#79: Dipinti d'alta epoca e Antiquariato
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Lotto 38 Gioco di putti, fine 18° secolo cm 37 x cm 49; in cornice cm 45 x cm 57 Dipinto ad olio su tela
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Lotto 39 Andrea Locatelli (Roma 19.02.1695-Roma 19.02.1741) - Paesaggio laziale con personaggi, 17° secolo cm 72x100 - in cornice H cm 83x110 olio su tela La scena raffigurata da Locatelli nel dipinto in esame è ambientata in un tipico paesaggio romano, rurale e vivace, la cui composizione si sviluppa per piani successivi in luce e in ombra fino allo sfumato dell’orizzonte. Andrea Locatelli, allievo di Monsù Alto, lavorò al servizio di molte famiglie nobiliari romane e visse le trasformazioni culturali della città. L’animato clima di Roma e la vicinanza ad opere firmate da pittori come Salvator Rosa e Jan Frans van Bloemen influenzarono significativamente la produzione artistica di Locatelli. Il suo stile si ispira infatti al realismo dei modelli a lui contemporanei e nelle sue opere prende vita un'atmosfera di carattere arcadico pastorale e allegorico.
Il presente dipinto racchiude in sé queste peculiarità stilistiche ed effettuando un confronto con altre opere dello stesso artista si comprende la volontà di Locatelli di raccontare una visione della natura nei suoi aspetti più squisitamente bucolici. Questa comparazione si può effettuare con Paesaggio fluviale con lavandaie e pastori, opera proposta in asta dalla Casa d’Aste Christie’s oppure con Paesaggio Romano e viandanti, dipinto conservato presso la Fondazione Museo Francesco Borgogna a Vercelli. I tratti che caratterizzano lo stile di Locatelli sono la minuziosità nel digradare i piani, partendo da colpi piatti e decisi nel primo piano attraverso la rappresentazione di rocce, fogliame e vegetazione, spostandosi nella raffigurazione dettagliata dei vari personaggi che animano la scena, verso uno stemperato orizzonte diafano.
ASORstudio -
Lotto 40 Carlo Cignani (cerchia di) (Italian 1628-1719) - Allegoria della musica e della poesia, 17th/18° secolo Cm 95x72, Olio su tela Pittore bolognese del XVII/XVIII Secolo.La benda indica che le arti della musica e della poesia sono apprezzabili senza l'aiuto della vista.
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Lotto 41 Nicolaes Pietersz Berchem (attribuito a) (Haarlem 1620-Amsterdam 1683) - Scena pastorale con personaggi ed armenti, 17° secolo cm 59 x cm 85, in cornice cm 77 x cm 103 olio su tela Pittore olandese italianizzato, figlio del pittore Pieter Claesz, fu uno stimato pittore ed incisore della così detta età dell'oro olandese. A Roma soggiornò dal 1647 al 1653 traendo, dal paesaggio laziale, i temi e gli spunti per la sua innumerevole produzione. Gli scorci suggestivi della campagna romana furono le scenografie riportate sulle sue tele per raffigurare spaccati di vita quotidiana di sapore agreste e bucolico. STUDIO ASOR
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Lotto 42 Niccolò Codazzi (Napoli 1642-Genova 1693) - Paesaggio con rovine, 17° secolo cm 32 x cm 49 Olio su tela Opera dichiarata d'interesse culturale ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs 42/2004, l'acquisto è subordinato all'esercizio della prelazione da parte della Soprintendenza BB.CC.AA. Antica collezione Notaio Cav. Fazio. Superficie del dipinto risulta interessata dalla presenza di uno strato di vernice ossidata e ingiallita.
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Lotto 43 Ritratto di Maria Cristina di Francia in abiti da vedova H cm 70x55
«Protagonista dell’opera in esame è una donna dallo sguardo malinconico, avvolta in abiti scuri. Un tipico dipinto della ritrattistica nobiliare, genere in voga tra il Seicento e il Settecento.
I colori scuri, stesi con piatte pennelfine, hanno il predominio all’interno della tela e fanno da preludio alla condizione della donna che, sovrastata da differenti nuances di nero, regge con fermezza una spilla a forma di croce. Il gioiello, uno dei pochi elementi di luce sulla superficie, svela ancor di più la condizione della sua proprietaria. Le perle, pietre che si associano alle lacrime, compongono il gioiello indossato da una donna, una moglie, che sta attraversando la dolorosa fase del lutto.
