino 1953), Paolo Buzzi
    Lotto 227

    Francesco Pastonchi (Riva Ligure 1874 - Torino 1953)
    Paolo Buzzi
    Due lettere autografe firmate
    Quattro pagine in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Due lettere autografe firmate, datate al 1920 e al 1940, del poeta e critico letterario, collaboratore del 'Corriere della Sera', professore di lingua e letteratura italiana all'università di Torino, e membro dell'Accademia d'Italia (1939), entrambe dirette al collega Paolo Buzzi (1874-1956), su questioni bibliografiche: "Ricevo il vostro volume e vi ringrazio del gentile dono che mi assicura del vostro buon ricordo. Quanti anni sono passati! ma l'amor della poesia non s'è sminuito: poesia unica realtà mia, e conforto...".Quattro pagine in-8.

  • Mario Pieri (Corfù 1776 - Firenze 1852), Lettera ad Alessandro Torri e saluti ad Ippolito Pindemonte
    Lotto 228

    Mario Pieri (Corfù 1776 - Firenze 1852)
    Lettera ad Alessandro Torri e saluti ad Ippolito Pindemonte
    Due lettere autografe firmate
    Una pagina in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Letterato greco, allievo di Melchiorre Cesarotti a Padova e intimo dei più illustri scrittori italiani dell'epoca tra i quali Ugo Foscolo, Vincenzo Monti, Ippolito Pindemonte, Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni, fu uno stimato collaboratore dell'Antologia di Viesseux a Firenze, città nella quale visse per un lungo periodo. Nativo di Corfù, vi tornò durante l'occupazione francese di Venezia, divenendo segretario di Giovanni Capodistria (primo capo di stato della Grecia indipendente) e segretario della Repubblica delle Sette Isole Unite (o Repubblica delle Isole Ionie, Repubblica Settinsulare, Eptaneso o Stato Ionio; in greco: Επτάνησος Πολιτεία) stato delle Isole Ionie esistito dal 1800 al 1807 sotto sovranità congiunta dell'Impero russo e dell'Impero ottomano. Tale Repubblica Settinsulare costituì la prima forma di (seppur limitato) autogoverno greco dall'epoca della caduta dell'Impero Bizantino di fronte all'avanzata turca nella metà del XV secolo. E' sepolto al cimitero greco-ortodosso di Livorno. Tra le sue opere "Canzone al Petrarca per la Restaurazione del Regno d’Italia" (1805).
    Lettera, senza data, diretta al critico letterario ed editore Alessandro Torri (1780-1861): "Eccovi le perlette. Vi prego di prendere spezialmente di questi colori, e poi di quanti altri ve ne fossero, in tutto pel valore di lire dieci italiane, e franchi dieci. In Verona mi saluterete il Cav. Pindemonte...". Saluti al poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Una pagina in-8, indirizzo autografo al verso.

  • Luigi Pomba (Torino 1821 - ivi 1872), Editoria - Il mondo illustrato - Filippo Luigi Santi - Biografie dei contemporanei italiani
    Lotto 229

    Luigi Pomba (Torino 1821 - ivi 1872)
    Editoria - Il mondo illustrato - Filippo Luigi Santi - Biografie dei contemporanei italiani
    Due lettere autografe
    Quattro pagine in-4 e in-8
    Firma/data: Torino 18 marzo 1861
    Torino 15 ottobre 1863
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Due lettere autografe dal figlio di Giuseppe Pomba, editore italiano, datate 'Torino 18 marzo 1861' e 'Torino 15 ottobre 1863'. Le missive, indirizzate al professor Filippo Luigi Santi di Napoli, trattano della stampa di alcune collane e riviste come 'Il Mondo Illustrato'. Documenti preziosi per delineare la storia della famosa tipografia. Nella lettera datata '15 ottobre 1863' è citata: "..una Raccolta di Biografie dei Contemporanei Italiani più utili di questo secolo giunta a N°65 volumetti, e che sarà proseguita ancora con altri 15 tutti in gran parte preparati fra cui appunto si trovano le individualità più eminenti che contribuiscono in mille modi all’Indipendenza e unità", raccolta che lo stesso Santi è chiamato a dirigere. Quattro pagine in-4 e in-8, su carta intestata della 'Unione Tipografico-Editrice Torinese' (UTET) della ditta Cugini Pomba.

  • Giuseppe Prezzolini (Perugia 1882 - Lugano 1982), La Voce
    Lotto 230

    Giuseppe Prezzolini (Perugia 1882 - Lugano 1982)
    La Voce
    Cartolina postale autografa firmata
    Una pagina
    Firma/data: Firenze 12.IV.1911
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Cartolina postale autografa firmata, datata 'Firenze 12.IV.1911', a Raffaello Piccoli (letterato napoletano, 1886-1933, docente di Letteratura Italiana a Cambridge), evidentemente riguardante un pezzo inviato alla 'La Voce': "l'articolo era già in tipografia, ma l'ho ritirato in tempo". Nel 1908 fonda 'La Voce', rivista da lui diretta fino al novembre 1914 e che durante la sua esistenza (verrà pubblicata fino al 1916) spazierà su temi legati a letteratura, politica e società. Tra il 1910 e il 1911 esce la prima serie (tredici volumi) dei "Quaderni della Voce", ispirati per contenuti e veste tipografica ai Cahiers de la Quinzaine di Charles Péguy. Il 1911 è l'anno dell'attacco dell'Italia alla Libia. Sin dai primi mesi appaiono vari articoli sull'argomento su 'La Voce'. La posizione iniziale di Prezzolini è antinazionalista. Nei mesi successivi cambia progressivamente idea, fino a decidere di appoggiare la Campagna di Libia. Nello stesso anno la casa editrice dei "Quaderni della Voce" chiude l'attività. Prezzolini, volendo continuare la pubblicazione dei volumi, a novembre fonda la 'Libreria della Voce', casa editrice gestita dallo stesso gruppo di intellettuali della rivista: è il suo esordio nel settore dell'editoria.

