Asta 47 II: Arte Moderna e Contemporanea
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Lotto 572 Giuseppe Capogrossi, Senza titolo. 1964. Acquaforte. mm 248x210. Foglio: mm 650x462. Firma e data a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Doppia filigrana agli angoli sinistri, quella all'angolo in basso a destra è de Il Bisonte, che ha stampato l'opera. Es. 49/102. (1)
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Lotto 573 Giuseppe Capogrossi, Composizione. Serigrafia su fondino bianco su carta rosaspina applicata interamente a carta Giappone. mm 180x275. Foglio: mm 640x480. Firma a matita in basso a destra e in alto a sinistra e tiratura in basso a sinistra e in alto a destra. L'opera è capovolgibile, ecco perchè la doppia firma e la doppia tiratura. Es. 2/75. Rara. Provenienza: Galleria Angolare, Milano; importante collezione milanese. (1)
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Lotto 574 Arturo Carmassi, Senza titolo. 1980. Olio su tavola. cm 72,5x89,5. Firmato e datato a gesso verde al margine inferiore del verso. Opera accompagnata da autentica su fotografia della Fondazione Carmassi recante timbro e firma d'artista. (1)
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Lotto 575 Arturo Carmassi, Senza titolo. 1986. Tempera su ritagli di giornale e spartiti musicali. cm 50x70. Firma e data a matita in basso a sinistra. (1)
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Lotto 576 Bruno Cassinari, Le amiche. 1978. Acquerello e penna e inchiostro di china nero su carta. mm 700x495. Firmato e datato al margine inferiore. Iscritto: "E' autentico Cassinari, Le amiche 55/78" al verso dell'opera. Non è chiara la motivazione dell'inserimento di un indice di tiratura trattandosi di un pezzo unico. (1)
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Lotto 577 Sergio Ceccotti, Studio per una veduta parigina. 1994. Olio su tela. cm 35x30. Monogramma d'artista e data di realizzazione al centro dell'opera. Firma, titolo ed ulteriore datazione al verso della tela. Opera accompagnata da autentica su foto con dati del dipinto iscritti al verso. (1)
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Lotto 578 Corneille [pseud. di Guillaume Cornelis Beverloo], Hommage à Fellini. Il bidone. 1974. Litografia a colori. mm 675x500. Foglio: mm 696x500. Firma, data, titolo e numero di tiratura a matita all'angolo superiore destro. Es. 26/100. (1)
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Lotto 579 Corneille [pseud. di Guillaume Cornelis Beverloo], Les deux soeurs. 1969. Litografia. mm 425x315. Firmata e datata a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Es. 15/180. Provenienza: zona di Colonia; importante collezione milanese. (1)
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Lotto 580 Corneille [pseud. di Guillaume Cornelis Beverloo], 1948. 1988. Acquaforte a colori. mm 390x250. Foglio: mm 805x600. Firma e data a matita in basso a destra, titolo al centro e tiratura in basso a sinistra. Es. 18/125. (1)
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Lotto 581 Giorgio Dante, La vestale. 2015. Olio su tela. cm 50x70. Firma, data e timbro della Fondazione Archivio Storico all'angolo inferiore sinistro. Opera accompagnata dal certificato di autenticità su fotografia della Fondazione Archivio Storico di Milano. (1)
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Lotto 582 Jean Deyrolle, Solsee n. 5. Litografia. mm 705x500. Firma e "Bon a tirer" a matita in basso a destra e titolo in basso a sinistra. (1)
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Lotto 583 Piero Dorazio, Senza titolo. 1962. Acquatinta. mm 200x220. Foglio: mm 348x447. Firmata e datata a matita in basso a destra, numero di tiratura a matita in basso a sinistra. Timbro a secco al margine inferiore sinistro. L'opera presenta una inchiostrazione ancora viva e materica. Es. 20/30. (1)
