500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA
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Lotto 302 Marino Berengo (Venezia 1928 - ivi 2000)
Sandra Secchi Olivieri
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: 22.III.1964
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata 22.III.1964 dell'illustre storico, accademico dei Lincei, autore del volume "Nobili e mercanti nella Lucca nel Cinquecento" (Torino, Einaudi, 1965-1999). "Eccoti una fulminea lettera per la Secchi. Sono, naturalmente, ben contento di farla, e spero che le serva. Ma dille che si faccia coraggio!...". Una pagina in-8. -
Lotto 303 Vincenzo Botta (Cavallermaggiore 1818 - New York 1894)
Cavallermaggiore
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8
Firma/data: 1 dicembre 1869
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Professore di filosofia nelle università di Torino e di New York, scrisse in inglese opere su Cavour e Dante; socio corrispondente dei Lincei, sua moglie fu la letterata Anne Charlotte. Lettera autografa firmata, datata 1 dicembre 1869, diretta all’editore Barbera: "vi inviai qualche tempo fa i libri dell’Holland, quattro volumi se ben ricordo". Due pagine in-8. -
Lotto 304 Michele Buniva (Pinerolo 1761 - Piscina, Torino 1834)
Napoleonica
Minuta autografa firmata
Tre pagine in-4 su bifolio
Firma/data: Turin 20 juin 1828
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Illustre naturalista, medico e patriota, introdusse per primo in Piemonte il vaccino di Edward Jenner. Esiliato a Parigi per le sue simpatie repubblicane e filo francesi, nel 1800 viaggiò in Inghilterra ove apprese le tecniche vaccinali. Rientrato in Piemonte, con il ritorno dei Francesi, fu subito nominato Presidente del Magistrato di Sanità (divenuto poi Consiglio Superiore di Sanità), direttore della Scuola di Veterinaria, condirettore dell'Ospedale San Giovanni, professore di Igiene pubblica e privata e membro dell'Ospizio di Maternità. Interessante minuta autografa firmata diretta al veterinario francese Jean- Baptiste Huzard (1755-1838), da consegnarsi a quest'ultimo con il tramite del rinomato compositore Felice Blangini (1781-1841), residente a Parigi e intimo di Paolina Bonaparte. Datata Turin 20 juin 1828. Tre pagine in-4, su bifolio, in lingua francese (una frase in italiano). "Monsieur le chevalier Blangini directeur de la chapelle de votre souverain, votre compatriote et mon ancien ami est le porteur de cette lettre. Ma femme et mon fils (qui ne cessaient de me dire 'cosa abbiamo noi fatto alla Casa famiglia Huzard dalla quale non riceviamo più lettere?)… Que madame Huzard ne face point me femme de correspondante inseste, ou négligente, dans tous les cas le tort sera toujours à moi car je puis chargé de la réprésenter à cet egard…'. Indirizzo autografo alla quarta. Fogli staccati. -
Lotto 306 Giuseppe Capra (Pont San Martin, Aosta 1873 - 1952)
Esplorazioni della Cina
Lettera autografa firmata e lettera dattilografa con firma autografa
Due pagine in- 8, Una pagina in-8
Firma/data: Pont Saint Martin (Aosta) 19 - VIII - (19)27
Lanchov (Kansu-Cina) 28 Sett. 1926
Stato di conservazione: buono (piccole lacune al margine sinistro; fori d’archivio ai margini non lesivi del testo)
Numero componenti del lotto: 2
Lettera autografa firmata dell’abate, etnografo ed esploratore valdostano, noto per le sue mission in Australia, Nuova Guinea, Cina. Datata Pont Saint Martin (Aosta) 19 - VIII - (19)27 su questioni professionali. "Signor Direttore mi voglia scusare se ancora non inviai le fotografie: attendeva una cassetta da Scianghai, nella quale v’erano quattro ventine di ottime negative (…). Giunse la cassetta, ma causa i cattivi trasporti in Italia, prese acqua e le negative sono rovinate. Sono desolato. Porterò io stesso, recandomi a Roma in Ottobre le fotografie di cui dispongo. Nel prossimo anno accademico insegnerò nella R. Università a Roma, Facoltà di Scienze politiche, titolo del Corso ‘Esplorazioni Italiane’…". Due pagine in- 8. Timbro postale, note di archiviazione a matita rossa. Unita lettera dattiloscritta con firma autografa datata Lanchov (Kansu-Cina) 28 Sett. 1926 nella quale fa richiesta di aiuti economici vista la situazione critica della regione cinese da cui scrive. "Chiarissimo Direttore quando riceverà questa mia starò attraversando il Deserto di Gobi, giorni 26 con tre oasi. L’assedio di Sianfu, che perdura da cinque mesi e ha già ucciso 40.000 persone di fame e di pestilenza, mi impedisce di avere la posta da oltre cinque mesi…". "Ho troppa necessità dell’aiuto Suo e di altri Signori di Firenze perché le spese del viaggio sono immensamente cresciute causa la guerra…". Una pagina in-8 obl. su carta velina. Timbro postale. Note di archiviazione a matita viola e blu. Accluso biglietto in carta velina (cm 12,5 x 5) con l’indirizzo datt. valido per "tutto Novembre": "Urumtsi (Ti-Hwa) Chinese Turkestan Via Siberia (Homs-Semikpalatinsk-Tacheng)". -
