Uno storico albergo fiorentino: l'Hotel Morandi alla Crocetta

Uno storico albergo fiorentino: l'Hotel Morandi alla Crocetta

mercoledì 29 novembre 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)
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Lotti dal 61 al 72 di 215
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  • Tavolo in ferro battuto e dorato
    Lotto 61

    Tavolo in ferro battuto e dorato
    realizzato con piano in vetro e gambe a faldistorio
    cm 120x60x80

  • Lampada da tavolo in ottone con paralume in cartoncino verde
    Lotto 62

    Lampada da tavolo in ottone con paralume in cartoncino verde
    Altezza cm 60

  • Due pagine di corale in pergamena
    Lotto 63

    Due pagine di corale in pergamena
    XVII secolo
    cm 75x44
    cm 75x47

  • Grande testiera in legno dolce sformellata e due comodini in legno dolce
    Lotto 64

    Grande testiera in legno dolce sformellata e due comodini in legno dolce
    realizzati con piano rettangolare, un cassetto ed uno sportello decorati a losanghe in rilievo
    Testiera cm 475x96
    Comodini cm 45x32x70
    Piccoli danni

  • Coppia di lampade da tavolo in ottone
    Lotto 65

    Coppia di lampade da tavolo in ottone
    realizzate con fusto tornito, paralume in cotone bianco
    Altezza cm 41

  • Lampada da scrivania in ottone con paralume in cotone bianco
    Lotto 66

    Lampada da scrivania in ottone con paralume in cotone bianco
    Altezza cm 60

  • Lampadario in ottone a sei braccia sagomate
    Lotto 67

    Lampadario in ottone a sei braccia sagomate
    realizzato con grande sfera sottostante e tre appliques analoghe a due luci ciascuna
    Altezza cm 75

  • Statuetta in gelamina
    Lotto 68

    Statuetta in gelamina
    inizio del XX secolo
    raffigurante una mietitrice, su base in legno tornito
    Altezza cm 50
    Firmata E. Fuchs

  • Camino in breccia di marmo nero
    Lotto 69

    LOTTO RITIRATO


    Camino in breccia di marmo nero

    realizzato in stile settecentesco

    Cm 118x32x100

    Lo smontaggio del lotto sarà a spese e cura dell'acquirente

  • Samovar in metallo argentato
    Lotto 70

    Samovar in metallo argentato
    inizi del XX secolo
    Altezza cm 28

  • Due caffettiere, bricco e vasetto in metallo argentato
    Lotto 71

    Due caffettiere, bricco e vasetto in metallo argentato
    inizi del XX secolo
    Altezza da cm 23 a cm 14

  • Centauro in bronzo
    Lotto 72

    Centauro in bronzo
    XIX secolo
    su base in legno nero
    Altezza cm 34

Lotti dal 61 al 72 di 215
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Uno storico albergo fiorentino: l'Hotel Morandi alla Crocetta

Uno storico hotel fiorentino

L’hotel Morandi aprì nel 1911 ed è infatti registrato tra le attività commerciali storiche di Firenze; la sede originaria era in Piazza SS Annunziata 3, nel Loggiato dei Serviti, una seconda fu aperta successivamente in Via Laura 50, la chiusura di quest’ultima conclude una attività durata 112 anni.

L’albergo fu aperto da una istitutrice della Famiglia Budini-Gattai che è la proprietaria dell’omonimo palazzo in Piazza SS. Annunziata,  la signora Therese Mc Intyre venuta dall’Irlanda la quale sposò l’autista della famiglia, Attilio Morandi da cui viene il nome dell’Albergo.

Col passare degli anni l’albergo divenne un punto di incontro e riferimento per gli irlandesi di passaggio a Firenze spesso diretti in pellegrinaggio a Roma. Altri erano residenti in città come la prima moglie di Guglielmo Marconi, Beatrice O’Brien, anch’essa irlandese.

Durante gli anni Venti Mary Kathleen Doyle, nipote dodicenne della Sig.ra Mc Intyre, venne a vivere con la zia e, a parte il periodo della Seconda guerra mondiale, continuò a gestire l’albergo dagli anni 50 in poi. La sig.ra Doyle era la madre del proprietario attuale dell’albergo che ha messo in vendita questo boutique-hotel così legato ad una città piena di storia come Firenze.