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Lotto 584 Jean-Michel Folon, L'homme. Anni '80 del XX secolo. Gommapiuma, ferro, cappello, cappotto, camicia, pantaloni, scarpe, gesso, cemento e colore. cm 170x50x60. L'opera era stata commissionata da Giovanni Enea (detto Nino) Baj-Macario, Conte di Castignano, per il Castello del Trebbio. L'idea era, poi, di far fondere in bronzo il modello. L'opera, però, non ha incontrato il gusto del Conte, il quale ha interrotto il progetto dell'opera. Provenienza: Enrico Baj-Macario. (1)
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Lotto 585 Lucio Fontana, Nudo. 1964. Acquaforte. mm 250x210. Foglio: mm 647x460. Firma a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Controfirma in controparte in lastra in basso a sinistra. Es. 49/102. (1)
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Lotto 586 Lucio Fontana, Concetto Spaziale. 1963. Acquaforte, goffratura e buchi su carta Fabriano. ruhé-rigo, e-19. mm 635x500. Firma, data e "visto si stampi" a matita in basso. Meravigliosa prova di stampa per l'acquaforte che verrà poi co-pubblicata nel 1964 da 2RC, il cui timbro a secco è presente all'angolo inferiore sinistro, e dalla Galleria Malborough di Roma. Accompagnata dal certificato di autenticità di Orler. Questo foglio racchiude in toto il pensiero artistico di Lucio Fontana; dalla presenza dei suoi buchi alla scelta del colore bianco. Così l'artista all'intervento presso la Triennale di Milano nel 1951: "Abbandoniamo la pratica delle forme di arte conosciuta e abbordiamo lo sviluppo di un'arte basata sull'unità del tempo e dello spazio... Concepiamo l'arte come una somma di elementi fisici, colore, suono, movimento, tempo, spazio, concependo un'unità fisico-psichica, colore l'elemento dello spazio, suono l'elemento del tempo, e il movimento che si sviluppa nel tempo e nello spazio. Sono le forme fondamentali dell'arte spaziale.". Sulla scelta del colore bianco, invece, gioca un doppio fattore: è sia un rimando all'assoluta perfezione e purezza, con rimando all'infinito, ed è non-colore o colore assoluto, perchè in realtà riflette tutti gli altri e quindi può diventare qualsiasi colore. (1)
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Lotto 587 Lucio Fontana, Concetto spaziale. 1966. Acquaforte con buchi. mm 350x245. Foglio: mm 480x335. Ruhé-Rigo E.55. Firma a matita in basso a destra, tiratura in basso a sinistra e controfirma in lastra in basso al centro. Es. 45/100. (1)
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Lotto 588 Lucio Fontana, Concetto Spaziale. 1967. Penna e buchi su carta autoadesiva verde. mm 280x280. Firmato in basso a destra. L'opera unica è registrata presso l'Archivio Fontana con il numero 64-65 DSP 8. Pubblicazioni: Barbero L. M., Lucio Fontana. Catalogo ragionato delle opere su carta, Skira, 2013, tomo III, pag. 880. Provenienza; Galleria Angolare, Milano; Collezione privata milanese. I buchi vengono prodotti tra il 1949 e il 1968; "In questo ciclo le opere pittoriche sono caratterizzate da costellazioni di "buchi", effettuati sulla superficie della tela. Questa serie, per Fontana, inizia nel 1949 e viene portata avanti con continuità anche negli anni successivi. I primi lavori presentano vortici di buchi; dal '50 in poi i vortici lasciano spazio a buchi organizzati in base a sequenze ritmiche più regolari. I "Buchi" hanno un'origine prettamente "spaziale" e nascono nel momento più vivo e profondo di questa ricerca. Il loro significato va ben oltre l'essere elementi puramente grafici sulla tela, in quanto sono considerati vere e proprie aperture verso uno spazio ulteriore." (https://www.fondazioneluciofontana.it/index.php/i-buchi). La scelta della carta autoadesiva come supporto è rarissima nella produzione artistica di Lucio Fontana e anche la fosforescenza del colore. Non a caso la scelta del colore rimanda a un famoso La Fine di Dio, la cui serie è di pochi anni prima, ovvero 1963-64 (https://www.fondazioneluciofontana.it/images/opere/fine_di_dio/63_FD_4.jpg) e alla serie I Metalli del 1961-68, le cui superfici riflettenti creano un ulteriore spazio. (1)