  • Zeffirino Re (Cesena 1772 - Fermo 1864), Agli editori Marsigli e Rocchi
    Lotto 231

    Zeffirino Re (Cesena 1772 - Fermo 1864)
    Agli editori Marsigli e Rocchi
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8, su bifolio
    Firma/data: Fermo 14 Aprile 1831
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata 'Fermo 14 Aprile 1831' del letterato, noto volgarizzatore in latino e greco, diretta ai "Tipografi Libraj" Marsigli e Rocchi di Bologna, su questioni bibliografiche: "Soggetto a rilevanti spese per malattia da cui sono ora sortito, non ho potuto sodisfare le rate per il pagamento della Bibbia del Martini...". "Ma io vado tuttora creditore del rame Ayar col figlio Ismaele, che và alla pag: 30, Vol. 1 che Pistonesi scrisse che mi avrebbe spedito, e del rame di frontespizio al Volume 1° del Don Chischiotte di Cervantes...". Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografi e timbri postali alla quarta.

  • Leopoldo Staccioli (Urbino 1803 - ivi 1832), Lettera a Guglielmo Piatti - Famiglia Hercolani
    Lotto 232

    Leopoldo Staccioli (Urbino 1803 - ivi 1832)
    Lettera a Guglielmo Piatti - Famiglia Hercolani
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8, su bifolio
    Firma/data: Firenze 22 Giugno 1826
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata 'Firenze 22 Giugno 1826' del letterato ed economista urbinate, mancato precocemente, diretta all'editore e libraio fiorentino Guglielmo Piatti, nella quale lo prega di portargli un manoscritto da parte di Astorre Ercolani, V principe della famiglia Ercolani: "Dal Guardaportone del Principe Ercolani v'è un libro diretto a me...".Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografo e timbri postali alla quarta.
    Gli Hercolani, o Ercolani, sono una famiglia principesca italiana originaria di Bologna.

  • Bonaventura Tecchi (Bagnoregio 1896 - Roma 1968), Lo studio dei classici come esercizio del carattere
    Lotto 233

    Bonaventura Tecchi (Bagnoregio 1896 - Roma 1968)
    Lo studio dei classici come esercizio del carattere
    Manoscritto autografo
    Una pagina in-4
    Firma/data: 15 novembre '45
    Stato di conservazione: buono (foglio di lavoro con alcune cassature e rifacimenti)
    Numero componenti del lotto: 1

    Scrittore, saggista e germanista, fu direttore (1925-29) del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux. Manoscritto autografo "Dal diario di un letterato". Incipit: "15 novembre '45. I tempi di crisi possono trasformarsi in tempo di rinascita per un popolo, quando, con un esame serio, si arrivi a scoprire le ragioni dei mali che han portato alla catastrofe. Così fu a Roma dopo la vittoria d'Annibale, così per la cristianità dopo la vittoria sui Musulmani in Europa. Ma quest'esame deve essere fatto senza retorica..."; "Ho pensato spesso in questi giorni a cosa à servito nella mia vita lo studio dei classici, compresi i greci e i latini; a cosa può servir domani... E la risposta è stata semplice ... Non solo a raffinare il gusto serve lo studio dei classici, ma anche a formare una mente bene ordinata, incline alla chiarezza, alla armonia; e poiché chiarezza e armonia sono anche doti morali, lo studio dei classici serve, in ultima analisi, attraverso l'educazione estetica, a educare l'animo, a formare il carattere. La cultura o è questo, o è nulla". Una pagina in-4, vergata a matita, su carta quadrettata.

  • Corinna Teresa Ubertis (Firenze 1874 - Roma 1964), "Secolo XX"
    Lotto 234

    Corinna Teresa Ubertis (Firenze 1874 - Roma 1964)
    "Secolo XX"
    Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata
    Una pagina
    Firma/data: "16.4.1920" "Tèrèsah"
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata senza data cronica, (timbro post. 16.4.1920) della rinomata scrittrice e poetessa nota con lo pseudonimo di Tèrèsah, diretta ad un amico giornalista del 'Secolo XX' di Milano, nella quale declina l'invito ad una collaborazione: "Troppo impegnata e l'impossibilità di lavorare molto per ragioni di salute...".
    La Ubertis nel 1902 vince un concorso con la novella "Rigoletto": ha 25 anni e si rivela scrittrice vincendo il "Premio Giacosa". Con lo pseudonimo di Tèrèsah pubblica un piccolo volume di poesie a cui seguiranno anche pièces teatrali come "Il Giudice" che verrà messo in scena a Genova nel 1903 da Ermete Zacconi. Nel 1912 sposa Ezio Maria Gray, importante esponente politico nazionalista e poi fascista, giornalista professionista, autore di saggi storico-politici e conferenziere, e si trasferisce a Roma. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale è interventista e scrive racconti per l'infanzia di tipo propagandistico, "Piccoli eroi della grande guerra" (1915). Pubblica in tutto circa cinquanta libri

  • Enrico Thovez (Torino 1869 - ivi 1925), Ricerca di un editore per "Il Pastore il gregge" - Polemica contro la lirica carducciana - D'Annunzio
    Lotto 235

    Enrico Thovez (Torino 1869 - ivi 1925)
    Ricerca di un editore per "Il Pastore il gregge" - Polemica contro la lirica carducciana - D'Annunzio
    Lettera autografa firmata
    Quattro pagine in-8, su bifolio
    Firma/data: Torino 22 luglio 1908, corso Siccardi
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Lettera autografa firmata datata 'Torino 22 luglio 1908, corso Siccardi', del critico letterario e poeta Enrico Thovez, diretta ad un editore al quale chiede di poter pubblicare un suo volume: "Gli amici prof. Dino Mantovani ed Ettore Marroni, sapendomi in cerca di un editore giovane ed animoso mi hanno incitato a rivolgermi a Lei per un certo mio libro di combattimento che potrebbe spaventare editori vecchi e legati da interessi materiali. Il libro che si intitolerebbe Il pastore ed il gregge - scena di letteratura italiana, è un esame della questione della lirica nostra fatto in forma quasi autobiografica. In esso io esposi in forma vivace, che va dalla novella alla polemica, le vicende di uno spirito libero di fronte all'ambiente creato dalla lirica carducciana...". Nel 1895 denuncia nella 'Gazzetta Letteraria' i plagi della poesia dannunziana, tratti da poeti francesi sconosciuti in Italia. Dipinge ed espone due volte alla Biennale di Venezia. Quattro pagine in-8, su bifolio, inchiostro violaceo. E' unito ritratto fotografico (cm 18 x 11,5) con firma autografa. Al verso, nota autografa del fratello Ettore.