L’albergo Morandi è rimasto sempre aperto dalla sua fondazione. Durante la Seconda guerra mondiale era uno dei pochi alberghi non requisiti in quanto la proprietaria apparteneva ad un paese neutrale. Ha resistito a guerre ed alluvioni ma purtroppo non agli effetti economici del Covid.

L’attuale sede dell’albergo in Via Laura 50 occupa parte del convento fondato da Suor Domenica Narducci detta del Paradiso (1473/1553) nel 1511.

Suor Domenica del Paradiso era figlia di un contadino del Pian di Ripoli, lavoratore delle terre di proprietà del convento di Santa Brigida al Paradiso. Entrata in quel convento con il nome di Domenica del Paradiso, salì in fama di santità, ma la sua spiritualità non le impedì di dare alle sue monache una attività pratica utilissima in quel momento, infatti introdusse e sviluppò in quel monastero l'arte del tessuto d'oro e d'argento, con grande successo, anche economico.

Per quanto domenicana, non ebbe mai simpatie per il confratello Fra’ Girolamo Savonarola, che non citò mai nei suoi scritti. In compenso, ebbe la simpatia degli antagonisti del frate predicatore: i Medici, che le consentirono di acquistare per soli 190 Fiorini un grande terreno su un lato di Via Laura. Qui, nel 1511, si cominciò ad edificare un nuovo convento detto della Crocetta nel quale Suor Domenica spese 20.000 Fiorini d’oro. I Medici favorirono quindi l’installarsi a pochi passi dal convento di San Marco, ove risedeva Fra’ Girolamo Savonarola, di un altro convento dello stesso Ordine Domenicano, ma a loro fedele.

Papa Clemente VII, figlio di Giuliano de’ Medici ucciso nella congiura dei Pazzi, e quindi nipote di Lorenzo, fu largo di privilegi nei confronti di Suor Domenica che, dall’antico convento, veniva detta ancora del Paradiso; il convento nuovo, invece, era chiamato Monastero della Crocetta per una crocetta rossa che le monache di Suor Domenica del Paradiso portavano sul petto. Anche la strada ebbe per qualche tempo il nome di Via della Crocetta.


Il Monastero della Crocetta stendeva i suoi orti ed i suoi chiostri lungo il lato sinistro dell’antica Via Verzura, poi Laurenziana e Laura ed in uno di questi orti Suor Domenica del Paradiso avrebbe avuto anche la visione di Gesù, celebrata poi in un tabernacolo cinquecentesco posto sul retro, in Via Giusti.

Il Monastero venne fatto ingrandire dalla Principessa Maria Maddalena dei Medici, figlia piissima del Granduca Ferdinando I, la quale abitava il Palazzo della Crocetta, costruito nel 1619; per poter visitare più comodamente le monache al di là della strada, si fece costruire un cavalcavia, ancora oggi esistente, su Via Laura che collega i due edifici. La chiesa ove era situata la sepoltura di Suor Domenica del Paradiso, venerata come Beata ed il mausoleo della Principessa Maria Maddalena fu rimodernata ed abbellita dall’architetto Luigi Orlandi nel 1757.

Alla soppressione dei conventi, il Monastero della Crocetta fu requisito e, dopo varie peripezie, le monache si trasferirono con le reliquie di Suor Domenica del Paradiso in Via Aretina. La chiesa purtroppo fu in parte demolita ed inglobata nel moderno edificio che ospita ora l’Istituto Cesare Alfieri dell’Università di Firenze, già Archivio Generale della Corte dei Conti durante il periodo di Firenze Capitale. Proprio in quel periodo di Firenze Capitale, per soddisfare l’esigenza derivata dall’afflusso di impiegati e funzionari dello Stato, le strutture del Convento della Crocetta, degli orti e dei chiostri furono edificate per ricavarne nuovi alloggi e vendute a privati.


Sessioni

  • 29 novembre 2023 ore 15:00 Sessione unica (1 - 215)

Esposizione

Tutti i beni si trovano in Via Laura n.50 Firenze, all'interno dell'hotel Morandi

Condizioni di vendita

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Rilanci

  • da 0 a 300 rilancio di 10
  • da 300 a 500 rilancio di 20
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  • da 5000 in avanti rilancio di 100