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Lotto 589 Johnny Friedlaender , Essai. Acquatinta. mm 590x393. Foglio: mm 660x500. Firmato a matita in basso a destra, titolato a matita in basso a sinistra. (1)
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Lotto 590 Ivanhoe Gambini, Lotto composto di 3 progetti, 1 lucido e 2 fotografie. 1951. 1) Raccolta di 3 bozzetti progettuali. Matita, pastello colorato, penna e inchiostro di china nero, carboncino e acquerello su carta. mm 340/345x480/495. Tutte firmate a matita in basso a destra. Dettagli dispositivi progettuali a matita o penna e inchiostro di china nero al margine inferiore di ogni foglio. 2) Bozzetto preparatorio. 1951. Carboncino e penna e inchiostro di china nero su carta lucida. mm 295x415. Firmato e datato a matita in basso a destra. 3) Stand Ledoga. Coppia di fotografie in bianco e nero. 1951. mm 175x235 ciascuna. Tutte le opere, specialmente il materiale fotografico, sono documenti a testimonianza dello stand di Ledoga s.p.a. per la prima Fiera del cotone e del rayon tenuta nel 1951 a Busto Arsizio. Gli anni '50 per l'Italia sono stati uno spartiacque per l'industria tessile: da una parte la sempre più crescente presenza sul mercato delle nuove fibre sintetiche, economiche e durevoli rivoluzionavano l'abbigliamento e la filiera produttiva; dall'altra la difficoltà italiana nello stare al passo con i tempi e nel modernizzare la propria produzione da sempre incentrata sulle fibre naturali. Il Nord Italia, iconico distretto della fibra pettinata cotoniera, organizza così una fiera per attirare nuovi clienti esteri. Ebbe un successo eclatante: a costruire i padiglioni espositivi spiccano giganti dell'architettura come Enrico Castiglioni, Carlo Fontana e Luigi Crespi. (6)
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Lotto 591 Ivanhoe Gambini, Lotto composto di 2 disegni. 1990. 1) Ritratto. 1990. Tecnica mista su cartoncino rosso. mm 140x88. Firmato e datato a penna e inchiostro di china nero al margine destro. 2) Ritratto. Matita, penne e inchiostro di china di vari colori e pennarelli pantone su carta. mm 147x105. Firmato a penna a sfera blu in basso a destra. (2)
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Lotto 592 Ivanhoe Gambini, Lotto composto di 2 disegni. Anni '90 del XX secolo. Coppia di ritratti a matita e penna e inchiostro di china blu campita a pennarello pantone di vari colori su carta. mm 105x147 ciascuna. Entrambe siglate, una a matita e l'altra a penna e inchiostro di china nera, al margine infeirore delle figure. (2)
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Lotto 593 Alberto Giacometti, Dans l'Atelier. 1965. Acquaforte. mm 255x192. Foglio: mm 370x253. Foglio proveniente da Paroles Peintes. (1)
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Lotto 594 Marcello Guasti, Lotto composto di 33 disegni. 1978. 1) Progetto n. 1, "14 Parti". 1978. Pastelli colorati su carta millimetrata. mm 750x830. Titolo e tecnica a matita all'angolo inferiore sinistro. Firmato e datato a matita all'angolo inferiore destro. 2) Senza titolo. Raccolta di 32 penne a sfera nere su carta quadrettata applicate a cartone di supporto. mm 150x100 cad. Supporto: mm 710x1010. Ogni disegno è realizzato su carta da block notes e contiene ognuna una variante dello stesso tema di fondo. (2)
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Lotto 595 Piero Guccione, Senza titolo. 1967. Litografia a colori. mm 610x535. Foglio: mm 675x600. Firmata e datata a matita in basso a destra. Meravigliosa prova d'artista, come indicato a matita in basso a sinistra, dall'inchiostrazione viva e brillante. (1)