  • Leopoldo Tiberi (Siena 1845 - 1919), Riviste - La favilla - editoria marchigiana - Mestica
    Lotto 236

    Leopoldo Tiberi (Siena 1845 - 1919)
    Riviste - La favilla - editoria marchigiana - Mestica
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-16
    Firma/data: Perugia 24 febbraio 1888
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata datata 'Perugia 24 febbraio 1888' del patriota e poeta Leopoldo Tiberi. Combatté con Garibaldi a Mentana nel 1867, fu fondatore del settimanale 'La Favilla', in seguito uno dei principali esponenti della massoneria umbra e Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Perugia dal 1892 al 1901. Nella missiva informa il corrispondente che: "Il prof. Enrico Mestica (...) ha abbandonato l'idea di fondare una rivista marchigiana e mi esprime il desiderio di vedere 'La Favilla' (rassegna dell'Umbria) divenire giornale umbro-marchigiano e mi manda i nomi dei collaboratori...". Una pagina in-16.
    Mestica fu un letterato e patriota di Tolentino.

  • Enrico Vallecchi (Firenze 1902 - ivi 1990), Eleganti auguri - Griselli
    Lotto 237

    Enrico Vallecchi (Firenze 1902 - ivi 1990)
    Eleganti auguri - Griselli
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8
    Firma/data: 9 agosto 1950
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata '9 agosto 1950' di Enrico Vallecchi, illustre editore, direttore della rinomata casa fiorentina che pubblicò le storiche riviste culturali 'La Voce', 'Lacerba', 'Il Selvaggio', oltre a una copiosa quantità di volumi di autori quali Curzio Malaparte, Filippo Tommaso Marinetti e Dino Campana, diretta allo scultore Italo Griselli: "Sono lieto che i tuoi settanta anni mi diano il pretesto di dirti ancora la mia amicizia e la mia stima...". Una pagina in-8.

  • Alberto Viviani (Firenze 1894 - ivi 1970), "Novità dell'oltremondo"
    Lotto 238

    Alberto Viviani (Firenze 1894 - ivi 1970)
    "Novità dell'oltremondo"
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-4
    Firma/data: 10 marzo 1939
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Alberto Viviani presentato da Marinetti come 'il più giovane poeta futurista', partecipò al movimento d'avanguardia collaborando con la rivista 'Lacerba'. Noto soprattutto per il volume 'Giubbe Rosse'. Lettera autografa firmata, datata '10 marzo 1939', ad una "Cara Miryam": "Avevo portato con me da Roma fino dal giorno 20 febbraio questo mio libro, allora uscito, perché volevo pregarti di offrirlo in mio nome al tuo caro Babbo. Ciò non mi fu concesso. Ma siccome io credo fermamente che Egli lo avrebbe gradito e bene accolto, non fosse altro che come mio devoto omaggio e ringraziamento per i libri da me chiestigli in consultazione...". Forse si tratta del libro 'Novità dell'oltremondo', Firenze, Vallecchi, pubblicato nel 1938. Una pagina in-4.

  • Filippo Zamboni (Trieste 1826 - Vienna 1910), Pasquale Papa
    Lotto 239

    Filippo Zamboni (Trieste 1826 - Vienna 1910)
    Pasquale Papa
    Lettera autografa firmata
    Due pagine in-8, su bifolio
    Firma/data: Vienna 27 giugno 1903
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Letterato e patriota viaggiò molto, lasciando delle 'Memorie autobiografiche' (1906). Attratto dall'ipnotismo e dallo spiritismo, scrisse 'Il bacio nella luna' (1912), liriche, tragedie, poesie e due poemi drammatici. Lettera autografa firmata, datata 'Vienna 27 giugno 1903' diretta al Prof. Pasquale Papa, circa un volume che intende inviargli: "Non vi sarebbe altra risposta che inviarla la Roma nel Mille. Però della 1a edizione non c'è più nessuna copia ed io l'ho pure della Biblioteca. La seconda ed. uscirà in ottobre e allora sarà per me un piacere di fargliela spedire...". "i tempi erano ancora capaci di sentire entusiasmo e molti e molti scrittori, senza neppure conoscermi, ne scrissero assai. Ora invece che in generale all'Italia è sostituito l'io, alla patria la dinastia, non si scrive di alcuno, se non si à qualche motivo personale o non si abbia in vista qualche vantaggio, onde degli Ezzelini ancora nessun giornale ha citato neppure il titolo. E perciò a Lei, Sig. Professore, sono obbligato assai...". Due pagine in-8, su bifolio, carta intestata. Unita busta viaggiata.

  • Bernardino Zendrini (Bergamo 1839 - Palermo 1879), Canzoniere
    Lotto 240

    Bernardino Zendrini (Bergamo 1839 - Palermo 1879)
    Canzoniere
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8, su bifolio
    Firma/data: Como 31 Agosto 1865
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata datata 'Como 31 Agosto 1865' di Bernardini Zendrini, scrittore, poeta e traduttore, docente di letteratura germanica all'università di Padova (1867) e di letteratura italiana all'università di Palermo (1876), noto per aver pubblicato la traduzione completa del Canzoniere di Heinrich Heine nel 1865, circa il lavoro di traduzione: "Aspettavo dalla gentilezza della mia vicina (...) un libricciolo che sta molto a cuore 'l'Intermezzo lirico, di Heine, tradotto da Re...". "E' già arrivata la stampa del mio Canzoniere, e poco tempo mi avana ormai a far controlli e correzioni...". Una pagina in-8, su bifolio, carta azzurrina a righe.

