500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE PRIMA
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Lotto 87 Pier Alessandro Guasco (Torino 1714 - Praga 1780)
Finanza - Ancien Régime - Tourton et Baur
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8, su bifolio
Firma/data: Venise Le 1ier juillet 1774
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Ufficiale al servizio dell'esercito imperiale del Sacro Romano Impero (1742-1780), fratello del famoso scrittore e avventuriero Ottaviano Guasco, nel 1771 fu nominato Feldzeugmeister (generale di artiglieria). Lettera autografa firmata, datata Venise Le 1ier juillet 1774, diretta alla banca parigina Tourton et Baur (fondata nel 1754), su alcune operazioni finanziarie. "L'anné passé si Mr. Durant mon Libraire vous presentait quelques mandats de moi je vous prie de lui en payer le montant...". "Je vous dirai d'avance que j'ai disposé des 13 milles Livres...". Tre pagine in-8, su bifolio. Indirizzo autografo alla quarta. -
Lotto 88 Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Progressismo clericale - connubio libertà e religione
Tre lettere
Cinque pagine in-8
Firma/data: Genova li 4 di Xbre 1853
Torino, 17 febbraio 1860
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 3
Tre belle lettere indirizzate a Giovanni Battista Bergamino prete genovese di orientamento mazziniano (Genova 1821 - ivi 1890). Genova li 4 di Xbre 1853. "Il Conte Livio Benintendi (nota: esule a Torino all'indomani del fallimento del moto quarantottesco mantovano) è un ottimo candidato e farà molto onore a cotesto collegio. E' persona agiata ed onesta quindi a nessuno è ligio ed abborre ogni maniera di setta. Ama la libertà vera e la causa italiana e desidera il clero emmendato e non oppresso. Insomma è degno in tutto che voi gli procuriate i suffragi de' parrocchiani vostri. Viva il mio caro prevosto, che intendete sì bene tutti gli uffici di buon pastore dell'anima. Quante volte io vo ripetendo qui fra gli amici che se la più parte de' preti vi assomigliasse, le gran querele tra loro e il mondo sarebbero presto sopite, e vedrebbesi pure compiuto quel connubio desideratissimo della libertà e della religione...". Nella terza lettera risponde al Bergamino che si è congratulato con il Mamiani per la recente nomina a Ministro della Pubblica Istruzione nel terzo governo Cavour. -
Lotto 89 Giacomo Infante (Bari 1881-)
Giuseppe Massari - risorgimento
Lettera autografa firmata
Sei pagine in-4
Firma/data: Bari 7 gennaio 1934 - XII
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, Bari 7 gennaio 1934 - XII dell’avvocato e scrittore autore di opere sul Risorgimento ("Giuseppe Massari, Uomini di Destra", Bari, G. Laterza, 1934) nella quale scrive al corrispondente su alcune opere dedicate al patriota e uomo politico pugliese Giuseppe Massari (1821 - 1884) trascrivendo una lettera di encomio che ricevette alcuni anni prima da Antonio Salandra sulla sua attività di storico. "Ella non avrà forse dimenticato ch’ebbe la somma fortuna, facendole omaggio del modestissimo suo opuscolo 'Intorno ad una lettera inedita di Giuseppe Massari'di determinarla a scrivere sul 'Corriere della Sera' del 27 febbraio 1931 quel mirabile articolo "Il diario (…) di Giuseppe Massari…". Infante copia in calce una lettera che gli venne spedita da Salandra: "Lo stesso omaggio ebbe anche l’altro onore della seguente lettera di Antonio Salandra: "Roma, 7/5/1931, Egregio Sig. Avvocato, La ringrazio vivamente del suo discorso, così interessante ed eloquente, e della menzione ch'ella vi fa del mio nome, ricollocandolo alla gloriosa tradizione del Risorgimento e alla funzione della Destra Storica…". Sei pagine in-4. -
Lotto 90 Stefano Jacini (Casalbuttano ed Uniti 1826 - Milano 1891)
Senatore del Regno d'Italia
Righi autografi su biglietto da visita listato di nero
Una pagina
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Righi autografi su biglietto da visita listato di nero dell'economista e uomo politico, ministro dei Lavori Pubblici dal 1864 al 1866 e senatore del Regno d'Italia dal 1870. -
Lotto 91 Agostino Lascaris di Ventimiglia (Torino 1776 - Saint Vincent 1838)
Marchese di Ventimiglia
