Reperti Archeologici
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Lotto 237 Olla e coppa
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura camoscio e bianca, vernice bruna, verde, arancio e giallo, modellate a tornio veloce
Olla con breve orlo rettilineo, lenticolare, piede a disco e coppetta di forma troncoconica con piede ad anello, decorate a motivi geometrici (2)
Produzione: cultura Kulli, Mehrgarh e Nindowari, Baluchistan, Pakistan
Stato di conservazione: integre, lievi scheggiature
Dimensioni: alt. cm 13, diam. bocca cm 12; alt. cm 7, diam. cm 8,5
Datazione: 3500-2500 a.C.
Cfr.: G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Animali e mito nel Vicino Oriente Antico, Padova 2008, p. 152, fig. 1; Ligabue Magazine, 51, Venezia 2007, p.36-37; G. Possehl, The Indus Civilization. A contemporary perspective, New York 2003, p. 42, tav. 2.12, n. 20 -
Lotto 238 Coppa e pisside
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura camoscio, vernice bruna e rosata, modellate a tornio veloce
Coppa cilindrica con orlo rettilineo e piede ad anello; pisside con orlo a colletto, spalla appiattita, corpo cilindrico, fondo piatto (2)
Decorazione: A) sul ventre una doppia fila di apofisi in rilievo avvolte da motivi geometrici curvilinei; B) interamente decorata in bruno con motivi geometrici mistilinei
Produzione: cultura Kulli, Mehrgarh, Baluchistan, Pakistan
Stato di conservazione: una ricomposta, l’altra integra
Dimensioni: alt. cm 11, diam. cm 17 e alt. cm 7
Datazione: 3.500-2500 a.C. -
Lotto 239 Due ollette dipinte
Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, ingubbiatura giallina, vernice bruna e paonazza, modellate a tornio veloce
Due olle di forma lenticolare, con breve orlo a colletto e piede a disco (2)
Decorazione: sulla spalla pesci e motivi geometrici tra fasce in bruno e paonazzo
Produzione: cultura Kulli, Nindoware, Baluchistan (stile Nal)
Stato di conservazione: integre
Dimensioni: alt. cm 14 e cm 12,5
Datazione: 3.000-2600 a.C.
Cfr.: G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Animali e mito nel Vicino Oriente Antico, Padova 2008, p. 152, fig. 1; Ligabue Magazine, 51, Venezia 2007, p.36-37; G. Possehl, The Indus Civilization. A contemporary perspective, New York 2003, p. 42, tav. 2.12, n. 20
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Lotto 240 Tre ollette sasanidi
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura camoscio, vernice bruna, paonazza e bianca, modellate a tornio lento
Olla con labbro estroflesso, breve collo rettilineo, corpo ovoide, fondo piatto, due piccole anse a presa sulla spalla, decorata sul collo con motivi geometrici, sulla spalla con tralcio fitomorfo e sul ventre con due grandi metope con un cervide gradiente a sinistra fra vegetazione stilizzata; olletta con coperchio, con orlo estroflesso, collo cilindrico, corpo ovoide, fondo piatto, tre anse a nastro costolate impostate dall’orlo alla spalla decorata sul collo con motivo a meandro e sul ventre con essere fantastici dalla testa antropomorfa e oche retrospicienti sotto le anse; olletta con orlo estroflesso, collo cilindrico, corpo ovoide, fondo piatto, decorata con motivo geometrico sul collo e sul ventre con tre cavalli in corsa a sinistra e retrospicienti fra motivi vegetali (3)
Produzione: cultura sasanide
Stato di conservazione: integre ad eccezione di un restauro sull’olla più grande
Dimensioni: alt. da cm 18 a cm 10
Datazione: II sec. d.C. -
Lotto 241 Coppa sasanide
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura rossiccia, vernice bruna e bianca, modellata a tornio veloce
Coppa troncoconica con orlo appena rientrante, piede ad anello
Decorazione: solo nella parte interna motivo a spina di pesce e serie di archi campiti in bianco tangenti a fasce circolari concentriche
Produzione: cultura sasanide, Herat
Stato di conservazione: integra
Dimensioni: alt. cm 8, diam. cm 19,5
Datazione: V-VII d.C.