  • Luciano Zuccoli (Calprino 1868 - Parigi 1929), Giornale di Venezia
    Lotto 241

    Luciano Zuccoli (Calprino 1868 - Parigi 1929)
    Giornale di Venezia
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8
    Firma/data: 4 Agosto 1898 Giovedì
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata datata '4 Agosto 1898 Giovedì' dello scrittore e giornalista svizzero naturalizzato italiano, il conte Luciano Zuccoli (all'anagrafe Luciano von Ingenheim), direttore del 'Giornale di Venezia' dal 1903, diretta ad un collega, al quale chiede di spedire un telegramma, apparentemente alla moglie: "Modena, Albergo Reale. Spero tornare domani, ripassando per Milano, da dove telegraferò ora arrivo...". Curiosamente il telegramma non viene spedito da Genova, dove Zuccoli dichiara di trovarsi, ma finge la spedizione da Modena e la richiesta ad un collega perché a sua volta lo indirizzi. La traccia di un tradimento? La moglie si suicidò e Zuccoli si risposò con una donna giovanissima. Una pagina in-8, carta intestata.
    Zuccoli fu un autore di best seller tra la generazione dei romanzieri di successo di fine Ottocento (da De Amicis a Fogazzaro, da Rovetta a Barrili e Farina) e che sarebbe stata la protagonista delle cronache librarie dagli anni Venti in poi (Da Verona, Mariani, Pitigrilli, Brocchi, Gotta, Milanesi e D’Ambra). La sua attività di narratore inizia in pieno stile dannunziano nel 1893, con 'I lussuriosi'; si concluderà nel 1927 con 'I ragazzi se ne vanno': 35 anni di produzione scandita da una trentina di libri, in media uno l’anno. Fra i suoi romanzi più amati dai lettori ricordiamo, 'La freccia nel fianco' del 1913, che nel 1945 avrebbe raggiunto il centocinquantesimo migliaio, cifra di tutto rispetto per l’epoca, 'L’amore di Loredana' del 1908, 'L’amore non c’è' più del 1916, 'I Drusba' del 1921, 'Le cose più grandi di lui' del 1922.

  • Romano Calò (Roma 1884-Lugano 1952), Cesarino Branduani - Schlegel
    Lotto 242

    Romano Calò (Roma 1884-Lugano 1952)
    Cesarino Branduani - Schlegel
    Lettera autografa firmata
    Una pagina
    Firma/data: Lugano 1 marzo 1952
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Attore e regista radiofonico italiano. Dopo aver frequentato l’Accademia filodrammatica di Roma entrò nella compagnia di Lombardi e Boetti Valvassura nel 1902. Comparve in molti spettacoli tra cui: 'Reginetta di Saba' di Moschino e ne 'Il gusto del vizio' di Lavedan. Nel 1939 fu protagonista nel film 'Il diario di una stella' di Pinoli e nel 1945 prese parte al suo ultimo film, 'Die Letzte Chance' (L'ultima speranza) di Lindtberg. Lettera autografa firmata da Romano Calò, datata 'Lugano 1 marzo 1952', indirizzata a Cesarino Branduani (all’anagrafe Cesare Branduani) in cui lo ringrazia per avergli mandato la copertina del primo volume del Decameron e gli domanda se può ricercare l’opera di August Wilhelm von Schlegel Corso sull’arte drammatica “... dovrei rivolgerle un’affascinante ricerca da affidare al suo raffinato senso culturale. Si tratta dell’opera di Schlegel August Wilhelm “Corso sull’arte drammatica”...” Una pagina.

  • Gustavo Strafforello (Porto Maurizio 1820 - ivi 1903), A Thalès Bernard
    Lotto 243

    Gustavo Strafforello (Porto Maurizio 1820 - ivi 1903)
    A Thalès Bernard
    Lettera autografa firmata
    Due pagine in-8
    Firma/data: 24 juillet 1871
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata '24 juillet 1871' (firmata con altro pseudonimo), diretta al poeta francese Thalès Bernard (1821-1873) su questioni letterarie: "J'ai lu avec trop d'intérêt, et de plaisir en même temps, vos premières 'Mélodies Pastorales'...".Due pagine in-8, carta listata di nero. Gustavo Strafforello svolse la sua attività di scrittore per molti anni a Torino, prima nel giornalismo, poi collaborando assiduamente a grandi opere enciclopediche ('Enciclopedia Pomba'; 'Brockhaus's Conversations-Lexikon') e traducendo dall'inglese e dal tedesco numerose opere fra cui il notissimo 'Self-Help di S. Smiles' ('Chi s'aiuta Dio l'aiuta', Milano 1865). In molte sue opere usò vari pseudonimi, tra cui Spiritus Asper e Iunius Redivivus.

  • [Giuseppe Valadier (Roma 1762 - ivi 1839)], Acquisto di un immobile da parte di Giuseppe Valadier
    Lotto 244

    [Giuseppe Valadier (Roma 1762 - ivi 1839)]
    Acquisto di un immobile da parte di Giuseppe Valadier
    Tre documenti manoscritti
    Quattro pagine
    Firma/data: 15 settembre 1791, 21 giugno 1805
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 3

    Tre documenti manoscritti relativi all'illustre architetto orafo Giuseppe Valadier. La sua opera più celebre è quella della sistemazione urbanistica di Piazza del Popolo. Suo è poi il singolare 'Coffee House' (noto come Casina Valadier) (1807) al Pincio. Valadier si interessò anche del restauro del Ponte Milvio. Raffinate opere di architettura sono Villa Torlonia (1800) e i palazzi Lezzani in piazza Barberini (1825). Il primo documento '15 settembre 1791' è una bozza di contratto di compravendita per un immobile tra lui e la famiglia Gabiati Tempra: contiene note manoscritte autografe dello stesso Valadier: "Casa di due piani (...) uno di due stanze, e l’altro di due stanze con due cantine, e un cortile sopra all’Orto di Napoli infra via al Teatro Aliberti confinante da un lato..." e "Più Bottega con retrostanza, e cantina posta in Piazza di Spagna..."; inoltre è citato in note di altra mano scrivente: "Per una maggior sicurezza del Sig. Valadier il Sig. Michele Gabiati Tempra li scudi 320 prezzo della nota casa che vende a favore del medesimo...". Il secondo documento datato '21 giugno 1805' è una nota dei materiali spediti al Casino del Sig. Valadier in Frascati con quietanza di pagamento da parte del fornitore di materiale edile Franco Antonio Lovatti. L'ultimo allegato è una quietanza di pagamento rilasciata dall’ebanista Bartolomeo Serafini a Luigi Valadier del pagamento di "Scudi Cinquanta (...) per intaglio fatto di cento raspini frà grossi e piccoli (...) chiamandomi con tal pagamento contento, e soddisfatto di tutti i lavori". Per un totale di quattro pagine in diverso formato.

