500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA

500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA

venerdì 22 marzo 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)
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  • Alfredo Panzini (Senigallia 1863 - Roma 1939), Tumminelli - Bragaglia - ritratto
    Lotto 225

    Alfredo Panzini (Senigallia 1863 - Roma 1939)
    Tumminelli - Bragaglia - ritratto
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-4
    Firma/data: 23.III.1929.VII
    Stato di conservazione: buono (lieve lacuna al margine superiore)
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata '23.III.1929.VII' dello scrittore, lessicografo e critico letterario, tra i compilatori del Dizionario Moderno edito da Hoepli nel 1905. La missiva è di evidente efficacia letteraria. Pegando di portare i propri saluti a Tumminelli - probabilmente l'editore Calogero Tumminelli di Tumminelli & Bestetti - così lo descrive: "Odo le parole di lui, vedo lo splendore degli occhi e del sorriso. Sottile, molto sottile!". Panzini inoltre accenna di essersi recato da Bragaglia - probabilmente il regista Anton Giulio Bragaglia - di cui ha fatto un ritratto che spedirà a breve.
    Una pagina in-4.

  • Domenico Paoli (Pesaro 1783 - ivi 1853), Cesare Causa - Leopardi - Pesaro - Bologna
    Lotto 226

    Domenico Paoli (Pesaro 1783 - ivi 1853)
    Cesare Causa - Leopardi - Pesaro - Bologna
    Due lettere autografe firmate
    Quattro pagine in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Due lettere autografe firmate, risalenti all’anno 1814, dell'illustre fisico, chimico e medico, intimo di Giacomo Leopardi (che a partire dal 1827 favorì i contatti dell'amico con l’ambiente accademico pisano e con il circolo fiorentino del Gabinetto Scientifico-Letterario di Giovan Pietro Vieusseux, nel giornale del quale - 'Antologia' - Paoli pubblicherà varie note. Le lettere sono dirette all’amico e collega Cesare Causa, noto libraio a Bologna. Le missive (per un totale di quattro pagine in-8), vertono su questioni erudite e bibliografiche.

  • Francesco Pastonchi (Riva Ligure 1874 - Torino 1953), Paolo Buzzi
    Lotto 227

    Francesco Pastonchi (Riva Ligure 1874 - Torino 1953)
    Paolo Buzzi
    Due lettere autografe firmate
    Quattro pagine in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Due lettere autografe firmate, datate al 1920 e al 1940, del poeta e critico letterario, collaboratore del 'Corriere della Sera', professore di lingua e letteratura italiana all'università di Torino, e membro dell'Accademia d'Italia (1939), entrambe dirette al collega Paolo Buzzi (1874-1956), su questioni bibliografiche: "Ricevo il vostro volume e vi ringrazio del gentile dono che mi assicura del vostro buon ricordo. Quanti anni sono passati! ma l'amor della poesia non s'è sminuito: poesia unica realtà mia, e conforto...".Quattro pagine in-8.

  • Mario Pieri (Corfù 1776 - Firenze 1852), Lettera ad Alessandro Torri e saluti ad Ippolito Pindemonte
    Lotto 228

    Mario Pieri (Corfù 1776 - Firenze 1852)
    Lettera ad Alessandro Torri e saluti ad Ippolito Pindemonte
    Due lettere autografe firmate
    Una pagina in-8
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Letterato greco, allievo di Melchiorre Cesarotti a Padova e intimo dei più illustri scrittori italiani dell'epoca tra i quali Ugo Foscolo, Vincenzo Monti, Ippolito Pindemonte, Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni, fu uno stimato collaboratore dell'Antologia di Viesseux a Firenze, città nella quale visse per un lungo periodo. Nativo di Corfù, vi tornò durante l'occupazione francese di Venezia, divenendo segretario di Giovanni Capodistria (primo capo di stato della Grecia indipendente) e segretario della Repubblica delle Sette Isole Unite (o Repubblica delle Isole Ionie, Repubblica Settinsulare, Eptaneso o Stato Ionio; in greco: Επτάνησος Πολιτεία) stato delle Isole Ionie esistito dal 1800 al 1807 sotto sovranità congiunta dell'Impero russo e dell'Impero ottomano. Tale Repubblica Settinsulare costituì la prima forma di (seppur limitato) autogoverno greco dall'epoca della caduta dell'Impero Bizantino di fronte all'avanzata turca nella metà del XV secolo. E' sepolto al cimitero greco-ortodosso di Livorno. Tra le sue opere "Canzone al Petrarca per la Restaurazione del Regno d’Italia" (1805).
    Lettera, senza data, diretta al critico letterario ed editore Alessandro Torri (1780-1861): "Eccovi le perlette. Vi prego di prendere spezialmente di questi colori, e poi di quanti altri ve ne fossero, in tutto pel valore di lire dieci italiane, e franchi dieci. In Verona mi saluterete il Cav. Pindemonte...". Saluti al poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Una pagina in-8, indirizzo autografo al verso.