Cfr.: G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Animali e mito nel Vicino Oriente Antico, Padova 2008, p. 160, fig. 1; Catalogo della mostra Les cités oubliées de l’Indus, Association Francaise d’Action Artistique, Parigi 1988, n. 121
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Lotto 242 Bicchiere
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura rossiccia, vernice bruna, modellato a tornio veloce
Orlo leggermente estroflesso, corpo cilindrico a profilo concavo arrotondato nella parte finale, alto piede a tromba
Decorazione: sull’orlo fasce concentriche, sul ventre tre metope campite da losanghe concentriche e motivi vegetali stilizzati, nella parte inferiore e sul piede grande serpente avvolto in spirali
Produzione: cultura Kulli, Nindowari, Baluchistan, Pakistan
Stato di conservazione: integro, un restauro sul piede
Dimensioni: alt. cm 120
Datazione: 2600-2300 a.C.
Bibl.: Catalogo della mostra: Le citès oublièes de l’Indus, Paris 1988, n. 121
Cfr.: G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Animali e mito nel Vicino Oriente Antico, Padova 2008, p. 160, fig. 1 -
Lotto 243 Olletta
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura rossiccia, vernice bruna, modellata a tornio veloce
Orlo appena estroflesso, corpo troncoconico, piede a disco
Decorazione: sul ventre, fra due gruppi di linee parallele, tre grandi figure di pantere al guinzaglio stilizzate e dal corpo allungato gradienti a sinistra e grandi occhi, intervallate da alberelli, nella parte inferiore del vaso
Produzione: cultura Kulli, Nindowari, Baluchistan, Pakistan
Stato di conservazione: integra
Dimensioni: alt. cm 12
Datazione: 2500-1900 a.C.
Cfr.: G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Animali e mito nel Vicino Oriente Antico, Padova 2008, p. 209, fig. 2; G. Possehl, The Indus Civilization. A contemporary perspective, New York 2003, p. 79, tav. 3.18; Boisgirard, Arts d’Orients, Parigi, Hotel Drouot, 19 ottobre 2003, p. 67, fig. 179; Catalogo della mostra Les cités oubliées de l’Indus, Association Francaise d’Action Artistique, Parigi 1988, p. 108, n. 116 -
Lotto 244 Olletta
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura rossiccia, vernice bruna, modellata a tornio veloce
Orlo appena estroflesso, corpo troncoconico, piede a disco
Decorazione: sull’orlo interno motivo ad archetti, sul ventre due grandi figure di bovidi stilizzati gradienti a sinistra con grandi corna, nel campo riempitivi fitomorfi, nella parte inferiore del vaso, gruppi di linee parallele e motivi ad archetto
Produzione: cultura Kulli, Nindowari, Baluchistan, Pakistan
Stato di conservazione: ricomposta da frammenti
Dimensioni: alt. cm 11,5
Datazione: 2500-1900 a.C.
Cfr.: G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Animali e mito nel Vicino Oriente Antico, Padova 2008, p. 153, fig. 5; Ligabue Magazine, 55, Venezia 2009, p.132; G. Possehl, The Indus Civilization. A contemporary perspective, New York 2003, p. 79, tav. 3.18; Boisgirard, Arts d’Orients, Parigi, Hotel Drouot, 19 ottobre 2003, p. 67, fig. 179; Catalogo della mostra Les cités oubliées de l’Indus, Association Francaise d’Action Artistique, Parigi 1988, p. 108, n. 116 -
Lotto 245 Olletta
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura rossiccia, vernice bruna, modellata a tornio veloce
Orlo estroflesso, breve collo troncoconico, corpo ovoide, piede a disco
Decorazione: sull’orlo fasce concentriche, sulla spalla motivo serpentiforme e sulla massima espansione due grandi figure di bovidi stilizzati gradienti a sinistra con corpi allungati e grandi corna, nel campo riempitivi fitomorfi, nella parte inferiore del vaso, gruppi di linee parallele e motivi a tremolo
Produzione: cultura Kulli, Nindowari, Baluchistan, Pakistan
Stato di conservazione: integro
Dimensioni: alt. cm 16
Datazione: 2600-2300 a.C.