  • Giovanni Battista Camozzi Vertova (Bergamo 1818 - Costa di Mezzate 1906), Archeologia
    Lotto 245

    Giovanni Battista Camozzi Vertova (Bergamo 1818 - Costa di Mezzate 1906)
    Archeologia
    Lettera autografa firmata
    Tre pagine in-8, su bifolio
    Firma/data: Bergamo li 20 Gennaio 1885
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Lettera autografa firmata, datata "Bergamo li 20 Gennaio 1885" dell'imprenditore, patriota e uomo politico, sindaco di Bergamo dal 1860 al 1870 e senatore del Regno d'Italia dal 1861, circa alcune iniziative culturali relative alla storia di Bergamo. "Ti spedisco il volume degli Atti del nostro Ateneo il quale contiene i lavori archeologici del Prof. Gaetano Mantovani relativi alla nostra Provincia di cui fece oggetto di diverse letture. Esso è direttore degli scavi che qui si praticano e non risparmia fatica né sagrifizii...". Tre pagine in-8, su bifolio. Lieve lacuna al margine superiore, non lede il testo. E' unita riproduzione a stampa di un ritratto calcografico (su p. in-8).

  • [Gioacchino Giuseppe Serangeli (Roma 1768 - Torino 1852)], Arte e relazioni sociali
    Lotto 246

    [Gioacchino Giuseppe Serangeli (Roma 1768 - Torino 1852)]
    Arte e relazioni sociali
    Carteggio costituito da dieci lettere autografe firmate
    Venti pagine in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 10

    Pittore neoclassico, allievo di Jacques Louis David e al servizio di Napoleone Bonaparte, che gli commissionò varie opere a celebrazione di vari eventi legati al suo impero, come, ad esempio il dipinto 'Napoleone riceve i deputati dell'Esercito dopo la sua incoronazione', 1808, Versailles. È ammesso all'Accademia Reale di pittura e scultura nel 1790. Pochi anni dopo entra nella cerchia degli allievi di Jacques Louis David ed è subito molto stimato dal suo maestro che gli procura lavoro. Nello stesso anno infatti riceve come suo primo incarico ufficiale l'esecuzione di una copia del Marat assassinato. Ormai considerato artista francese piuttosto che italiano, incontra Silvio Pellico che ritrae in un dipinto di paesaggio. Nel 1828 si trasferisce a Torino dove lavora come pittore della corte sabauda. Ampio, interessante carteggio costituito da dieci lettere autografe firmate, risalenti all'arco cronologico 1817-1844, tutte indirizzate al rinomato pittore neoclassico. Tra i vari corrispondenti: Giuseppe Gullini, il Conte Carelli de Bassy, François Fréderic Lemot, il Conte di Montelivet Marthe-Camille Bachasson. Le missive (per un totale di 20 pagine in-8, vertono su questioni artistiche, e costituiscono un interessante corpus denso di notizie relative all'arte, alla vita e alle relazioni sociali del pittore durante il lungo periodo vissuto in Francia. Riportiamo un passo a puro titolo esemplificativo. "Monsieur, vous avez du recevoir par l'intermediaire de Madame la Baronne de Barante qui a bien voulu s'en charger, la somme de mille francs, prix d'un paysage que j'ai été charmé de pouvoir placer dans la collection du Roi. S.M. l'a vu avec d'autant plus de plaisir, que votre nom lui a rappelé des tableaux d'histoire qui figurent au Palais de Versailles dans la Galerie du Consolat et de l'Empire...".

  • Giovanni Treccani degli Alfieri ( Montichiari 1877-Milano 1961), Mostra Intersindacale 1941, Adriano Lualdi
    Lotto 247

    Giovanni Treccani degli Alfieri ( Montichiari 1877-Milano 1961)
    Mostra Intersindacale 1941, Adriano Lualdi
    Lettera dattiloscritta firmata
    Una pagina
    Firma/data: Milano 11 giugno 1941
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Lettera dattiloscritta firmata, datata 'Milano 11 giugno 1941' di Giovanni Treccani degli Alfieri. Imprenditore, editore e mecenate italiano, fu insieme a Giovanni Gentile il fondatore dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana a Roma per la pubblicazione della Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti e del Dizionario Biografico degli Italiani. All'età di 17 anni emigrò in Germania come semplice operaio tessile alla scuola di Krefeld. Qualche anno dopo tornò con un piccolo capitale e un bagaglio tecnologico che mise a frutto nell'industria tessile italiana, prima come piccolo imprenditore, poi come capitano d'industria. Nel 1919 elargì una cospicua somma all'Accademia dei Lincei e nel 1923 donò allo Stato italiano la Bibbia di Borso d'Este, un capolavoro della miniatura rinascimentale. Nel 1924 fu Senatore del Regno d'Italia e nel 1931 costituì la società 'Treves-Treccani-Tumminelli' che divenne poi Istituto della Enciclopedia Italiana. Nel 1937 fu insignito del titolo di conte e nel 1939 ricevette una laurea honoris causa in Lettere e filosofia dall'Università di Milano. Nel 1934 divenne presidente per la Società per la pubblicazione dei papiri dell'Università degli Studi di Milano e fu anche Presidente del Museo del Teatro alla Scala. Nel 1942 istituì la Fondazione Treccani degli Alfieri, che pubblicò la Storia di Milano. La missiva è indirizzata al Maestro Adriano Lualdi nella quale scrive che "...non mancherò di osservare i quadri del Prof. Di Giorgio in occasione di una prossima visita alla Mostra Intersindacale", forse Ettore di Giorgio (1890-1971). Una pagina. E’ unita una cartolina indirizzata al musicista Adriano Lualdi da Lucerna con firma autografa di Giovanni Treccani degli Alfieri, datata '22 agosto 1942'.