  • Luigi Pomba (Torino 1821 - ivi 1872), Editoria - Il mondo illustrato - Filippo Luigi Santi - Biografie dei contemporanei italiani
    Lotto 229

    Luigi Pomba (Torino 1821 - ivi 1872)
    Editoria - Il mondo illustrato - Filippo Luigi Santi - Biografie dei contemporanei italiani
    Due lettere autografe
    Quattro pagine in-4 e in-8
    Firma/data: Torino 18 marzo 1861
    Torino 15 ottobre 1863
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Due lettere autografe dal figlio di Giuseppe Pomba, editore italiano, datate 'Torino 18 marzo 1861' e 'Torino 15 ottobre 1863'. Le missive, indirizzate al professor Filippo Luigi Santi di Napoli, trattano della stampa di alcune collane e riviste come 'Il Mondo Illustrato'. Documenti preziosi per delineare la storia della famosa tipografia. Nella lettera datata '15 ottobre 1863' è citata: "..una Raccolta di Biografie dei Contemporanei Italiani più utili di questo secolo giunta a N°65 volumetti, e che sarà proseguita ancora con altri 15 tutti in gran parte preparati fra cui appunto si trovano le individualità più eminenti che contribuiscono in mille modi all’Indipendenza e unità", raccolta che lo stesso Santi è chiamato a dirigere. Quattro pagine in-4 e in-8, su carta intestata della 'Unione Tipografico-Editrice Torinese' (UTET) della ditta Cugini Pomba.

  • Giuseppe Prezzolini (Perugia 1882 - Lugano 1982), La Voce
    Lotto 230

    Giuseppe Prezzolini (Perugia 1882 - Lugano 1982)
    La Voce
    Cartolina postale autografa firmata
    Una pagina
    Firma/data: Firenze 12.IV.1911
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Cartolina postale autografa firmata, datata 'Firenze 12.IV.1911', a Raffaello Piccoli (letterato napoletano, 1886-1933, docente di Letteratura Italiana a Cambridge), evidentemente riguardante un pezzo inviato alla 'La Voce': "l'articolo era già in tipografia, ma l'ho ritirato in tempo". Nel 1908 fonda 'La Voce', rivista da lui diretta fino al novembre 1914 e che durante la sua esistenza (verrà pubblicata fino al 1916) spazierà su temi legati a letteratura, politica e società. Tra il 1910 e il 1911 esce la prima serie (tredici volumi) dei "Quaderni della Voce", ispirati per contenuti e veste tipografica ai Cahiers de la Quinzaine di Charles Péguy. Il 1911 è l'anno dell'attacco dell'Italia alla Libia. Sin dai primi mesi appaiono vari articoli sull'argomento su 'La Voce'. La posizione iniziale di Prezzolini è antinazionalista. Nei mesi successivi cambia progressivamente idea, fino a decidere di appoggiare la Campagna di Libia. Nello stesso anno la casa editrice dei "Quaderni della Voce" chiude l'attività. Prezzolini, volendo continuare la pubblicazione dei volumi, a novembre fonda la 'Libreria della Voce', casa editrice gestita dallo stesso gruppo di intellettuali della rivista: è il suo esordio nel settore dell'editoria.

  • Zeffirino Re (Cesena 1772 - Fermo 1864), Agli editori Marsigli e Rocchi
    Lotto 231

    Zeffirino Re (Cesena 1772 - Fermo 1864)
    Agli editori Marsigli e Rocchi
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8, su bifolio
    Firma/data: Fermo 14 Aprile 1831
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata 'Fermo 14 Aprile 1831' del letterato, noto volgarizzatore in latino e greco, diretta ai "Tipografi Libraj" Marsigli e Rocchi di Bologna, su questioni bibliografiche: "Soggetto a rilevanti spese per malattia da cui sono ora sortito, non ho potuto sodisfare le rate per il pagamento della Bibbia del Martini...". "Ma io vado tuttora creditore del rame Ayar col figlio Ismaele, che và alla pag: 30, Vol. 1 che Pistonesi scrisse che mi avrebbe spedito, e del rame di frontespizio al Volume 1° del Don Chischiotte di Cervantes...". Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografi e timbri postali alla quarta.