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Lotto 246 Sette statuette
Materia e tecnica: impasto rosato, modellato a mano e a stampo, ingubbiatura rossiccia
Due elementi decorativi di carretto raffiguranti una divinità a cavallo gradiente a sinistra danneggiata sul muso del cavallo e una testa di elefante con ricca bardatura; quattro teste di statuette di divinità con volti stilizzati ed elaborati copricapi ed una testa maschile con capigliatura ed espressione patetica influenzata dall’arte ellenistica (7)
Produzione: cultura Charsada e di Mathura, India
Dimensioni: alt. da cm 12 a cm 5
Datazione: III sec. a.C. – II sec. d.C. -
Lotto 247 Matrice di placchetta e piccola coppa
Materia e tecnica: impasto rosato, modellato a mano e a stampo, ingubbiatura rossiccia
Matrice di placchetta con figura maschile recumbente con mantello panneggiato a fitte pieghe con influenze dall’arte ellenistica, la testa appoggiata al braccio sinistro e la mano destra sull’addome; coppetta decorata in rilievo con scene di caccia al leone e all’elefante (2)
Produzione: cultura di Mathura, India
Dimensioni: lung. cm 12, diam. cm 11
Datazione: II sec. a.C. -
Lotto 248 Lotto di piccole sculture
Materia e tecnica: impasto rosato e camoscio, modellate a mano e a stampo
Due frammenti di figure umane fittili stilizzate delle quali una seduta, cinque protomi di animali, tre placchette due con elefanti e una con un babbuino, due rocchetti da filo, due gettoni quadrati in terracotta con numerazione, una fuseruola, una cretula, una pedina da gioco (17)
Produzione: cultura della Valle dell’Indo, VinÄ -
Lotto 249 Tre statuette di animali e una cretula
Materia e tecnica: impasto rosato, modellato a mano e a stampo, ingubbiatura rossiccia e bianca
Uno zebù stilizzato in posizione stante, privo delle corna e di parte della zampa posteriore destra; un contenitore per cosmetici in forma di anatra stilizzata recante al collo una collana con pendenti, integra; un cavallo stilizzato con collare decorato a pendenti e gualdrappa stilizzata a borchie, privo della parte del muso e delle zampe ed una cretula circolare decorata a cerchielli e motivo fitomorfo (4)
Produzione: cultura Kulli, Mohenjodaro e cultura Mauria, India
Dimensioni: alt. da cm 8 a cm 6, cretula diam. cm 7
Datazione: II millennio a.C. -
Lotto 250 Versatoio
Materia e tecnica: argilla biancastra, ingubbiatura camoscio, vernice bruna e rossiccia, modellato a mano
Vaso configurato come un volatile con le ali stilizzate ripiegate sulla schiena, la testa eretta e la lunga coda che funge da versatoio, fra la testa e la coda è impostata orizzontalmente un’ansa a bastoncello
Decorazione: corpo decorato a motivi fogliacei in bande sovrapposte, piumaggio della coda stilizzato
Produzione: cultura Kulli, Mehrgarh, Baluchistan, Pakistan
Stato di conservazione: una integro, lievi scheggiature
Dimensioni: alt. cm 17,5
Datazione: 3.500-2500 a.C.
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Lotto 251 Boccale
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, ingubbiatura arancio, modellato a tornio veloce a stampo
Orlo appiattito, corpo piriforme, piede a disco, ansa a nastro impostata verticalmente
Decorazione: sul ventre motivi vegetali in rilievo, erote panneggiato in volo a destra e combattimento tra una pantera e uno stambecco
Produzione: ceramica sigillata britannica
Stato di conservazione: integro
Dimensioni: alt. cm 14
Datazione: III sec. d.C.