  • Tito Angelini (Napoli 1806 - ivi 1878), Scuola di disegno di Napoli
    Lotto 248

    Tito Angelini (Napoli 1806 - ivi 1878)
    Scuola di disegno di Napoli
    Pagina di liber amicorum con firma e rigo di testo autografi
    Una pagina in-8
    Firma/data: 09/01/1914
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Pagina di liber amicorum (in-8) con firma e rigo di testo autografi del rinomato scultore, direttore della Scuola di disegno di Napoli. "Tito Angelini Professore di scultura napoletano". Datata '1. 9. 1914'. Tito Angelini dopo aver completato i suoi studi a Roma, compì numerosi viaggi in tutta Italia, sebbene la sua attività di scultore lo vide protagonista soprattutto a Napoli dove insegnò scultura e fu direttore della Scuola di disegno. Il successo che conseguì in queste attività didattiche gli fece ricevere numerose commissioni ufficiali di opere come "La Clemenza e L'Immacolata" per lo scalone e la cappella del Palazzo Reale di Napoli. Tra le sue opere più rilevanti vanno ricordate il Sepolcro di Lucia Migliaccio ed il Sepolcro di Michele Arditi nella Chiesa di San Ferdinando, i monumenti a Saverio Mercadante (situato nell'omonima piazza lungo il corso Vittorio Emanuele) e Paolo Emilio Imbriani (in piazza Mazzini), la statua di Sant'Ambrogio per la Chiesa di San Francesco a Gaeta.

  • Filippo Agricola (Roma 1795 - ivi 1857), Incisione calcografica di 'Dante e Beatrice', Duchessa di Sagan
    Lotto 249

    Filippo Agricola (Roma 1795 - ivi 1857)
    Incisione calcografica di 'Dante e Beatrice', Duchessa di Sagan
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8, su bifolio
    Firma/data: Di Roma li 3 decembre 1825
    Stato di conservazione: buono (nota a matita di altra mano)
    Numero componenti del lotto: 1

    Allievo del padre Luigi, di Landi e di Camuccini, dal 1840 fu direttore dello Studio Vaticano del mosaico, dal 1843 ispettore delle pubbliche pitture a Roma, e nel biennio 1854-55 presidente dell'Accademia di San Luca. Fu tra i più apprezzati esponenti del tardo neoclassicismo romano. Ottenne molte commissioni per ritratti da parte di casate italiane e straniere, tra i quali si ricordano quelli della Principessa di Danimarca, nel 1822, e di Costanza Perticari Monti, nel 1821. Quest'ultimo ritratto raffigura la figlia del poeta Vincenzo Monti, il quale cantò l'opera nel sonetto 'Più la contemplo, più vaneggio in quella' (1822). Notevole fu la sua produzione nei dittici come ad esempio 'Dante e Beatrice' (citati nella nostra lettera), 'Petrarca e Laura', 'Ariosto e Alessandra', 'Raffaello e la Fornarina', 'Tasso e Leonora'. Per il suo stile, la sua impostazione e i suoi canoni Monti gli attribuì il soprannome di "Raffaello del suo tempo". Lettera autografa firmata, datata 'Di Roma li 3 decembre 1825'. Dapprima informa il corrispondente di avergli inviato una prova di stampa di una sua incisione calcografica: "Nella occasione che io mando al Sig.r Barone Augusto Koller una prova del rame di Dante e Beatrice, mi prendo l'ardire di unirne altra copia acciò sia presentata alla Signora Sua, e con questa mia la supplico Preg.mo Sig. Cav. di riceverla con l'innata bontà e gentilezza la quale mi ricordo sempre...". In seguito lo prega di "...voler avere la compiacenza di far avere alla Duchessa di Sagan il piego qui annesso essendovi un piccolo disegno che a Lei appartiene". Una pagina in-8, su bifolio.

  • Giuseppe Fabiano "Bepi" (Trani 1883 - Padova 1962), Partecipazione di nozze e disegni su biglietto da visita di Ciro Cristofoletti
    Lotto 250

    Giuseppe Fabiano "Bepi" (Trani 1883 - Padova 1962)
    Partecipazione di nozze e disegni su biglietto da visita di Ciro Cristofoletti
    Due ritratti femminili a carboncino firmati sulle due facciate di un biglietto da visita (listato a lutto), cm 10,5 x 7
    Disegno di un uomo a matita su ritaglio cartaceo, cm 8,5 x 4
    Firma/data: Treviso, 29 Dicembre 1929
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 3

    Due ritratti femminili a carboncino firmati sulle due facciate di un biglietto da visita (listato a lutto) di Cristofoletti (cm 10,5 x 7) e un disegno a matita di volto maschile su ritaglio cartaceo (cm 8,5 x 4). E' acclusa una partecipazione nuziale a stampa di Fabiano Bepi e Paola Carrari, datata 'Treviso, 29 Dicembre 1929'. Giuseppe Fabiano nel 1900 si iscrisse all'accademia di belle arti di Venezia, allievo di Guglielmo Ciardi, vivendo tra Venezia e Treviso. Nel 1920 tornò per un breve periodo a Treviso, dove sul settimanale locale 'La Riscossa' stroncò la II Mostra d'arte trevigiana, a cui pure aveva partecipato. Si trasferì subito dopo a Roma, dove stabilì rapporti con artisti come C. Socrate, A. Trombadori, N. Bertoletti e L. Cecchi Pieraccini. Nel 1929 partecipò alla 'II Mostra dei Novecento italiano'. Sposò nello stesso anno Paola Carrari di Treviso. La moglie e il figlio Fabio diventarono in seguito i soggetti preferiti dei ritratti di Fabiano.

  • Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato 1859 - La Loggia, Torino 1933), Davide Calandra
    Lotto 251

    Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato 1859 - La Loggia, Torino 1933)
    Davide Calandra
    Firma e rigo autografi su cartolina fotografica
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Firma e rigo autografi su cartolina fotografica, raffigurante un'opera di Davide Calandra, del rinomato scultore Leonardo Bistolfi, fra i principali esponenti del simbolismo italiano. La svolta simbolista avvenne con quella che è divenuta una vera icona della nuova sensibilità: il monumento funebre della famiglia Pansa nel cimitero di Cuneo, la cosiddetta Sfinge, elaborata e compiuta tra il 1890 ed il 1892. Nell’ottobre del 1901, grazie a Giovanni Cena, Bistolfi riceve la visita di Rodin, che ammira il 'Crocefisso Brayda' ed il 'Dolore confortato dalle Memorie', il complesso concluso nel 1901 per il monumento Durio a Torino, cui forse si rifersice l'appunto, nel nostro biglietto, alle "malinconiche vergini". Sono anni di grande successo quelli al volgere del nuovo secolo: il 1905 vide il suo trionfo alla VI Esposizione Internazionale di Venezia (in cui era, tra l’altro, membro della Giuria di accettazione), ottenendo una mostra personale, allestita nella Tribuna, con 21 sculture e i disegni per il Funerale della Vergine, e ricevette la Grande Medaglia d’oro per la scultura. Alcuni importanti acquisti (GNAM di Roma, Museo Revoltella di Trieste, Museo Municipale di Venezia, Museo Civico di Torino), coronarono il successo nazionale.
    Il biglietto, di argomento artistico, reca indirizzo autografo al verso.