Confrontando il dipinto sotto esame con una nota opera del ritrattista francese Philibert Torret detto Narciso, si deduce che la donna ritratta è Maria Cristina di Francia, duchessa di Savoia, raffigurata a mezza figura in abiti tipici da vedova, con scollatura bordata con preziosa passamaneria, al collo un ampio colletto bianco sotto cui traspare una collana di perle, i ricci capelli arricchiti da un copricapo nero velato e sul petto la croce con tre perle che da voce alla profonda devozione della duchessa.
ASOR Studio»
«Protagonista dell’opera in esame è una donna dallo sguardo malinconico, avvolta in abiti scuri. Un tipico dipinto della ritrattistica nobiliare, genere in voga tra il Seicento e il Settecento.
I colori scuri, stesi con piatte pennelfine, hanno il predominio all’interno della tela e fanno da preludio alla condizione della donna che, sovrastata da differenti nuances di nero, regge con fermezza una spilla a forma di croce. Il gioiello, uno dei pochi elementi di luce sulla superficie, svela ancor di più la condizione della sua proprietaria. Le perle, pietre che si associano alle lacrime, compongono il gioiello indossato da una donna, una moglie, che sta attraversando la dolorosa fase del lutto.
Confrontando il dipinto sotto esame con una nota opera del ritrattista francese Philibert Torret detto Narciso, si deduce che la donna ritratta è Maria Cristina di Francia, duchessa di Savoia, raffigurata a mezza figura in abiti tipici da vedova, con scollatura bordata con preziosa passamaneria, al collo un ampio colletto bianco sotto cui traspare una collana di perle, i ricci capelli arricchiti da un copricapo nero velato e sul petto la croce con tre perle che da voce alla profonda devozione della duchessa.
ASOR Studio» -
Lotto 44 Sant’Apollonia patrona dei dentisti, 17° secolo diametro cm 28 olio su tela Pittore italiano del XVII secolo, alla maniera di Domenichino. Opera dichiarata d'interesse culturale ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs 42/2004, l'acquisto è subordinato all'esercizio della prelazione da parte della Soprintendenza BB.CC.AA.
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Lotto 46 Giuseppe Errante (attribuito a) (Trapani 19/03/1760-Roma 16/02/1821) - Testa virile barbuta cm 33 x cm 30 Olio su tela Opera dichiarata d'interesse culturale ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs 42/2004, l'acquisto è subordinato all'esercizio della prelazione da parte della Soprintendenza BB.CC.AA. Antica collezione Notaio Cav. Fazio. Superficie del dipinto risulta interessata dalla presenza di uno strato di vernice ossidata e ingiallita.
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Lotto 47 Andrea Sacchi (copia da) (Italian 1599-1661) - L’ebrezza di Noè , 18° secolo 46x56 cm Dipinto su cartoncino applicato su tela Quadro intelaiato nella cornice con chiodi di legno. Antica collezione Notaio Cav. Fazio. La superficie del dipinto risulta interessata dalla presenza di uno strato di vernice ossidata e ingiallita. Copia da Andrea Sacchi.
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Lotto 48 Ritrovamento di Mosè, 18° secolo 36x28 cm olio su tavola
Proveniente dall'antica collezione Notaio Cav. Fazio. La superficie del dipinto presenta uno strato di vernice ossidata e ingiallita.
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Lotto 49 Madonna con Gesù bambino e strumenti della passione, nineteen° secolo H cm 100x76 - in cornice H cm 120x96 Olio su tela Scuola di Francesco Trevisani (Capodistria 1656 - Roma 1746).
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Lotto 50 Georges Louis Hyon (Parigi 1840-1909) - Dipinto di soldati a cavallo di vedetta H cm 31x24 - in cornice H cm 57x51 Olio su tela
«Il dipinto presenta le tipiche caratteristiche delle opere del suo autore, il pittore francese Hyon. I due gendarmi francesi sono ritratti a cavallo, vigili e concentrati nello scrutare il territorio circostante. Catturati in un momento di sopralluogo, i militari, possenti sopra i loro cavalli, sono raffigurati in un ambiente boschivo e periferico.
L’opera non si discosta dai caratteri pittorici e dai motivi tipici di Hyon. L’artista francese infatti è noto per le sue raffigurazioni di militari e per la cura che ha nel dipingere i dettagli delle loro divise. La critica gli affida un talento particolare nella rappresentazione dei cavalli, ciò è ben visibile anche nell’opera sotto esame.
Le pennelfine pur non essendo definite sono costruite in modo da dare consistenza e forma a tutti gli elementi raffigurati, dalla vegetazione, ai volti, agli equini sui quali lo studio di Hyon si è focalizzato per tutta la sua carriera.
ASOR Studio»