Provenienza: Carlo Fallani, Roma, 1970
Cfr.: C. Ede, Catalogo 156, fig. 36
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Lotto 252 Pisside canosina
Materia e tecnica: argilla figulina nocciola con ingubbiatura gialla modellata a tornio e stampo con ritocchi a stecca, tracce di colore rosa, azzurro e bianco
Pisside di forma circolare su piede troncoconico, con coperchio sormontato da figura di Erote stante con le ali aperte rivolte verso l’alto e con le gambe leggermente avanzate
L’ingubbiatura gialla vuole fingere il colore dell’oro a cui l’oggetto si ispira
Produzione: Canosa, ceramica dorata
Stato di conservazione: integra, Erote privo delle braccia
Dimensioni: alt. cm 28,8
Datazione: ultimo venticinquennio del IV sec. a.C.
Cfr.: Principi Imperatori e Vescovi. Duemila anni di storia a Canosa a cura di R. Cassano; Venezia 1992 -
Lotto 253 Statuetta votiva
Materia e tecnica: argilla figulina nocciola, dipinta in bianco, azzurro e rosa, modellata a stampo e ritoccata a stecca, interno cavo, foro di sfiato posteriore, modellata solo nella parte anteriore.
Statuetta di giovane donna, con la testa leggermente rivolta verso il basso, stante sulla gamba destra, la sinistra flessa e leggermente arretrata ed avvolta in un ampio mantello drappeggiato sul busto, il braccio sinistro è appoggiato sul fianco, mentre il destro è ripiegato dietro la schiena. Dal mantello decorato da un ampio bordo rosa fuoriesce in basso il chitone azzurro plissettato che si allarga sui piedi. Il volto è reso in maniera sommaria e la fanciulla indossa una corona fogliacea
Produzione: Canosa
Stato di conservazione: piccole lacune, restauri ad alcune foglie della corona
Dimensioni: alt. cm 24,5
Datazione: IV-III sec. a.C.
Cfr.: Principi Imperatori e Vescovi. Duemila anni di storia a Canosa a cura di R. Cassano, Venezia, 1992
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Lotto 254 Statuetta di divinitÃ
Materia e tecnica: argilla rosata; vernice arancio, modellata a stampo.
Figura femminile assisa in trono in posizione rigidamente frontale, modellata in modo schematico con alto polos sulla testa e velo che scende sulle spalle; i seni sono appena accennati, le mani sono appoggiate sulle ginocchia, mentre i piedi che fuoriescono appena dalla lunga veste restano su un basso suppedaneo.Il viso con occhi a mandorla, naso ampio, guance in rilievo e bocca atteggiata in un lieve sorriso, testimonia l’influsso della scultura ionica anche nelle colonie italiche.
Produzione: ceramica siciliana
Stato di conservazione: integra.
Dimensioni: alt. cm. 15,2
Datazione: VI sec. a. C.
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Lotto 255 Statuetta femminile, cosiddetta Tanagrina
Materia e tecnica: argilla nocciola; ingubbiatura bianca; tracce di colore; modellata a stampo; interno cavo, foro di sfiato posteriore.
Figura femminile stante, col peso insistente sulla gamba sinistra, mentre la gamba destra è flessa leggermente e piegata indietro; la testa, volta di tre quarti verso sinistra. Il braccio destro è portato lungo il fianco con la mano leggermente appoggiata alla coscia a reggere un oggetto realizzato con un diverso materiale, oggi scomparso, di cui resta il foro per l’inserimento; la mano sinistra si appoggia sul fianco, sotto al mantello.
Indossa un copricapo conico, orecchini, un lungo chitone plissettato e un himation, drappeggiato sulle spalle che copre parte del braccio destro ed interamente il sinistro.
Produzione: ceramica magno greca
Stato di conservazione: integra, ad eccezione dell’orecchino destro, perduto.
Dimensioni: alt. cm. 20,5.
Datazione: III sec. a. C.
La produzione, nata in Attica nel IV sec. a. C. è nota soprattutto per gli esemplari ritrovati a Tanagra che hanno determinato la denominazione corrente di tanagrine
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Lotto 256 Due teste fittili maschili
Materia e tecnica: impasto rosato ricco di inclusi micacei, ingubbiatura beige, modellato a stampo con ritocchi a stecca, interno cavo e foro di sfiato posteriore
Ex voto costituiti da testa maschile giovanile velata con capelli pettinati a piccole ciocche, bassa fronte, occhi con palpebre delineate, pupille in rilievo, naso rettilineo, bocca piccola dalle labbra socchiuse, mento arrotondato, orecchie sommariamente accennate; parte posteriore non lavorata
Produzione: Lazio o Campania
Stato di conservazione: integre, incrostate
Dimensioni: alt. cm 16,3 e cm 16
Datazione: III sec. a.C.