  • Ercole Calvi (Verona 1824 - ivi 1900), Pittura di paesaggio
    Lotto 257

    Ercole Calvi (Verona 1824 - ivi 1900)
    Pittura di paesaggio
    Pagina di liber amicorum (su biglietto) con firma autografa
    Una pagina
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Pagina di liber amicorum (su biglietto) con firma autografa del rinomato pittore veronese Ercole Calvi, tra i principali esponenti della pittura di paesaggio dell'epoca.

  • Giulio Carlini (Venezia 1826 - ivi 1887), Pittore e fotografo
    Lotto 258

    Giulio Carlini (Venezia 1826 - ivi 1887)
    Pittore e fotografo
    Pagina di liber amicorum con firma autografa
    Una pagina in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Pagina di liber amicorum (in-8) con firma autografa del pittore e fotografo veneziano Giulio Carlini. Famoso ritrattista, espose a Vienna e Monaco, oltre che in varie città italiane. Amava rappresentare soggetti veneziani e il suo 'Aristide' è ancora oggi esposto al Museo d'Arte Moderna di Ca' Pesaro. L'ultima lettera della data apposta sul quadro non è chiara, forse è "1867", oppure "1863" o "1865". Carlini dedicò la sua abilità di ritrattista alla figura di Napoleone III anche nel ritratto 'L'imperatore Napoleone III a cavallo', celebrandone il contributo alla riunificazione dell'Italia e la dichiarata volontà di vedere Venezia liberata dal dominio dell'impero austro-ungarico.

  • Tommaso Cascella (Ortona 1890 - Pescara 1968), Bozzetto di Basilio Cascella
    Lotto 259

    Tommaso Cascella (Ortona 1890 - Pescara 1968)
    Bozzetto di Basilio Cascella
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-4
    Firma/data: 8.2.1924
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata '8.2.1924' del noto pittore e ceramista Tommaso Cascella. Primogenito dell'artista Basilio Cascella, svolge il suo apprendistato sotto la guida paterna e nel 1905 collabora con litografie, disegni e dipinti alla rivista 'Illustrazione abruzzese', diretta dal padre e finanziata dai Fratelli Pascale di Popoli. Allo scoppio della guerra tra Francia e Germania, nel 1914, Tommaso è inviato dal padre sul fronte francese per ritrarre dal vero gli avvenimenti bellici, e grazie all'intervento di Gabriele D'Annunzio, residente in quel tempo a Parigi, riesce ad avere salva la vita. Per D'Annunzio Tommaso Cascella realizzò dei disegni inisieme al padre, Basilio Cascella, per il volumetto 'La Pescara di Gabriele d'Annunzio'. Nel 1914 entrò a far parte, sotto la direzione del padre Basilio, della 'Grande illustrazione abruzzese' di Pescara, che durò solo un anno, a causa della Grande guerra, infatti lo stesso Tommaso partì verso il fronte francese, venendo arrestato come spia dai francesi, ma liberato grazie all'intercessione di D'Annunzio. Nel 1923 Tommaso insieme a Basilio, lavorò alla pittura della maiolica di Rapino per i tre pannelloni monumentali della grotta del Sacrario militare di Andrea Bafile a Guardiagrele. Da lì in poi Tommaso venne finalmente considerato per il suo valore, e fu chiamato per la realizzazione delle maioliche dello stabilimento Tettuccio di Montecatini Terme, aiutando il padre Basilio, realizzando per la società Richard-Ginori nel 1936 anche numerosi vasi, formelle e pannelli in ceramica, esposti nella galleria Pesaro. La lettera verte su questioni circa un dipinto del padre Basilio: "Mio padre ha riconosciuto e firmato il piccolo bozzetto ch'Ella mi ha mostrato. Nel rivedere questa scrittura che egli eseguì nel 1865, si è anche ricordato di non averlo mai ceduto o venduto a nessuno; può Ella gentilmente dirmi per quale via è pervenuto in possesso del suo parente?...". Una pagina in-4, carta intestata 'Gruppi di competenza del Partito Nazionale Fascista - Segretariato abruzzese per le Belle Arti'. Una pagina in-4.

  • Jacopo d'Andrea (Rauscedo 1819 - Venezia 1906), Arte - Accademia delle Belle Arti di Venezia
    Lotto 261

    Jacopo d'Andrea (Rauscedo 1819 - Venezia 1906)
    Arte - Accademia delle Belle Arti di Venezia
    Pagina di liber amicorum con firma e righi di testo autografi
    Una in-8
    Firma/data: Venezia 1872
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Pagina di liber amicorum (in-8) con firma e righi di testo autografi datati 'Venezia 1872' del pittore romantico, professore di disegno della figura all'Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1872 al 1899.

  • Pio Fedi (Viterbo 1816 - Firenze  1892), Poesia sulla Musa della scultura
    Lotto 262

    Pio Fedi (Viterbo 1816 - Firenze 1892)
    Poesia sulla Musa della scultura
    Componimento poetico autografo firmato
    Una pagina in-8
    Firma/data: Firenze 14 ottobre 1871
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Componimento poetico autografo firmato, datato 'Firenze 14 ottobre 1871' dello scultore autore della statua 'Libertà della Poesia' (Basilica di Santa Croce, Firenze), Pio Fedi. Fin dalla sua gioventù la sua produzione è particolarmente ricca di disegni e bozzetti. Il suo lavoro più noto è il 'Ratto di Polissena', dal vivo dinamismo, unica scultura moderna scelta per figurare nella Loggia della Signoria (1866). Incipit: "Stando Sovrana/Libertà/Spande i suoi raggi/La Musa della scultura/Vibra le sue scintille/L'Artefice/... "Una pagina in-8.