Lotto 307 Joseph Croce-Spinelli (Monbazillac 1845 - 1875)
Le Divan Lepelletier - Aeronautica - LGBT
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Paris, 30 marzo 1871
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata dell'aeronauta francese e giornalista diretta all’avvocato Bouyon. «Dans la série des procès verbaux que je suis en train de recopier... manquent ceux pour lesquels vous avez pris des notes dans les séances de Décembre 1870...». Era il tempo della guerra franco-prussiana. In qualità di "Segretario della Lega A.M.", il giovane aeronauta chiede la collaborazione del suo corrispondente circa delle relazioni fatte al Divan Lepelletier luogo d’incontro dei Repubblicani. Croce-Spinelli morì per asfissia all'età di 29 anni, durante un’ascensione sulla mongolfiera “Zénith” che stava effettuando con Sivel e Gaston Tissandier per esplorare l'alta atmosfera (8600 metri). Solo Tissandier scampò alla morte. Citato da Jules Verne, Croce-Spinelli è, con Théodore Sivel, una icona LGBT. I due scienziati ascesero insieme in cielo, per morirvi, e sono oggi ricordati uno a fianco all'altro, mano nella mano, in un famoso monumento al cimitero di Père Lachaise.
Datata Paris, 30 marzo 1871, una pagina in-8, in francese. -
Lotto 311 Eduard Gerhard (Poznan 1795 - Berlino 1867)
Roma - Archeologia - Cista Borgiana
Lettera autografa firmata
Due pagine in-8 su bifolio
Firma/data: Roma 13 febbraio [18]46
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Illustre archeologo, co-fondatore e segretario della prima società internazionale di archeologia, visse a Roma e in altre città italiane (1822-37); profondo conoscitore di ogni ramo dell'archeologia classica, si dedicò specialmente agli studi di mitologia, pubblicando due volumi sull'argomento (1854-55), e a quelli di topografia romana, considerando i monumenti in quanto fonte per la ricostruzione e conoscenza della cultura antica. Fondò in Roma (1829) l'Istituto di corrispondenza archeologica, che poi (1871) si trasformò in Istituto archeologico germanico. Promosse la pubblicazione di grandi raccolte di varie classi di monumenti figurati, come i 4 volumi sugli specchi etruschi (1843-68) e i 4 su vasi in gran parte di provenienza etrusca (1840-58). Interessante lettera autografa firmata, datata "Roma 13 febbraio 1846" diretta al celebre archeologo e numismatico Giuseppe Fiorelli (1823-1896), noto per essere stato l'ideatore della tecnica dei calchi dei cadaveri di Pompei. Nella prima parte della missiva lo prega di fornirgli alcune notizie intorno alla "cista Borgiana osservata nel Museo Borbonico, ove mi ricordo averla veduta ancora nel 1840. La descrissi nell'opera mia Neapels Bildwerke (p. 185) e ne' Miroirs étrusques (p. 26). Spero che a questo insigne monumento non sia accaduta alcuna disgrazia...". In seguito ringrazia "dell'opuscolo Suo numismatico testé fornitomi...". Chiude esprimendo soddisfazione circa l'accettazione del giovane collega di entrare a far parte dell'istituto archeologico. "in conseguenza le sue dotte fatiche verranno talvolta in ajuto delle nostre stampe...". Due pagine in-8, su bifolio. -
Lotto 312 Luigi Guidi (Santangelo in Lizzola 1824 - Pesaro 1884)
Scienza - Museo Guidi di Pesaro
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: Santangelo in Lizzola il 25 dicembre del 1843
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata Santangelo in Lizzola il 25 dicembre del 1843 del naturalista, geofisico, paleontologo e letterato pesarese fondatore del Museo Guidi nel 1861 diretta a Monsignor Carlemanuele Muzzarelli, di cortesia. "Colgo l'occasione del rinnovamento dell'anno per rinnovare all'E.V.R. le sincere proteste dell'amore e della venerazione che Le porto nell'animo...".Una pagina in-8, su bifolio, indirizzo autografo, timbo postale e tracce di sigillo alla quarta. -
Lotto 313 Giambattista Incisa di Santo Stefano (Torino m.1826)
Chirurgia - Scienza
Lettera autografa
Una pagina in-4
Firma/data: Turin ce 26 8bre 1808