Corredate da analisi di termoluminescenza -
Lotto 257 Testa fittile maschile votiva
Materia e tecnica: impasto rosato, ingubbiatura beige, modellato a stampo con ritocchi a stecca, interno cavo
Ex voto costituito da una semitesta maschile giovanile velata con capelli pettinati a piccole ciocche, occhi con palpebre delineate, pupille con indicazione dell’iride, naso rettilineo, mento arrotondato, orecchie sommariamente accennate; parte posteriore non lavorata
Produzione: Lazio o Campania
Stato di conservazione: integra, piccole scheggiature
Dimensioni: alt. cm. 24,5
Datazione: III sec. a.C.
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Lotto 258 Testa fittile maschile votiva
Materia e tecnica: impasto rosato ricco di inclusi micacei, ingubbiatura beige, vernice bianca, nera e paonazza, modellato a stampo con ritocchi a stecca, interno cavo, foro di sfiato posteriore
Ex voto costituito da una testa maschile giovanile velata con capelli pettinati a piccole ciocche, occhi con palpebre delineate, naso rettilineo, bocca con labbra carnose leggermente socchiuse, mento arrotondato, orecchie sommariamente accennate; parte posteriore non lavorata
Produzione: Lazio o Campania
Stato di conservazione: integra, piccole scheggiature
Dimensioni: alt. cm 26
Datazione: III sec. a.C.
L’ex voto conserva gran parte del colore originario
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Lotto 259 Togato
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine scolpito e levigato
Figura maschile stante in posizione frontale, il corpo completamente avvolto dall’himation e drappeggiato trasversalmente in ampie pieghe dal quale fuoriescono il braccio proteso in avanti e la gamba sinistra mentre il peso appoggia sul piede destro
Produzione: romana
Stato di conservazione: priva della testa, delle braccia, parte inferiore del corpo di restauro antico, base lacunosa
Dimensioni: alt. cm 77
Datazione: I-II sec. d.C.
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Lotto 260 Cippo scolpito a fogliame
Materia e tecnica: travertino scolpito
Segnacolo tombale di forma ogivale con anello plastico alla base da cui partono tre grandi foglie di acanto aperti a palmetta
Produzione: Etruria meridionale
Stato di conservazione: integro
Dimensioni: alt. cm 31
Datazione: III-I a.C.
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Lotto 261 Erma bifronte di Dioniso
Materia e tecnica: marmo bianco a grana media scolpito e levigato
La scultura rappresenta su un lato la testa di Dioniso barbato, con una capigliatura ondulata che ricade con due lunghe ciocche ai lati del collo e con una corona floreale di cui non è possibile riconoscere la tipologia a causa della consunzione; le ciocche della barba si distribuiscono su tre file contrapposte simmetricamente ai lati di una scriminatura centrale; la fronte è alta e spaziosa; il naso, lungo e diritto, e con il setto ampio e appiattito; gli occhi sono grandi e leggermente distanti fra loro con indicazione delle palpebre, gli zigomi sono appena sporgenti mentre le orecchie affiorano dalla massa dei capelli. Sul lato opposto una testa maschile con pettinatura ad ampie ciocche ad effetto “bagnato†-
Lotto 262 Busto di console panneggiato
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine scolpito e levigato
Il ritratto è composto da un busto che presenta la contabulatio tipica della ritrattistica del III secolo d.C. su cui è inserita la testa di un giovane uomo rivolta verso destra; i capelli tagliati corti e leggermente stempiati sono resi come una massa compatta tratteggiata da radi colpi di subbia e tramite le basette si collegano con la corta barba resa con lo stesso effetto; questo particolare tipo di capigliatura compare in epoca tardo-severiana ed è da mettere in relazione con la carriera militare; la fronte è abbastanza spaziosa, le arcate orbitali sono nettamente rilevate e gli occhi incavati resi con netta indicazione delle palpebre della pupilla, dell’iride e del dotto lacrimale; lo sguardo intenso è rivolto verso l’alto, l’espressione ricorda le effigi “ispirate†-
Lotto 263 Testa nabatea
Materia e tecnica: basalto grigio scolpito