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata "vendredi soir" dell'uomo politico, Marchese di Ventimiglia e sindaco di Torino nel 1818, in cui si scusa con il corrispondente per una dimenticanza. "C'été avec un bien vif regret qu'en rentrant chez moi j'ai trouvé dans ma poche la clef que vous avez eu la bonté de me consigner ainsi que le billet. Peu habitué à aller au Théatre, l'engagement que j'avais pris, m'a completement passé de mémoire...". Una pagina in-8. -
Lotto 92 Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Conferimento Medaglia d’oro da Re Umberto I
Lettera autografa firmata
Una pagina in-4
Firma/data: Roma, 4 aprile 1878
Stato di conservazione: buono (bruniture della carta)
Numero componenti del lotto: 1
Interessante lettera autografa firmata, indirizzata a Saverio Nurisio, Segretario particolare di Umberto I. Nella lettera, listata a lutto, il Mamiani ringrazia per il conferimento di una medaglia d’oro che il Re ha voluto inviargli tramite il suo segretario. L’anziano senatore si propone di chiedere udienza al Re per ringraziarlo personalmente. Il "2 aprile mi fu consegnata una cassetta con entrovi la medaglio d'oro che S. Maestà il Re si è compiaciuta donarmi, onorando la mia persona molto di là da ogni mio merito e per isplendido atto di sua bontà e cortesia veramente regale. Avrò carissimi e preziosissimo il presente di Sua Maestà per tutta la vita". Una pagina in-4 grande. -
Lotto 93 Ernesto Nathan (Londra 1845 - Roma 1921)
Massoneria
Due lettere autografe firmate
Tre pagine in-8
Firma/data: Una sola recante data: 14 ottobre 1862
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2
Due lettere giovanili autografe firmate, (una sola recante data: 14 ottobre 1862) dell'uomo politico, sindaco di Roma dal 1907 al 1913 e Gran Maestro della Massoneria, relative ad una serie di lettere commerciali di presentazione per un viaggio di lavoro in Francia: "domande de lettres que vous m'aviez, si gracieusement offert pour Marseille, Toulon et Nice". Nell’agosto 1859 la morte di Moses Nathan produsse una svolta nella vita della famiglia di Ernesto, che decise di trasferirsi in Italia, dapprima a Pisa, dove si iscrisse come uditore all’Università. La madre, che si immerse progressivamente nell’azione politica e cospirativa a fianco di Mazzini, pensò di avviare Ernesto alla carriera commerciale e lo fece entrare come apprendista presso i banchieri e commercianti di seta milanesi Warchez Garavaglia e C. Nell’autunno del 1862, quindi alla data della presente lettera, Nathan si recò in Sardegna, dove si impegnò in una società per la coltivazione del cotone e la vendita di prodotti sardi che non ebbe esito fortunato e a Caprera ebbe anche modo di incontrare per la prima volta Garibaldi. Tre pagine in-8 (una vergata a matita). -
Lotto 94 Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885)
Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: Genova li 16 9bre 1855
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata Genova li 16 9bre 1855 diretta "al Signor Dottore Padova". "Il presentatore di queste due righe è degnissimo della sua bontà e cortesia. A bocca vedrà da lui le sue strane vicende. Non chiede nulla salvo che un qualche indirizzo...". Una pagina in-8, su bifolio. Indirizzo autografo alla quarta. Nota a matita di altra mano alla terza e alla quarta pagina. -
Lotto 95 Andrea Molinari (Bergamo 1816 - Milano 1899)
Abolizione pena di morte e corporazioni religiose
Lettera autografa firmata
Tre pagine in-8, su bifolio
Firma/data: Torino li 11 Gennaio 1865
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Lettera autografa firmata, datata "Torino li 11 Gennaio 1865" dell'uomo politico bergamasco, deputato al Parlamento d'Italia, diretta ad un collega, circa alcune iniziative politiche che intende proporre. "Mentre in tutte le città d'Italia per mezzo di assemblee pubbliche o in forma di petizioni si sollevan voci generose ad invocare dal Parlamento l'abolizione della pena di morte e quella delle Corporazioni religiose perché la sola Bergamo dovrebbe restare mutola ed inoperosa?...". Tre pagine in-8, su bifolio, carta intestata azzurrina. -
Lotto 96 Niccolò Pasotti Friedenberg, XVIII secolo
Diplomazia di Antico Regime
Carteggio costituito da diciassette lettere autografe firmate
61 pagine
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1717