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Lotto 596 Keith Haring, Untitled. 1985. Tempera su carta. cm 21x29,5. Firma in basso a destra a pennarello nero. Al verso timbro del certificato di autenticità del Keith Haring Estate con dati e firma di Julia Gruen a penna a sfera nera. In basso a destra ulteriore timbro a inchiostro nero: "Authorized by the Estate of Keith Haring". L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità di Rare&Signed con il codice: R&SD30349207282778901 e dalla perizia calligrafica sulla firma dell'artista. Questa meravigliosa opera è un inno alla gioia: la padronanza del colore giallo sottolinea a livello emotivo la danza Trionfo del Bene in corso al margine inferiore dell'opera. L'umanità, gioiosa, è abbracciata da due arti cartooneschi e che porgono, allo stesso tempo, un cuore-terra, una madre natura amorevole. Il mondo è unito in un cuore pulsante di compartecipazione, solidarietà, condivisione e amore. (1)
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Lotto 597 Keith Haring, Untitled. 1989. Tempera su carta. cm 29,5x20,5. Firma in basso a destra a pennarello nero. Al verso timbro del certificato di autenticità del Keith Haring Estate a inchiostro nero con firma di Julia Gruen e data del rilascio dell'autentica, cioè 09/08/90, a penna a sfera nera. In basso a destra ulteriore timbro a inchiostro nero: "Authorized by the Estate of Keith Haring". L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità di Rare&Signed con il codice: R&SD30349207282778902 e dalla perizia calligrafica sulla firma dell'artista. Il cane che cammina su due zampe è una versione mitica e generalizzata di una persona, ma anche un richiamo ad Anubi; i cani che ballano si riferiscono a performance artistiche o alla breakdance, espressioni dell'energia vitale che caratterizza l'operato artistico di Haring. (1)
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Lotto 598 Keith Haring, Untitled. 1985. Tempera su carta. cm 20,5x29,5. Firma in basso a sinistra a pennarello nero. Al verso timbro del certificato di autenticità del Keith Haring Estate a inchiostro nero con firma di Julia Gruen e dati dell'opera a penna a sfera nera. In alto a destra ulteriore timbro a inchiostro nero: "Nakamura Keith Haring Collection" e in basso a destra: "723 North La Cienega Boulevard los Angeles, California". L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità di Rare&Signed con il codice: R&SD30349207 e dalla perizia calligrafica sulla firma dell'artista. Pur essendo un Untitled, l'opera potrebbe avere il titolo Barking Dog; icona tra le figure di Haring, il cane che abbaia è un'esplosione di energia ma non solo. Il cane, nella storia dell'arte, è solitamente simbolo di fedeltà, lealtà e compagnia quotidiana; Haring riprende il lato più negativo dell'idea dell'animale, ovvero la sottomissione, oppressione e aggressione, per poi sradicare completamente questa ideologia simbolica e conferirgli dignità e potere. Ecco allora che il cane abbaia, urla, si ribella, cammina su due zampe, schiaccia l'uomo (come rappresentato in alcune opere), balla: è il protagonista. Un altro significato è l'invito a prestare attenzione contro chi "urla forte", con un chiaro riferimento politico; notoriamente, chi urla ha delle idee deboli. (1)
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Lotto 599 Keith Haring, Untitled. 1986. Tempera su carta. cm 29,6x20,9. Firma in basso a destra e, al verso, timbro a inchiostro blu di certificato di autenticità del Keith Haring Estate, con informazioni aggiuntive e firma di Julia Gruen a penna nera. L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità di Rare&Signed, che ha autenticato anche la firma di Julia Gruen, con il codice: R&SD30349595191. L'iconico cane dell'artista racchiude gli altrettanto famosi omini e al centro del cane è presente la televisione-drago che ammutolisce la nostra capacità critica. (1)