Testa femminile in posizione frontale stilizzato con capigliatura resa a ciocche che formano un ventaglio intorno al volto; arcate orbitali fortemente accennate, occhi amigdaloidi con indicazioni di palpebra e pupilla, naso piccolo e rettilineo, bocca sottile con labbra chiuse, mento arrotondato, parte posteriore non lavorata
Produzione: cultura nabatea, probabilmente da Bosra
Stato di conservazione: integra
Dimensioni: alt. cm 35,5
Datazione: II sec. d.C. -
Lotto 264 Testa di sacerdote di Bel
Materia e tecnica: calcare bianco scolpito e levigato
Testa di sacerdote di Bel in posizione frontale, indossa il modius, tradizionale copricapo dei sacerdoti di Palmira, alto e spartito in tre settori da linee verticali; sulla fronte si intravede la fodera interna; una ricca ghirlanda di foglie di alloro sostiene al centro un busto maschile paludato. Il volto è caratterizzato da una fronte bassa, sopracciglia delineate tramite incisione, occhi amigdaloidi allungati con indicazione della palpebra, della pupilla e dell’iride tramite incisioni e del dotto lacrimale, naso rettilineo, bocca semichiusa con labbra sporgenti, mento arrotondato, orecchie stilizzate; nella parte posteriore si conserva la lastra da cui sporgeva in altorilievo.
Montata su base moderna in marmo verde
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: ricomposta da frammenti con piccole integrazioni
Dimensioni: alt. cm 18
Datazione: II-III sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-43, figg. 35, 37; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
Sul retro sette linee di iscrizione forse dedicatoria ad inchiostro in grafia ottocentesca ed una firma -
Lotto 265 Testa di sacerdote di Bel
Materia e tecnica: calcare biancastro scolpito e levigato
Testa di sacerdote di Bel in posizione frontale, indossa il modius, tradizionale copricapo dei sacerdoti di Palmira, alto e spartito in tre settori da linee verticali; sulla fronte si intravede la fodera interna; una ricca ghirlanda di foglie di quercia sostiene al centro un busto maschile paludato con sulla testa un modio analogo. Il volto è caratterizzato da una fronte bassa, sopracciglia ad incisione, occhi con indicazione della palpebra, della pupilla e dell’iride tramite incisioni, naso rettilineo con profonde solcature alla base, bocca semichiusa con labbra sporgenti, mento arrotondato, due profonde solcature semicircolari sul collo ne indicano l’età matura, le orecchie sono molto stilizzate; nella parte posteriore si conserva la lastra da cui sporgeva in altorilievo
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: integra con lievi scheggiature
Dimensioni: alt. cm 33
Datazione: II-III sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-43, figg. 35, 37; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
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Lotto 266 Testa femminile
Materia e tecnica: calcare rosato scolpito e levigato
Testa femminile velata in posizione frontale, porta sui capelli una tiara complessa formata da vari elementi sovrapposti e terminante sulla fronte con una fascia decorata da un motivo centrale a foglie affiancate da rosette che ripete fedelmente i temi impiegati nella ricchissima produzione di lusso con filo d’oro e d’argento della città di Palmira, ai lati fuoriescono i capelli modellati a onde; il volto è caratterizzato da una fronte bassa, sopracciglia ad incisione, occhi con indicazione della palpebra, della pupilla e dell’iride tramite incisioni, naso rettilineo, labbra fortemente sporgenti, mento arrotondato, due profonde solcature semicircolari sul collo; ai lati del viso due grandi orecchini con pendenti fuoriescono dalla massa dei capelli; nella parte posteriore si conserva la lastra da cui sporgeva in altorilievo
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: una scheggiatura sul naso e sul velo, incrostata
Dimensioni: alt. cm 25
Datazione: II-III sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-40, figg. 34-35; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
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Lotto 267 Grande testa di sacerdote di Bel
Materia e tecnica: calcare bianco con inclusioni fossili scolpito e levigato