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa, datata Turin ce 26 8bre 1808, firmata da "Incisa", "Governeur du Royal College des Provinces". Si dichiara che il dottor "Francois Rossi de Cinzano", chirurgo in capo dei principi Borghese e del grande ospedale di San Giovanni, fu nominato "Repetiteur d'anatomie pratique" di detto collegio per il biennio 1788-89. Una pagina in-4. -
Lotto 314 Nerio Malvezzi de’ Medici (Bologna 1856 - ivi 1929)
Archivi - Cardinal Malvezzi
Due lettere e un biglietto autografi firmati
Sei pagine
Firma/data: 1899 e 1903
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Dottore onorario del Collegio filologico, accademico onorario della Reale Accademia delle scienze, fu membro del Consiglio superiore degli archivi di stato e socio della Regia deputazione di storia patria per le province della Romagna. Senatore del Regno d'Italia dal 1909 al 1929. Grazie alla sua mediazione la casa e la biblioteca Carducci furono comprate dalla regina Margherita di Savoia e da essa donate alla città di Bologna. Tre lettere autografe firmate (solo due recanti anno: 1899 e 1903), indirizzate ad un professore. Riportiamo un passo a titolo di esempio. "A Bellagio mi giunse la cartolina sua accettissima, che conserverò nel domestico archivio tra le memorie del cardinale Malvezzi, violento bensì contro i gesuiti, ma del resto pio e benefico. Mi è gratissimo che la notizia di un dono del buon arcivescovo mi sia venuto da lei, ottimo insegnante del mio caro figlio. Io lo raccomando alla sua memoria e alla sua benevolenza. Ella avrà sempre voce per esortarlo agli studi...". Per un totale di 6 pagine in diverso formato, carta intestata. -
Lotto 315 Lorenzo Martini (Cambiano 1785 - Torino 1844)
Medico, fisiologo e pedagogista
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8 su bifolio
Firma/data: Torino il dì 21 Gennajo 1832
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Medico, fisiologo e pedagogista, fu il primo insegnante in assoluto di medicina legale presso l'università di Torino (1832), ateneo del quale fu in seguito nominato rettore. Tra le opere scientifiche si ricordano: "Della colera indica" (Tip. Fodratti, Torino 1831); "Manuale d'igiene" (Tip. Fontana, 1829), "Manuale di medicina legale" (Tip. Fontana, 1839). Tra gli scritti pedagogici: "Emilio o sia del governo della vita" (Tip. Fontana, 1829); "Riforma della prima educazione" (Tip. Marietti, 1834); dodici volumi dell'"Emilio" pubblicati tra il 1821 e il 1823,in cui tratta argomenti quali il 'viver sano', il 'governo della famiglia', le 'tendenze morali' e i modi tramite i quali 'sopportare le avversità' della vita. Lettera autografa firmata, datata "Torino il dì 21 Gennajo 1832", diretta ad un collega dell'università di Pavia, nella quale gli raccomanda un amico "il Dottor Ratti che viene a Pavia per rubarvi una parte del vostro Sapere...". Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografo alla quarta. -
Lotto 317 Emidio Pacifico Mazzoni (Ancona 1834-1880)
Giurisprudenza Italiana
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Firma/data: Di Casa 14 aprile 1874
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata dal giurista Emidio Pacifici Mazzoni. Intraprese gli studi giuridici nell’Università di Camerino, dove si laureò ad honorem nel 1857. Si trasferì a Roma dove conseguì il diploma di avvocato della Rota romana. Pacifici Mazzoni collaborò con il 'Giornale del Foro' diretto da Bartolomeo Belli mettendo a punto la sua prima impresa editoriale: il 'Dizionario domestico di legislazione e giurisprudenza civile commerciale amministrativa e penale', sottotitolato per l'uso dei parroci, magistrati e segretari comunali. Sfumata l’occasione di una nomina a professore di diritto commerciale a Siena, tentò di ottenere la cattedra di diritto romano nell’Università di Bologna ma il posto andò invece a Filippo Serafini, già professore a Pavia. La facoltà giuridica bolognese, nel 1869, propose che la cattedra vacante di introduzione alle scienze giuridiche e storia del diritto fosse conferita a Pacifici Mazzoni senza concorso. Nel 1869, divenne professore straordinario di diritto romano a Modena per l’anno 1869-70. Nel 1870 furono istituite nuove cattedre, presso l'Università La Sapienza di Roma, e fu chiamato Pacifici-Mazzoni, che divenne una delle figure eminenti del decollo culturale della Sapienza. La qualifica di professore ordinario di codice civile gli venne conferita il 27 agosto 1872.