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Lotto 600 Keith Haring, Untitled. 1984. Tempera su carta. cm 29,5x21. Firma in basso a destra e, al verso, timbro a inchiostro blu di certificato di autenticità del Keith Haring Estate, con informazioni aggiuntive e firma di Julia Gruen a penna nera. L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità di Rare&Signed, che ha autenticato anche la firma di Julia Gruen, con il codice: R&SD30349595192. Gli omini che, a un primo sguardo, risultano infantili sono in realtà figure energiche e vitali. (1)
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Lotto 601 Keith Haring, Untitled. 1983. Tempera e pennarello su carta. mm 205x295. Firma e data in basso a destra. Al verso tre timbri: "Authorized by the estate of Keith Haring" a inchiostro nero in basso a destra, a sinistra il timbro a inchiostro blu di certificato di autenticità del Keith Haring Estate, con informazioni aggiuntive e firma di Julia Gruen a penna e inchiostro di china neri. La data del timbro di autentica è il 05/08/98. L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità di Rare&Signed con il codice: R&SD303492976211. (1)
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Lotto 602 Keith Haring, Ohne titel. Litografia. mm 350x350. Firmata a matita in basso a destra e numerata in basso a sinistra. A fianco della tiratura è presente il timbro a secco: "Erker Presse St. Gallen". Es. 21/100. Provenienza: asta Finarte; importante collezione milanese. (1)
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Lotto 603 Christo Javasev, The Floating Piers. 2016. Offset e stoffa. mm 120x165 e cm 7x7. Firma a pennarello nero al margine inferiore sinistro dell'offset. La stoffa è una parte del rivestimento della passerella galleggiante che Christo e Jeanne-Claude hanno progettato per l'installazione di Land Art nel 2016 e che rendeva percorribile la distanza tra Sulzano, Montisola e l'Isola di San Paolo. (1)
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Lotto 604 Kaws [pseud. di Donnelly Brian], Gone. 2019. Offset. mm 400x300. Firma e data a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Es. 426/750. (1)
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Lotto 605 Kaws [pseud. di Donnelly Brian], Gone Open Edition. Plastica dura. cm 30x13x7. Sotto ai piedi stampato: "Kaws 2.0 share Medicom Toy". Tiratura non autorizzata da Kaws per Medicom. Conservata entro la sua scatola originale. (1)
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Lotto 606 Kaws [pseud. di Donnelly Brian], Original Fake Companion (Black). 2006. Vinile. cm 27x12,5x8. Sotto ai piedi: "Medicom Toy 2006 China" e "Kaws 06". Esemplare contenuto nella sua custodia originale. Provenienza: importante collezione fiorentina. (1)
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Lotto 607 Kaws [pseud. di Donnelly Brian], Untitled (based on Clean Slate). Penna e inchiostro di china su carta greve. mm 284x210. Firmato in basso a destra. Opera accompagnata da doppio certificato di autenticità, il primo di Legit Check By Ch e il secondo di Rare&Signed con il codice: R&SD303494542. Provenienza: Galleria d'arte parigina; Collezione fiorentina. (1)
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Lotto 608 Kaws [pseud. di Donnelly Brian], Untitled (based on silkscreen frame Urge White). Tempera, matita, penna e inchiostro di china su carta greve. mm 296x210. Firmato in basso a destra. Opera accompagnata da doppio certificato di autenticità, il primo di Legit Check By Ch e il secondo di Rare&Signed con il codice: R&SD303494543. Provenienza: Galleria d'arte parigina; Collezione fiorentina. (1)