  • Raffaele Giannetti (Porto Maurizio 1837 - Genova 1915), Pittura
    Lotto 265

    Raffaele Giannetti (Porto Maurizio 1837 - Genova 1915)
    Pittura
    Pagina di liber amicorum con righi di testo autografi firmati
    Una pagina in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Pagina di liber amicorum (in-8) con righi di testo autografi firmati del rinomato pittore di storia Raffaele Giannetti. Con il dipinto 'Sansone condannato alla macina' nel 1858 esordì alla Promotrice genovese di belle arti, dove inviò regolarmente i propri lavori fino al 1880. L’anno seguente vi prese parte con Il 'Colloquio di Carlo V e Clemente VII'. L’opera inaugurò una serie di tele, spesso di grandi dimensioni, di evidente ispirazione storico-letteraria. Alcune opere sono conservate presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe di Palazzo Rosso a Genova.

  • Aurelio Gotti (Firenze 1833 - Roma 1904), Donazione alla Galleria degli Uffizi - Enrico Pollastrini
    Lotto 266

    Aurelio Gotti (Firenze 1833 - Roma 1904)
    Donazione alla Galleria degli Uffizi - Enrico Pollastrini
    Lettera autografa firmata
    Due pagine in-8
    Firma/data: 22 giugno 1868
    Stato di conservazione: buono (lievi piegature)
    Numero componenti del lotto: 1

    Aurelio Gotti fu eletto a 24 anni accademico della Crusca e compilatore del Vocabolario, fu nominato nel 1859 ispettore generale delle scuole elementari. Nel 1864 assunse l'amministrazione delle gallerie fiorentine, delle quali fu poi direttore dal 1866 al 1881. Lettera autografa firmata, datata '22 giugno 1868' nella quale prega la corrispondente di convincere il rinomato pittore Enrico Pollastrini (1817-1876) a voler donare una sua opera per "arricchire la stupenda collezione de' ritratti autografi di Pittori" della Galleria degli Uffizi: "Bisogna dunque fargli un po' forza; e per vincere la sua umiltà impegnare la sua gentilezza e cortesia...". Due pagine in-8.

  • Giuseppe Antonio Guattani (Roma 1748 - ivi 1830), Archeologia romana - Dissertazioni accademia archeologica romana - Monsignor Nicola Maria Nicolai - Cardinal Pacca
    Lotto 267

    Giuseppe Antonio Guattani (Roma 1748 - ivi 1830)
    Archeologia romana - Dissertazioni accademia archeologica romana - Monsignor Nicola Maria Nicolai - Cardinal Pacca
    Due lettere autografe firmate
    Una pagina in-4; Una pagina in-4, su bifolio
    Firma/data: Casa 24 Febb. 1817
    21 luglio 1817
    Stato di conservazione: buono (lieve foro non lesivo del testo, macchie di umidità, foro di tarlo)
    Numero componenti del lotto: 2

    Giuseppe Antonio Guattani fu un archeologo, professore di storia e mitologia, assessore delle Romane antichità e antiquario di Augusto III di Polonia. Tra le sue opere sono specialmente notevoli sette volumi di supplemento all'opera di Winckelmann, che intitolò 'Monumenti antichi inediti'. Due lettere autografe firmate, entrambe dirette all'erudito, archeologo ed economista Monsignor Nicola Maria Nicolai. La prima, datata 'Casa 24 Febb. 1817', circa alcune pubblicazioni dell'Accademia archeologica di Roma: "Ho l'onore di accludergli la minuta di avviso per la consegna delle dissertazioni della nostra Accademia Archeologica, perché si effettui la stampa del tomo desiderato. Sarei di sentimento che fosse stampato e così più pubblico, più decoroso, e di minor dispendio. Il tempo che ho preso per la consegna mi par necessario per le correzioni che potranno e vorranno fare gli autori...". Una pagina in-4. La seconda, datata '21 luglio 1817', circa alcuni adempimenti burocratici. "Ecco servito all'istante Monsig. mio stimo: Penso che se ha veramente premura di portarla subito al Sig. Gell, è necessario che la mandi alla stessa al Cardinal Pacca protettore da sua parte per la necessaria firma...". Una pagina in-4, su bifolio. Indirizzo autografo alla quarta.

  • Giulio Campi (Cremona, 1502 – Ivi, 5 marzo 1572), Pittura
    Lotto 269

    Giulio Campi (Cremona, 1502 – Ivi, 5 marzo 1572)
    Pittura
    Ricevuta autografa per lire 255
    Stato di conservazione: discreto (abrasione sul lato destro del documento che lede in parte il testo)
    Numero componenti del lotto: 1

    Figlio primogenito del pittore Galeazzo Campi e fratello di Antonio e Vincenzo, fu tra i maggiori rappresentanti del manierismo lombardo. L’opera più antica realizzata dal Campi è La Vergine in trono e i santi Nazaro e Celso, dipinta per Santi Nazaro e Celso, e poi in Sant'Abbondio a Cremona nel 1527. Nel 1547 su incarico del priore Gerolamo Vida realizzò l’opera di maggiore impegno della sua maturità: la ricostruzione della chiesa delle Sante Margherita e Pelagia, dove poté esprimersi come architetto, scultore e pittore.
    Tornato a Cremona, il Campi affrescò nella navata centrale, all’interno della chiesa di San Sigismondo, la 'Discesa dello Spirito Santo', esempio di uno straordinario virtuosismo prospettico.
    Nel documento l’artista attesta - "Io Giulio Campi scrissi" - di aver ricevuto Lire 255 in apparenza da tale Galiotti in pagamento forse di una commissione.

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500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA

La parte seconda di una selezione di oltre trecento autografi, con rilevanti nuclei risorgimentale e del novecento italiano. Tra gli altri, documenti emessi dalla cancelleria papale, su privilegi e Inquisizione.

Sessioni

  • 22 marzo 2024 ore 18:00 Sessione unica (160 - 332)

Esposizione

Presso la sede di Bonino di Roma, su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us

Pagamenti e Spedizioni

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Rilanci

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  • da 30000 a 40000 rilancio di 3000
  • da 40000 a 50000 rilancio di 4000
  • da 50000 a 100000 rilancio di 5000
  • da 100000 a 200000 rilancio di 10000
  • da 200000 a 400000 rilancio di 20000
  • da 400000 a 800000 rilancio di 40000
  • da 800000 a 1000000 rilancio di 50000
  • da 1000000 in avanti rilancio di 75000