Ampio carteggio costituito da diciassette lettere autografe firmate, risalenti all'arco cronologico 1700-1707 di un certo Niccolò Pasotti Friedenberg, della famiglia Pasotti originaria di Tuenno, elevata alla nobiltà episcopale nel 1643 dal Principe Vescovo Carlo Madruzzo e alla nobiltà imperiale nel 1726 dall'Imperatore Carlo VI con il predicato di 'Friedenberg'. Le missive, per un totale di 61 pagine in vario formato, sono ricchissime di informazioni sull'azione diplomatica austriaca durante la guerra di successione spagnola. Riportiamo un passo a puro titolo esemplificativo. "In genere di nuove non ho da aggiungere altro all'Ill.ma se non la sicurezza datasi dall'Inghilterra di voler stringere aleanza co' questa Aug.ma Casa non dubitandosi più ch'anco l'Olanda sia per far l'istesso non ostante l'offerte fattesi dalla med.ma di riconoscere il Duca d'Angiò...". -
Lotto 97 Silvio Pellico (Saluzzo 1789 - Torino 1854)
Poesia d'amore
Componimento poetico
Una pagina in-16
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 1
Componimento poetico dello scrittore e patriota Silvio Pellico, noto come autore de 'Le mie prigioni'. Giovane entusiasta della poesia neoclassica, frequentò Vincenzo Monti e Ugo Foscolo, legandosi in particolare a quest'ultimo. Pellico e molti dei suoi amici facevano parte della setta segreta dei cosiddetti "Federati". Scoperti dalla polizia austriaca furono arrestati. A Venezia fu letta pubblicamente il 21 febbraio 1822 la sentenza del celebre Processo Maroncelli-Pellico condotto dal magistrato Antonio Salvotti. I due imputati furono condannati alla pena di morte, successivamente la pena fu commutata a venti anni per Maroncelli, quindici per Pellico. A fine marzo furono condotti nello Spielberg. La dura esperienza carceraria costituì il soggetto del libro di memorie "Le mie prigioni", scritto dopo la scarcerazione. Pellico ebbe due storie d'amore importanti nella sua vita. La prima, con l'attrice Carlotta Marchionni: la relazione, contrastata dalla famiglia di Pellico (che non voleva vederlo unito a un'attrice) e sofferta (perché all'inizio non ricambiata), si concluse bruscamente a causa dell'arresto dello scrittore. La seconda fu con la nobildonna Cristina Archinto Trivulzio, della quale Pellico si innamorò. Ella sposò nel novembre dello stesso anno il conte milanese Giuseppe Archinto. Dovettero passare 11 anni prima che i due innamorati si ritrovassero definitivamente. Il componimento "Sospiro". Incipit: "Amore è sospiro/d'un core gemente/che solo si sente/che brama pietà...". Su pagina in-16, fittamente vergata su due colonne. Nella primavera del 1837 Silvio Pellico pubblicò presso la tipografia Chirio e Mina di Torino due volumi di "Poesie inedite". Il primo volume contiene una serie di componimenti autobiografici, mentre il secondo volume raccoglie sette cantiche di ambientazione medievale. Nella nota al lettore che apre il primo volume Pellico giustifica così la scelta di raccontare la propria vita, unendo il bisogno di narrare gli eventi per una necessità interiore, ai valori etici che cerca di condividere attraverso i suoi scritti, da quando è uscito dal carcere ed ha avuto la possibilità di ricominciare a pubblicare. -
Lotto 98 [Silvio Pellico (Saluzzo 1789 - Torino 1854)]
Fondo Pellico - Battaglia di Custoza e capitalazione italiana
Lettera autografa firmata
Una pagina in-8, su bifolio
Firma/data: Chieri 15 aprile 1863
Stato di conservazione: buono (piccolo foro, non lede testo)
Numero componenti del lotto: 2
Lettera autografa firmata di Giuseppina Pellico (sorella del celebre patriota), datata "Chieri 15 aprile 1863" diretta a "Donna Luigia Cima" alla quale comunica di voler donare "tutte le lettere e manoscritti del fu mio fratello Silvio (...) colla sola condizione che non li rendano di pubblica ragione mentre io vivo". "Unirò ai detti autografi una nota testamentaria in data 16 maggio 1862, dalla quale si vede che fin d'allora tale era il mio intendimento...". Una pagina in-8, su bifolio, indirizzo autografo, timbri postali alla quarta. E' unita lettera autografa firmata del patriota Teobaldo Roggiero datata 8 agosto 1848 al fratello Carlo Pietro, relativa alle concitate fasi successive alla sconfitta di Custoza dell'esercito sabaudo contro gli Austro-Ungarici. "La causa d'Italia è perduta. La capitolazione fatta da Radetzky col nostro Re...". Tre pagine in-8, su bifolio.