  • Leopoldo Staccioli (Urbino 1803 - ivi 1832), Lettera a Guglielmo Piatti - Famiglia Hercolani
    Lotto 232

    Leopoldo Staccioli (Urbino 1803 - ivi 1832)
    Lettera a Guglielmo Piatti - Famiglia Hercolani
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-8, su bifolio
    Firma/data: Firenze 22 Giugno 1826
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, datata 'Firenze 22 Giugno 1826' del letterato ed economista urbinate, mancato precocemente, diretta all'editore e libraio fiorentino Guglielmo Piatti, nella quale lo prega di portargli un manoscritto da parte di Astorre Ercolani, V principe della famiglia Ercolani: "Dal Guardaportone del Principe Ercolani v'è un libro diretto a me...".Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografo e timbri postali alla quarta.
    Gli Hercolani, o Ercolani, sono una famiglia principesca italiana originaria di Bologna.

  • Bonaventura Tecchi (Bagnoregio 1896 - Roma 1968), Lo studio dei classici come esercizio del carattere
    Lotto 233

    Bonaventura Tecchi (Bagnoregio 1896 - Roma 1968)
    Lo studio dei classici come esercizio del carattere
    Manoscritto autografo
    Una pagina in-4
    Firma/data: 15 novembre '45
    Stato di conservazione: buono (foglio di lavoro con alcune cassature e rifacimenti)
    Numero componenti del lotto: 1

    Scrittore, saggista e germanista, fu direttore (1925-29) del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux. Manoscritto autografo "Dal diario di un letterato". Incipit: "15 novembre '45. I tempi di crisi possono trasformarsi in tempo di rinascita per un popolo, quando, con un esame serio, si arrivi a scoprire le ragioni dei mali che han portato alla catastrofe. Così fu a Roma dopo la vittoria d'Annibale, così per la cristianità dopo la vittoria sui Musulmani in Europa. Ma quest'esame deve essere fatto senza retorica..."; "Ho pensato spesso in questi giorni a cosa à servito nella mia vita lo studio dei classici, compresi i greci e i latini; a cosa può servir domani... E la risposta è stata semplice ... Non solo a raffinare il gusto serve lo studio dei classici, ma anche a formare una mente bene ordinata, incline alla chiarezza, alla armonia; e poiché chiarezza e armonia sono anche doti morali, lo studio dei classici serve, in ultima analisi, attraverso l'educazione estetica, a educare l'animo, a formare il carattere. La cultura o è questo, o è nulla". Una pagina in-4, vergata a matita, su carta quadrettata.

  • Corinna Teresa Ubertis (Firenze 1874 - Roma 1964), "Secolo XX"
    Lotto 234

    Corinna Teresa Ubertis (Firenze 1874 - Roma 1964)
    "Secolo XX"
    Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata
    Una pagina
    Firma/data: "16.4.1920" "Tèrèsah"
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata, su cartolina postale viaggiata senza data cronica, (timbro post. 16.4.1920) della rinomata scrittrice e poetessa nota con lo pseudonimo di Tèrèsah, diretta ad un amico giornalista del 'Secolo XX' di Milano, nella quale declina l'invito ad una collaborazione: "Troppo impegnata e l'impossibilità di lavorare molto per ragioni di salute...".
    La Ubertis nel 1902 vince un concorso con la novella "Rigoletto": ha 25 anni e si rivela scrittrice vincendo il "Premio Giacosa". Con lo pseudonimo di Tèrèsah pubblica un piccolo volume di poesie a cui seguiranno anche pièces teatrali come "Il Giudice" che verrà messo in scena a Genova nel 1903 da Ermete Zacconi. Nel 1912 sposa Ezio Maria Gray, importante esponente politico nazionalista e poi fascista, giornalista professionista, autore di saggi storico-politici e conferenziere, e si trasferisce a Roma. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale è interventista e scrive racconti per l'infanzia di tipo propagandistico, "Piccoli eroi della grande guerra" (1915). Pubblica in tutto circa cinquanta libri

  • Enrico Thovez (Torino 1869 - ivi 1925), Ricerca di un editore per "Il Pastore il gregge" - Polemica contro la lirica carducciana - D'Annunzio
    Lotto 235

    Enrico Thovez (Torino 1869 - ivi 1925)
    Ricerca di un editore per "Il Pastore il gregge" - Polemica contro la lirica carducciana - D'Annunzio
    Lettera autografa firmata
    Quattro pagine in-8, su bifolio
    Firma/data: Torino 22 luglio 1908, corso Siccardi
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 2