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Lotto 609 Alberto Magnelli, Composizione. 1964. Acquaforte e dettaglio offset. mm 248x205. Foglio: mm 645x465. Firma a matita in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Doppia filigrana agli angoli a sinistra del foglio. Opera stampata da Il Bisonte. Es. 49/102. (1)
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Lotto 610 Gian Ruggero Manzoni, Arlecchino (arguto). 2011. Olio, pastello grasso e matita su tela. cm 163x163. Firmato e datato in basso al centro e parzialmente titolato in alto al centro. (1)
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Lotto 611 Piero Manzoni [da], Merda d'Artista. 2013. Latta stampata conservata in busta di plastica. diam. cm. 7. Busta di plastica: cm 15x7,5x7. Sopra: "Produced by Piero Manzoni" e tiratura. Sotto: "Piero Manzoni 1963/2913. Merda d'Artista dell'anniversario. Maggio 2013. Prodotta e inscatolata da: Fondazione Piero Manzoni Milano". La plastica è chiusa da un adesivo che riporta la riproduzione dell'impronta digitale dell'artista. Gadget prodotto dalla Fondazione Piero Manzoni nel 2013 in 9.000 esemplari. Es. 40. (1)
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Lotto 612 Elvio Marchionni, La passione di Cristo. Creazione originale polimaterica a tecnica mista litografica e serigrafica in 29 colori con applicazione manuale di foglia d'argento, foglia d'oro e terre naturali su cartone"Scholler" fustellato. Diam. cm 67. Firma in basso a destra. Al verso timbro "MTE". Es. 149/190. Opera accompagnata dal certificato di autenticità della Galleria Art'è di Bologna. (1)
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Lotto 613 Elvio Marchionni, Senza alcuna paura. 2014. Bassorilievo a tecnica mista. cm 39,5x63,5. Firma incisa in basso a destra e tiratura in basso a sinistra. Dati dell'opera iscritti a penna e inchiostro di china nero all'interno del timbro d'artista controfirmato al verso. Es. 1/9. (1)
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Lotto 614 Elvio Marchionni, Passione. Serigrafia polimaterica. mm 390x270 (visibili). Firmata in basso a destra e tiratura in numeri romani in basso a sinistra. Iscritto "FAS" a pennarello nero accanto alla tiratura. Opera accompagnata dal certificato di autenticità. Es. XXVII/XXX. (1)
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Lotto 615 Gino Marotta, Volti. 1963. Litografia a colori. mm 310x465. Foglio: mm 350x495. Firmato e datato a matita in basso a destra. Iscritto: "A gaio con gaiezza, Simo" a matita in basso a destra e "Prova d'autore" a matita in basso a sinistra. (1)
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Lotto 616 Umberto Mastroianni, Compatto. 1974. Bronzo. cm 18x9,5x4. de santis, pag. 10. Firma incisa sul lato destro. (1)
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Lotto 617 Roberto Antonio Sebastian Matta, Senza titolo. Acquaforte e acquatinta a colori. mm 160x130. Foglio: mm 450x320. Firmata a matita in basso a destra, numerata a matita in basso a sinistra. Impressione perfetta ed inchiostrazione ancora viva e materica. Es. 4/10. (1)
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Lotto 618 Walter Molino, Studi per completi. Penna e inchiostro di china bruno e matita su carta. mm 205x295. Studi per figurini di abiti eleganti maschili realizzati su doppia pagina di taccuino recto/verso. (1)
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Lotto 619 Marco Monatti, La porta del tempo. 2019. Olio su tavola. cm 35x30. Firmato all'angolo superiore sinistro. Controfirmato, monogrammato e titolato a penna a sfera nero sul verso. Marco Monatti nasce nel quartiere di Santa Croce a Firenze e fin da presto inizia a sperimentare da autodidatta con l'incisione e la lavorazione su metallo. Il suo stile surrealista gli permette esporre nelle principali gallerie di Firenze dal 2017 ad oggi. (1)