La scultura, di dimensioni superiori al vero, rappresenta il defunto probabilmente effigiato come banchettante sulla kline la testa infatti è ruotata sul collo a sinistra e inclinata; indossa il modius, tradizionale copricapo dei sacerdoti di Palmira, alto e spartito in tre settori da linee verticali; sulla fronte si intravede la fodera interna; una ricca ghirlanda di foglie di alloro e quercia sostiene al centro un clipeo con un busto maschile paludato. Il volto è fortemente caratterizzato con tre profonde increspature sulla fronte, sopracciglia accuratamente delineate, arcate orbitali nettamente chiaroscurate con palpebre in rilievo ed indicazione del dotto lacrimale; il naso largo e virile è solcato alla base da due rughe, la bocca presenta labbra carnose e socchiuse, il mento è lievemente pronunciato in avanti e gli zigomi ben rilevati, il collo è scolpito con indicazione della muscolatura, mentre le orecchie sono rese in maniera piuttosto sommaria; nella parte posteriore la testa non è lavorata
Produzione: Palmira
Stato di conservazione: integra con lievi scheggiature e naso ricomposto
Dimensioni: alt. cm 42
Datazione: II sec. d.C.
Cfr.: L. Nigro, I rilievi palmireni di Federico Zeri nei Musei Vaticani in Zenobia il sogno di una regina d’Oriente, Milano 2002, pp. 39-43, figg. 35, 37; Sculture dalle collezioni Santarelli e Zeri, a cura di A. De Marchi, Milano 2012; M.A.R. Colledge, The Art of Palmira, London 1976
La nostra testa trova un puntuale confronto con quella analoga lasciata in donazione da Federico Zeri ai Musei Vaticani n. inv. 56599, ma se ne distingue per un migliore stato di conservazione e una forza espressiva inusuale che ci restituisce la vivida immagine del suo possessore ancora oggi.
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
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Lotto 268 Scultura di bambina seduta
Materia e tecnica: marmo bianco a grana media scolpito e levigato
Statua di bambina seduta a terra, la gamba sinistra è protesa in avanti mentre la destra ha il ginocchio piegato verso l’alto, indossa un chitone fermato in vita da una cordicella
Produzione: ellenistica
Stato di conservazione: priva della testa, delle braccia e delle gambe, superficie consunta
Dimensioni: alt. cm 36
Datazione: sec. IV a.C.
Cfr.: N. Kaltsas, Sculpture in the National Archaelogical Museum, Athens, Los Angeles 2003, pp. 270-271, nn. 265-266 -
Lotto 269 Testa maschile coronata
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine scolpito e levigato
La scultura rappresenta il volto di un uomo in età matura con folta capigliatura ricadente in piccole onde ai lati della testa, con corona di alloro alludente forse a un poeta. La testa è leggermente rivolta verso l’alto e girata a sinistra, con espressione patetica, bocca semiaperta, con baffi e barba ad ampi riccioli sottolineati da abbondante uso di trapano; la fronte è ampia, le arcate orbitali fortemente chiaroscurate, gli occhi a mandorla con indicazioni delle palpebre e del dotto lacrimale, il naso corto e piuttosto largo, gli zigomi leggermente rilevati; nella parte posteriore la capigliatura è sommariamente accennata, indicazione probabile del fatto che la scultura fosse concepita per una visione solo frontale.
Produzione: romana imperiale
Stato di conservazione: integra, piccola frattura all’estremità del naso; sul collo si trova un foro per l’inserzione della testa sul busto
Dimensioni: alt. cm 24
Datazione: XV sec. d.C.
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Lotto 270 Busto muliebre
Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine e cipollino scolpito e levigato, base in breccia gialla
Ritratto muliebre panneggiato di gusto archeologico, pettinatura a ciocche ricadenti in onde sulla fronte e riunite uno chignon sulla nuca, fronte ampia, occhi resi con indicazione della palpebra, dell’iride e del dotto lacrimale, piccolo naso rettilineo, bocca carnosa semiaperta, mento tondeggiante; su base circolare in breccia gialla e completa di colonna in marmo bianco
Produzione: romana
Stato di conservazione: integra
Dimensioni: busto alt. cm 62; colonna alt. cm 113
Datazione: XIX sec. -
Lotto 271 Anfora romana
Vicina alla forma Dressel 11
Materia e tecnica: impasto rosato, modellata a tornio veloce
Priva del labbro, collo troncoconico, spalla obliqua, corpo ovoide, anse a nastro costolate impostate dal collo alla spalla; è completa di sostegno in ferro battuto.