    Lettera autografa firmata datata 'Torino 22 luglio 1908, corso Siccardi', del critico letterario e poeta Enrico Thovez, diretta ad un editore al quale chiede di poter pubblicare un suo volume: "Gli amici prof. Dino Mantovani ed Ettore Marroni, sapendomi in cerca di un editore giovane ed animoso mi hanno incitato a rivolgermi a Lei per un certo mio libro di combattimento che potrebbe spaventare editori vecchi e legati da interessi materiali. Il libro che si intitolerebbe Il pastore ed il gregge - scena di letteratura italiana, è un esame della questione della lirica nostra fatto in forma quasi autobiografica. In esso io esposi in forma vivace, che va dalla novella alla polemica, le vicende di uno spirito libero di fronte all'ambiente creato dalla lirica carducciana...". Nel 1895 denuncia nella 'Gazzetta Letteraria' i plagi della poesia dannunziana, tratti da poeti francesi sconosciuti in Italia. Dipinge ed espone due volte alla Biennale di Venezia. Quattro pagine in-8, su bifolio, inchiostro violaceo. E' unito ritratto fotografico (cm 18 x 11,5) con firma autografa. Al verso, nota autografa del fratello Ettore.

  • Leopoldo Tiberi (Siena 1845 - 1919), Riviste - La favilla - editoria marchigiana - Mestica
    Lotto 236

    Leopoldo Tiberi (Siena 1845 - 1919)
    Riviste - La favilla - editoria marchigiana - Mestica
    Lettera autografa firmata
    Una pagina in-16
    Firma/data: Perugia 24 febbraio 1888
    Stato di conservazione: buono
    Numero componenti del lotto: 1

    Lettera autografa firmata datata 'Perugia 24 febbraio 1888' del patriota e poeta Leopoldo Tiberi. Combatté con Garibaldi a Mentana nel 1867, fu fondatore del settimanale 'La Favilla', in seguito uno dei principali esponenti della massoneria umbra e Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Perugia dal 1892 al 1901. Nella missiva informa il corrispondente che: "Il prof. Enrico Mestica (...) ha abbandonato l'idea di fondare una rivista marchigiana e mi esprime il desiderio di vedere 'La Favilla' (rassegna dell'Umbria) divenire giornale umbro-marchigiano e mi manda i nomi dei collaboratori...". Una pagina in-16.
    Mestica fu un letterato e patriota di Tolentino.

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500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA

La parte seconda di una selezione di oltre trecento autografi, con rilevanti nuclei risorgimentale e del novecento italiano. Tra gli altri, documenti emessi dalla cancelleria papale, su privilegi e Inquisizione.

Sessioni

  • 22 marzo 2024 ore 18:00 Sessione unica (160 - 332)

Esposizione

Presso la sede di Bonino di Roma, su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us

Pagamenti e Spedizioni

Pagamenti e spedizioni

La casa d’aste non effettua spedizioni.

I lotti devono essere ritirati a cura ed onere dell'acquirente presso la sede di esposizione, previo appuntamento da prendersi scrivendo a matteo.smolizza@bonino.us.

L’esportazione dei lotti è soggetta al nulla osta del Ministero della Cultura, a norma delle leggi italiane per la tutela del patrimonio culturale. La procedura – da eseguirsi a cura ed onere dell’acquirente anche tramite spedizionieri specializzati – dura di solito tra 40 e 60 giorni. Il Ministero della Cultura può non concedere il nulla osta: in questo caso il lotto non sarà esportabile.

Condizioni di vendita

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Commissioni

26,64% + IVA

Altre Informazioni

Per partecipare all'asta è necessario comunicare alla casa d'aste:

  • per le persone fisiche, il documento di identità, il codice fiscale e eventualmente la partita IVA
  • per le aziende, il documento di identità e il codice fiscale dell'amministratore e la visura camerale aggiornata

Per assistenza, telefonare al 346 12 999 80.

Rilanci

  • da 0 a 200 rilancio di 10
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  • da 4000 a 5000 rilancio di 400
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 30000 rilancio di 2000
  • da 30000 a 40000 rilancio di 3000
  • da 40000 a 50000 rilancio di 4000
  • da 50000 a 100000 rilancio di 5000
  • da 100000 a 200000 rilancio di 10000
  • da 200000 a 400000 rilancio di 20000
  • da 400000 a 800000 rilancio di 40000
  • da 800000 a 1000000 rilancio di 50000
  • da 1000000 in avanti rilancio di 75000