Nel 1876 venne designato consigliere di Stato nella sezione di grazia e giustizia. Il 29 aprile 1877, infine, Pasquale Stanislao Mancini lo nominò consigliere della Cassazione di Roma. Lettera autografa firmata circa un nuovo progetto editoriale, datata "Di Casa 14 aprile 1874" diretta ad un "Chiarissimo collega ed amico Preg.mo", l'avvocato, giurista e politico italiano Pasquale Stanislao Mancini, la cui figlia, Grazia Pierantoni Mancini, sposò a Firenze il Pierantoni. "Debbo recarmi a Torino per ordinare colla Un. Tip. Torinese la pubblicazione di un giornale giuridico. Vuole onorarlo del suo nome? Mi manda il titolo di uno o più suoi lavori da pubblicarsi in avvenire a suo bell'agio? Attendo analoga risposta dal suo genero e mio amico Pierantoni...". Una pagina in-8. -
Lotto 318 Domenico Paoli (Pesaro 1783 - ivi 1853)
Lettere a Giuseppe Molini
Due lettere autografe firmate
Quattro pagine in-8
Firma/data: Pesaro, 28 febbraio 1816
Pesaro, 26 gennaio 1824
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Due lettere autografe firmate, datate 1816 e 1824, dell'illustre fisico, chimico e medico, amico di Giacomo Leopardi (che a partire dal 1827 favorì i contatti dell'amico con l’ambiente accademico pisano e con il circolo fiorentino del Gabinetto Scientifico-Letterario di Giovan Pietro Vieusseux). Nella prima lettera, l'autore si firma 'D. Paoli Semprini', inserendo anche il cognome della madre, Marianna dei Semprini di Cesenatico, sorella di Pier Maria Semprini di Antonio. Personaggio di spicco della famiglia Semprini salvò dalla rovina l'Abbazia di Santa Maria del Monte requisita e posta in vendita nel 1812 dall'arrivo dei francesi. Dopo ave acquistato dal Demanio il monastero, lo donò nel 1814 a Papa Pio VII, di passaggio a Cesena durante il suo viaggio di ritorno dalla prigionia di Fontainebleau a Roma. La sorella del Semprini, Marianna, sposò il conte Vincenzo Maria Paoli di Pesaro dai quali nacque Domenico. Le lettere sono dirette a Giuseppe Molini, noto libraio, editore e bibliotecario della Palatina di Firenze. Le missive (per un totale di quattro pagine in-8), vertono su questioni bibliografiche: "Di questi io bramerei continuare l'associazione cioè Journ. de Physique - Ann. de Chim. - Nouv. Bullet. de Philom. - Bullet. des Pharmac. - Poiché non v'ha altro modo converrà adattarsi a riceverli di sei in sei mesi. Intorno al Giorn. inglese di Thompson io gradirò moltissimo se nell'occasione di portarsi in Inghilterra potesse procurarmelo quando ci fosse una certa lusinga di poterne avere in seguito il proseguimento. Se gli arretrati non fossero una cosa esorbitante io bramerei averlo fino dal suo principio...". E' acclusa una elencazione di minerali in inglese, anch'essa autografa.