Produzione: romana
Stato di conservazione: priva dell’orlo di parte del collo, di un’ansa e del fondo, incrostazioni marine
Dimensioni: alt. cm 80
Datazione: I-II sec d.C.
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Lotto 272 Anfora romana
Forma Dressel 27
Materia e tecnica: impasto rosato, modellata a tornio veloce
Labbro ripiegato esternamente, breve collo troncoconico, spalla obliqua, lungo corpo cilindrico, anse a nastro costolate impostate dal collo alla spalla; è completa di sostegno in ferro battuto.
Produzione: romana
Stato di conservazione: incrostazioni marine, priva del fondo
Dimensioni: alt. cm 101
Datazione: III-V sec d.C.
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Lotto 273 Anfora romana
Forma Dressel 28
Materia e tecnica: impasto rosato, modellata a tornio veloce
Labbro leggermente svasato, collo cilindrico, spalla obliqua, corpo piriforme, fondo piatto, anse a nastro costolate impostate dal collo alla spalla; è completa di sostegno in ferro battuto.
Produzione: romana
Stato di conservazione: integra, incrostazioni marine
Dimensioni: alt. cm 64
Datazione: III-V sec d.C.
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Lotto 274 Anfora romana
Vicina alla forma Dressel 30
Materia e tecnica: impasto giallino, modellata a tornio veloce
Labbro ripiegato esternamente, breve collo troncoconico, spalla obliqua, corpo piriforme, fondo piatto, anse a nastro costolate impostate dal collo alla spalla; è completa di sostegno in ferro battuto.
Decorata sulle anse e sull’orlo con motivo a zig-zag realizzato ad impressione
Produzione: romana
Stato di conservazione: incrostazioni marine
Dimensioni: alt. cm 69
Datazione: III-V sec d.C.
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Lotto 275 Anfora medievale
Materia e tecnica: impasto rosato, modellata a tornio veloce
Labbro appena evidenziato, collo troncoconico, spalla obliqua, corpo leggermente svasato verso il basso, fondo convesso, anse a nastro impostate dal collo alla spalla; è completa di sostegno in ferro battuto.
Stato di conservazione: integra, incrostazioni marine
Dimensioni: alt. cm 55
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Lotto 276 Piccola anfora
Materia e tecnica: impasto rosato, modellata a mano
Labbro ripiegato esternamente, breve collo troncoconico, spalla obliqua, lungo corpo piriforme decorato a solcature, anse a nastro impostate dal collo alla spalla
Produzione: ceramica medievale
Stato di conservazione: integralmente ricomposta da quattro frammenti, incrostazioni marine
Dimensioni: alt. cm 39
Datazione: V-VII sec. d.C.
Completa di sostegno in ferro battuto
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Lotto 277 Capitello frammentario
Materia e tecnica: calcare grigio-verde scolpito e levigato
Se ne conserva circa la metà , decorata sulla fascia esterna da cinque teste stilizzate caratterizzate da grandi nasi e occhi amigdaloidi
Produzione: area padana
Stato di conservazione: scheggiature e lacune
Dimensioni: cm 20x20x12
Datazione: VIII-IX sec. d.C.
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Lotto 278 Leone di San Marco
Materia e tecnica: marmo rosa di Verona scolpito e levigato
Bassorilievo raffigurante leone volto a destra con testa in posizione frontale, le ali distese, la cosa ad esse, la zampa anteriore destra sollevata sul libro con l’iscrizione consueta PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS
Produzione: area veneta
Stato di conservazione: integro, lievi consunzioni, conserva gli attacchi per le tre staffe di fissaggio alla parete
Dimensioni: cm 71x51
Datazione: XVIII sec.